Thomas Daniel Friedkin

[oliver]

Totti, De Rossi, Sartori e sto!!!

e sartor

[kitarant]

e sartor

Quello te lo pigli tu e ci ammazzi le cimici!!!

[MatteoAsroma90]

Che grande era sartor..se non sbaglio andò pure al gabbio

[oliver]

Che grande era sartor..se non sbaglio andò pure al gabbio

coltivava l'erba

[MatteoAsroma90]

coltivava l'erba

A sapello oggi poteva fa i sordi allora..

[kitarant]

coltivava l'erba

Il pollice verde è una grande dote

[Daniel Faraday]

Da Marotta a Carnevali, tacci tua Faraday sei un sabotatore

Grazie per avermi abbonato Tare..

[Jack l'Irlandese]

Il piano di Pallotta era fare lo stadio per rivendere a 3x un asset che aveva comprato a x. Era soltanto speculazione edilizia.
Tipo Caltagirone. La Roma era solo il mezzo per arrivare a.
Non c'era visione sportiva.
L'unica visione sportiva era affidata a un direttore sportivo dal curriculum molto modesto che si divertiva a giocare a football manager. Perché Pallotta di calcio capiva come Tiziano Ferro di sorca.

E alla fine no, il piano imprenditoriale di Pallotta non era valido.
260M di debiti accumulati in 9 anni senza vincere nulla e senza fare lo stadio.

Ma infatti era un piano speculativo (detto senza offesa, il mestiere e` quello) non imprenditoriale. Si fatica proprio a fare lo scarto necessario per capire che i mezzi che usavamo con Pallotta (quanto ricava e spende la Roma? se la rivende ora quanto ci fa rispetto a quando l'ha presa e quanto ci ha messo) sono strumenti solo marginali nell'analisi di quello che con una societa` sportiva ci fa un gruppo imprenditoriale in cui lo sport e` solo una voce in capitolo. E non parlo di vanity asset, parlo di tutta una serie di benefici per le altre imprese e l'espansione operativa in altri settori, benefici di marketing e business development, che in assenza di questo asset avrebbero dei costi ingenti. Il numero di gruppi imprenditoriale che sono 'invested' nello sport e in societa` che non producono utili e` ingente, anche nell'era successiva ai presidenti tifosi della Serie A, la retorica del "i Friedkin sono un controsenso" e` solo miopia di chi e` stato condizionato a ragionare solamente entro i limiti del baldissonismo.

[sessantotto]

sei sicuro di questo eh?

io mi dispiace ma non ci credo per niente... e rimango dell'idea che sia più un vostro desiderio di avere una proprietà che spende a fondo perduto per far felici i tifosi senza prima intraprendere una crescita strutturale societaria

alla fine se ritorna sempre al fatto che il tifoso della Roma vuole il Presidente che caccia i soldi, si indebita e porta Cristiano Ronaldo per gasarsi e pensare di vincere lo Scudetto che storicamente può rendere accettabile una mediocrità decennale

per me no... per me la Roma prima di vincere sportivamente e fare il passo lungo deve necessariamente crescere economicamente e mettersi al paro delle grandi società europee

prima delle vittorie sportive ci sono altre priorità... e stai pure in ritardo di almeno 20 anni

[Francesco]

Secondo me la maggior parte degli errori attuali sono da imputare all'assenza di una struttura dirigenziale ed alle molte scelte di mercato sbagliate. Senza dover per forza ricondurre il tutto alla crescita economica e strutturale della società, al momento sono sicuro che a Friedkin basterebbe affidarsi ad uno staff e a dei dirigenti leggermente più capaci per migliorare la situazione attuale.

[oswald]

alla fine se ritorna sempre al fatto che il tifoso della Roma vuole il Presidente che caccia i soldi, si indebita e porta Cristiano Ronaldo per gasarsi e pensare di vincere lo Scudetto che storicamente può rendere accettabile una mediocrità decennale

È un'idea che indubbiamente affascina quando l'alternativa è la mediocrità senza Ronaldo. Il calcio vive anche di sogni, illusioni e speranze non razionali.

[Jack l'Irlandese]

sei sicuro di questo eh?

io mi dispiace ma non ci credo per niente... e rimango dell'idea che sia più un vostro desiderio di avere una proprietà che spende a fondo perduto per far felici i tifosi senza prima intraprendere una crescita strutturale societaria

si sono sicuro

Il numero di gruppi imprenditoriale che sono 'invested' nello sport e in societa` che non producono utili e` ingente, anche nell'era successiva ai presidenti tifosi della Serie A

e lavorando nel marketing a livello globale e con consultancy globali del livello di quelle che usano questo tipo di gruppi imprenditoriali per aprirsi nuovi canali in nuovi mercati, ti assicuro che questo tipo di investimento ti permette di ottenere con l'in-housing tutta una serie di benefici e servizi che altrimenti pagheresti parti terze per perseguire

alla fine se ritorna sempre al fatto che il tifoso della Roma vuole il Presidente che caccia i soldi, si indebita e porta Cristiano Ronaldo per gasarsi e pensare di vincere lo Scudetto che storicamente può rendere accettabile una mediocrità decennale

no, non 'se ritorna'. sei TE che ce torni a cantilena, che e` diverso. pure quando ti si provano a dare gli elementi per provare un'analisi di un respiro diverso. la devi sempre ridurre a 'panino con la frittata-presidente tifoso-comprame i campioni' vs 'la societa` strutturata che fa piu` soldi di quelli che spende' come se il mondo dello sport non abbia prodotto tantissime sfumature alternative.

perche` se provi ad allargare il respiro dell'analisi, ti crolla tutto.

e quindi 'un controsenso'. ci sono centinaia di operazioni simili di gruppi imprendoriali nello sport pero` 'un controsenso' perche` o e` la cantilena che ti sei mandato a memoria per gli ultimi 10 anni oppure e` il presidente con la canotta sporca di sugo

ti si prova a intavolare un discorso piu` articolare e 'se ritorna'. no, TU ce ritorni, perche` non sai che altro dire.

constatazione: Pallotta era un investitore, i Friedkin gestiscono un gruppo imprenditoriale. dovremmo cercare a pensare le cose attraverso modelli diversi dal bilancio della societa` singola.

tua risposta:

[Cane Maledetto]

IL TEMPO (G. SONNINO) - «Dan Friedkin? Un uomo belloccio, elegante, un signore d’altri tempi». Ad apporre l’etichetta di British gentleman sul presidente della Roma è una sua vicina di casa, la nota attrice di teatro Francesca Benedetti, che abita giusto due piani più sotto, nello splendido stabile in stile umbertino di una signorile via del quartiere Parioli. Entrando nell’ingresso del palazzo si viene avvolti da un’atmosfera d’altri tempi: le pareti in travertino, i soffitti impreziositi da raffinati stucchi decorativi, la guida rosso porpora sulle scale che accompagna il visitatore fino all’ascensore, uno di quelli che non si vedono più, con la cabina mobile in legno, la porta in ferro battuto e persino la panchetta per sedersi.

«L’ho incontrato proprio uscendo dall’ascensore, mi ha salutato e tenuto la porta aperta. Un uomo molto gentile, sobrio, non si direbbe che è americano - ha raccontato la frizzante Benedetti - Ma qui non si vede spesso, questa per lui è una casa d’appoggio, perché è sempre in viaggio. Ti accorgi se c’è solo dal via vai di camerieri in ascensore». I Friedkin infatti organizzano di frequente cene in casa (per le quali ricorrono spesso agli ordini a domicilio dai ristoranti) e ogni tanto tra i loro ospiti si vede anche qualche calciatore. Ma di volti noti in questo stabile non ne mancano di certo: un altro inquilino del palazzo è infatti il conduttore televisivo Enrico Papi. Difficile immaginare di annoiarsi alle riunioni di condominio.

Ma tornando a casa Friedkin, nessun festino sfrenato. Chi li conosce li descrive come persone semplici e pacate. L’unica festaiola della famiglia sembrerebbe essere la figlia Savannah, che ama organizzare dei party con gli amici, approfittando delle quattro meravigliose terrazze che contornano l’appartamento. Ma tra i rampolli di Dan, il più assiduo frequentatore di casa è sicuramente Ryan, che pur avendo un suo appartamento in centro, a volte preferisce fermarsi a dormire da papà. Il «pied-à terre» è un attico al quarto piano, di oltre 600 metri quadri su un unico livello, di proprietà di un noto imprenditore romano del settore del lusso.

Un appartamento enorme e di stile, ma dall’animo semplice, che rispecchia quello «senza eccessi» di chi lo abita. Neppure una colf fissa al servizio della signora Debra, che con discrezione segue il marito nei suoi soggiorni romani. «Discrezione» è infatti la parola d’ordine di questa famiglia e qui, nei paraggi della loro dimora romana, tutti sembrano seguire la linea dettata da mister Dan e nessuno si azzarda a parlare di lui. Anche perché è proprio lui il primo a non parlare con nessuno: mai un caffè al bar o all’edicola, mai una passeggiata, mai una chiacchierata.

Al massimo si concede a un frettoloso «Buongiorno» prima di salire su una della quattro auto con autista che sono sempre a disposizione per prelevarlo all’ingresso del portone. Le brevi comunicazioni di servizio passano tramite la sua assistente di fiducia o la tastiera del cellulare. Già, perché il magnate texano non ha ancora imparato una sola parola di italiano e, quando ha bisogno di comunicare direttamente con qualcuno dello staff, digita le frasi su Google Translate e poi mostra la schermata. Il maialino al girarrosto però almeno ha imparato a ordinarlo da solo e, quando decide di concederselo, percorre (sempre in auto) il chilometro scarso che lo separa dal ristorante «Molto», di Viale Parioli.

Qui è considerato un habitué e per lui è sempre riservato il solito tavolo, quello più appartato, che una volta era «il tavolo di Ligresti», il noto imprenditore siciliano il cui impero è sparito fra le inchieste giudiziarie. Friedkin al contrario ha un impero ancora solidissimo e ha intenzione di espanderlo anche ad altri ambiti oltre al calcio. Avrebbe infatti deciso di continuare a concentrare il suo business sulla Roma, insistendo nel voler costruire «una squadra per vincere», ma al tempo stesso sembra essere tornato a guardare a un’altra sua grande passione, il settore alberghiero, avendo recentemente concluso un’importante operazione per l’acquisto di un hotel nella Capitale.

[Claudio_asr]

certo che dare del British gentlemen ad un Texano significa proprio volergli male

[Jean Louis Scipione]

Ma per me è na cazzata che friedkin deve scrivere su google translate per farsi capire