26 maggio: crocevia di una storia

La società, i dirigenti, la storia della Roma
Rispondi
trebuchet
Reazioni:
Stato: Non connesso

26 maggio: crocevia di una storia

Messaggio da trebuchet »

Premesso che la mia riflessione è banale e l'hanno già fatta in molti, mi piacerebbe scrivere su un topic ad hoc una considerazione che, più passa il tempo, più appare legittima per poi concludere con una domanda che mi pongo e vi pongo.

Il 26 maggio 2013 si è consumata una pagina nera, nerissima di storia per l'AS Roma. Un derby perso che ci ha fatto male, e che ha provocato un terremoto clamoroso. Qualcuno, esagerando, ha parlato di fine della storia della Roma o di una vergogna senza fine, ecc. ecc.
Oggi, 10 dicembre 2013, sembra che da quel pomeriggio siano passati decenni.

Da allora la Roma si è riorganizzata, facendo un mercato che alla luce dei fatti si è dimostrato più che efficace e trovandosi a soli due punti dal primo posto, imbattuta e dopo aver vinto le prime 10 partite consecutive di campionato, record assoluto. Entusiasmo ritrovato, stadio che si riempie, conti societari che tornano, un nuovo stadio sul punto di essere presentato. Tornando al campo, una difesa che ha preso un gol ogni 3 partite, e due dei 5 gol che la Roma ha preso ininfluenti (Biabiany, Vargas). Giocatori che sono stati accolti quest'estate come seghe (De Sanctis, Benatia, Maicon, per non parlare di Gervinho) e che ora sono diventati mostri sacri. Una qualificazione alla prossima Champions League che, se questa estate sembrava un miraggio per la maggior parte della tifoseria romanista, adesso viene vista come un fallimento se si arriva terzi. Insomma, chi se lo sarebbe aspettato? E tutto è nato da quel derby.

Dall'altra parte c'è la Lazio. Quella vittoria, peraltro stentata contro una Roma oscena, ha scatenato legittimamente tutto l'ambiente laziale, secondo molti di loro la storia aveva subito una brusca virata, con nuove prospettive e una sorta di immortalità da associare a quell'allenatore e a quel gruppo. Pochi, pochissimi ricordavano che quella Lazio lì in campionato era arrivata settima, anche dietro alla Roma sesta. Risultato: il 10 dicembre 2013 la Lazio è un'autentica polveriera: Petkovic, fino a poco fa intoccabile, è sull'orlo dell'esonero. In tutto l'anno la Lazio ha vinto una sola partita in trasferta, peraltro 6 mesi fa contro l'Inter peggiore degli ultimi 20 anni. Squadra in crisi, Klose che fa finta di stare male, tifoseria divisa, stadi vuoti, una sola vittoria nelle ultime 10 partite di campionato, una Supercoppa persa con ignominia contro la Juve (e pochi ricordano lo scandalo di far giocare quella finale a Roma nonostante di solito la Supercoppa si giochi in casa dei campioni d'Italia), un mercato estivo vomitevole e, dulcis in fundo, la paura della zona retrocessione. Basta andare sui forum dei tifosi laziali per leggere topic dedicati al rischio della serie B, loro autentico spauracchio. Domenica Lazio-Livorno, una partita che molto probabilmente vinceranno, ma con la tifoseria laziale combattuta perchè se vincono saranno costretti a tenersi ancora sul groppone Petkovic, con tutti i rischi che la cosa provocherebbe. Tutto questo disastro, come nel caso della Roma, ha un inizio, il 26 maggio 2013. Si sono crogiolati, si sono sentiti immortali, stanno rischiando di sparire.

Ora, premesso che (lo ripeto ancora una volta) perdere quel derby è stata la più grande amarezza della mia (e immagino nostra) vita da tifoso, non si può non notare che paradossalmente quella finale abbia aperto degli scenari in quel momento inimmaginabili. Ricordo che quella finale fu giocata malissimo da tutte e due le squadre, e che la Roma pur essendo in condizioni raccapriccianti perse solo 1-0 con uno svarione tre minuti dopo aver rischiato di segnare in contropiede.

La domanda è: secondo voi se la Roma avesse vinto quella finale le cose adesso sarebbero andate nello stesso modo? Oppure addirittura sarebbe accaduto il contrario? La Roma, con la decima coppa Italia e con un'estate di festeggiamenti, avrebbe preso Garcia e i giocatori che l'hanno aiutata a risorgere? E la Lazio, come avrebbe reagito a quella eventuale sconfitta?

Sarò impopolare, ma se metto insieme tutti questi elementi sono tentato da dire che quel 26 maggio potrebbe essere diventato, paradossalmente, la nostra salvezza e, di riflesso, la loro rovina.

Avatar utente
MarcoDaLatina
Pallone d'Oro
Pallone d'Oro
Reazioni:
Messaggi: 39379
Iscritto il: lunedì 11 giugno 2012, 12:46
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da MarcoDaLatina »

Proprio ieri un laziale in palestra mi ha detto testuali parole: "quel maledetto 26 maggio. Se non avessimo vinto voi non avreste cambiato tutti quei giocatori. Noi invece siamo crollati. Era meglio non fosse mai esistito quel giorno"

Ed io: ehhhhhhh già.....


asd
ilmauro ha scritto: non ce capisco un cazzo :(
postromantico ha scritto: so 'na merda Mattè
'na grande merda.
fidati.

Jean Louis Scipione
Pallone d'Oro
Pallone d'Oro
Reazioni:
Messaggi: 36330
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 15:59
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da Jean Louis Scipione »

non capisco perchè si debba dire che benatia e maicon furono accolti con l'etichetta di seghe




ma chi l'ha detto che erano seghe?
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...

Avatar utente
paz
Leggenda
Leggenda
Reazioni:
Messaggi: 23604
Iscritto il: martedì 26 giugno 2012, 20:26
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da paz »

trebuchet ha scritto:Premesso che la mia riflessione è banale e l'hanno già fatta in molti, mi piacerebbe scrivere su un topic ad hoc una considerazione che, più passa il tempo, più appare legittima per poi concludere con una domanda che mi pongo e vi pongo.

Il 26 maggio 2013 si è consumata una pagina nera, nerissima di storia per l'AS Roma. Un derby perso che ci ha fatto male, e che ha provocato un terremoto clamoroso. Qualcuno, esagerando, ha parlato di fine della storia della Roma o di una vergogna senza fine, ecc. ecc.
Oggi, 10 dicembre 2013, sembra che da quel pomeriggio siano passati decenni.

Da allora la Roma si è riorganizzata, facendo un mercato che alla luce dei fatti si è dimostrato più che efficace e trovandosi a soli due punti dal primo posto, imbattuta e dopo aver vinto le prime 10 partite consecutive di campionato, record assoluto. Entusiasmo ritrovato, stadio che si riempie, conti societari che tornano, un nuovo stadio sul punto di essere presentato. Tornando al campo, una difesa che ha preso un gol ogni 3 partite, e due dei 5 gol che la Roma ha preso ininfluenti (Biabiany, Vargas). Giocatori che sono stati accolti quest'estate come seghe (De Sanctis, Benatia, Maicon, per non parlare di Gervinho) e che ora sono diventati mostri sacri. Una qualificazione alla prossima Champions League che, se questa estate sembrava un miraggio per la maggior parte della tifoseria romanista, adesso viene vista come un fallimento se si arriva terzi. Insomma, chi se lo sarebbe aspettato? E tutto è nato da quel derby.

Dall'altra parte c'è la Lazio. Quella vittoria, peraltro stentata contro una Roma oscena, ha scatenato legittimamente tutto l'ambiente laziale, secondo molti di loro la storia aveva subito una brusca virata, con nuove prospettive e una sorta di immortalità da associare a quell'allenatore e a quel gruppo. Pochi, pochissimi ricordavano che quella Lazio lì in campionato era arrivata settima, anche dietro alla Roma sesta. Risultato: il 10 dicembre 2013 la Lazio è un'autentica polveriera: Petkovic, fino a poco fa intoccabile, è sull'orlo dell'esonero. In tutto l'anno la Lazio ha vinto una sola partita in trasferta, peraltro 6 mesi fa contro l'Inter peggiore degli ultimi 20 anni. Squadra in crisi, Klose che fa finta di stare male, tifoseria divisa, stadi vuoti, una sola vittoria nelle ultime 10 partite di campionato, una Supercoppa persa con ignominia contro la Juve (e pochi ricordano lo scandalo di far giocare quella finale a Roma nonostante di solito la Supercoppa si giochi in casa dei campioni d'Italia), un mercato estivo vomitevole e, dulcis in fundo, la paura della zona retrocessione. Basta andare sui forum dei tifosi laziali per leggere topic dedicati al rischio della serie B, loro autentico spauracchio. Domenica Lazio-Livorno, una partita che molto probabilmente vinceranno, ma con la tifoseria laziale combattuta perchè se vincono saranno costretti a tenersi ancora sul groppone Petkovic, con tutti i rischi che la cosa provocherebbe. Tutto questo disastro, come nel caso della Roma, ha un inizio, il 26 maggio 2013. Si sono crogiolati, si sono sentiti immortali, stanno rischiando di sparire.

Ora, premesso che (lo ripeto ancora una volta) perdere quel derby è stata la più grande amarezza della mia (e immagino nostra) vita da tifoso, non si può non notare che paradossalmente quella finale abbia aperto degli scenari in quel momento inimmaginabili. Ricordo che quella finale fu giocata malissimo da tutte e due le squadre, e che la Roma pur essendo in condizioni raccapriccianti perse solo 1-0 con uno svarione tre minuti dopo aver rischiato di segnare in contropiede.

La domanda è: secondo voi se la Roma avesse vinto quella finale le cose adesso sarebbero andate nello stesso modo? Oppure addirittura sarebbe accaduto il contrario? La Roma, con la decima coppa Italia e con un'estate di festeggiamenti, avrebbe preso Garcia e i giocatori che l'hanno aiutata a risorgere? E la Lazio, come avrebbe reagito a quella eventuale sconfitta?

Sarò impopolare, ma se metto insieme tutti questi elementi sono tentato da dire che quel 26 maggio potrebbe essere diventato, paradossalmente, la nostra salvezza e, di riflesso, la loro rovina.


io sono d'accordo con te. è servito perlomeno a fare chiarezza, sia a livello societario, intendo gestionale, sia a livello tecnico, cambiando la vision della squadra ;)
Curiosamente, anche molti laziali (i migliori fra loro) se ne sono resi conto.


Resta però il fatto che il 26 maggio è stata l'acme di una sequela incomprensibile di errori commessi, di comunicazione, di scelte gestionali, di scelte tecniche, e anche di un'arroganza e di una superficialità incredibili: di certo quel che è accaduto il 26 maggio non è una fatalità.


chiaramente non rispondo sulla domanda: e che ne so? :mrgreen:
Ultima modifica di paz il martedì 10 dicembre 2013, 15:16, modificato 2 volte in totale.
E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine

Avatar utente
Luke Skywalker
Pallone d'Oro
Pallone d'Oro
Reazioni:
Messaggi: 32967
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 13:05
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da Luke Skywalker »

Potrebbe essere. Ma voglio altre controprove, è ancora presto.
BANZAI!

Avatar utente
ds_marco
Leggenda
Leggenda
Reazioni:
Messaggi: 23581
Iscritto il: giovedì 26 luglio 2012, 8:52
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da ds_marco »

diciamo che tutta la storia si puo' racchiudere in due aforismi:

per la lazio: Ci sono molte vittorie peggiori di una sconfitta. G. Eliot

per la roma: Ci sono vittorie, ed un giro di ruota le tramuta in sconfitte, ci sono sconfitte cui la giustizia divina, col tempo, finisce per restituire la loro immagine di vittoria Marguerite Y.


e non voglio citare Simon bolivar ... và
asd
Ultima modifica di ds_marco il martedì 10 dicembre 2013, 15:09, modificato 1 volta in totale.
Lo scopo non è comprare giocatori, lo scopo è comprare vittorie, ecco 25 giocatori sottovalutati, un'isola dei giocattoli difettosi, qui dentro c'è una squadra vincente che possiamo permetterci

trebuchet
Reazioni:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da trebuchet »

Jean Louis Scipione ha scritto:non capisco perchè si debba dire che benatia e maicon furono accolti con l'etichetta di seghe




ma chi l'ha detto che erano seghe?
molti. per benatia era assurdo spendere una cifra simile e mettere sul piatto della bilancia nico lopez. maicon era finito e beveva. dai, non si poteva accendere una radio che si sentivano castronerie simili...e proprio perchè fu quel risultato a far vedere tutto storto.

trebuchet
Reazioni:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da trebuchet »

Luke Skywalker ha scritto:Potrebbe essere. Ma voglio altre controprove, è ancora presto.
infatti è tutto aggiornato a oggi. tuttavia, visto che i laziali la pensano allo stesso modo, o almeno molti di loro, mi viene da pensare che effettivamente può essere vero. Ho sentito con le mie orecchie decine di laziali, in radio così come per strada, maledire quel giorno.

Avatar utente
Luke Skywalker
Pallone d'Oro
Pallone d'Oro
Reazioni:
Messaggi: 32967
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 13:05
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da Luke Skywalker »

Beh, c'è da dire che secondo alcuni storici senza il sacco di Roma del 390 a.C. i Romani non sarebbero mai diventati la potenza che conosciamo. Quel "Vae victis!" gli fece scattare qualcosa in testa. asd
BANZAI!

Avatar utente
paz
Leggenda
Leggenda
Reazioni:
Messaggi: 23604
Iscritto il: martedì 26 giugno 2012, 20:26
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da paz »

trebuchet ha scritto: molti. per benatia era assurdo spendere una cifra simile e mettere sul piatto della bilancia nico lopez. maicon era finito e beveva. dai, non si poteva accendere una radio che si sentivano castronerie simili...e proprio perchè fu quel risultato a far vedere tutto storto.

io non sono sicuro che i dubbi su maicon fossero astrattamente mal riposti.
giocatore di 32 anni, fermo praticamente un anno per infortunio (9 partite), con uno stile di vita eccessivo. avere dei dubbi su maicon era perlomeno naturale (poi che siano stati espressi con la solita volgarità, questo è un altro discorso)
E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine

trebuchet
Reazioni:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da trebuchet »

paz ha scritto:
io non sono sicuro che i dubbi su maicon fossero astrattamente mal riposti.
giocatore di 32 anni, fermo praticamente un anno per infortunio (9 partite), con uno stile di vita eccessivo. avere dei dubbi su maicon era perlomeno naturale (poi che siano stati espressi con la solita volgarità, questo è un altro discorso)
diciamo che i toni fanno parte di quel clima insopportabile che si era venuto a creare. Riporre dubbi è legittimo, del resto qualcuno si fece venire dubbi anche su Strootman...ma addirittura insultare la dirigenza per Maicon fu decisamente eccessivo. Non parlo del forum.

Avatar utente
faro
Hall of Fame
Hall of Fame
Reazioni:
Messaggi: 73576
Iscritto il: lunedì 11 giugno 2012, 12:38
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da faro »

tutto giusto, ma prima di scrivere qui vojo vince qualche cosa :tussnz:

Avatar utente
paz
Leggenda
Leggenda
Reazioni:
Messaggi: 23604
Iscritto il: martedì 26 giugno 2012, 20:26
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da paz »

trebuchet ha scritto: diciamo che i toni fanno parte di quel clima insopportabile che si era venuto a creare. Riporre dubbi è legittimo, del resto qualcuno si fece venire dubbi anche su Strootman...ma addirittura insultare la dirigenza per Maicon fu decisamente eccessivo. Non parlo del forum.


sì sì, ovvio che c'è sempre una bella dose di strumentalità nelle critiche alla Roma. Questo è assodato.

Ricordo anche però che la società non ha parlato per mesi e passare da giovani "arroganti" a vecchietti fisicamente male in arnese (sennò col cavolo che il city te lo dava) senza spiegare nulla non ha giovato affatto.
mi pare che oggi anche loro siano molto più sereni nei confronti del mondo che li circonda.
E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine

totti1montella4
Reazioni:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da totti1montella4 »

paradossalmente la "lontananza" della proprietà è risultato un vantaggio in questo caso
scelte prese in barba a giornalettari e a pressioni ambientali da questa parte: razionali e convinte

l'essere troppo immerso nella realtà cittadina, al contrario, ha avuto effetti venefici
ubriacatura da successo e relativo ottundimento che ha impedito di vedere dove colmare lacune

per questo motivo, se l'esito della finale fosse stato diverso, forse devastava più loro...

trebuchet
Reazioni:
Stato: Non connesso

Re: Il 26 maggio: crocevia di una storia.

Messaggio da trebuchet »

faro ha scritto:tutto giusto, ma prima di scrivere qui vojo vince qualche cosa :tussnz:
vabbè però il senso del topic va oltre la vittoria di un titolo. Voglio dire, tutti noi vogliamo vincere qualcosa (e ci mancherebbe altro) ma il clima che si è creato ora è oggettivamente pazzesco rispetto a come stavano messe le cose appena 4 mesi fa. Qualcuno di voi se lo sarebbe mai aspettato? Io dico che non saremmo mai arrivati a questo punto se non avessimo perso quella partita. Ne è valsa la pena? Sarò pazzo, ma secondo me sì. Se avessimo vinto quella partita avremmo goduto come pochi ma secondo me ora non ci sarebbe stata questa Roma. Cosa sarebbe stato meglio?

Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Cane Maledetto e 10 ospiti