Romanismo

La società, i dirigenti, la storia della Roma
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Vecchio Drago
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Re: Romanismo

Messaggio da Vecchio Drago »

In colpevole ritardo, mi associo.

Un pensiero a te, grande Presidente!



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Vecchio Drago
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Re: Romanismo

Messaggio da Vecchio Drago »

Non sapevo dove parlarne. Ho visto stasera casualmente il docufilm "Chiedi chi era Falcao". Oltre a farmi venire le lacrime agli occhi per il ricordo di tante gioie vissute con quella squadra, ascoltare gli interventi mi ha fatto riflettere molto sul significato di leadership, di mentalità, di abnegazione. Doti che ultimamente mi accorgo ci mancano molto, troppo, e da tanto tempo.

Sì calcio diverso, altri tempi, ma credo che vederlo sarebbe molto istruttivo per inquadrare meglio molte delle discussioni odierne.



aurreja
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Re: Romanismo

Messaggio da aurreja »

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siamocosì
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Re: Romanismo

Messaggio da siamocosì »

è rimasto solo lambiente a cui attaccarci. il resto è tutta merda. viva i cafoni cesaroni con il bruco sul cruscotto sono la parte migliore quella più veracemente attaccata ai colori della roma. viva le radio che ci guadagnano (poco) sulla roma ma se esistono è perchè ci sono romanisti che vogliono ascoltarli, viva le bandiere e la retorica romana e romanista, visto che tanto non vinciamo lo stesso almeno abbiamo qualcosa che ci accomuna, viva i presidenti con la maglietta sporca di sugo almeno stanno in mezzo a noi e ci mettono la faccia


topozzi ha scritto:
venerdì 12 maggio 2023, 0:26
a chi non apprezza Cristante spetterebbe la punizione di avere Zaniolo

sempre al fianco della squadra e in guerra con i profeti di sventura

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pisodinosauro
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Re: Romanismo

Messaggio da pisodinosauro »

Appunto



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Jack l'Irlandese
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Re: Romanismo

Messaggio da Jack l'Irlandese »

Volevo fare una riflessione ampia, ma purtroppo non so` se saro` in grado di farla ed essere compreso...

Mi sono trovato molto d'accordo con i commenti di post e oswald che hanno evidenziato che ieri si e` celebrato il Romanismo e di come questa societa` non abbia capito come sfruttare l'opportunita` che questo rappresenta per una societa` in quanto tuo differenziatore primario.

Ora nella serata di ieri in particolare il Romanismo lo si e` celebrato onorando un giocatore romano e un allenatore romano e facendolo con dirigenti romani e bandiere del club, ma vorrei sottolineare che ieri non si e` celebrata la romanita`, si e` celebrato il Romanismo. Non si e` celebrato che De Rossi e` nato a Roma, si e` celebrato il calciatore della Roma di tante battaglie e si sono celebrate le cose che De Rossi ha saputo dire del suo essere tifoso della Roma.

E noto che purtroppo sia nel forum che in altri mezzi si sta creando questa giustapposizione: equiparare la romanita` al Romanismo e in virtu` di questo fare del secondo un nemico in quanto dimensione ristrettiva che non ti permette di essere grande, internazionale.

Lo noto con Gipsy che spiega i fischi a Dzeko (fischi alla prestazione che tra l'altro in una manciata di secondi sono stati sovrastati da un coro in suo favore a celebrarne l'esperienze totale nel club) con "nun c'ha a romanità, è bosniaco", in piso che alle considerazioni di Oswald e post sulla guerra di questa societa` al Romanismo risponde "Dimmi i romani che hanno fatto grande la società in 100 anni e vedrai che è un banale luogo comune", ma vado oltre e cito Austini che nel podcast di oggi arriva all'estremo di questa scorretta giustapposizione e dice "la serata di ieri ti dice che vogliono l'Atletico Bilbao. Se prendi solo romani, pure se sono meno forti di altri che potresti prendere, non ti dicono niente."

Siete fuori strada, siete veramente fuori strada.

Penso a Galopeira che spesso affibbia i mali della squadra, della societa`, della citta` al suo concetto che "i giocatori sono diventati piu` importanti della Roma" e prova a portare avanti questa dimensione in cui l'ideale Roma tornerebbe a risplendere fulgido se non esistessero i personalismi. Come se la Roma fosse astraibile dai presidenti, dai dirigenti, dagli allenatori, dai giocatori che ne hanno fatto parte... quando lui per primo canta di essere diventato romanista perche` il padre lo portava a vedere "le gesta del Divino" e che la Curva "chiama per nome il giocatore"...

Il Romanismo non e` la romanita`. Giocatori romani che portano avanti una tradizione sono solo una componente del Romanismo. Importante, fondamentale, ma sono due concetti separati. E la Roma non e` un'idea astratta, la Roma e` un'idea - un po' come il senso comune gramsciano - che si sedimenta tramite la percezione collettiva di tante storie e nozioni personali che vi sono riconducibili.

Romanismo sono Bruno Conti, Totti e De Rossi, certo.

E` Ranieri che piange e la Sud che gli fa un tributo perche` Ranieri ha avuto l'onesta` intellettuale di fargli sapere come stanno le cose.

Ma non finisce qua, non finisce al certificato di nascita che dice 'Roma'.

Romanismo e` Palmieri che rimane in campo per salutare Totti invece che andarsi subito ad operare.

Romanismo e` Naingollan che ieri parla piu` di quanto sarebbe voluto essere all'Olimpico che non di un gol fatto che per il suo club attuale vale il raggiungimento dell'obiettivo stagionale.

Romanismo e` come scrive della Roma e dei romanisti John Arne Riise.

Romanismo e` come parla della Roma Burdisso nelle interviste.

Romanismo e` avere un sussulto quando escono i calendari e l'ultima e` fuori casa col Genoa o in casa col Parma.

Romanismo e` citare la battuta del film su Cerezo a capodanno quando ci ritroviamo insieme e poi dirci (a parole o col pensiero) "ammazza che cojoni che semo" ma anche "ci e` venuto in mente allo stesso momento, telepaticamente... ammazza che bello esse cojoni insieme, allo stesso momento..."

Romanismo e` fermare la propria giornata e prendersi 10 secondi in disparte dal lavoro e dalla gente perche hai sentito in radio che sono arrivati a Fiumicino a trovarci Falcao o Aldair.

Aldair... quale che sia il vostro pensiero sul ritiro delle magliette... Romanismo e` ritirare il 6 di Aldair (che poi manco aveva giocato sempre col 6), perche` sai che per 15 anni ti ha fatto essere molto al di sopra delle tue possibilita`... che raramente ha detto una parola fuori posto (e se l'ha detta non si era capita), e` quest'accortezza, questo rispetto, questo sentimento a cui hanno fatto la guerra a Trigoria...

se vi fermate a "eh non se ponno fa smette i giocatori romani, pure se hanno 41 anni o 36 e non si reggono in piedi" non capite, non capite che non e` questo il problema e non e` questa la mancanza che si contesta... si contesta la mancanza di un modo di fare dignitoso che tenga conto dell'essenza di tutte le manifestazioni di romanismo che ho elencato e chissa` quante altre... si contestano i modi, non le scelte...

E torno, si, a Galopeira. Che prova ad astrarre la Roma dai personalismi del singolo perche` nei discorsi sul singolo vede il nucleo delle contrapposizioni dialettiche che formano il nostro ambiente ("quello dice cosi` perche` va appresso a quell'altro", "quello ora difende De Rossi per attaccare quell'altro", "quelli criticano Nzonzi da prima che arivasse perche devono di che e` mejo Sempronio"....)

Tutte cose che hanno una rilevanza solo se si pensa che effettivamente il rendimento della squadra Roma e l'operato della societa` Roma possano essere, anche al cospetto del massimo impegno di professionalita` top nel settore campo e nel settore dirigenza, sviliti e pesantemente danneggiati dalle chiacchiere di questo o quest'altro.

Cosa che non ha riscontro nei fatti (mi pare difficile argomentare che un atleta al momento agonistico di un cross perda l'attimo perche pensa a Marione... inoltre i dati ci dicono che la Roma ha fatto 10 vittorie consecutive dopo essere contestata nel post derby di Coppa Italia, ha sfiorato uno scudetto dopo i bomboni a Trigoria nella stagione 2009-2010, ed ha vinto l'ultimo dopo una durissima contestazione dopo un'eliminazione in Coppa Italia da parte dell'Atalanta) e che, visto che in altre realta` si vince al netto delle polemiche di questo o quello (pomodori ad Allegri a Torino, macchina di Cristiano Ronaldo assaltata a Madrid) e le campagne contro questo o quello (Tuttosport contro Ranieri a Torino. Fischi a Seedorf a San Siro...), piu` che altro fa pensare che non ci si affidi a professionisti (di campo e non) sufficientemente di personalita` per poter vincere...

Ma non lo capite che create voi questo serpente che si morde la coda?

La differenza di opinioni, le polemiche, le prese di posizione a prescindere esistono ovunque. Provare a fare delle versioni 'romane' di queste manifestazioni il Grande Alibi non e` cio` che ci avvicina all'ideale di Roma scevro da personalismi, ma cio` che ci allontana da tutto questo.

E mi tocca riquotare Oswald:

"Stiamo semplicemente dicendo che a Roma esiste un patrimonio di tifo, di passione, di appartenenza, un legame viscerale con la squadra che questa società non è stata in grado di decifrare, comprendere, intercettare e utilizzare a suo vantaggio, lasciandolo finire nella contestazione e nelle mani di chi ne fa un uso strumentale. Da risorsa è diventato un nemico, un ostacolo, lambiente"

La Roma e` la somma di tutti quelli che l'hanno finanziata, diretta, allenata, che ci hanno giocato. Tutti, con il loro contributo unico e personalissimo, che hanno fatto ciascuna di queste cose con passione.

E il Romanismo e` l'accomunanza del sentimento di tutti coloro che tifano Roma verso costoro. Sentimento che, a seconda degli umori, puo` essere stato gioia, dolore, tristezza, speranza, felicita`, rabbia. Provare a scinderlo dalla rifrazione personale del tifoso singolo per l'entita` singola che in un dato momento rappresenta la Roma non elimina la polemica, non ci conduce a una versione astratta del Romanismo che si eleva al di sopra del tifo per il campione o per la proprieta`, ma ci allontana progressivamente dal Romanismo tout court.

Su un altro topic riflettevo sul fatto che Di Bartolomei, spesso additato come prototipo del campione che metteva la Roma prima di se stesso, ha giocato da libero col 10 in un periodo storico in cui i numeri dei giocatori erano dettati nel 99% dal ruolo che ricoprivano in campo.

Il personalismo c'e` sempre stato, i mezzi di quest'epoca ce ne rivelano particolari un tempo piu` nascosti.

Come detto, la romanita` non e` il Romanismo. Ma ne e` una componente importante. Perche avere giocatori romani in squadra aumenta la possibilita` che il Romanismo venga esteso agli altri componenti della rosa.

Perche` se il fatto che i giocatori romani non riescono a chiudere occhio prima di un derby non e` necessariamente un bene rapportato al loro contributo al raggiungimento del risultato, sapere che i compagni romani non riescono a chiudere occhio prima di un derby puo` essere la spinta che porta gli altri giocatori a lasciare i polmoni sul campo in quella partita.

Perche` magari avere dei romani in rosa aiutera` il campione tedesco del caso a capire che quello su quella bandiera e` Antonio De Falchi e chi e` stato, non Caniggia.

Perche` avere accanto nello spogliatoio un giocatore che ogni volta che parla e` una lettera d'amore alla nostra Curva e` accendere un bagliore nel Naingollan, nel Cristante, nello Zaniolo che vengono a giocare qui e fargli capire che un coro della Sud puo` riempirti una settimana piu` di una Ferrari o di una serata tra VIP...

Non confondete queste due cose, vi prego.

Ieri non si e` celebrato Daniele De Rossi, in quanto nato a Roma.

Si e` celebrato il Romanismo di uno che ha dato tanto (non senza ricevere ampiamente indietro, per carita`) e sbagliato tanto e ha fatto entrambe le cose con e per tanto amore.

E se pensate che e` questa retorica che ci ha impedito di diventare grandi non avete capito niente. Dino Viola e` stato il Presidente piu` vincente che abbiamo avuto e quello che ha contribuito maggiormente a farci fare il salto necessario ad inserirci nell'Olimpo delle grandi. Non era romano. Era Romanista.


Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum

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Re: Romanismo

Messaggio da stranezze »

Eccolo il romanismo. :flag1: :inchinoblue:
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Di-Bartolomei.jpg
De Rossi-Totti-Conti.jpg
De Rossi-Ranieri 2.jpg
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Re: Romanismo

Messaggio da NaVaJo »

Quando te chiedono cosa sia il Romanismo , o cosa sia la asRoma, possiamo far vedere ste foto. Capiscono al volo.
Altri hanno le bacheche piene, lasciateme almeno sti sguardi, ste scene. Se me levate pure queste, che mi rimane ?? cosa mi fa pensare "questa è la Roma" ?? cosa.. ditemelo voi.


SE PER SOPRAVVIVERE DEVO STRISCIARE, MI ALZO IN PIEDI E MUOIO.

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Re: Romanismo

Messaggio da Vecchio Drago »

Ottimo lo spunto di Jack. Mi ci ritrovo.

Declinare l'essere romanisti nel senso da lui descritto in tutte le componenti societarie (dirigenza, guida tecnica, rosa, e ci metto necessariamente anche i tifosi) può senz’altro portare al successo. È un po’ quello che fu la Roma di Viola, in quel determinato contesto storico, in quel determinato calcio.

Si può essere profondamente romanisti nascendo a Roma come in Padania o in Brasile o a Boston (sì anche a Boston) mettendo in campo grinta, generosità e tecnica in campo come calciatori, così come dietro la scrivania passione, serietà e disciplina manageriale come dirigenti. Perché l’una cosa può esistere solo con l’altra.

Ma non vedo nulla o quasi di ciò, oggi a Roma.



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Re: Romanismo

Messaggio da faro »

a de rossi e ranieri il posto in societa' lo hanno offerto, pare

e, legittimamente, hanno rifiutato perche' si sentono ancora altro

lo avessero accettato avremmo avuto conti, totti, de rossi padre e figlio, ranieri in societa' ...

pero' de rossi figlio e totti devono ancora far vedere di avere le competenze

voglio dire, competenza e romanismo mi va strabenissimo

se devo scegliere tra i due, scelgo la competenza (non che ora ne siamo proprio pieni eh)



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Jack l'Irlandese
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Re: Romanismo

Messaggio da Jack l'Irlandese »

faro,

ma come te la assicuri la competenza se tu col giocatore in questione non ci parli e a due settimane dalla fine della stagione in cui gli scade il contratto gli dici "o se vuoi continuare a giocare vai, se vuoi fare il dirigente ruolo random te lo facciamo fare qua dentro"?

tu ci devi parlare all'inizio della stagione in cui gli scade il contratto e dirgli che sara` l'ultima da giocatore con te. tardi ma proprio che piu` tardi non si puo` se devi fare delle verifiche fisiche ecc di tenuta nella prima parte della stagione, gli devi fare questo discorso a Febbraio quando diventa ufficialmente un free agent. cosi` sa` quale e` la tua posizione, pensa un po' a cosa vuole fare e se si sente pronto ad appendere gli scarpini al chiodo ti dice in che ruolo si vede nel futuro e tu con lui puoi fare delle cose per iniziare a maturarle quelle competenze... dallo studio serale all'affiancamento di professionisti di quel settore dentro o fuori la societa`... magari ti dice 'voglio fare il ds', gli fai vedere quali saranno le sue mansioni in quel ruolo tramite colloqui con professionisti e capisce che non e` per lui, ecc... o l'allenatore col patentino, ecc

qui glielo diciamo due settimane prima della decisione ultima e poi se incaxxamo che entrano senza avere sviluppato competenze... "ao` voi gioca` o voi fa er dirigente non meglio identificato?"... dai, ma che pretendiamo?

tu dici che tra il Romanismo e la competenza scegli la seconda, io ti dico che se la societa` e` gestita in modo che questa debba diventare una scelta tra due cose in contrapposizione e` gestita male


Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum

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Re: Romanismo

Messaggio da kitarant »

@Jack l'Irlandese analisi condivisibilissima 👍👏👏👏



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Re: Romanismo

Messaggio da bibiroma »

Il romanismo è l'anima della Roma....ma non può essere a momenti alterni....ci deve essere in società nella squadra e nei tifosi... sempre!


GRAZIE A FRANCESCO TOTTI PER ESSERE NATO!

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Re: Romanismo

Messaggio da sessantotto »

Jack l'Irlandese ha scritto:
lunedì 27 maggio 2019, 22:33

Si e` celebrato il Romanismo di uno che ha dato tanto (non senza ricevere ampiamente indietro, per carita`) e sbagliato tanto e ha fatto entrambe le cose con e per tanto amore.

E se pensate che e` questa retorica che ci ha impedito di diventare grandi non avete capito niente. Dino Viola e` stato il Presidente piu` vincente che abbiamo avuto e quello che ha contribuito maggiormente a farci fare il salto necessario ad inserirci nell'Olimpo delle grandi. Non era romano. Era Romanista.
no, questa cosa è retorica pura

soprattutto perché il sentimento di cui parli non è un arricchimento di un percorso e un'organizzazione societaria o ambientale

il sentimento di cui parli è quello che fa sì che Totti dal 2004 in poi diventi un'istituzione assoluta all'interno di Trigoria, capace di far vacillare le gerarchie societarie e influenzare in modo totale l'immaginario collettivo, perché si è venduta l'idea del sacrificio del Campione che al contrario di Emerson, Samuel e compagnia cantante non è andato a vince a Torino o a Madrid ed è rimasto a fare il fratello immaginario di ogni tifoso

per anni Totti non è stato soltanto un Campione in campo (uso la C maiuscola così qualcuno non si fa venire le Madonne)... è stato un tabù totale, se ne criticavi un lato magari comportamentale eri un infame... certe scene viste allo Stadio e anche lontano dagli eventi riguardanti la squadra non me li dimenticherò

è lo stesso sentimento che ha fatto mettere a Totti, De Rossi, anche Aquilani e a momenti Rosi e Cassano (che non è romano) quel mezzo voto in più da parte dei giornalisti e degli editori che non vedevano l'ora di montare il nuovo caso di legame "calciatore con culto della personalità" - tifoseria che si aggrappa ai Re Sole in campo

cose che in una società contemporanea, con gerarchie stabilite (che è una delle maggiori critiche che si possano fare a questa gestione, la non comprensione talvolta del ruoli), può essere sana solo quando incastrata e subordinata all'esigenze societarie

sano è l'addio di Ferguson al Manchester United oppure l'addio di Henry o di Wenger dall'Arsenal


ciò che non è assolutamente sano, ma folle, malato o se vi piace tanto metterla sul positivo "passionale", è l'innalzamento del totem a pilastro indiscusso dell'organizzazione societaria

tanto da farla vacillare ad ogni giusto tentennamento, ad ogni cosa che riguardava adeguamenti di contratto con minacce di far leva sulla pressione popolare (e rendere la vita complicatissima al dirigente in questione, non importa se Pradè o Monchi) per strappare la situazione più vantaggiosa per se stessi e per il proprio ruolo all'interno del mondo Roma


quello chiamalo Romanismo... ma non è sano per niente... per niente!


con la candeggina Boston anche la macchia più ostica va via. Basta strofinare con intelligenza e non lasciarsi andare agli istinti basici

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Jack l'Irlandese
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Re: Romanismo

Messaggio da Jack l'Irlandese »

Tu, per me, dopo che pochi giorni fa hai professato che ognuno ha il suo modo di tifare Roma e hai chiesto di non disquisire del tuo e due soli post dopo ti sei messo a descrivere le manifestazioni di tifo per la Roma scelte da altri come cose da popoli latini e retrogradi, hai finito di avere voce in capitolo sull'argomento.

Ps. Io di critiche a Totti, per non parlare degli altri citati, ne ho sentite e lette a bizzeffe. La tua solita lagna (che ci riproponi a ogni qual si voglia) non trova riscontri, questa supposta intoccabilità non c'è mai stata. I critici di Totti ci sono stati e ci sono e non sono stati arrestati, gambizzati, o estromessi dalle mura delle città. Con un utente normale mi cimenterei ad argomentare ma uno che evoca il proprio diritto a tifare nei modi da se scelti e poi si cimenta nel ridicolizzare quelli scelti dagli altri non se lo merita.
Ultima modifica di Jack l'Irlandese il martedì 28 maggio 2019, 7:02, modificato 1 volta in totale.


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