Nascere altrove e tifare Roma

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moro
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Re: Nascere altrove e tifare Roma

Messaggio da moro »

In vacanza a Sharm ho conosciuto un signore torinese della Roma gli ho detto hai coraggio :) :flag1:


Santiago ha scritto:*così carino così edukaku*
ilmauro ha scritto:tonino asta è l'ideale pe fa il salto
Uno piacere ha il grande piacere ospite di avere ospite !!

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Mike Foster
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Re: Nascere altrove e tifare Roma

Messaggio da Mike Foster »

Moro io ricordo un Udinese Roma con Spalletti,il settore era pieno di veneti.Alcuni erano molto più accaniti di noi.


Jack l'Irlandese ha scritto:
domenica 7 gennaio 2024, 22:09
Karsdorp tipo Fantozzi col collasso cardio circolatorio.

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Drasci
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Re: Nascere altrove e tifare Roma

Messaggio da Drasci »

Sono nato a Taranto ma quando avevo 5 anni ci siamo trasferiti a Roma. Seguivo poco il calcio dei club ma ero molto appassionato della nazionale e con gli amichetti delle elementari giocavo tanto a calcio, insomma avevo una passione ma non del tutto ortodossa e dicevo di tifare Taranto anche se non seguivo minimamente nemmeno i risultati sul corriere. Arrivo alle medie, sono gli anni della Lazio di Cragnotti e mio fratello maggiore, complici gli amici del liceo, la comincia a tifare, a tratti mi cerca di coinvolgere portandomi anche a un Lazio Bari, ma non mi coinvolto, non mi accorgo nemmeno dello scudetto vinto, la mia testa era all'europeo del 2000, bruciava tanto la sconfitta del 98 e con un mio amichetto di Taranto che vedevo l'estate eravamo già pronti, tutto organizzato.

Quell'estate entra nella mia vita come un fulmine entra in un panorama notturno, mi trafigge il cuore, un ragazzo con la 20 sulla maglia che fa una prestazione europea da sogno... Francesco Totti.

L'anno dopo ero in terza media, la classe piena di romanisti eccetto un laziale e qualche strisciato, per la prima volta sento un trasporto verso dei colori, era tutto intorno a me.
La Roma fa la stagione che fa, Totti fa quel che conosciamo e io godo, godo come un turco, ma in casa ancora non si sa nulla. Mia madre non seguiva il calcio, mio padre a km di distanza, i colori calcistici erano stati imposti da mio fratello. L'anno dopo però inizia il liceo, io inizio a essere più autonomo e segretamente mi comincio a comprare cosette della Roma (un libretto con la presentazione della squadra titolare ancora ce l'ho e lo conservo nella mia collezione). A casa comincia a comparire il mio amichetto Danilo, fisso con la maglia si Totti scudettata, e mio fratello storce il naso coi suoi amici e inizia a capire. Arriva il giorno del derby del 5 - 1, e quel pomeriggio prima che si giocasse mi dice "ho capito bene che sei giallozozzo, quindi oggi gira alla larga da camera mia".

E niente, il resto è storia di attaccamento, baci rubati sotto quel murales ASR, adesivi attaccati qua e là, cori in curva sud nel periodo adolescenziale in cui riuscii ad abbonarmi e forza Roma olè.



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