AS Roma Forum

Prendendo spunto da questo racconto molto carino, mi piacerebbe conoscere l'approccio delle mamme e dei papà del forum all' "iniziazione" dei propri piccoli alla Roma, anche con qualche dettaglio simpatico da condividere. Sempre se vi va, ovviamente.

Ah, chiaramente ho scritto "figli" ma chiunque abbia dei nipoti o altre esperienze da condividere si senta libero di raccontare.

ho già raccontato che le mie figlie sono state iniziate al credo calcistico come a quello religioso. ci sono altre squadre come ci sono altre religioni ma noi siamo romanisti e cattolici. semplice scontato, senza possibili alternative. regalavo loro il diario di montella o la maglia di candela (ammetto che avere le figlie del 93 e del 95 ha facilitato la fidelizzazione vista la roma di quel periodo) prima volta ufficiale allo stadio il giorno dello scudetto. la prima al gol di totti si è spaventata e si è messa a piangere la seconda si è esaltata. poi in giro per caroselli e bagni in fontana a piazza del popolo.
la piccola è la mia compagna di stadio, la grande pur se romanista non è mai stata appassionata (ovviamente c'era per l'addio di totti o de rossi dove ha pianto abbracciata a papà e alla sorella e a roma barcellona ma in genere viene solo quando la seconda ha altri impegni)

E` uno dei motivi per cui ho scelto di non avere figli.

No, vabbe`, battute a parte, e` una delle poche cose per cui mi dispiace non avere figli non poter condividere la Roma con la nuova generazione, cerco di rifarmi coi nipoti quando sono in Italia.

Quelli delle nuove generazioni comunque avranno tanti difetti ma non sono stupidi e oltretutto hanno più possibilità di essere informati rispetto ai nostri tempi (posto che mio padre è milanista e il tifo l'ho deciso da me) quando dovevamo fidarci di ciò che ci dicevano i nostri genitori.
Ergo se ad un figlio piccolo oggi parli della Roma lui potrebbe avere tutto il diritto di rispondere "ma che cazzo di squadra mi vuoi fare tifare? Piuttosto divento del *aggiungi strisciata/top club a caso*".

Io ho una femminuccia, e a volte penso che sia decisamente meglio così, così non dovrò pormi questo quesito.

Ancora ricordo quando "decisi" di essere della Roma: avrò avuto 5/6 anni e, non avendo genitori che seguivano ma erano solo simpatizzanti, il mio esempio calcistico erano gli zii, di cui due romanisti (una donna e un uomo) e uno laziale.
Mia madre mi disse, e ovviamente lo ricordo ancora bene per il motivo che potete immaginare: "lascia perde la Roma che te farà soffrì".
Ecco, vaticinio più che azzeccato.

In ogni caso, la piccoletta che ora ha quasi 5 anni, e mi vede seguire le partite (e ogni tanto esultare) per ora è disinteressata, e spero anche continui così.

io ho sempre scelto di seguire papà e quindi tifare Roma. tutta la famiglia di mamma (lei, zia, i nonni) era milanista.

mamma, l'ho già raccontato anni fa sul forum, ci portò a vedere Milan - Benfica, finale Coppa dei Campioni 1990 al Prater di Vienna (mia zia invece l'anno prima era stata a Barcellona per la finale con lo Steaua). Mi mise in testa il cappellino di Gullit con le treccine (io avevo paura che se scoprivano che ero romanista mi avrebbero picchiato, a 6 anni), ricordo ancora la noia mortale della partita e i cori continui contro Prisco.

nel viaggio di ritorno in macchina mi disse "il Milan è campione d'Europa... sai che la Roma questa partita l'ha giocata solo una volta in vita sua? in casa e ha anche perso? sei sicuro che vuoi essere della Roma?". la risposta la sapete.

ecco perché hai la foto di un giocatore in rossonero come avatar
maledetto

mio figlio è nato nel 2004, i suoi amichetti erano tutti interisti - era proprio il periodo di Mourinho - e io cominciai attraverso un indottrinamento nordcoreano: lui amava che io gli descrivessi le partite, e io cominciai a raccontargliele dicendo che c'era un solo giocatore in campo che vestiva tutte le maglie, ma era romanista e si chiamava Totti. (una roba folle tipo: Totti la passa a Totti che tira, e Totti para, il tutto per un'ora e mezza).
Cominciammo a regalargli completini della Roma fin dalla nascita e poi io gli feci il discorso, era all'incirca il 2010, che doveva tifare Roma anche se lo avrebbe fatto soffrire per tutta la vita e avrebbe pianto e maledetto il dio dei cristiani perché siamo una squadra perdente.
La sua prima all'olimpico fu l'ultima di Vucinic, Roma-Palermo: eravamo in distinti sud e quando Vucinic sbagliò a porta vuota venne giù il mondo.

domenica sera, di ritorno dall'Olimpico - ci va tutte le settimane comprandosi i biglietti con i suoi soldi e senza abbonamento - è venuto in camera mia e mi ha rimproverato del perché lo abbia condannato ad essere romanista. io gli ho risposto che mi dispiace, e che lui in fondo se era evitato Roma-Liverpool e Roma-Sampdoria.
poi però ha aggiunto, "no, non vorrei mai essere diverso da essere romanista".
un coatto antico.

Io sono figlio di uno sfegatato juventino. Mio fratello tifa Liverpool. Perciò mi fa specie che un padre condizioni un figlio.

antoniocs ha scritto: ↑

mercoledì 12 gennaio 2022, 18:43

Io sono figlio di uno sfegatato juventino. Mio fratello tifa Liverpool. Perciò mi fa specie che un padre condizioni un figlio.

una cosa che funziona tanto sono le magliette regalate e lo stadio.
portare un figlio all'Olimpico a vedere la Roma fa tutta la differenza del mondo.
certo, è un'altra cosa portarlo a San Siro (per un genitore interista o milanista)... ma noi questo abbiamo

i miei figli hanno 4 (il maschio) e 9 (la femmina), la partia della Roma è uno dei pochi momenti in cui il televisore in salone non è sintonizzato sui cartoni animati.
Fondamentalmente loro quindi aspettano che la Roma subisca goal perché sanno che nella maggior parte dei casi quando questo succede io spengo tutto, me ne vado e loro possono riappropriarsi della TV

Spero che non si appassionino mai, o almeno che non lo facciano con il livello di morbosità che ho io

paz ha scritto: ↑

mercoledì 12 gennaio 2022, 18:46

una cosa che funziona tanto sono le magliette regalate e lo stadio.
portare un figlio all'Olimpico a vedere la Roma fa tutta la differenza del mondo.
certo, è un'altra cosa portarlo a San Siro (per un genitore interista o milanista)... ma noi questo abbiamo

Infatti per me Roma-Brondby a 7 anni fu una rovina

paz ha scritto: ↑

mercoledì 12 gennaio 2022, 18:38

mio figlio è nato nel 2004, i sui amichetti erano tutti interisti - era proprio il periodo di Mourinho - e io cominciai attraverso un indottrinamento nordcoreano: lui amava che io gli descrivessi le partite, e io cominciai a raccontargliele dicendo che c'era un solo giocatore in campo che vestiva tutte le maglie, ma era romanista e si chiamava Totti. (una roba folle tipo: Totti la passa a Totti che tira, e Totti para, il tutto per un'ora e mezza).

quella del discorso dei papà è sempre un grande momento. non ricordo un indottrinamento di papà o un discorso specifico, lui poi non mi ha mai fatto nessun discorso in nessun ambito (studio, ragazze, sesso, niente de niente), ma solo una cosa si premurò di farmi capire all'alba dei miei 7 anni: la regola dei gol in trasferta.

poi ricordo che mi prometteva che un giovedì saremmo andati a vedere l'allenamento della Roma a Trigoria, perché lo faceva aperto ai tifosi. sto ancora aspettando.

Mio padre è dell'Inter e da bambino mi costringeva a guardare la premiazione della sua squadra che vinceva le Coppe Italia e le Supercoppe in finale contro la Roma. La persona più dolce della Terra ma su 'sta cosa era irremovibile.

Mica cambiava, la bestia infernale.

Per dispetto, una volta cresciuto, ho cominciato a farmi tutte le trasferte ed a saccheggiare gli autogrill.

No dai, quella degli autogrill non è vera. Forse

e aggiungo, visto che questo è anche un momento di empatia e affetto, che ci sono due figure del forum che hanno accompagnato quella che ormai è una vera e propria ossessione per la Roma (mio fratello gli ha regalato per natale la maglia originale dell'adidas, quella del primo anno di Totti): una è @postromantico che con classe e distanza lo ha sempre fatto stare sul pezzo, l'altro è Biafora: mio figlio sentiva La signora in giallorosso e vedeva Biafora, quando seppe che eravamo amici mi confessò che per lui era un mito e qualsiasi cosa dicesse la prendeva per oro colato.

in fondo Niccolò vuole ora solo una cosa: farsi l'abbonamento in curva sud. come del resto ogni coatto antico romanista vorrebbe.