Perché a Roma non si vince?

La società, i dirigenti, la storia della Roma
Avatar utente
Drasci
Talento
Talento
Reazioni:
Messaggi: 272
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2023, 20:08
Contatta:
Stato: Non connesso

Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Drasci »

Vorrei aprire un discorso spinoso e complesso, fatto di analisi e letture storiche e socioeconomiche per tentare di dare una lettura sul come mai Roma, nonostante la sua grandezza, non sia riuscita a sfornare una squadra di calcio molto vincente. Ma più in particolare sul come mai la Roma non sia mai riuscita a fare quel salto che tanti di noi ancora sperano possa farsi, prima o poi.

Premessa: so bene che con Viola e Liedholm la Roma stava cercando di prendere quella via, ma poi de facto non è accaduto.


Tesi di Drasci: la Roma non ha mai fatto quel salto perché è una società poco seria, ed è una società poco seria perché Roma ha una tradizione culturalmente poco seria e molto approssimativa.

Premetto, sono Romano di adozione, perché mi hanno portato quì a cinque anni, e la città da dove provengo è ancora meno seria, quindi sono figlio del degrado e non voglio spalare fango dall'alto di un piedistallo, ma solo analizzare.


La mia analisi parte dal presupposto che il successo di un Club calcistico è fortemente legato alla capacità di una città di avere successo in generale sotto diversi aspetti (non per forza tutti insieme) da quello economico a quello sociale e amministrativo.
Innanzitutto le grandi squadre sono, la maggioranza delle volte, figlie di uno di questi due contesti:
- Una città economicamente e industrialmente trainante (Manchester, Milano, Barcellona, Monaco di Baviera)

- Una capitale politicamente trainante (Madrid, Lisbona)

Ci sono anche altre motivazioni che hanno reso o rendono un club vincente, specie negli ultimi decenni sono cambiate alcune regole del gioco e l'arrivo di un Magnate o la possibilità di offrire un bacino di utenza interessanti hanno potuto fare la fortuna di qualche squadra come il Chelsea ieri o il City oggi, ma non senza fatica perché una società vincente ha bisogno di costruire un know how, una tradizione e una cultura del lavoro senza le quali fai come il PSG. Una cultura del lavoro che Chelsea ieri e City oggi ci hanno messo del tempo a costruire, quella cultura del lavoro che nella società as Roma manca.

E quì arriviamo al punto centrale della mia tesi, Roma e la sua cultura del lavoro: non dico che un club vincente scaturisca sempre e solo da una città che abbia nel proprio tessuto culturale un approccio serio, ordinato, organizzato, alla vita e ai suoi problemi. Lo dico perché può sempre arrivare qualcuno che fa lavorare seriamenre una società anche nel più lascivo dei contesti, ma sicuramente la cosa rende il tutto più difficile.
Roma è una città che da decenni, molti decenni, ha perso tanto: come capitale è impresentabile, priva di servizi e decoro, una città che uccide i propri cittadini (invito a farsi un giro in capitali come Berlino, Madrid o Londra per capire gli anni luce di distanza nella serietà delle amministrazioni, dei servizi ma anche del semplice atteggiamento di un cittadino comune nei confronti dei doveri anche più piccoli). Lo è perché è, purtroppo, una città dominata dalla micro criminalità organizzata, le cui amministrazioni sono bloccate da dinamiche mafiosette, nella quale il familismo amorale e l'idea di sputare sul pubblico per ottenere sempre quel qualcosa in più nel privato la fanno da padroni. Queste dinamiche alimentano e vengono a loro volta alimentate, da una diffusione sempre più allargata di una cultura del non lavoro, della mancanza di serietà, della sciatteria, del me ne approfitto perché chi segue le regole è scemo, del faccio come me pare.

questo carattere, che non riguarda solo Roma ma molte zone d'Italia, purtroppo prevalentemente del centro sud, è quello che fa si che il 99% delle aziende romane quando mi hanno assunto hanno fatto partire il contratto dopo un mese senza nemmeno farmelo firmare mentre il mio amico alla Rinascente ha ricevuto il contratto il giorno stesso della prova, firmato e assunto in regola. È quello che fa si che sotto casa hai i bidoni della spazzatura in condizioni pietose. È quel che fa si che, nonostante Roma abbia già una rete ferroviaria fitta, ancora non hai una metro decente. È quel che fa si che ostia invece di avere un lungomare pedonale, ciclabile, con le palme e locali che fatturano i milioni col turismo, ha una specie di agglomerato triste di auto, asfalto e palazzine degradate.

Questa mentalità è fortemente permeata anche nelle due società calcistiche della città, e non lo dico io ma lo dicono fatti e racconti degli stessi professionisti.

Andate a vedere cosa racconta Nesta alla Bobo tv, quando dice che il passaggio dalla Lazio al Milan gli ha fatto capire la differenza tra le società calcistiche romane e quelle milanesi, che a Roma con uno scudetto vinto (ma anche con qualche derby) puoi fare come ti pare, non presentarti agli allenamenti, fare le tre del mattino, mentre a Milano pure che hai vinto la Champions League l'anno prima quando arrivi in allenamento in orario trovi il capitano che si allenava già da un'ora e ti guarda male...

E poi ancora, andiamo a vedere il famoso aneddoto di Spalletti che trova Totti a giocare a Poker alle tre di notte prima di una partita cruciale, io voglio bene al pupone e sono Romanista grazie a lui... ma la sua permanenza a Roma sotto certi aspetti ha bloccato la possibilità di cambiare questo atteggiamento... anche se per carità, mica dipende da Totti, ma da una lunga stratificazione nei ruoli più o meno apicali della società.

Ancora, recentemente gira un'intervista di Nainggolan che racconta che a Roma poteva fare come gli pareva e non gli rompevano il Ca...o come a Milano, che quì poteva bere, uscire, fare tardi.... Beh però sarà forse per questo che a Milano alla lunga, pure a parità di investimento, si vince di più?


Ancora, Zalewsky si fa fare un video con due elementi che personalmente manderei a svuotare le miniere per il resto della vita, che provocano pubblicamente mourinho dicendo che il ragazzo avrebbe pippato con loro: immaginate se lo avesse fatto un giovane del Milan... sarebbe stato venduto subito, gli avrebbero fatto un culo così, non avrebbe più visto il campo... invece stiamo a Roma...


Ovviamente conta anche il potere politico ed economico, ma non è tutto e tante opportunità ce le siamo perse più per la nostra mancanza di sacrificio e serietà che per queste differenze di potere politico.


Ora non voglio assolutamente prendere posizione politica e non sono un nostalgico del fascismo, ma sotto il regime Roma era un'altra cosa, non perché il regime fosse grande ma semplicemente perché ogni regime vuo fare della propria capitale la vetrina di presentazione di sé stesso. In un universo parallelo dove non cadeva il regime (e non sto dicendo di volerci vivere) probabilmente la Roma sarebbe stata una specie di Real Madrid, e infatti portarono lo scudo nel 42 e fu il primo scudetto vinto da una squadra non del nord (come dicevo all'inizio, le due condizioni principali che hanno creato le big sono o il potere industriale o quello politico, e la Roma era nata proprio sotto il secondo di questi contesti). Ma allo stesso modo anche la città sarebbe stata un'altra, il suo sviluppo urbanistico, i suoi servizi (Roma aveva la miglior rete tramviaria d'Europa, smantellata su pressioni degli agnelli già verso la fine del regime) e anche la Lazio asd

Ma le cose non sono andate così, e vabbè, noi ci ritroviamo a essere una città provinciale anche se enorme, degradata e dalla mentalità poco vantaggiosa e molto distruttiva, pace: penso però che ci siano speranze, per l'uno e per l'altro aspetto (che come ho detto sono legati ma possono anche slegarsi). C'è speranza per la società calcistica anche se la città non dovesse mai intraprendere un percorso di cambiamento e miglioramento, perché il bacino d'utenza c'è e una società seria (speriamo i friedkin lo siano) può piano piano cambiare e fare si che un domani pure Gesù Cristo verrebbe cacciato se beccato a giocare a poker alle tre prima di un quarto di Champions. Ma c'è speranza anche per la città, io vedo tanti concittadini esausti e un contesto che non può più permettersi di continuare con questo stile ormai quasi anacronistico. Dal Times a qualsiasi altro giornale di rilievo internazionale, tutti stanno facendo nera l'amministrazione di Roma e la città stessa, che non riesce a stare al passo con i parametri delle altre città europee ma anche di molte città italiane, e un cambiamento non sarebbe certo veloce, ma sarebbe possibile.... e una Roma (intesa come città e popolazione) più seria, intraprendente e disciplinata (che non deve significare perdere il nostro carattere un po' grezzo e pane al pane, ma solo mettere quel carattere al servizio di valori più funzionali) porterebbe automaticamente anche a rendere più seria la società calcistica.

La cultura del risultato e del lavoro sarebbero la medicina per il nostro contesto malato, qualcuno dirà che è una chimera, a mio parere dico che magari non può accadere, ma dico anche che perché accada prima bisogna prenderne consapevolezza.

grazie della lettura.



Avatar utente
Drasci
Talento
Talento
Reazioni:
Messaggi: 272
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2023, 20:08
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Drasci »

Per la moderazione, ho ponderato a lungo su dove mettere questo topic.

Spero di non aver sbagliato la scelta ma nel caso chiedo scusa e spero che il topic si possa spostare nella sezione giusta.



Avatar utente
sessantotto
Fenomeno
Fenomeno
Reazioni:
Messaggi: 13055
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 19:56
Località: Roma
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da sessantotto »

perché il Calcio prima di essere uno sport è un'industria del terziario

e Roma, escludendo ambienti politici e religiosi, ha un'economia implicità legata agli immobili

imprenditorialmente persino una realtà sfasciata come Napoli è meglio


Don't look back (ooh, a new day is breakin')
It's been too long since I felt this way
I don't mind (ooh, where I get taken)
The road is callin', today is the day

Avatar utente
Drasci
Talento
Talento
Reazioni:
Messaggi: 272
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2023, 20:08
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Drasci »

principe68 ha scritto:
mercoledì 1 novembre 2023, 15:59
perché il Calcio prima di essere uno sport è un'industria del terziario

e Roma, escludendo ambienti politici e religiosi, ha un'economia implicità legata agli immobili

imprenditorialmente persino una realtà sfasciata come Napoli è meglio

Per me c'è anche la questione culturale e amministrativa, ma quel che dici è a mio parere vero.

Napoli inoltre è una città che da un paio di decenni si sta riprendendo, lasciamo stare i problemi che sono tanti, la città è migliorata e l'amministrazione pure. Questo anche se il successo della squadra è legato al modo in cui De Laurentiis ha amministrato la società, da fargli i complimenti.



Avatar utente
sessantotto
Fenomeno
Fenomeno
Reazioni:
Messaggi: 13055
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 19:56
Località: Roma
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da sessantotto »

il Napoli ha vinto lo Scudetto perché è successo quello che non è successo a noi... allineamento di pianeti e mancanza di una Superpotenza a regime che annichilisse i sogni di gloria


Don't look back (ooh, a new day is breakin')
It's been too long since I felt this way
I don't mind (ooh, where I get taken)
The road is callin', today is the day

Avatar utente
Drasci
Talento
Talento
Reazioni:
Messaggi: 272
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2023, 20:08
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Drasci »

principe68 ha scritto:
mercoledì 1 novembre 2023, 16:14
il Napoli ha vinto lo Scudetto perché è successo quello che non è successo a noi... allineamento di pianeti e mancanza di una Superpotenza a regime che annichilisse i sogni di gloria
Hanno vinto perché lavorano bene e quando lavori bene azzecchi l'anno giusto o comunque ti fai trovare pronto.

Tetto ingaggi da quattro milioni, altro che allineamento dei pianeti!
Quando l'anno scorso c'era da ammazzare una big che tutti i giornali davano per rimontante, lo hanno fatto (eccetto che col Milan)... Altro che allineamento dei pianeti.

Mi chiedo se Spalletti trovava Lobotka Kvara e Di Lorenzo a giocare alle tre di notte prima della partita con la Juve.

Mi chiedo se qualcuno dello spogliatoio poteva permettersi di stare al di sopra di Spalletti... Ah sì, Insigne lo faceva.... Cacciato via e poi si è vinto.



Avatar utente
Climber84
Fuoriclasse
Fuoriclasse
Reazioni:
Messaggi: 6789
Iscritto il: sabato 8 gennaio 2022, 3:53
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Climber84 »

@Drasci la tua tesi mi pare esauriente... per me e' un misto di cultura sportiva/del lavoro e centri di potere politico che sono altrove.

Ci sono dati e fatti rivelatori: la relazione tra secondi posti e vittorie, il fatto che squadre che potevano aprire un ciclo non l'hanno fatto e se hanno vinto qualcosa e' sempre molto meno di quanto avrebbero potuto, le dichiarazioni che hai citato di Spalletti, Nesta, Nainggolan, Cassano... troppe evidenze per essere casuali.

Poi ci sono arbitri che ti hanno segato le gambe in momenti che ti avrebbero cambiato la storia (Turone, lo scudo rubato a Spalletti, Taylor)



Avatar utente
Drasci
Talento
Talento
Reazioni:
Messaggi: 272
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2023, 20:08
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Drasci »

Climber84 ha scritto:
mercoledì 1 novembre 2023, 16:59
@Drasci la tua tesi mi pare esauriente... per me e' un misto di cultura sportiva/del lavoro e centri di potere politico che sono altrove.

Ci sono dati e fatti rivelatori: la relazione tra secondi posti e vittorie, il fatto che squadre che potevano aprire un ciclo non l'hanno fatto e se hanno vinto qualcosa e' sempre molto meno di quanto avrebbero potuto, le dichiarazioni che hai citato di Spalletti, Nesta, Nainggolan, Cassano... troppe evidenze per essere casuali.

Poi ci sono arbitri che ti hanno segato le gambe in momenti che ti avrebbero cambiato la storia (Turone, lo scudo rubato a Spalletti, Taylor)

La questione arbitri c'è sicuramente ma trovo che tanti trofei li abbiamo persi per nostre colpe.

Grazie per il commento, ci tenevo molto ad aprire questo topic, che però vorrei fosse un monito di speranza nel poter cambiare e non una specie di tesi sulla nostra ontologica ed immutabile tendenza a essere dei perdenti. Se si analizzano i problemi e se ne prende coscienza è perché i problemi li si vuole togliere.



Jean Louis Scipione
Pallone d'Oro
Pallone d'Oro
Reazioni:
Messaggi: 36028
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 15:59
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Jean Louis Scipione »

Bastava un millimetro e gli scudetti 2008 e 2010 erano nostri. Nel calcio come nello sport anche i dettagli contano tanto aldilà della storia, l'ambiente, i centri di potere, la mentalità etc


voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...

unclepino
Promessa
Promessa
Reazioni:
Messaggi: 188
Iscritto il: sabato 3 luglio 2021, 0:21
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da unclepino »

Io penso che Roma (città) abbia troppi galli
Al Nord il calcio è visto come un’opportunità per tutti e tutti lavorano in sinergia.
Non voglio dire che sono tutti santi, chi ci lucra c’è anche lì, ma si fa lavorare
Qui tutti debbono dire la propria, tutti vogliono mettere il loro marchio.
In 3/4 anni a Torino hanno fatto lo stadio, nessuna commissione programmatica, nessun rimpallo cittá/provincia/regione
A Roma sono 40 anni che ne parliamo
Le vendite di Milan o Inter non hanno avuto interventi politici, nei vari passaggi di proprietà della Roma hanno messo becco personaggi politici, pennivendoli che scrivevano su chi poteva o non poteva comprarla, fantomatici acquirenti: tutto per creare caos


 



Avatar utente
Luke Skywalker
Pallone d'Oro
Pallone d'Oro
Reazioni:
Messaggi: 32901
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 13:05
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Luke Skywalker »

Quello che dici è fondamentalmente corretto. Città con scarsa cultura imprenditoriale, incrostata di vestigia del tempo che fu e rimasta paurosamente indietro su molti fronti.

Ma questo non dura per sempre. Io sono ottimista per il futuro.


BANZAI!

Jean Louis Scipione
Pallone d'Oro
Pallone d'Oro
Reazioni:
Messaggi: 36028
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 15:59
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da Jean Louis Scipione »

Pure a Milano a quanto pare è molto complicato fare lo stadio perché pure lì molti ci mettono becco. I Della Valle hanno lottato fino all'estremo per la cittadella viola ma nisba.


voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...

Avatar utente
skunk18
Fenomeno
Fenomeno
Reazioni:
Messaggi: 10499
Iscritto il: domenica 31 maggio 2020, 17:29
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da skunk18 »

Pure a Torino con le carte burocratiche ci hanno messo una decina di anni. Poi vabbè non l'hanno quasi pagato e per costruirlo ci hanno messo poco.


è meglio vincere e qualche volta perdere che non vincere e non perdere mai.

Avatar utente
skunk18
Fenomeno
Fenomeno
Reazioni:
Messaggi: 10499
Iscritto il: domenica 31 maggio 2020, 17:29
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da skunk18 »

Comunque abbiamo vinto nel 2001 perchè avevano vinto quegli altri l'anno prima. La stagione successiva allo scudetto dovevamo vincere a mani basse e invece eravamo appagati. Una del nord non si sarebbe lasciata sfuggire il secondo scudetto consecutivo.
Purtroppo iniziato il campionato ancora si festeggiava e non va bene.

Milan, Inter e Juve sono abituate.
Non ho seguito il Napoli, vero che ha cambiato l'allenatore e ha Kim in meno, però mi sembra difficile il secondo di seguito e l'anno scorso hanno stravinto, in questo siamo simili.


è meglio vincere e qualche volta perdere che non vincere e non perdere mai.

Avatar utente
sessantotto
Fenomeno
Fenomeno
Reazioni:
Messaggi: 13055
Iscritto il: sabato 9 giugno 2012, 19:56
Località: Roma
Contatta:
Stato: Non connesso

Re: Perché a Roma non si vince?

Messaggio da sessantotto »

nel 2001 abbiamo vinto perché siamo entrati in Borsa... Franco Sensi messo all'angolo dallo Scudetto della Lazio è un falso romantico

l'anno dopo la Juve fa il mercato più geniale della sua Storia e per me ridiventa di un punto più forte di te... che avevi Pellizzoli in porta e hai preso un coglione barese... loro hanno preso Nedved Buffon e Thuram


Don't look back (ooh, a new day is breakin')
It's been too long since I felt this way
I don't mind (ooh, where I get taken)
The road is callin', today is the day

Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 41 ospiti