Calcio internazionale
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Re: Calcio internazionale
C'è lo scontro diretto fra poco tempo....
Se il Lipsia si mantiene a pochi punti di distacco,e non perde, può avere una (microscopica) chance, se perde punti prima dello scontro diretto, è finita
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Re: Calcio internazionale
Cioè stanno a fa' la fase finale degli europei U21 durante i campionati?
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
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Re: Calcio internazionale
Io devo capire perché nelle qualificazioni ai Mondiali ancora non hanno messo il Var.
Più le cose cambiano, più restano le stesse (AS Roma)
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Re: Calcio internazionale
Perche non possono giocorla come usuale a giungo perche il rinnovato euro2020 comincia a 11 giungo. Quindi giocanno la fase finale in due parte: i gironi a marzo e gli scontri diretti al fine di maggio e inizio di giugno.Jean Louis Scipione ha scritto: ↑mercoledì 24 marzo 2021, 21:03Cioè stanno a fa' la fase finale degli europei U21 durante i campionati?
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Re: Calcio internazionale
Wonderwall ha scritto: ↑mercoledì 24 marzo 2021, 21:33Io devo capire perché nelle qualificazioni ai Mondiali ancora non hanno messo il Var.
E nemmanco la gol line tecnology che se vogliamo è ancora più grave
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Re: Calcio internazionale
Raisport trasmette non dico tutte ma molte partite di euro under21, tipo tre al giorno.
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Re: Calcio internazionale
Gli svizzerri hanno vinto per 3:1 a Sofia contro la Bulgaria, quindi l'Italia - con De Rossi in panchina come un assistente per la prima volta - deve vincere contro l'Irlanda del Nord stasera a Parma, una partita difficle secondo me. L'Irlanda del Nord ha giocato al ultimo campionato europeo.
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Re: Calcio internazionale
Wonderwall ha scritto: ↑mercoledì 24 marzo 2021, 21:33Io devo capire perché nelle qualificazioni ai Mondiali ancora non hanno messo il Var.
Incredibile.Jean Louis Scipione ha scritto: ↑mercoledì 24 marzo 2021, 23:55E nemmanco la gol line tecnology che se vogliamo è ancora più grave
Trattano il mondiale come se fosse un torneo parrocchiale
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
Poiché è privo di bisogni, non cerca di prendere nulla che non sia dato liberamente.
Ed è libero. L'amore è libertà, perché la libertà è l'essenza di Dio e l'amore è la Sua espressione.
N.D.Walsch
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Re: Calcio internazionale
Pare che la FIFA possa dare il via libera ai trasferimenti internazionali verso l’Europa per i giocatori 16enni (il limite ora è 18).
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Re: Calcio internazionale
Se ci fosse un guido de angelis portoghese sul gol fantasma di ronaldo avrebbe detto
uscite tutti dal campo che vergogna che vergogna ragazzi
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Re: Calcio internazionale
Cmq cristiana è uscita davvero dal campo
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Re: Calcio internazionale
Fa ride la cosa che due gol non gol in questa settimana sono di due giocatori juventini
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Re: Calcio internazionale
Mamma mia che cagata che si prospetta
Mercoledì 31 la Uefa comincerà a discutere la riforma che archivierà il sistema attuale in vigore dal 2003: 4 «conference» da 9 squadre, 10 partite a testa per arrivare agli ottavi, l’80 per cento di gare in più. Una manna per le tv e due rischi: aumentare il divario fra ricchi e poveri e depotenziare l’interesse per i tornei nazionali
Sta nascendo in queste ore la nuova Champions League che entrerà in vigore a partire dal 2024. Il Club Competition Commette sta ultimando le linee guida che trasmetterà all’Uefa che, domani mercoledì 31 marzo nel corso del Comitato Esecutivo, discuterà della riforma che dovrebbe arrivare ad approvazione il 19 aprile , mandando così in archivio la formula degli otto gironi così come la conosciamo dal 2003.
La nuova Champions: modello svizzero
La Champions League del 2024 sarà totalmente diversa da quella odierna in cui ci sono 32 club divisi in otto gironi da quattro squadre, con le prime due classificate di ogni gruppo che accedono agli ottavi di finale, mentre la terza «retrocede» in Europa League. La Champions del 2024-25 strizzerà l’occhio ai campionati americani e utilizzerà quello che viene chiamato il «Modello Svizzero». Le partecipanti passeranno dalle attuali 32 a 36. In base al ranking saranno divise in quattro gruppi, sarebbe meglio chiamarle conference, da 9 squadre. E qui scatta la differenza principale rispetto al passato. Non si incroceranno più soltanto squadre dello stesso girone, ma le partite saranno trasversali e saranno di più rispetto alle attuali: si passerà dalle 125 gare totali di oggi a 225 match: un incremento dell’80%.
Dieci partite, classifica globale
Ma come funzionerà la nuova Champions? Una volta formate le quattro conference — dal gruppo A con le migliori del ranking Uefa in ordine fino al gruppo D con le peggiori classificate — ogni squadra giocherà 10 partite. Contro chi? facciamo un esempio. Una squadra del Gruppo A giocherà: 2 gare contro club del suo stesso girone, altre 3 con squadre del gruppo B, 3 con quelle del C e altre 2 con quelle del D. Totale dieci partite, cinque in casa e cinque in trasferta. Non ci saranno più classifiche per gruppi, ma una classifica globale di tutte le 36 squadre: insomma sarà un maxi campionato europeo.
Ottavi di finale e spareggi
Le prime otto squadre della classifica globale saranno qualificate direttamente agli ottavi di finale. Le squadre classificate dal 9° al 24° posto giocheranno un playoff di andata e ritorno. Gli incroci saranno a posizioni invertite: quindi la 9ª affronterà la 24ª, la 10ª la 23ª e così via. La vincente di ogni spareggio andrà poi a completare il quadro degli ottavi di finale. Da lì in poi stessa formula di oggi a eliminazione diretta con gare di andata e ritorno.
Calendario più affollato
Con 100 partite da disputare in più in un anno va da sé che bisognerà aggiungere 5 turni settimanali. Il calendario diventerà inevitabilmente più affollato. Tre finestre dovrebbe essere aggiunte tra settembre e dicembre e altre due tra gennaio e febbraio. Questo costringerà le varie federazioni a comprimere le date delle coppe nazionali e un impatto si avrà anche sul calendario delle Nazionali.
I perché del cambiamento
Perché la Uefa abbia voluto questa nuova formula è presto detto: per vendere i diritti televisivi a maggior prezzo e per scongiurare l’ipotesi di una Superlega o di coppe con posti pre assegnati, come proposto dall’Eca (l’associazione dei club europei) in passato. Oggi la Uefa distribuisce ai club ogni anno 2 miliardi, nel prossimo triennio saranno 2,2, ma con la nuova formula dal 2024 si punta a circa 3,5 miliardi.
I rischi per chi sta fuori e per i campionati
Una Champions extralarge però ha due fattori di rischio notevoli. Il primo è l’allargamento del divario tra chi partecipa alla coppe e quindi accede alla redistribuzione delle risorse e chi sta fuori senza percepire quasi nulla se non una mancia di solidarietà. L’altro punto cruciale è l’aumento delle partite. Con oltre 100 match in più da coprire e con tutta l’attenzione rivolta alla Champions è facile che i campionati nazionali perdano sempre più di interesse. Inoltre è un rischio concreto anche che le televisioni, costrette a spendere parecchio per acquistare i diritti della Champions, abbiano meno mezzi da investire sui campionati. Questo impoverirebbe ancor di più i campionati e le squadre che resteranno fuori dalle coppe.
corriere.it
Mercoledì 31 la Uefa comincerà a discutere la riforma che archivierà il sistema attuale in vigore dal 2003: 4 «conference» da 9 squadre, 10 partite a testa per arrivare agli ottavi, l’80 per cento di gare in più. Una manna per le tv e due rischi: aumentare il divario fra ricchi e poveri e depotenziare l’interesse per i tornei nazionali
Sta nascendo in queste ore la nuova Champions League che entrerà in vigore a partire dal 2024. Il Club Competition Commette sta ultimando le linee guida che trasmetterà all’Uefa che, domani mercoledì 31 marzo nel corso del Comitato Esecutivo, discuterà della riforma che dovrebbe arrivare ad approvazione il 19 aprile , mandando così in archivio la formula degli otto gironi così come la conosciamo dal 2003.
La nuova Champions: modello svizzero
La Champions League del 2024 sarà totalmente diversa da quella odierna in cui ci sono 32 club divisi in otto gironi da quattro squadre, con le prime due classificate di ogni gruppo che accedono agli ottavi di finale, mentre la terza «retrocede» in Europa League. La Champions del 2024-25 strizzerà l’occhio ai campionati americani e utilizzerà quello che viene chiamato il «Modello Svizzero». Le partecipanti passeranno dalle attuali 32 a 36. In base al ranking saranno divise in quattro gruppi, sarebbe meglio chiamarle conference, da 9 squadre. E qui scatta la differenza principale rispetto al passato. Non si incroceranno più soltanto squadre dello stesso girone, ma le partite saranno trasversali e saranno di più rispetto alle attuali: si passerà dalle 125 gare totali di oggi a 225 match: un incremento dell’80%.
Dieci partite, classifica globale
Ma come funzionerà la nuova Champions? Una volta formate le quattro conference — dal gruppo A con le migliori del ranking Uefa in ordine fino al gruppo D con le peggiori classificate — ogni squadra giocherà 10 partite. Contro chi? facciamo un esempio. Una squadra del Gruppo A giocherà: 2 gare contro club del suo stesso girone, altre 3 con squadre del gruppo B, 3 con quelle del C e altre 2 con quelle del D. Totale dieci partite, cinque in casa e cinque in trasferta. Non ci saranno più classifiche per gruppi, ma una classifica globale di tutte le 36 squadre: insomma sarà un maxi campionato europeo.
Ottavi di finale e spareggi
Le prime otto squadre della classifica globale saranno qualificate direttamente agli ottavi di finale. Le squadre classificate dal 9° al 24° posto giocheranno un playoff di andata e ritorno. Gli incroci saranno a posizioni invertite: quindi la 9ª affronterà la 24ª, la 10ª la 23ª e così via. La vincente di ogni spareggio andrà poi a completare il quadro degli ottavi di finale. Da lì in poi stessa formula di oggi a eliminazione diretta con gare di andata e ritorno.
Calendario più affollato
Con 100 partite da disputare in più in un anno va da sé che bisognerà aggiungere 5 turni settimanali. Il calendario diventerà inevitabilmente più affollato. Tre finestre dovrebbe essere aggiunte tra settembre e dicembre e altre due tra gennaio e febbraio. Questo costringerà le varie federazioni a comprimere le date delle coppe nazionali e un impatto si avrà anche sul calendario delle Nazionali.
I perché del cambiamento
Perché la Uefa abbia voluto questa nuova formula è presto detto: per vendere i diritti televisivi a maggior prezzo e per scongiurare l’ipotesi di una Superlega o di coppe con posti pre assegnati, come proposto dall’Eca (l’associazione dei club europei) in passato. Oggi la Uefa distribuisce ai club ogni anno 2 miliardi, nel prossimo triennio saranno 2,2, ma con la nuova formula dal 2024 si punta a circa 3,5 miliardi.
I rischi per chi sta fuori e per i campionati
Una Champions extralarge però ha due fattori di rischio notevoli. Il primo è l’allargamento del divario tra chi partecipa alla coppe e quindi accede alla redistribuzione delle risorse e chi sta fuori senza percepire quasi nulla se non una mancia di solidarietà. L’altro punto cruciale è l’aumento delle partite. Con oltre 100 match in più da coprire e con tutta l’attenzione rivolta alla Champions è facile che i campionati nazionali perdano sempre più di interesse. Inoltre è un rischio concreto anche che le televisioni, costrette a spendere parecchio per acquistare i diritti della Champions, abbiano meno mezzi da investire sui campionati. Questo impoverirebbe ancor di più i campionati e le squadre che resteranno fuori dalle coppe.
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