Tifoserie
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Re: Tifoserie
LegioXII ha scritto:Pensavo fossero di più i SA
Onestamente anch’io. Purtroppo il periodo non particolarmente entusiasmante della squadra di Gregucci (boia), la scomodità di arrivare ad Ascoli, che è la classica meta apparentemente vicina, ma poi ti accorgi man mano che non si arriva mai; e il fatto che una trasferta al Del Duca, inizia ad essere alquanto ripetitiva e noiosa dopo anni di B (tipo per noi Lecce quando i salentini erano stabili in serie A), ecco che, andando a sommare questi fattori, il numero non certo congruo dei campani, viene fuori di conseguenza.
Re: Tifoserie
CHE SIA PISA - TRANI O CHIUSAVECCHIA - BORGOMARO...TUTTO È BUONO PER IL PARTITELLARO!
Troppo tempo libero dedicato ai viaggi all’estero ultimamente, andando per forza di cose, a non trovare spazio necessario al groundhopping più fuorviante. L’età che inesorabilmente avanza, la cerchia di amici sempre più impegnata e meno facile da raggruppare. Per certe “zingarate” fuori porta, è assai complicato per cause di forza maggire, trovare l’occasione e il modo di poterle organizzare. Ultima prima d’oggi, un Terracina - Alatri abbastanza deludente lo scorso dicembre, con presenza ospite fin troppo esigua (è pur sempre un derby anche se di Promozione, con la storica contrapposizione ciociaro - pontina che andrebbe onorata ogni qualvolta nel migliore dei modi). Ecco che, pure se in via di guarigione finalmente, ma non del tutto ristabilito appieno, con una notte di lavoro alle spalle appena trascorsa, non ho saputo dire di no. Una volta staccato, mi sono bastate quelle 3 ore di sonno per riprendermi e ricaricare le pile. Appuntamento alle 11:00 a Vigne Nuove. Il preponderante 38 da Termini, è stato il solito fedele mezzo di trasporto per giungere da quelle parti. Amico di trasferte di vecchissima data, puntuale e carico di cazzeggio polemico come sempre. È dal ‘96 che ci giro assieme, ormai è un libro aperto, le risate non mancano mai e il ricordare certi aneddoti su vecchi convogli presi in lungo e in largo su e giù per lo Stivale, è un abitudine ripetitiva che allieta ogni nuovo viaggetto. Gioioso ed ottimista più che mai, nel sapere che a fine gara riceverà la t-shirt da un giocatore granata suo amico (nente sacciu) che da mesi gliela stava promette. Tutta Salaria, dietro a furgoni, caravan e bilici, rischiando proprio di finire male, quando da un camion di materassi (legati alla carlona) ne è volato uno matrimoniale in galleria, sfiorandoci di un non nulla. Dopo esserci fermati a pranzare in alcuni chioschi di porchettari, posizionati uno appresso all’altro, ci siamo rimessi in marcia, giungendo ad Ascoli alle 15:00. Giro in Centro che dopo svariate sortite passate da queste parti, mi ha dato modo finalmente, di riuscire a reperire la calamita del posto; che per la mia irrefrenabile contentezza, andrá ad impinguare la mia giá corposa collezione. Arrivo nei pressi del Del Duca, dove non puó mancare come al solito, un salto al bar stadio, splendidamente adornato di maglie, sciarpe, gagliardetti, libri, poster e adesivi del Picchio soprattutto, ma anche di tantissime squadre e tifoserie italiane. Un vero luogo sacro per chi ama il calcio, specie se del periodo ‘70 - ‘90. Accrediti presi ai botteghini poco dopo, coi biglietti omaggiati dal calciatore, consegnati solo dietro una semplice richiesta di nominativo, non dovendo mostrare alcun documento. Che bella cosa la fiducia di provincia. All’esterno, è piacevole sfoggiare varie immagini che richiamano i giocatori più di grido, che hanno riempito di gloria alcune stagioni gloriose dei bianconeri. Da Lorieri a Bierhoff, da Iachini a Casagrande, Dirceu, Carbone ed altri grandi nomi del passato. Insieme al Partenio di AV, è lo stadio italiano dove ancora trasuda e si respira, quel calcio rude e passionale che ha fatto innamorare intere generazioni, delle sue ritualitá e dei suoi protagonisti. All’interno, le vecchie balconate provate fortemente dal terremoto del 2016, stanno pian piano venendo eliminate, o ristrutturate totalmente come la Nord. Donando nuova luce a settori totalmente ricostruiti, fino ad arrivare ad alcuni prossimi ad essere ultimati. L’apporto dei piceni è stato spoglio di striscioni e volutamente silenzioso per tutti i ‘90, per protestare contro un numero smisurato di daspo, piovuti sulle teste di molti ultras ascolani nelle ultime settimane. I campani per solidarietá verso i padroni di casa, sono rimasti taciturni anche loro nella prima frazione di gioco, limitandosi ad attaccare gli striscioni. Nel secondo tempo, il loro sostegno è risultato continuo e caloroso, con incessante sventolio di bandiere e uno striscione di incoraggiamento a un ragazzo della curva, che sta attraversando un periodo di difficoltà. Spendido come di prassi, ascoltare nel pre partita in questo glorioso impianto, l’adrenalinico Ascoli Sei Grande dei Well's Fargo, che vince ancora oggi a mani basse, il premio come miglior inno di tutto il calcio italiano. Vittoria ospite per 2-4 al termine dell’incontro. Ma se attendevate un reportage sui 22 in campo, mi spiace deludere le aspettative. Quello che accade sul rettangolo verde in queste occasioni, mi interessa davvero il giusto, se non praticamente nulla. Dopo un bel pomeriggio assolato, il calar della sera ha portato inevitabilmente freddo e umiditá. Fortuna che il calciatore salernitano, oltre all’esser stato di parola, presentandosi alla porta carraia con in mano la maglia per il mio amico, è stato anche rapido nel palesarsi a noi. Saluti e ringraziamenti di rito, ripartendo per Roma poco dopo, stavolta scegliendo l’opzione autostradale per rientrare e fare prima. Abbastanza provati una volta tornati, ci siamo salutati e ripromessi quanto prima, di rimetterci in marcia verso qualche altra improbabile destinazione calciofila, per trascorrere qualche altra ora di mentalità (come direbbero quelli bravi) e fare l’ennesimo check-up ultras ad altre italiche realtà.
Strani giorni, viviamo strani giorni!
Troppo tempo libero dedicato ai viaggi all’estero ultimamente, andando per forza di cose, a non trovare spazio necessario al groundhopping più fuorviante. L’età che inesorabilmente avanza, la cerchia di amici sempre più impegnata e meno facile da raggruppare. Per certe “zingarate” fuori porta, è assai complicato per cause di forza maggire, trovare l’occasione e il modo di poterle organizzare. Ultima prima d’oggi, un Terracina - Alatri abbastanza deludente lo scorso dicembre, con presenza ospite fin troppo esigua (è pur sempre un derby anche se di Promozione, con la storica contrapposizione ciociaro - pontina che andrebbe onorata ogni qualvolta nel migliore dei modi). Ecco che, pure se in via di guarigione finalmente, ma non del tutto ristabilito appieno, con una notte di lavoro alle spalle appena trascorsa, non ho saputo dire di no. Una volta staccato, mi sono bastate quelle 3 ore di sonno per riprendermi e ricaricare le pile. Appuntamento alle 11:00 a Vigne Nuove. Il preponderante 38 da Termini, è stato il solito fedele mezzo di trasporto per giungere da quelle parti. Amico di trasferte di vecchissima data, puntuale e carico di cazzeggio polemico come sempre. È dal ‘96 che ci giro assieme, ormai è un libro aperto, le risate non mancano mai e il ricordare certi aneddoti su vecchi convogli presi in lungo e in largo su e giù per lo Stivale, è un abitudine ripetitiva che allieta ogni nuovo viaggetto. Gioioso ed ottimista più che mai, nel sapere che a fine gara riceverà la t-shirt da un giocatore granata suo amico (nente sacciu) che da mesi gliela stava promette. Tutta Salaria, dietro a furgoni, caravan e bilici, rischiando proprio di finire male, quando da un camion di materassi (legati alla carlona) ne è volato uno matrimoniale in galleria, sfiorandoci di un non nulla. Dopo esserci fermati a pranzare in alcuni chioschi di porchettari, posizionati uno appresso all’altro, ci siamo rimessi in marcia, giungendo ad Ascoli alle 15:00. Giro in Centro che dopo svariate sortite passate da queste parti, mi ha dato modo finalmente, di riuscire a reperire la calamita del posto; che per la mia irrefrenabile contentezza, andrá ad impinguare la mia giá corposa collezione. Arrivo nei pressi del Del Duca, dove non puó mancare come al solito, un salto al bar stadio, splendidamente adornato di maglie, sciarpe, gagliardetti, libri, poster e adesivi del Picchio soprattutto, ma anche di tantissime squadre e tifoserie italiane. Un vero luogo sacro per chi ama il calcio, specie se del periodo ‘70 - ‘90. Accrediti presi ai botteghini poco dopo, coi biglietti omaggiati dal calciatore, consegnati solo dietro una semplice richiesta di nominativo, non dovendo mostrare alcun documento. Che bella cosa la fiducia di provincia. All’esterno, è piacevole sfoggiare varie immagini che richiamano i giocatori più di grido, che hanno riempito di gloria alcune stagioni gloriose dei bianconeri. Da Lorieri a Bierhoff, da Iachini a Casagrande, Dirceu, Carbone ed altri grandi nomi del passato. Insieme al Partenio di AV, è lo stadio italiano dove ancora trasuda e si respira, quel calcio rude e passionale che ha fatto innamorare intere generazioni, delle sue ritualitá e dei suoi protagonisti. All’interno, le vecchie balconate provate fortemente dal terremoto del 2016, stanno pian piano venendo eliminate, o ristrutturate totalmente come la Nord. Donando nuova luce a settori totalmente ricostruiti, fino ad arrivare ad alcuni prossimi ad essere ultimati. L’apporto dei piceni è stato spoglio di striscioni e volutamente silenzioso per tutti i ‘90, per protestare contro un numero smisurato di daspo, piovuti sulle teste di molti ultras ascolani nelle ultime settimane. I campani per solidarietá verso i padroni di casa, sono rimasti taciturni anche loro nella prima frazione di gioco, limitandosi ad attaccare gli striscioni. Nel secondo tempo, il loro sostegno è risultato continuo e caloroso, con incessante sventolio di bandiere e uno striscione di incoraggiamento a un ragazzo della curva, che sta attraversando un periodo di difficoltà. Spendido come di prassi, ascoltare nel pre partita in questo glorioso impianto, l’adrenalinico Ascoli Sei Grande dei Well's Fargo, che vince ancora oggi a mani basse, il premio come miglior inno di tutto il calcio italiano. Vittoria ospite per 2-4 al termine dell’incontro. Ma se attendevate un reportage sui 22 in campo, mi spiace deludere le aspettative. Quello che accade sul rettangolo verde in queste occasioni, mi interessa davvero il giusto, se non praticamente nulla. Dopo un bel pomeriggio assolato, il calar della sera ha portato inevitabilmente freddo e umiditá. Fortuna che il calciatore salernitano, oltre all’esser stato di parola, presentandosi alla porta carraia con in mano la maglia per il mio amico, è stato anche rapido nel palesarsi a noi. Saluti e ringraziamenti di rito, ripartendo per Roma poco dopo, stavolta scegliendo l’opzione autostradale per rientrare e fare prima. Abbastanza provati una volta tornati, ci siamo salutati e ripromessi quanto prima, di rimetterci in marcia verso qualche altra improbabile destinazione calciofila, per trascorrere qualche altra ora di mentalità (come direbbero quelli bravi) e fare l’ennesimo check-up ultras ad altre italiche realtà.
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Re: Tifoserie
Bel racconto e bellissime foto
Peccato che ti stai invecchiando e imborghesendo (scherzo ) questi tuoi resoconti sono una boccata d aria fresca
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Re: Tifoserie
AsUsual ha scritto:Bel racconto e bellissime foto
Peccato che ti stai invecchiando e imborghesendo (scherzo ) questi tuoi resoconti sono una boccata d aria fresca
Un ringraziamento sincero, per aver apprezzato quanto scritto su AP-SA. Il Del Duca è uno stadio a cui sono particolarmente affezionato. La prima partitella extra Roma, da studio e ammirazione di tifo la vidi proprio qui. Giugno ‘96, Ascoli - Nocerina 1-0. Andata delle semifinali playoff di C1 per approdare in B (dove poi a sorpresa salì il Castel di Sangro). Migliaia di molossi al seguito, gran tifo da ambo le parti, torce, fumogeni, cartate, bomboni, cariche agli ingressi, dei tanti campani giunti senza biglietto. Al contrario di oggi, salvo rarissime eccezioni, lo spettacolo sugli spalti era garantito ad ogni gara che si sceglieva di andare a visionare. Attualmente per forza di cose, quando si riesce a partire in 3, c’è anche da essere felici, mentre prima capitava a più riprese, di muoverci con un paio d’auto (per un Ternana - Venezia nel 2002, si scelse la soluzione ferroviaria, considerando che ben 14 pazzi parteciparono a quella zingarata). Spesso e volentieri, senza alcun biglietto in tasca, pronti ad organizzare teatrini e variopinte messinscene, per poter trovare un varco ed accedere alle gradinate. Ora ci si muove solo, con la certezza degli accrediti da ritirare al botteghino...lusitaneggiando ridevamo
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Re: Tifoserie
“Che importa soffrire se c’è stata nella nostra vita qualche ora immortale”aurreja ha scritto:
Un ringraziamento sincero, per aver apprezzato quanto scritto su AP-SA. Il Del Duca è uno stadio a cui sono particolarmente affezionato. La prima partitella extra Roma, da studio e ammirazione di tifo la vidi proprio qui. Giugno ‘96, Ascoli - Nocerina 1-0. Andata delle semifinali playoff di C1 per approdare in B (dove poi a sorpresa salì il Castel di Sangro). Migliaia di molossi al seguito, gran tifo da ambo le parti, torce, fumogeni, cartate, bomboni, cariche agli ingressi, dei tanti campani giunti senza biglietto. Al contrario di oggi, salvo rarissime eccezioni, lo spettacolo sugli spalti era garantito ad ogni gara che si sceglieva di andare a visionare. Attualmente per forza di cose, quando si riesce a partire in 3, c’è anche da essere felici, mentre prima capitava a più riprese, di muoverci con un paio d’auto (per un Ternana - Venezia nel 2002, si scelse la soluzione ferroviaria, considerando che ben 14 pazzi parteciparono a quella zingarata). Spesso e volentieri, senza alcun biglietto in tasca, pronti ad organizzare teatrini e variopinte messinscene, per poter trovare un varco ed accedere alle gradinate. Ora ci si muove solo, con la certezza degli accrediti da ritirare al botteghino...lusitaneggiando ridevamo
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Re: Tifoserie
sara' movimentata o visto il tanto baccano che stanno facendo i buri passera' tutto senza problemi?
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Re: Tifoserie
Mannaggia aurre, io vivo ad ascoli da un po’ di anni (o in ascoli, come dicono qui), se sapevo che eri qui avrei fatto di tutto per conoscerti e darti un abbraccio.aurreja ha scritto:
Hai in previsione altre trasferte picene?
Re: Tifoserie
21008 ha scritto:
Mannaggia aurre, io vivo ad ascoli da un po’ di anni (o in ascoli, come dicono qui), se sapevo che eri qui avrei fatto di tutto per conoscerti e darti un abbraccio.
Hai in previsione altre trasferte picene?
Da qui alla fine, ci sarebbero degli interessantissimi: AP-FG, AP-LI e AP-PE, che meriterebbero una degna presenza. Ovvio poi che tra lavoro, viaggi, gare della Roma e altri incastri complicati da assemblare con gli amici, il tutto diventa sempre più difficile col passare degli anni. Peccato, perchè sono queste le situazioni più divertenti e stuzzicanti, per chi è malato di tifo come il sottoscritto. Niente delusioni calcistiche da mettere in conto, nessuna rogna nel rimediare i biglietti, visto che si è accreditati, totale disinteresse per ció che accade in campo. Massima libertà di poter girare in città, arrivando allo stadio senza alcuna fretta, visto che in Tribuna d’Onore nemmeno si viene perquisiti
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Re: Tifoserie
E allora prima della prossima trasferta ad Ascoli scrivimi, ti faccio fare un tour tifo-gastronomico della città e dei dintorni. Conoscendo le tue preferenze ho tolto il prefisso eno- dal tour...aurreja ha scritto:
Da qui alla fine, ci sarebbero degli interessantissimi: AP-FG, AP-LI e AP-PE, che meriterebbero una degna presenza. Ovvio poi che tra lavoro, viaggi, gare della Roma e altri incastri complicati da assemblare con gli amici, il tutto diventa sempre più difficile col passare degli anni. Peccato, perchè sono queste le situazioni più divertenti e stuzzicanti, per chi è malato di tifo come il sottoscritto. Niente delusioni calcistiche da mettere in conto, nessuna rogna nel rimediare i biglietti, visto che si è accreditati, totale disinteresse per ció che accade in campo. Massima libertà di poter girare in città, arrivando allo stadio senza alcuna fretta, visto che in Tribuna d’Onore nemmeno si viene perquisiti
Re: Tifoserie
21008 ha scritto: E allora prima della prossima trasferta ad Ascoli scrivimi, ti faccio fare un tour tifo-gastronomico della città e dei dintorni. Conoscendo le tue preferenze ho tolto il prefisso eno- dal tour...
Esatto. L’unico prodotto “alcolico” (si fa per dire), che mi fa gola, l’ho trovato solo a Nemi finora
Re: Tifoserie
siamocosì ha scritto:Costantino rozzi fece grandi stadi il più bello a benevento
Veramente un gioiello
Anche se il Romagnoli di CB, trovo che abbia un qualcosa in più
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Re: Tifoserie
vero bellissimo. a me gli stadi con 2 anelli non piacciono ma se quello sotto è piccolissimo e serve solo ad avenzare quello superiore diventano meravigliosi. si vede da dio e stai veramente in campo
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