Come riorganizzerei il calcio italiano

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Luke Skywalker
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Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Luke Skywalker »

In 11 mosse:

1) Abolizione regola extracomunitari, ogni squadra può tesserare chi vuole senza limiti. Nel Basket è già stato fatto recependo l'accordo di Cotonou.
2) Riduzione Serie A da 20 a 18 squadre, se non a 16. Quando la qualità è poca meglio concentrarla invece che diluirla, in attesa che cresca.
3) Revisione completa della formula della Coppa Italia sul modello FA Cup. Partecipano tutte dalla terza categoria in su se hanno determinati requisiti, con i turni preliminari che partono ad agosto e le squadre di B-A che entrano a gennaio (un po' come ora), solo turni secchi con abolizione della semifinale andata-ritorno, gioca in casa rigorosamente la squadra più debole. Il vincitore si becca il terzo posto in Champions.
4) Rifacimento dei trofei e delle coppe. Il trofeo della Serie A è scandaloso per quanto è brutto, la Coppa Italia fa pietà. Sembrano coppe da torneo del bar.
5) Squadre B dei team di serie A che partono dalla C o dalla D e possono arrivare al massimo in B. Non parteciapno alla coppa.
6) Trasformazione della Lega Serie A in società per azioni partecipata pariteticamente da tutti i club che ne fanno parte, affidamento strategie a un manager che abbia ampi poteri e non sia un pupazzo gestito dai club più potenti.
7) Revisione criteri di distribuzione diritti TV (e di tutte le altre entrate della neonata società): 50% uguale per tutti, 40% risultati sul campo, 10% bacino d'utenza, capienza stadio etc. Nessun riferimento a parametri come "tradizione", messi dentro appositamente per continuare a far campare Milan e Inter.
8) Imposizione ai club di una politica di sviluppo sotto il profilo del merchandising e dell'immagine.
9) Costituzione, in accordo col credito sportivo e con i Comuni delle città che ospitano squadre di Serie A, di un organismo che aiuti le società a costruire stadi di proprietà puntando sulla formula che sembra più veloce nell'attuale quadro normativo: diritto si superficie sull'impianto comunale al club e ristrutturazione totale come hanno fatto Juve e Udinese. Chiaramente chi ne ha la possibilità lo costruisce ex novo. Stessa formula la studierei per la Serie B.
10) Abolizione tessera del tifoso e menate varie, informatizzazione del ticketing (imposta per quei club che non si muovono).
11) Lotta alla violenza e al razzismo negli stadi, campagne di promozione della cultura sportiva.


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Elisa
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Elisa »

Non sono molto d'accordo con il punto 8, l'imposizine sotto quel punto di vista non credo si possa fare. Ognuno ha il diritto di investire in base alle proprie esigenze e strategie.
Per quanto riguarda le regole sui primavera? Potrei star per dire una cavolata ma in altri campionati (non so se c'è pure nel nostro) un tot di giocatori non "devono" provenire dalle giovanili?


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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da lele »

12) almeno 10 giocatori registrati per la serie a sono cresciuti nelle giovanili di un club italiano



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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Luke Skywalker »

lele92 ha scritto:12) almeno 10 giocatori registrati per la serie a sono cresciuti nelle giovanili di un club italiano
Potrebbe starci e risolverebbe il problema di cui parla Elisa.


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Gabrioc
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Gabrioc »

La 3 è impraticabile, primo perché dovresti fissare requisiti che nelle categorie dilettantistiche difficilmente le squadre avrebbero, secondo perché non si può dare il posto in Champions League alla vincitrice della coppa, è l'Uefa che lo stabilisce. Oltretutto per me sarebbe pure sbagliato.



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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Luke Skywalker »

Gabrioc ha scritto:La 3 è impraticabile, primo perché dovresti fissare requisiti che nelle categorie dilettantistiche difficilmente le squadre avrebbero, secondo perché non si può dare il posto in Champions League alla vincitrice della coppa, è l'Uefa che lo stabilisce. Oltretutto per me sarebbe pure sbagliato.
Io so che è la federazione che stabilisce come assegnare i posti. La Uefa te ne da un certo numero in base al ranking e tu decidi. Sulle serie inferiori, penso che qualche squadra di eccellenza o D potrebbe partecipare assolutamente. Anche in Inghilterra alla fine solo squadre di quinto o sesto livello riescono a partecipare.


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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Bar Toletti »

intanto iniziare a licenziare gli incompetenti che ci hanno ridotto in queste condizioni, tutti fuori dalla palle, poi se ne può parlare. visto che siamo in italia siamo destinati a crollare ulteriormente, i manager anche se falliscono restano in sella per mere conoscenze politiche e quelli bravi con idee restano a spasso.



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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Gabrioc »

Luke Skywalker ha scritto: Io so che è la federazione che stabilisce come assegnare i posti. La Uefa te ne da un certo numero in base al ranking e tu decidi. Sulle serie inferiori, penso che qualche squadra di eccellenza o D potrebbe partecipare assolutamente. Anche in Inghilterra alla fine solo squadre di quinto o sesto livello riescono a partecipare.
Assolutamente no, l'Uefa stabilisce che la vincitrice della Coppa Nazionale va in Europa League. Anzi, delle squadre di una nazione qualificate per l'Europa League, quella che ci arriva attraverso la coppa è la più importante delle tre, infatti nelle federazioni con maggior ranking va direttamente ai gironi.

In Inghilterra le squadre di quinto o sesto livello non hanno i problemi che hanno le squadre di quinto o sesto livello italiane.



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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da pisodinosauro »

Riguardo la regola 2' , il campionato a 18 squadre sia A che B...



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antoniocs
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da antoniocs »

pisodinosauro ha scritto:Riguardo la regola 2' , il campionato a 18 squadre sia A che B...
La b a 20 starebbe bene,se deve servire a far giocare i giovani facciamoli giocare tanto



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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Jean Louis Scipione »

in inghilterra si va in EL non solo chi vince la fa cup ma anche l'altra coppa nazionale,e questo va a discapito di chi arriva quinto o sesto.il liverpool se non sbaglio è arrivato quinto ma non è andato in coppa


voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...

James
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da James »

Luke Skywalker ha scritto: 2) Riduzione Serie A da 20 a 18 squadre, se non a 16. Quando la qualità è poca meglio concentrarla invece che diluirla, in attesa che cresca.
Questo punto e' anche importante perche' - specialmente con un posto meno nelle coppe - troppe partite verso il fine della stagione sono morte, senza significato, che riduce la competitività e probabilmente convince gli allenatori non fidarsi i giovani perché i loro obiettivo principale è quello di raggiungere la salvezza il più rapidamente possibile. Quindi a relegare 4 club invece di 3 sarebbe anche contribuire ad aumentare la competitività ed a convincere allenatori a prendere più rischi per giocare un calcio di migliore qualità che aiuterebbe a evitare la retrocessione, cosi' i giovani di talenti potrebbero diventare più importante e' il calcio italiano e gli giocatori italiani migliorerano (e' possibile perche' mi ricordo quando Serie A aveva 18 squadre di cui 4 sono state relegate fino a 2004).



Dedé
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Dedé »

Luke, ti voglio bene perché c'è ancora dell'ottimismo in te.
Siamo italiani, il paese della concertazione continua.. il paese del compromesso.. il paese delle tattiche, senza strategie.
In politica, nell'industria, nelle corporazioni, negli sport... non si guarda mai al lungo termine, né ci sono riformisti (mica parlo di rivoluzionari, ma di riformisti).

Il paese che ha creato la Premier League (alla quale il tuo programma mi sembra in buona parte ispirarsi) è il paese che ha inventato le politiche keynesiane, il neo-liberismo della Thatcher, la terza via di Blair, la big society di Cameron.
Si può essere d'accordo su una solo di queste politiche, su tutte, su zero.. ma è nel DNA britannico la volontà di riformarsi pesantemente, di tentare di cambiare lo status quo, rivoluzionando tutto.

Siamo italiani, un popolo a cui piace chiacchierare, discutere, urlare... ma di riforme coraggiose: zero.

C'è da sperare in investitori stranieri che entrano in massa... se Berlusconi decidesse di cedere il Milan, se Thohir si dimostrasse coraggioso ed illuminato... pensa che ho una certa fiducia nella volontà di alcuni club come Juventus, Fiorentina e Napoli di riformare il sistema.
Le riforme si faranno solo con altri uomini, o con un cambio di mentalità degli italiani... su cui, per la cronaca, non punto neppure uno scellino.



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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da sessantotto »

Non sono d'accordo con un singolo punto della tua disamina

e tutto per uno motivo

perché tu porti le tipiche tesi di un tifoso della Roma, ovvero del tifoso di una squadra che per vincere ha bisogno che le tre superpotenze si indeboliscano o per lo meno non dettino più legge a livello economico, permettendo in questo modo le entrate nel giro delle "grandi" (o per meglio dire delle medie in un campionato dal tetto medio) di realtà cittadine come Firenze, Napoli etc. etc.

la riduzione delle partite da 20 a 18 (per non parlare a 16) è un ragionamento da persona romantica che non tiene conto di una cosa, la più importante in questo senso: i soldi.

La Serie A si basa sui diritti televisivi e per Sky 2 (o addirittura 4) partite in meno per squadra sono un vero e proprio danno economico e di conseguenza Sky o altre emittenti finirebbero per mettere meno (molti meno) soldi nelle già magre casse del calcio italiano, con la conseguenza che in campo internazionale Inghilterra, Francia, Germania, Spagna ma anche Russia e Ucraina rappresenteranno una migliore alternativa per tutti i giocatori di talento


la verità è che devi andare esattamente nella strada opposta

ovvero devi batterti in sede di Lega sul capitalismo assoluta

sulla assoluta libertà di fare quello che ti pare senza avere vincoli di nessuna natura


devi fare una guerra spietata contro i contratti collettivi che regolano la trasmissione delle partite italiane all'estero e attuare la stessa politica del Manchester United, che proprio grazie alla sua presenza nei mercati più importanti (uno su tutto quello asiatico) è diventata la società più potente e tifata al mondo anche se non è la più ricca a livello di dirigenza, nell'ottica smaccatamente latina del padre padrone

devi fare in modo di delocalizzare il tifo, di cercare di acquisire il maggior numero di tifosi asiatici o americani o arabi possibili. Devi fare in modo che il Kazakhstan (uno dei broadcast sportivi) non si compri i diritti della Serie A TIM, ma venga da te Roma a darti più soldi rispetto all'Udinese o al Chievo Verona.

Proprio perché devi vendere il TUO prodotto e non accorparti con il resto della Serie A, con i giochetti di potere di cui poi diventi succube...

e devi ad esempio entrare in tutti i business che regolano Roma città vendendo la possibilità di venire al tuo stadio con una compagnia di viaggi a sua volta collegato all'abbonamento pay per view...


e allora in quel momento diventi grande, più tifosi ti seguono assiduamente, più televisioni vogliono comprare la tua partita, più soldi ti arrivano per campagne acquisti e altre menate che stanno a cuore ai tifosi romani


Don't look back (ooh, a new day is breakin')
It's been too long since I felt this way
I don't mind (ooh, where I get taken)
The road is callin', today is the day

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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano

Messaggio da Luke Skywalker »

principe68 ha scritto:Non sono d'accordo con un singolo punto della tua disamina

e tutto per uno motivo

perché tu porti le tipiche tesi di un tifoso della Roma, ovvero del tifoso di una squadra che per vincere ha bisogno che le tre superpotenze si indeboliscano o per lo meno non dettino più legge a livello economico, permettendo in questo modo le entrate nel giro delle "grandi" (o per meglio dire delle medie in un campionato dal tetto medio) di realtà cittadine come Firenze, Napoli etc. etc.
Delle tue obiezioni, quella sulla riduzione del numero di partite ci può stare, anche se io credo che pure le tv benficerebbero di una maggiore qualità media (sai che se ne fa Sky di Sassuolo-Livorno!). Il discorso della delocalizzazione del tifo è giusto, ma non vedo come i punti che ho proposto possano ostacolare tale fenomeno. La frase che ho quotato, invece, mi fa pensare che tu non abbia capito bene lo spirito di queste misure, in particolare di quelle riferite alla Lega. L'intento non è quello di sostituire un potentato a un altro o di far vincere la Roma indebolendo le superpotenze. L'obiettivo è quello di creare una Lega seria, con ampi poteri, che non sia più uno strumento nelle mani del Milan (con l'appoggio degli scendiletto Lotito, Preziosi etc.) ma un veicolo neutrale per lo sviluppo del calcio italiano, una struttura innovativa e organizzata managerialmente che sceglie e elabora strategie per favorire la crescita del movimento, e non per garantire il mantenimento dello status quo.
Come tu poi possa non essere d'accordo sul piano per gli stadi di proprietà, su una Coppa Italia rivalutata e affascinante, non lo capisco. Nè capisco la parte specificamente riferita alla Roma. Questo è un thread su come rivitalizzare il movimento intero, non su come gestire la Roma (o su come rafforzarla tramite una modifica degli equilibri), infatti sta in "calcio". Il discorso che hai fatto mi suona più o meno così: "Queste cose non accadranno mai e quindi la Roma dovrebbe fregarsene di tutto e lottare per avere una sua indipendenza completa e fare quel che vuole". La verità è però che anche il Manchester, senza una lega forte e avversari di livello come quella in cui è, non sarebbe il Manchester. A mio avviso, per avere squadre forti c'è bisogno di un campionato e di una lega forti, in modo da garantire una competitività interna sempre alta. Da solo non vai lontano. Puoi migliorare molto, ma non vai lontano. C'è bisogno che il sistema cresca (e migliori) insieme a te. Anche perchè altrimenti l'indipendenza che cerchi, in questo stato di cose, non l'avrai mai.


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