La Coppa Rimet raccontata - Inghilterra '66

[pisodinosauro]

Certo fatico ad immaginarmi una difesa con un solo centrale e due terzini larghi ma vabbé era un calcio totalmente diverso !! Però come difesa a tre con tre centrali mica sarebbe male !!

Esatto, calcio totalemnte diverso...in quel calcio, uno come Garrincha appena saltava l'avversario sulla fascia (e lo saltava) andava dritto a tirare in porta e segnava.

I brasiliani vennero impallinati al Maracana nel 1950 perchè avevano un sistema ancora meno equilibrato, il diagonal un 3-1-3-3...circa

in attacco agli uruguagi bastò aver uno che teneva palla e lanciava (Schiaffino) ed uno che saltava l'uomo (Ghiggia) ed andavano in porta

[pisodinosauro]

8 - La fase a gironi, parte seconda


Parliamo prima delle disgrazie altrui...

Il Brasile non si presenta da favorito ai mondiali del 66, diciamo non più del solito.
Onestamente all'idea che la squadra di Pele si portasse a casa la statuetta, non ci credevano in molti.

Eppure Feola, ritornato sulla panchina, decise di accantonare l'idea di un rinnovamento totale, preferendo affiancare ad alcuni senatori i nuovi astri emergenti...che sono quelli poi che tronferanno in Messico.

Nel primo incontro del girone, il Brasile gioca contro la Bulgaria, reti di Pele e Garrincha; ma qui accade l'imprevisto, ovvero un'entrata assassina di un difensore bulgaro, che fa sentire ben più che i tacchetti al ginocchio di Pele, mette fuori gioco la stella del Santos.

Nella seconda partita, l'Ungheria di Florian Albert liquida i campioni del mondo con un 3 a 1 che non ammette repliche, partita meravigliosa tra due squadre che, probabilmente, durante il periodo 1950/66 hanno giocato il miglior calcio: una due volte campione, l'altra vincitrice di due edizioni olimpiche.

Il Brasile sbanda, la squadra non è quadrata come gli anni prima, il lavoro oscuro ma efficacissmo di Zagalo sulla sinistra non viene effettuato da nessuno, a centrocampo non c'è un giocatore con la visione di gioco di Didi, Garrincha comincia ad avere acciacchi ed anni, e manca Pele, che sarebbe nel pieno della maturità calcistica, 25 anni.

Nella partita decisiva, contro il Portogallo, un disperato Feola decide di giocare la carta Pele, che aveva dovuto lasciare a bordo campo per precauzione la partita contro i magiari; dopo pochi minuti, avviene un'entrata assassina, delberatamente contro lo stesso ginocchio di Pele, fatta dal portoghese Morais.
Pele deve uscire, il Brasile resta in 10 ed il Portogallo giustizia una squadra sbandata, senza la capacità di reagire.

Il Brasile è fuori, i marziani sono stati sconfitti, ma a quale prezzo? far perdere il Brasile, grazie alla sistematica eliminazione del suo faro...non è calcio.
E nessuno paga con l'espulsione per i falli subiti da Pele.

Il mondo capisce che un'era sta finendo, ora la conquista del titolo è più aperta...forse.

[moro]

??

[pisodinosauro]

9 - 50 anni di oblio.


Abbiamo visto le disavventure del Brasile ai mondiali del 1966.
Ma quello rientra nei processi del calcio, arrivi stanco, hai infortuni, gli avversari qualificati giocano forte...ci sta che perdi.

No, quello che succede all'Italia non c'entra nulla con il calcio, paragonerei questo mondiale ad una Caporetto, una Waterloo.

Se sentite parlare un sessantenne, un settantenne, potreste sentire il termine..."è stata una Corea"...usato come per dire è stata una disfatta, mentre una persona molto più anziana userebbe il termine ..."ha fatto Caporetto".

Ecco, la partita di Middlesbrough tra Italia e Corea del Nord, fu una disfatta, un'onta ancora non lavata; una di quelle cose che quando, da piccolo, te la raccontano, non ci credi.

Rappresenta il punto più basso della storia del nostro calcio, senza attenuanti.

La nazionale italiana parte alla volta dell'Inghilterra con un commissario tecnico, Fabbri, che aveva deciso che la nazionale italiana doveva fare bel gioco, e ripudiare il calcio efficace dell'Inter di Helenio Herrera, cha andava per la maggiore, in Italia ed Europa.
Difesa chiusa affidata ad Armando Picchi, veloci ripartenze affidate a Jair e Mazzola, un regista come Suarez, un trequartista atipico come Mario Corso.
Semplice, a cui aggiungere il verbo essere di Helenio Herrera, taca la bala...ovvero marca la palla.

Bisognava avere gli uomini giusti, però, per praticare quel gioco; per Fabbri invece gli uomini giusti erano quelli del Bologna, Fogli, Perani, Bulgarelli, gioco arioso, spettacolare ed efficace; a cui aggiungere pochi giocatori, Albertosi, Rivera, Barison...; Riva no, troppo giovane, gli facciamo fare solo un viaggio premio...

Pur vincendo contro il Cile al primo turno, rivincita anche nel punteggio della battaglia di Santiago, per la partita contro l'Unione Sovietica, Fabbri si impaurisce, non gli è piaciuto molto il gioco, i sovietici sono forti, campioni e vice campioni d'Europa...no, meglio chiudersi e coprirsi.

Ma i difensori che aveva scelto non lo sanno fare...e con i sovietici si perde, 1 a 0; poco male, basta battere i dilettanti coreani.

La misteriosa squadra asiatica viene vista una volta dai nostri osservatori, e viene definita povera a livello di qualità, tatticamente non molto organizzata, ma hanno una resistenza fisica impressionante; si saprà, poi, che le ripetute che fanno nei campi di allenamento in Inghilterra (e che avevano fatto per anni in patria) erano tali da stendere anche Emile Zatopech; qualcuno avvisò l'Italia che i coreani correvano come disperati, attenzione a lasciare loro il campo.

Fabbri sottovaluta l'impegno, la squadra era anche spaccata nei suoi blocchi; l'undici azzurro messo in campo ha molta poca esperienza ed inoltre Bulgarelli, già claudicante, si fa ulteriormente male e lascia la squadra in 10.
Avessimo concretizzato le occasioni avute ad inizio partita, oggi non staremmo parlando della disfatta di Middlesbrough...middlesbrà, come dicevano i miei zii.

Poco a poco l'Italia perde il campo, i coreani cominciano a velocizzare le azioni, tagliano il campo ed anche la difesa azzurra...ed al 42esimo il dentista Pak Doo Ik segna un beffardo gol, gonfiando la rete di Albertosi, che guarda incredulo.

La beffa delle beffe sta calando il sipario, il secondo atto si chiude con un finale imprevedibile, e la seconda sorpresa del mondiale: l'Italia eliminata dai dilettanti della Corea del Nord.

Fine, buio totale.

[pisodinosauro]

??

ne parleremo nel mondiale del 1950...abbi pazienza...un altro modulo di gioco molto in voga in Brasile ed in parte del sudamerica....

[ilmauro]

piso ma la fica?

[pisodinosauro]

qui non c'è...

[baleymar]

piso ma la fica?

l'ultima volta gli diedero un coppa in Inghilterra nel 66

[ilmauro]

l'ultima volta gli diedero un coppa in Inghilterra nel 66

fica campione

[pisodinosauro]

mi arrendo...nessun intervento per 5 giorni.

poi appena scrivo fica, ecco la gente se fionda....

[ilmauro]

mi arrendo...nessun intervento per 5 giorni.

poi appena scrivo fica, ecco la gente se fionda....

dai ner 66 borriello stava a 6 gol

[pisodinosauro]

grazie di esistere

[moro]

mi arrendo...nessun intervento per 5 giorni.

poi appena scrivo fica, ecco la gente se fionda....

No piso io ci stavo da prima che tu scrivessi fica !! E poi a me non piace, mi piace la patata !!

[pisodinosauro]

10 - La fasi dure del mondiale.

In questo mondiale, gli incontri più importanti si svolgono nei quarti di finale, come spesso avviene.
Soprattutto perche quelli dall'esito scontato non lo sono affatto; ma anche perchè inizia da qui l'eterna sfida tra Inghilterra ed Argentina, che si concuderà solo nel...non è ancora finita, imho.

I quarti più intriganti sono Inghilterra vs Argentina e Germania vs Uruguay.

Poi ci sono l'apparentemente facile Portogallo vs Corea del Nord ed il derby dell'est, URSS vs Ungheria.

Quest'ultima partita si svolge a Sunderland e vede la vittoria dell'URSS, con rete del solito Cislenko e pareggio temporaneo del solito Bene; l'Ungheria, ancora una volta pur possedendo una formazione potente, campione olimpica in carica, si fa sorprendere grazie ad una prestazione infelice del pacchetto difensivo ed abbandona i velleitari sogni di gloria.

In semifinale ci vanno i sovietici, come ci va il Portogallo, autore di una prestazione monstre contro la Corea del suo leader, Eusebio.
I lusitani, sotto di 3 gol a 0 alla mezz'ora, riescono a ribaltare il risultato rifilando 5 gol ai malcapitati coreani, con Eusebio in cattedra con 4 gol in soli 20 minuti, una delle più grandi prestazioni mai fatte in un mondiale.

I portoghesi sottovalutano l'impegno, non avendo visto probabilmente il match della Corea contro l'Italia; nella prima mezz'ora vengono atleticamente sovrastati dai coreani, ma poi con le individualità e il gioco con la palla, hanno facilmente la meglio.

I coreani tornano a casa, beniamini della folla inglese che ha visto in loro dei carneadi ad un passo dall'impresa; e pensano, poverini, di essere accolti con gli onori, come da eroi, anche in patria; li attende, invece, un periodo di rieducazione politica, per lavare l'onta di aver perso una partita dopo averla condotta per 3 a 0...

[pisodinosauro]

No piso io ci stavo da prima che tu scrivessi fica !! E poi a me non piace, mi piace la patata !!

lo so, mi riferivo ad altri...