AC Milan

Serie A, campionati esteri, competizioni europee e internazionali
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kitarant
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Re: AC Milan

Messaggio da kitarant »

Jean Louis Scipione ha scritto:
venerdì 3 giugno 2022, 13:47
Ma nel senso che fra due anni vedremo i cocci come il Parma di Ghirardi o che sto gruppo farà lo stravede?
Eh...non posso rovinarvi la sorpresa 😂😂😂



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Cane Maledetto
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Re: AC Milan

Messaggio da Cane Maledetto »

Non seguo molto gli affari delle altre squadre, ma in pratica il Milan sta usando la tattica di cambiare proprietà ogni 3 anni per eludere il fpf?


Busta Gialla: nel gergo militare colui che riferisce cose dei commilitoni al comandante, il leccaculo d'un superiore, chi non si fa gli affari propri, la spia. Informatore, confidente di polizia; anche “ciavatta”, “scora”.

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red5788
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Re: AC Milan

Messaggio da red5788 »

kitarant ha scritto:
venerdì 3 giugno 2022, 17:21
Eh...non posso rovinarvi la sorpresa 😂😂😂
Torna Silvio!

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skotos
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Re: AC Milan

Messaggio da skotos »

io di finanza ci capisco poco, ma un cambio societario dove chi acquista si fa prestare i soldi da chi vende non mi sembra una cosa normale.
così come una nuova proprietà che lascia presidente, dirigenza e metà CDA scelti dalla vecchia.


...però "la pirateria uccide il calcio"

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red5788
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Re: AC Milan

Messaggio da red5788 »

skotos ha scritto:
sabato 18 giugno 2022, 10:50
io di finanza ci capisco poco, ma un cambio societario dove chi acquista si fa prestare i soldi da chi vende non mi sembra una cosa normale.
così come una nuova proprietà che lascia presidente, dirigenza e metà CDA scelti dalla vecchia.
Infatti iniziano i problemi...




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CoreDeRoma
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Re: AC Milan

Messaggio da CoreDeRoma »

Perciò, da domani Florenzi torna a Trigoria!


:flag1: :sud:

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Re: AC Milan

Messaggio da MatteoAsroma90 »

red5788 ha scritto:
sabato 4 giugno 2022, 0:10
Torna Silvio!

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Er cavaliere nero e la dama de compagnia


Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa

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Re: AC Milan

Messaggio da LoryAsr98 »

CoreDeRoma ha scritto:
sabato 18 giugno 2022, 21:23
Perciò, da domani Florenzi torna a Trigoria!
"Se non bestemmio guarda"cit



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Re: AC Milan

Messaggio da red5788 »

Scaroni: «La nostra Serie A è diventata la Serie B d’Europa»

“La nostra Serie A è diventata una Serie B se comparata con gli altri grandi campionati europei. Ci hanno superato tutti, o quasi, negli ultimi vent’ anni”. Lo dice Paolo Scaroni, presidente del Milan, intervistato da Il Foglio.

“Il mondo del calcio, come qualunque altro settore industriale, commerciale o di entertainment, è fatto di prodotti e dalla capacità di venderli. Noi, di conseguenza, dobbiamo presentare un prodotto che piace. Il calcio è sì uno sport, ma è anche uno spettacolo e uno spettacolo richiede uno stadio bello e possibilmente ben illuminato, sempre pieno di tifosi, moderno, né troppo grande né troppo piccolo”, ha proseguito.

“Non solo abbiamo stadi più vuoti, ma siccome li abbiamo anche più vecchi, non riusciamo a incassare denaro attraverso le attività ancillari che gravitano attorno all’impianto. Si pensi solo che i ricavi da stadio sommati di Milan e Inter nel 2017/18 e 2018/19 (totale: 157 milioni) sono inferiori a quelli di Chelsea, Tottenham, Arsenal, Liverpool e Manchester United considerati singolarmente”.

“Sproporzione che vediamo sia sul fronte dei diritti tv nazionali, ma ancora di più su quello dei diritti internazionali. Da questi noi incassiamo 200 milioni a stagione, la Premier due miliardi all’anno. Dieci volte tanto. Siccome il denaro è il motore dello spettacolo – i giocatori costano – il confronto è facile: entriamo in un circolo vizioso che porta il nostro calcio a scadere continuamente. Il risultato netto è che il prodotto che offriamo è scarso, senza i Messi e Mbappé, semplicemente perché non possiamo permetterceli. E se continuiamo così, ci allontaneremo sempre di più dall’eccellenza del calcio”.

“Possiamo prendere i migliori cantanti operistici al mondo, ma se poi li facciamo cantare in un capannone anziché alla Scala, c’è una bella differenza. Fare infrastrutture in Italia è un problema drammatico: la gente dice di non avere nulla in contrario, purché siano lontane. Sugli stadi è stato fatto uno sforzo notevole con la legge del 2013, che prevedeva di togliere – almeno in gran parte – alle amministrazioni comunali la possibilità di veto sulla costruzione di un nuovo impianto e di favorire lo sviluppo di volumetrie per le attività terziarie collegate allo stadio. In realtà, guardando bene questa legge, si scopre che così non è”.

“Adesso avrà luogo la consultazione popolare, un procedimento che richiederà un anno. Ci capiamo? Ci sono tutte le approvazioni, tutti sono d’accordo e bisogna fare anche la consultazione popolare. Benissimo, questa è la legge e noi vogliamo rispettare la legge, ci mancherebbe. Ma perché la legge del 2013 non ha previsto che tale vincolo fosse eliminato? E poi ci sono i ricorsi al Tar che, anche se saranno vinti, comporteranno ulteriori ritardi. E mentre noi aspettiamo, il mondo va avanti,. Nello stesso periodo tre stadi sono stati costruiti solo a Londra, per dire”.

“Abbiamo incontrato una serie di obiezioni anche da appassionati di calcio che, evidentemente, non colgono il fatto che lo stadio è un ingrediente fondamentale dello spettacolo. Ma perché gli inglesi costruiscono impianti da 60 mila posti e non da centomila? Perché sono preoccupati che se si gioca una partita non di cartello, lo stadio sarà semivuoto. E nessuno, proprio per rispetto dello spettacolo, vuole stadi semivuoti”.

“Lo spettacolo deve essere fatto da tanto gioco e poche interruzioni. Faccio solo un esempio: Milan-Udinese del febbraio scorso si è conclusa con 45′ e 38” di gioco effettivo contro i 97 minuti complessivi dell’incontro. Così è tutto noioso. Anche gli arbitri devono contribuire, magari evitando interruzioni frequenti che non hanno pari negli altri campionati: i falli sono la seconda causa più diffusa delle interruzioni nel calcio internazionale – siamo al 14,8 per cento. In Serie A arriviamo a oltre il 15 per cento dei casi, quando in Premier si è fermi al 12,5. Insomma, l’arbitro dovrebbe essere più sensibile al fatto che è parte integrante dello spettacolo e dovrebbe cercare di ridurre le perdite di tempo: dai rinvii del portiere alle rimesse laterali, fino alla ripresa del gioco dopo i falli (27,6 falli a partita in Serie A, quando in Champions sono 25,2 e in Premier 21,5) che avviene mediamente dopo 32,4 secondi. Ma non è che lo dico io, basta accendere il televisore per rendersene conto. Un prodotto noioso e meno appassionante è difficile da vendere sul mercato internazionale”.

“Le cifre che ho citato le conoscono tutti i club italiani. Stiamo discutendo di come vendere i nostri diritti negli Stati uniti, in Cina, Australia. Ne parliamo sempre. E’ indispensabile avere un’organizzazione per essere lì presenti, ma dobbiamo essere consapevoli, e lo ripeto, che va migliorato il prodotto. Un conto è avere un prodotto, altra cosa è riuscire a venderlo. Se vogliamo vendere il nostro prodotto in Cina e negli Stati Uniti, dobbiamo anche uscire dalla dimensione un po’ paesana del nostro calcio, e cambiare gli orari di alcune partite: se il match clou lo programmiamo alle nove di sera, a Pechino non lo guardano”.

“Gli stadi italiani sono circondati da bancarelle gestite da signori che andrebbero multati, perché fanno una cosa illecita. Un altro danno economico per le squadre di calcio. Noi abbiamo la necessità di imbastire un’attività capace di stare in piedi: è finita l’epoca dei mecenati, dei Moratti e dei Berlusconi. Quel mondo non sarebbe neanche più possibile, con i vincoli del Financial fair play. Un’attività sta in piedi se c’è uno stadio pieno, se sugli spalti si vedono magliette non contraffatte, se le attività attorno all’impianto hanno possibilità di svilupparsi. Lo spettacolo va al di là dell’ora e mezza di partita, come si vede in Inghilterra”.

“E tiamo perdendo terreno anche rispetto alla Spagna e alla Germania. Dai diritti tv esteri la Liga incassa 897 milioni a stagione, noi come abbiamo detto poco meno di 200. Poi ci chiediamo – dice Scaroni – perché da dodici anni non vinciamo una Champions League e non arriva da noi il fenomeno. Ovvio, il fenomeno va in Premier League, dove il palcoscenico è mondiale. In Italia, il palcoscenico è solo italiano”.

“Nuovo stadio? Il primo sito che ci dà il via libera, noi lo prendiamo. Per quanto riguarda la zona di San Siro, sono abbastanza ottimista. Certo, quando a novembre, dopo una lunga discussione, abbiamo deciso di abbassare i volumi per le attività-non stadio, l’ultima cosa che avrei immaginato è che ci sarebbe voluto un altro anno di attesa per la consultazione pubblica. Così diventa un percorso complicatissimo, del resto comune a tutta Italia. Direi, citando mie esperienze pregresse, che fare uno stadio in Italia è come fare – sempre in Italia – un rigassificatore”.



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Re: AC Milan

Messaggio da Tony Brando »

Belle parole, pronunciate da uno che è venuto da Marte evidentemente e non era stra ammanicato mentre i lungimiranti politici, dirigenti e imprenditori italiani mandavano tutto a puttane negli ultimi 30 anni. Calcio compreso.

Chissà come mai vanno in Spagna e in premier. Con i soldi dei diritti tv le squadre di premier negli anni 90 ne hanno approfittato per lavorare su stadi, strutture e valorizzazione del marchio.
Noi tutti a spenderli sul calciomercato e a fare ancora più debiti pensando sempre solo all'oggi.



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Jack l'Irlandese
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Re: AC Milan

Messaggio da Jack l'Irlandese »

ma e` un calcio... malaaaaaaaatoooooooooooooo


Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum

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CoreDeRoma
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Re: AC Milan

Messaggio da CoreDeRoma »

red5788 ha scritto:
domenica 19 giugno 2022, 0:06
Peccato che la realtà è un'altra. La SuperLega ha dimostrato che le squadre con più campioni, con più tifosi, con uno stadio di proprietà e con un merchandising internazionale sono anche quelle più indebitate. Il Barcellona ha dovuto smantellare la sua squadra per evitare il fallimento, il Real Madrid ed il Manchester United saranno a breve nelle stesse condizioni. Anche la Juventus, l'unica squadra ad avere uno stadio di proprietà, e molto piccolo, è la squadra più indebitata d'Italia. La verità è che le grandi squadre se ne fregano dei debiti e continuano ad investire sapendo che basta cambiare dirigenza e tutto si ripristina. Così è avvenuto con il Milan di Li Yonghong, che addirittura si è dato alla macchia. Cos'è accaduto al Milan per i suoi debiti? Assolutamente nulla. E lo stesso vale per il PSG, ecc.. La verità è che lo spettacolo si costruisce sui debiti tollerati e più si è bravi a non subire conseguenze e più la squadra vince. Questo la UEFA l'ha capito e ha risposto con una nuova competizione, la Conference League, che serve proprio a dare l'opportunità alle squadre "che non sono in quel giro" di potersi affacciare al panorama internazionale. Io spero che lo spirito della UEFA Conference League venga esteso alle altre due competizioni appena le grandi squadre ultra-titolate falliranno e imploderanno nei loro debiti.


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Jean Louis Scipione
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Re: AC Milan

Messaggio da Jean Louis Scipione »

Secondo me il PSG per sanches si è mosso tardi alla fine va al Milan dai.


voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...

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vietcong
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Re: AC Milan

Messaggio da vietcong »

Il calcio non è un “prodotto”, ma uno sport.
Il prodotto può essere la sua trasmissione televisiva semmai.

Capisco che nel contesto di merda in cui ci troviamo, iperglobalizzato e ipercapitalista, la sua visione sia quella “giusta”. Ma mi fa venire voglia di panino con la frittata prima di subito.

E comunque i Messi e gli Mbappe esistevano anche prima dei miliardi di diritti televisivi e dei dirigenti con l’orologio sul fuso orario di Pechino.



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red5788
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Re: AC Milan

Messaggio da red5788 »

Scaroni: “Leao? È importante, ma sappiamo sostituire bene. Ibra tornerà in forma”

Intervista Scaroni: “Leao? Al Milan sappiamo sostituire bene”

Rafael Leao è stato uno dei protagonisti indiscussi dell’ultima stagione rossonera culminata dalla vittoria dello scudetto. Indubbiamente, le prestazioni del giovane portoghese hanno attirato le attenzioni di altri top club in giro per l’Europa, ma spesso il calciatore è stato definito incedibile: “Non parlo mai di questi temi, non voglio fare invasioni di campo con Maldini. Visto il ruolo che ha avuto, Leao è una pedina preziosa per il Milan, ma abbiamo dimostrato di saper fare sostituzioni incredibili. Penso all’infortunio di Kjaer e all’arrivo di Kalulu”.

:sSS:



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