FC Barcelona
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Re: FC Barcelona
Real e Barcellona sono altre 2 squadre che hanno sempre vissuto al di sopra delle loro possibilità, con debiti mostruosi verso le banche concessi in modo straordinario per la “grandeur” spagnola. Ora il vaso è traboccato ed è giusto che ne paghino le conseguenze. Si sono aggrappati anima e corpo alla superlega come ultimo tentativo, e ora l’accordo della Liga con i fondi li mette con le spalle al muro. Ed infatti si stanno divincolando.
Il calcio è fuori controllo, va riformato.
Ormai solo gli sceicchi possono fare quello che vogliono, e la Premier gioca con altre regole.
Il sistema va cambiato. Ma chi ha sbagliato è giusto che paghi.
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...però "la pirateria uccide il calcio"
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Re: FC Barcelona
Sono valse un pò tardi poiché real e barça da tanto tempo hanno potuto fare il bello e il cattivo tempo grazie alle banche. Come diceva la governante napoletana a pozzetto in ricky e barabba La festa è funuta
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
- antoniocs
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Re: FC Barcelona
Siccome so' mezzo dissacratore, il sogno mio è Messi che palleggia al Bernabeu sulle note di Hala Madrid.
Non tremerai di fronte ai giganti
- basano75
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Re: FC Barcelona
questo calcio è una merda, e queste cifre sono una vergogna per tutti, oltre a falsare completamente la competitività.
non me ne frega nulla di Messi, nessuno merita quelle cifre. mi auguro vada al PSG e che prendano l'ennesima tranvata intercooler
non me ne frega nulla di Messi, nessuno merita quelle cifre. mi auguro vada al PSG e che prendano l'ennesima tranvata intercooler
"Se viviamo è per marciare sulla testa dei re" (W. Shakespeare)
Ciao TuX !!!
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Re: FC Barcelona
Prima o poi falliranno tutti no? Tacci vostra.
Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
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Re: FC Barcelona
da Calciomercato.com
Ieri sera, la notizia del mancato rinnovo di Messi con il Barcellona ha scosso il mondo del calcio, non solo blaugrana. Nella mattinata di oggi, il presidente Joan Laporta ha indetto una conferenza stampa eccezionale per dare spiegazioni a tifosi, appassionati e giornalisti. Queste le sue parole:
“Buongiorno a tutti, sono qui per spiegare quello che è successo con Messi. Per prima cosa voglio dire che abbiamo ereditato una situazione critica. Non abbiamo margine salariale. Le norme della Liga impongono dei limiti. Questo lo sapevamo da quando siamo arrivati alla guida del club. I numeri che abbiamo constatato sono molto peggiori di quelli che ci avevano predetto. Le perdite sono molto più elevate e anche il debito. Abbiamo dei contratti in vigore. Il fair play finanziario nella Liga è diverso. Non abbiamo potuto adattare il primo contratto di Messi, che poi spiegherò nei dettagli. Per rispettare questo fair play, il Barça doveva essere a favore di un contratto che era una ipoteca del club di mezzo secolo per i diritti televisivi. Io non sono disposto a ipotecare i diritti di un club per nessuno. Abbiamo una istituzione che è al di sopra di tutti, anche del miglior giocatore del mondo. Gli saremo sempre grati.
Le ragioni per cui non abbiamo potuto raggiungere un accordo sono oggettive e chiare: la situazione economica non ci permette di fare un investimento di tale volume. Eravamo disposti a farlo, ma non abbiamo margine salariale, lo abbiamo superato. La gestione calamitosa della giunta precedente lo ha superato e non abbiamo avuto il tempo di cambiare la situazione. C’è una serie di contratti che se si risolvono unilateralmente comportano dei rischi. Rinnovare Messi significava accettare un accordo che non beneficiava il Barcellona. Leo voleva restare e noi anche volevamo che restasse. La volontà del giocatore era determinante. Voglio ringraziare le parti che hanno negoziato, che dovevano rendere compatibili diversi aspetti che coinvolgevano entrambe le parti. Il miglior giocatore al mondo ha altre proposte ed è arrivato il momento in cui deve concentrarsi, lasciando fuori le emozioni, nella freddezza dei numeri. Dentro la Liga dobbiamo rifarci a questa norma, nonostante pensavamo potesse essere più flessibile. Leo si merita il meglio. Ha dimostrato la sua stima per il Barça e la sua volontà di restare. Io sono triste ma convinto di aver fatto il meglio per il Barcellona.
Non voglio generare false speranze. Il giocatore ha anche altre proposte e c’è un tempo limite per cui la Liga inizia fra poco e anche lui aveva bisogno di tempo per poter valutare altre opzioni. Il primo accordo raggiunto prevedeva due anni di contratto pagabili in cinque anni. Lui ha cercato di rendere il tutto più facile. Pensavamo che sarebbe rientrato nei criteri della Liga, in altri paesi funziona, ma qui non è stato accettato. La Liga aveva anch’essa pressioni perché c’erano altri club che volevano che si compissero le norme. Poi siamo passati a un contratto di 5 anni e Leo ha accettato anche quello. Pensavamo si potesse rinnovare, la Liga ci ha fatto intravedere che si potesse fare. La situazione è finita incatenandosi. È chiaro che avremmo ricevuto del denaro ma pensiamo che ipotecare i diritti televisivi di mezzo secolo non conviene al club. Il Barcellona vien prima di tutto.
Perché vi facciate un’idea, il limite salariale che potevamo affrontare è con la regola del 4 a 1. Per poter avere 25 milioni dovevamo liberarne 100. Sono molti giocatori. La società sta lavorando per ridurre la massa e con alcuni giocatori abbiamo raggiunto un accordo, ma con altri non è così facile. Siamo in un terreno molto impantanato. Con il rinnovo di Messi saremmo arrivati al 110% della massa rispetto agli ingressi del club. Questo volume è conseguenza di alcuni investimenti smisurati che sono stati fatti. Aguero, Depay ed Emerson hanno accettato condizioni che non sono paragonabili a quelle di Messi.
Ieri sera, la notizia del mancato rinnovo di Messi con il Barcellona ha scosso il mondo del calcio, non solo blaugrana. Nella mattinata di oggi, il presidente Joan Laporta ha indetto una conferenza stampa eccezionale per dare spiegazioni a tifosi, appassionati e giornalisti. Queste le sue parole:
“Buongiorno a tutti, sono qui per spiegare quello che è successo con Messi. Per prima cosa voglio dire che abbiamo ereditato una situazione critica. Non abbiamo margine salariale. Le norme della Liga impongono dei limiti. Questo lo sapevamo da quando siamo arrivati alla guida del club. I numeri che abbiamo constatato sono molto peggiori di quelli che ci avevano predetto. Le perdite sono molto più elevate e anche il debito. Abbiamo dei contratti in vigore. Il fair play finanziario nella Liga è diverso. Non abbiamo potuto adattare il primo contratto di Messi, che poi spiegherò nei dettagli. Per rispettare questo fair play, il Barça doveva essere a favore di un contratto che era una ipoteca del club di mezzo secolo per i diritti televisivi. Io non sono disposto a ipotecare i diritti di un club per nessuno. Abbiamo una istituzione che è al di sopra di tutti, anche del miglior giocatore del mondo. Gli saremo sempre grati.
Le ragioni per cui non abbiamo potuto raggiungere un accordo sono oggettive e chiare: la situazione economica non ci permette di fare un investimento di tale volume. Eravamo disposti a farlo, ma non abbiamo margine salariale, lo abbiamo superato. La gestione calamitosa della giunta precedente lo ha superato e non abbiamo avuto il tempo di cambiare la situazione. C’è una serie di contratti che se si risolvono unilateralmente comportano dei rischi. Rinnovare Messi significava accettare un accordo che non beneficiava il Barcellona. Leo voleva restare e noi anche volevamo che restasse. La volontà del giocatore era determinante. Voglio ringraziare le parti che hanno negoziato, che dovevano rendere compatibili diversi aspetti che coinvolgevano entrambe le parti. Il miglior giocatore al mondo ha altre proposte ed è arrivato il momento in cui deve concentrarsi, lasciando fuori le emozioni, nella freddezza dei numeri. Dentro la Liga dobbiamo rifarci a questa norma, nonostante pensavamo potesse essere più flessibile. Leo si merita il meglio. Ha dimostrato la sua stima per il Barça e la sua volontà di restare. Io sono triste ma convinto di aver fatto il meglio per il Barcellona.
Non voglio generare false speranze. Il giocatore ha anche altre proposte e c’è un tempo limite per cui la Liga inizia fra poco e anche lui aveva bisogno di tempo per poter valutare altre opzioni. Il primo accordo raggiunto prevedeva due anni di contratto pagabili in cinque anni. Lui ha cercato di rendere il tutto più facile. Pensavamo che sarebbe rientrato nei criteri della Liga, in altri paesi funziona, ma qui non è stato accettato. La Liga aveva anch’essa pressioni perché c’erano altri club che volevano che si compissero le norme. Poi siamo passati a un contratto di 5 anni e Leo ha accettato anche quello. Pensavamo si potesse rinnovare, la Liga ci ha fatto intravedere che si potesse fare. La situazione è finita incatenandosi. È chiaro che avremmo ricevuto del denaro ma pensiamo che ipotecare i diritti televisivi di mezzo secolo non conviene al club. Il Barcellona vien prima di tutto.
Perché vi facciate un’idea, il limite salariale che potevamo affrontare è con la regola del 4 a 1. Per poter avere 25 milioni dovevamo liberarne 100. Sono molti giocatori. La società sta lavorando per ridurre la massa e con alcuni giocatori abbiamo raggiunto un accordo, ma con altri non è così facile. Siamo in un terreno molto impantanato. Con il rinnovo di Messi saremmo arrivati al 110% della massa rispetto agli ingressi del club. Questo volume è conseguenza di alcuni investimenti smisurati che sono stati fatti. Aguero, Depay ed Emerson hanno accettato condizioni che non sono paragonabili a quelle di Messi.
ilmauro ha scritto: non ce capisco un cazzo
postromantico ha scritto: so 'na merda Mattè
'na grande merda.
fidati.
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Re: FC Barcelona
Ufficiale l'addio al calcio di Aguero.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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