Calcio femminile

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MarcoDaLatina
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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da MarcoDaLatina »

qixand ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 10:02
Ecco, sta cosa degli stipendi è una di quelle cazzate che rendono le sacrosante battaglie sociali una barzelletta.
Le donne devono poter giocare a calcio senza che nessuno debba per forza dire cazzate tipo "è uno sport per uomini", ma come in ogni disciplina, gli stipendi sono correlati all'interesse del pubblico, e il calcio femminile non se lo caca nessuno.
Punto.

E' un po' come il discorso arbitro: può esserci un arbitro donna in un campionato maschile? Perchè no, se è brava non vedo quale sia il problema. Può giocare una donna con gli uomini? No, sarebbe una enorme forzatura, perchè la struttura fisica incide troppo.
D'accordissimo.


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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da joe »

qixand ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 10:02
Ecco, sta cosa degli stipendi è una di quelle cazzate che rendono le sacrosante battaglie sociali una barzelletta.
Le donne devono poter giocare a calcio senza che nessuno debba per forza dire cazzate tipo "è uno sport per uomini", ma come in ogni disciplina, gli stipendi sono correlati all'interesse del pubblico, e il calcio femminile non se lo caca nessuno.
Punto.

E' un po' come il discorso arbitro: può esserci un arbitro donna in un campionato maschile? Perchè no, se è brava non vedo quale sia il problema. Può giocare una donna con gli uomini? No, sarebbe una enorme forzatura, perchè la struttura fisica incide troppo.
Sono posizioni abbastanza assurde perche' un calciatore non e' un lavoratore "normale", e appunto per il diverso appeal del prodotto da cui si traggono profitti. Allo stesso modo negli USA dovrebbero essere pagate di piu' le donne, dato che il calcio femminile e' molto piu' seguito di quello maschile. Non credo che accada pero', perche' il mercato mondiale influenza inevitabilmente le paghe pure li'.

Sta di fatto che le donne vengono pagate meno degli uomini a parita' di mansione in quasi qualsiasi campo, e questo non lo dico io che so' na zecca, lo dicono gli istituti di statistica di tutti i paesi occidentali. Perfino in mestieri d'elite ci sono ingiustizie di questo tipo: le attrici vengono pagate molto meno dei loro corrispettivi maschili a parita' di fama, per esempio.

Mettere nello stesso mazzo Megan Rapinoe che vuole essere pagata come Ronaldo e la mia collega che vorrebbe non essere pagata il 20% meno di me e' una strumentalizzazione che permette di fare spallucce anche di fronte al problema vero. E peraltro a ritenerla una richiesta sensata e' una minoranza estremamente esigua di persone: spendere tempo su queste stronzate e' molto conveniente se non c'e' interesse a risolvere le cose - e a dare al grande pubblico l'idea che "e' tutta na cazzata".


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qixand
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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da qixand »

joe ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 10:25
Sono posizioni abbastanza assurde perche' un calciatore non e' un lavoratore "normale", e appunto per il diverso appeal del prodotto da cui si traggono profitti. Allo stesso modo negli USA dovrebbero essere pagate di piu' le donne, dato che il calcio femminile e' molto piu' seguito di quello maschile. Non credo che accada pero', perche' il mercato mondiale influenza inevitabilmente le paghe pure li'.

Sta di fatto che le donne vengono pagate meno degli uomini a parita' di mansione in quasi qualsiasi campo, e questo non lo dico io che so' na zecca, lo dicono gli istituti di statistica di tutti i paesi occidentali. Perfino in mestieri d'elite ci sono ingiustizie di questo tipo: le attrici vengono pagate molto meno dei loro corrispettivi maschili a parita' di fama, per esempio.

Mettere nello stesso mazzo Megan Rapinoe che vuole essere pagata come Ronaldo e la mia collega che vorrebbe non essere pagata il 20% meno di me e' una strumentalizzazione che permette di fare spallucce anche di fronte al problema vero. E peraltro a ritenerla una richiesta sensata e' una minoranza estremamente esigua di persone: spendere tempo su queste stronzate e' molto conveniente se non c'e' interesse a risolvere le cose - e a dare al grande pubblico l'idea che "e' tutta na cazzata".
Esatto. Ma infatti paragonare la calciatrice all'attrice può essere attività solo di qualcuno che vuole buttarla in caciara.
Nel mondo del lavoro questo tipo di discriminazioni sono una realtà, come il fatto che al momento di assumere una donna si tenda a cercare di capire se ha intenzione di diventare madre. Visto dal punto di vista di un datore di lavoro può essere un problema, ma in assoluto è una discriminazione.
Poi ci sono gli eccessi al contrario: nel mio mondo, consulenza informatica, può capitare di vedere ben piazzate ragazze carine anche se oggettivamente incapaci, perchè ad assumerle sono stati uomini.


Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!

"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"

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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da MarcoDaLatina »

joe ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 10:25
Sono posizioni abbastanza assurde perche' un calciatore non e' un lavoratore "normale", e appunto per il diverso appeal del prodotto da cui si traggono profitti. Allo stesso modo negli USA dovrebbero essere pagate di piu' le donne, dato che il calcio femminile e' molto piu' seguito di quello maschile. Non credo che accada pero', perche' il mercato mondiale influenza inevitabilmente le paghe pure li'.

Sta di fatto che le donne vengono pagate meno degli uomini a parita' di mansione in quasi qualsiasi campo, e questo non lo dico io che so' na zecca, lo dicono gli istituti di statistica di tutti i paesi occidentali. Perfino in mestieri d'elite ci sono ingiustizie di questo tipo: le attrici vengono pagate molto meno dei loro corrispettivi maschili a parita' di fama, per esempio.

Mettere nello stesso mazzo Megan Rapinoe che vuole essere pagata come Ronaldo e la mia collega che vorrebbe non essere pagata il 20% meno di me e' una strumentalizzazione che permette di fare spallucce anche di fronte al problema vero. E peraltro a ritenerla una richiesta sensata e' una minoranza estremamente esigua di persone: spendere tempo su queste stronzate e' molto conveniente se non c'e' interesse a risolvere le cose - e a dare al grande pubblico l'idea che "e' tutta na cazzata".
Ma neanche questo è vero Joe. Magari lo sarà in determinati ambienti e ruoli, ma non ovunque.
Nei CCNL (che immagino comprendano gran parte dei lavoratori dipendenti italiani), non c'è differenza di stipendio tra uomo e donna. Io, lavorando in ambito amministrativo da oltre 20 anni, non mai visto un caso in cui c'era questa disparità, anzi.. ho visto donne che, meritandoselo in quanto più brave, guadagnavano di più dei colleghi uomini (me compreso).
Mi dirai invece che c'è sempre l'eventuale maternità che da molti datori di lavoro è vista come il male assoluto. Ma questa è un'altra storia.
Io credo che ognuno debba essere pagato per quello che produce. Il calcio femminile attira meno di una partita di serie C di fine stagione. Quindi per ora è giusto che i loro compensi siano adeguati all'interesse che generano. Se tra 20 anni sarà seguito come quello maschile, guadagneranno come loro.


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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da Vaevictis »

Gli USA sono un po' un' eccezione, il calcio maschile obiettivamente sposta folle oceaniche e vanta sponsor che cacano miliardi. Quello femminile è un fenomeno sicuramente in espansione ma credo sia ancorato a numeri che non giustificano ancora una possibile parità sul fronte stipendi.


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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da Tony Brando »

joe ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 10:25
Sono posizioni abbastanza assurde perche' un calciatore non e' un lavoratore "normale", e appunto per il diverso appeal del prodotto da cui si traggono profitti. Allo stesso modo negli USA dovrebbero essere pagate di piu' le donne, dato che il calcio femminile e' molto piu' seguito di quello maschile. Non credo che accada pero', perche' il mercato mondiale influenza inevitabilmente le paghe pure li'.

Sta di fatto che le donne vengono pagate meno degli uomini a parita' di mansione in quasi qualsiasi campo, e questo non lo dico io che so' na zecca, lo dicono gli istituti di statistica di tutti i paesi occidentali. Perfino in mestieri d'elite ci sono ingiustizie di questo tipo: le attrici vengono pagate molto meno dei loro corrispettivi maschili a parita' di fama, per esempio.

Mettere nello stesso mazzo Megan Rapinoe che vuole essere pagata come Ronaldo e la mia collega che vorrebbe non essere pagata il 20% meno di me e' una strumentalizzazione che permette di fare spallucce anche di fronte al problema vero. E peraltro a ritenerla una richiesta sensata e' una minoranza estremamente esigua di persone: spendere tempo su queste stronzate e' molto conveniente se non c'e' interesse a risolvere le cose - e a dare al grande pubblico l'idea che "e' tutta na cazzata".
ma comunque tu sei 'na zecca.



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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da joe »

MarcoDaLatina ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 10:36
Ma neanche questo è vero Joe. Magari lo sarà in determinati ambienti e ruoli, ma non ovunque.
Nei CCNL (che immagino comprendano gran parte dei lavoratori dipendenti italiani), non c'è differenza di stipendio tra uomo e donna. Io, lavorando in ambito amministrativo da oltre 20 anni, non mai visto un caso in cui c'era questa disparità, anzi.. ho visto donne che, meritandoselo in quanto più brave, guadagnavano di più dei colleghi uomini (me compreso).
Mi dirai invece che c'è sempre l'eventuale maternità che da molti datori di lavoro è vista come il male assoluto. Ma questa è un'altra storia.
Io credo che ognuno debba essere pagato per quello che produce. Il calcio femminile attira meno di una partita di serie C di fine stagione. Quindi per ora è giusto che i loro compensi siano adeguati all'interesse che generano. Se tra 20 anni sarà seguito come quello maschile, guadagneranno come loro.
Perdonami, ma i dati dicono altro https://www.istat.it/it/files/2019/12/D ... Italia.pdf


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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da joe »

Vaevictis ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 10:39
Gli USA sono un po' un' eccezione, il calcio maschile obiettivamente sposta folle oceaniche e vanta sponsor che cacano miliardi. Quello femminile è un fenomeno sicuramente in espansione ma credo sia ancorato a numeri che non giustificano ancora una possibile parità sul fronte stipendi.
E infatti per dire in Italia non la chiede nessuna calciatrice. Chiedono semmai di avere trattamento contrattuale simile, a quanto ricordo le giocatrici non vengono considerate professioniste e vengono pagate a gettone di presenza.

Pero' nessuno si ricorda delle loro proteste sensate, mentre tutti abbiamo sentito le cagate... Per la gioia dei padroni e padroncini del calcio femminile.


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Re: Calcio femminile

Messaggio da porcaccia »

Chi lavora con un CCNL non può essere discriminato per legge nel salario.


Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.

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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da MarcoDaLatina »

joe ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 12:05
Perdonami, ma i dati dicono altro https://www.istat.it/it/files/2019/12/D ... Italia.pdf
Ho letto queste statistiche del 2017.
Effettivamente i numeri dicono che, seppur in calo rispetto agli anni precedenti, c'è ancora una differenza retributiva.
Io però, nel mio piccolo, continuo a sostenere che non mi è mai capitato di constatare dal vivo questa differenza.
Anche perché non riesco a capire come possa esserci se, le tabelle salariali sono identiche.
Leggendo qualche statistica ho trovato questo articolo su Repubblica, che forse spiega meglio sul perché di questa differenza.
Da quel che capisco, il gap non è nello stipendio in sé per sé, ma nel calcolo globale della carriera lavorativa.
Mi piacerebbe approfondire queste statistiche, ed appena ho un po' di tempo libero lo farò.

"Le donne guadagnano meno degli uomini. Decisamente meno: la legge è uguale per tutti, i contratti pure, ma nel corso della loro vita lavorativa le carriere, le interruzioni, le scelte fatte o subite fanno sì che questa parità sia solo apparente. Un rapporto diseguale con il reddito e con l’indipendenza economica accompagna le donne dall’infanzia alla pensione, da quando percepiscono la paghetta - nemmeno quella ahimè uguale ai ragazzi - a quando smettono di lavorare. Se lavorano. Si chiama gender pay gap: è la differenza che corre, a parità di mansione, fra lo stipendio di un uomo e quello di una donna. Riguarda non solo l’Italia, ma tutti i paesi del mondo e si misura sostanzialmente in tre modi. Da qualsiasi punto si parta, il risultato finale non cambia: la busta paga delle donne è sempre la più leggera."


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Re: Calcio femminile

Messaggio da oswald »

La mia posizione è sfumata, colori pastello su sfondo rosa, con una forte tonalità più scura a dominare la scena con virilità.


Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.

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Re: Il valzer delle panchine

Messaggio da joe »

MarcoDaLatina ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 12:30
Ho letto queste statistiche del 2017.
Effettivamente i numeri dicono che, seppur in calo rispetto agli anni precedenti, c'è ancora una differenza retributiva.
Io però, nel mio piccolo, continuo a sostenere che non mi è mai capitato di constatare dal vivo questa differenza.
Anche perché non riesco a capire come possa esserci se, le tabelle salariali sono identiche.
Leggendo qualche statistica ho trovato questo articolo su Repubblica, che forse spiega meglio sul perché di questa differenza.
Da quel che capisco, il gap non è nello stipendio in sé per sé, ma nel calcolo globale della carriera lavorativa.
Mi piacerebbe approfondire queste statistiche, ed appena ho un po' di tempo libero lo farò.

"Le donne guadagnano meno degli uomini. Decisamente meno: la legge è uguale per tutti, i contratti pure, ma nel corso della loro vita lavorativa le carriere, le interruzioni, le scelte fatte o subite fanno sì che questa parità sia solo apparente. Un rapporto diseguale con il reddito e con l’indipendenza economica accompagna le donne dall’infanzia alla pensione, da quando percepiscono la paghetta - nemmeno quella ahimè uguale ai ragazzi - a quando smettono di lavorare. Se lavorano. Si chiama gender pay gap: è la differenza che corre, a parità di mansione, fra lo stipendio di un uomo e quello di una donna. Riguarda non solo l’Italia, ma tutti i paesi del mondo e si misura sostanzialmente in tre modi. Da qualsiasi punto si parta, il risultato finale non cambia: la busta paga delle donne è sempre la più leggera."
La questione e' estremamente complicata, e non si risolve semplicemente ad un numerello. Ma e' un problema reale, e mi da' al cazzo che chi ha interesse a mantenere lo status quo (i padroni, mica i maschi, almeno la maggior parte) ha gioco facile a far leggere a tutti Megan Rapinoe che delira di paga uguale a Messi e Ronaldo, perche' quella roba gira bene sui social, a differenza che un link a uno studio istat :)


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Re: Calcio femminile

Messaggio da joe »

oswald ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 12:35
La mia posizione è sfumata, colori pastello su sfondo rosa, con una forte tonalità più scura a dominare la scena con virilità.
Virilita'? Tu? AHAHAHAHAHAH.

(sia chiaro: lo considero un complimento).


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Re: Calcio femminile

Messaggio da oswald »

Ti batto a braccio di ferro quando vuoi.


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Re: Calcio femminile

Messaggio da joe »

oswald ha scritto:
lunedì 21 giugno 2021, 12:41
Ti batto a braccio di ferro quando vuoi.
Probabile, anche perche' c'ho i tendini delle braccia sfondati dal lavoro che faccio.

Resti na fichetta.


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