Momenti di sport

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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

5 La rivoluzione nello sport: la DDR, parte 5a


A Seoul 1988, la forza di Kristin Otto, che vinse i 100 a libero, dorso e farfalla...oltre che le due staffette, furono il sigillo finale alla supremazia mondiale nel nuoto delle ragazze della DDR.
Grazie anche all'apporto di Heike Frierdich e della Silke Horner,che aggiunsero altri titolo olimpici al paniere

Ma già aveva fatto la sua prorompente comparsa Janet Evans che aveva vinto il mezzofondo a libero, ed anche la stella del nuoto ungherese Kristina Egerszegi.

Finiva un'epoca, e intanto facevano capolino le atlete cinesi.

Ma questa è veramente un'altra brutta storia.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

6. Una giornata particolare, parte prima

Ogni tanto si vivono indirettamente giornate che rimangono per sempre nella storia dello sport.

Ed io ne vissi una , nel caldo del catino Dell'olimpico di Roma....anno 1987.

Sono quelle occasioni che non dimentichi, tanto hai nella pelle lo sport ed i suoi leggendari campioni.

A dopo...un filo di mistero. ;)



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

6. Una giornata particolare, parte seconda.


Se sin dai primordi della nostra esistenza, siamo stati abituati a correre sempre più velocemente, saltare sempre più distante o sempre più in alto...anche e soprattutto per motivi di difesa...risulta evidente che ci sono discipline sportive e specialità che sono nel nostro DNA.

Poter vedere da vicino i fuoriclasse dell'atletica leggera non è difficile, basta andare in un meeting.

Poterne vedere uno stabilire un record mondiale non è facile, ma neanche impossibile.

Viverne due, nello stesso pomeriggio, nelle specialità ricordate che sono alla base dell'immaginario umano, succede una volta nella vita.

Roma. Mondiali IAAF di Atletica Leggera, 30 agosto 1987.

Io ebbi la fortuna di esserci...ma andiamo per gradi, facciamo un breve antefatto.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

6. Una giornata particolare, parte terza


La velocità pura, lo sprint, i 100 metri piani sono stati spesso colonia stelle e strisce per molto tempo; e sicuramente lo furono negli anni 60, grazie alle meravigliose macchina da corsa chiamate Bob Hayes e Jim Hines, autore quest'ultino del mitico record mondiale di 9.95 nello olimpiade messicana; anche se il primo viene ritenuto il più grande velocista di tutti i tempi, Bolt compreso.

Ma negli anni settanta , anzi a partire dagli anni settanta, lo velocità USA dovette ingoiare bocconi amari, sia per la dedizione con cui scuole alternative crearono velocisti fantastici, ma soprattutto perché irruppero prepotentemente i caraibici, anche se battenti bandiera di altre nazioni.

A Monaco 72 gli sprinter americani subirono una Caporetto per mano del leggendario Valery Borzov, a Montreal 4 anni dopo Crawford e Quarrie distrussero di sogni di Glance and co.

A Mosca gli americani non ci furono, si ripresero la rivincita 4 anni dopo a Los Angeles grazie alla meravigliosa macchina da corsa chiamata Carl Lewis...ma poi a Seoul, Bacellona e Atlanta subirono la sconfitta, pesante , pesantissima per mano di caraibici, Ben Johnson canadese, Linford Christie inglese e Donovan Bailey canadese.

In quel mentre, negli anni 1985/88, si stava sviluppando la sfida tra il nero più veloce di sempre, il figlio del vento Carl Lewis, ed un balbuziente canadese, timido ed introverso, ma esplosivissimo di nome Ben Johnson.

Costui, il giorno 30 agosto 1987, a Roma, diede una memorabile lezione a quel chiacchierone di Carl Lewis; chiacchierone perché si definiva da solo il nero più veloce di sempre, il filgio del vento... parlava sempre e discuteva sempre...sempre polemico; voleva essere sempre sotto i riflettori.

Nella finale dei 100 metri, che vidi dalla Sud, Ben Johnson che aveva al massimo vinto un bronzo a Los Angeles, fece una finale straordinaria; io stesso vidi gli ultimi attimi della corsa sul tabellone luminoso, per vedere subito il tempo; il record era infatti 9.93...io equivocai il tempo pensando fosse 9.94...non poteva essere 9.84 come scritto, troppo basso.

Lo era invece: ma era impossibile in quel momento capire che avesse migliorato il WR di quasi dieci centesimi: quando capii effettivamente il valore cronometrico, mi resi conto di aver assistito al più grade evento sportivo della mia vita....

in realtà era solo il preludio di quella storica giornata.

(è relativamente importante che il record venisse poi cancellato a seguito dell squalifca di Johnson, la prestazione agonistica rimane)



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

6. Una giornata particolare, parte ultima


Non fai in tempo a vedere quella che è la gara poi veloce di sempre sui 100 metri, stai ancora in piedi ad applaudire gli atleti, che di scorcio vedi una esile figura in maglia rossa e gambe lunghe che tenta di arrampicarsi ad una misura impossibile per il salto in alto femminile.

Eravamo stati abituati, verso la fine degli anni 70 ed inizio anni 80, ad avere confidenza con il muro dei 2 metri, superato per prima da Rosemarie Ackwemann...e poi dopo anche da Sara Simeoni, sua acerrima rivale, fino ad arrivare ad Ulriche Meyfarth a 202 cm.

Ecco, questo trittico aveva rappresentato il meglio fino alle olimpiadi di Los Angeles.

Poi l'ovvio ricambio generazionale avrebbe portato sul palcoscenico altre atlete..Tamara Bykova, Ludmilla Andonova e lei ...la bulgara Stefka Kostadinova.

Questo agile fringuello, con una facilità irrisoria, sempre nello stesso caldo pomeriggio del 30 agosto 1987, supera la misura di 209 cm che è praticamente il livello della mostra di una porta di casa...ed è incredula...anche lei non si capacita pur essendo già titolare del record del mondo.

Ancora oggi, dopo quasi 30, quella misura è stato solo avvicinata ma mai eguagliata o superata.

Tutto in quella giornata particolare...di sport
Ultima modifica di pisodinosauro il sabato 18 luglio 2015, 17:37, modificato 1 volta in totale.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

ma...tra nuoto, ciclismo ed atletica, cosa preferite come amarcord?



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Re: Momenti di sport

Messaggio da Freedom »

Ciclismo


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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

Freedom ha scritto:Ciclismo

ne sai più di me...



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Re: Momenti di sport

Messaggio da Freddo »

pisodinosauro ha scritto:ma...tra nuoto, ciclismo ed atletica, cosa preferite come amarcord?
atletica


"Ho incontrato alcuni tifosi che si lamentavano della non comprensione della società, loro devono andare allo stadio per tifare e non per esprimere il loro pensiero nel prime-time, altrimenti il biglietto costerebbe molto di più" MB

"laziale con fede incrollabile" WS

"la svolta epocale" DLM

"mera utilizzatrice dell'impianto"

"questo è un esempio straordinario di come si fa giornalismo" AA

"A Mario' e chi t'accanna" RAG

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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

C1-A1-N0

Dai arriviamo a stasera... ;)

Ammetto di essere preparato su atletica e nuoto, un po meno ciclismo....

Vediamo.

Grazie



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

Bene, visto il grande seguito ed il numero di risposte... :tes: asd

Seguirà ...

Per il ciclismo: Il periodo olandese...e poi Controversi finali dei mondiali di ciclismo

Per l'atletica: il periodo d'oro del mezzofondo, da Sebastian Coe e Said Aouita.

Per il nuoto vediamo...



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

7 Il periodo olandese, parte prima


Tranquilli, non si parlerà di Van Dijk, Van Gogh o Vermeer...ma del periodo tra il 1975 ed il 1985 in cui il ciclismo olandese calo' un poker di assi che arrisero agli Orange ben 4 titoli mondiali, di cui due con (sfortunati) protagonisti anche ciclisti italiani.

Andiamo per gradi.
Avevamo lasciato il ciclismo a Gimondi al mondiale spagnolo, salo poi Merckx riprendersi lo scettro di campione del mondo...

Ma stava arrivando un ricambio generazionale che vedeva nuovi ciclisti sostituire Merckx, Gimondi , bitossi, Ocana etc etc

Stavano arrivando Moser e Saronni, Hinault e Fignon, de Vlaemink e Maertens, Greg Lemond...e 4 cavalieri orange.

Kuiper, Kneteman, Raas e Zoetemelk

Il periodo olandese.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

7 Il periodo olandese, parte seconda.

Il 1975 è un anno di cambiamenti, nuovi attori si stanno presentando alla ribalta: basti pensare che il Giro d'Italia viene vinto da Bertoglio con un arrivo con Galdos, spalla a spalla, nell'ultima tappa sullo Stelvio; e che a Parigi Thevenet supera Merckx nella classifica finale del Tour, approfittando delle débâcle del cannibale sul Puy de Dome dovuta ad un (probabile) pugno di un tifoso francese alla bocca dello stomaco.

Merckx interrompe la sue 5 vittorie di fila al Tour...ed è un segnale...

...un segnale che si ripresenta ad Ivoyr al mondiale, quando Merckx cade dopo pochi giri e si pone al servizio della squadra, controllando Moser che era considerato uno dei favoritissimi.

Ma Merckx nulla può quando Kuiper si stacca nell'ultimo giro ed approfittando dell'aiuto dei compagni olandesi (Knetemann...) in fuga , si presenta al traguardo con una manciata di secondi su De Vlaeminck che era diventato capitano del Belgio.

Inizia una nuova era....gli olandesi si faranno sentire anche e molto nelle classiche del nord, ma soprattutto nel week end iridato.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

7. Il periodo olandese, parte terza


Il 1978, ed il mondiale relativo, in cui l'Olanda infila il secondo successo che sarà poi bissato l'anno successivo....è ance un episodio che emotivamente mi prende molto...per un motivo preciso. Questo mondiale è una ferita che non è mai stata suturata...e capirete perchè, se avrete la pazienza di leggere.


Veniamo alla cronaca: l'Italia si presenta con Moser Campione del mondo e l'astro nascente Saronni come punte principali. Ma il superfavorito è lui, Francesco. La corsa si svolge sul circuito del Nurburgring, vecchia maniera, non quello attuale delle corse della F1 ridotto a pochi chilometri.

La corsa entra nel vivo quando Saronni, Hinault e Jan Raas fuggono prendendo un po' di margine, dietro spinge solo il Belgio che non ha nessuno in fuga. In teoria il terzetto è ben attrezzato e ognuno dei 3 ha le sue chances di vittoria...ma Francesco Moser vuole rivincere il mondiale e (sembra) l'Italia si schiera con il Belgio per ricucire lo strappo.

Ufficialmente Raas è più forte di Saronni allo sprint, oppure anche Hinault può tentare la sortita a pochi chilometri e Saronni non è passista tale da chiudere il buco....Mah, sarà...


Avrei perso mio padre da li a poche settimane e lui, ancora sereno, avrebbe voluto vedere l'Italia vincere...magari proprio Moser.
Io e mio padre eravamo incollati alla televisione, e quando, ripresi i fuggitivi, Moser e Gerrie Knetemann fuggirono per quella che sarebbe stata la conclusione allo sprint; mio padre con la poca voce che gli era rimasta ...mi disse " Moser non può perdere con Knetemann, almeno la soddisfazione di vedere Moser che vince il mondiale me la tolgo..."

L'anno prima infatti eravamo in black out e non vedemmo l'arrivo vittorioso di Francesco a San Cristobal. Era meglio se fosse andata via la luce anche quel giorno.
Ricordo ancora la mortificazione che provai quando Moser venne superato per una manciata di centimetri sulla linea di arrivo, sotto un diluvio, con mio padre ammutolito...che non disse più nulla.


Ritornando alla corsa, allo sprint finale...con il povero de Zan che incredulo non ce la fa, neanche lui, a dire che Moser aveva perso ...e si aggrappa all'appiglio del fotofinish; e se avete voglia, cercate in giro sul web i commenti feroci che fece Saronni all'arrivo.
A proposito...il destino è beffardo: i tre della fuga il loro mondiale lo avrebbero vinto comunque...quasi in fila indiana.


Il periodo olandese concede il bis l'anno dopo, sempre ai danni dell'Italia...



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

7. Il periodo olandese, parte quarta



L'anno successivo, il 1979, tutti dicevano che avrebbe vinto il mondiale Ian Raas.

Un po' perché era un ottimo passista e buonissimo velocista, un po' perchè il mondiale si svolgeva in Olanda, sul celebre circuito intorno a Valkenburg, col mitico Cauberg.

Ed un po perché quando le cose sembrano scritte, spesso avvengono.

In realtà, m sono sempre chiesto come potesse essere favorito un ciclista come Raas in un percorso che vedeva effettuare n volte la salita del Cauberg; non è certo il Mortirolo, ma è una di quelle Cote che ti tagliano le gambe e mettono alla prova muscoli stanchi


Difatti Raas vince il mondiale casalingo, per molti fattori; ma soprattutto perché è forte. Non dobbiamo per questi dimenticare le spinte sul Cauberg fatte a suo favore, l'eccezionale lavoro di copertura fatto dal suo connazionale Lubberding che corse per lui, di fatto.

E non dobbiamo neanche dimenticare tutte le moto che stavano sul circuito, di cui Raas abusò per mettersi in scia


Agli ultimi metri, rimasti in 4 con Raas, Thurau, battaglin ed un altro...avviene il patatrac

Battaglin era sicuramente il più in palla, in formissima...ma non era uno sprinter
Thurau era un ottimo passista ed aveva una buona volata...ma aveva, ad esempio, perso contro Moser a Sao Cristobal due ani prima

Ecco che Thurau scarta improvvisamente sulla linea, obbliga (??) di fatto Raas ad allargarsi e di fatto buttare sulle transenne il povero Battaglin, che stava clamorosamente rimontando...
Thurau perde concentrazione, a Raas basta solo dare qualche altro colpo di pedale per succedere a Knetemann nell'albo d'oro

La federazione italiana scatena un putiferio, vuole la squalifica per atteggiamento non sportivo.
nulla...la maglia di campione del mondo resta all'olandese



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