Momenti di sport

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totti1montella4
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Re: Momenti di sport

Messaggio da totti1montella4 »

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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

8. I signori del mezzofondo, parte quarta.


termino per rispetto di chi sta leggendo con un minimo di interesse.


Come dicevo gli 800 metri diventano di colpo una delle gare con la più alta concentrazione di campioni e con il maggior numero di tentativi di record del mondo, considerando che la IAAF aveva da poco istituito il circuito del Grand Prix...che di fatto è la Formula 1 dell'Atletica leggera

innumerevoli tentativi effettuati da molti atleti; come Joachim Cruz, brasiliano con una falcata ed un ritmo impressionante che arrivò a Colonia a pochi centesimi del primato di Coe, spalleggiato del suo connazionale Barbosa; oppure lo stelle e strisce Johnny Gray, anche lui primattore nel circuito professionistico, fino ad arrivare a primi keniani...Kiptanui, principe Masai, il somalo Abdi Bile...Sammi Koskei, etc etc.

Ma ormai la specialità andava a favore dei principi degli altopiani africani, ovviamente riccamente allenati e sponsorizzati dalle università americane oppure dai ricchi club californiani privati, come il Santa Monica Track and Field; anche però con interessantissimi protagonisti europei, come lo stesso Steve Cram e più recentemente Borzakovskij e Buchel.

Solo con l'avvento a fine anni 90 di Wilson Kipketer e poi recentemente di Rudisha, la specialità ha fatto un passo in vanti verso il superamento del muro del 1.40.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da porcaccia »

9
Ivan Ukhov meeting di Losanna 2008.


Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.

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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

asd asd asd

il video?



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

tutto il fermento di ieri pomeriggio è finito...

strano, sembravate fomentati ;)


:ssss:



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Re: Momenti di sport

Messaggio da PLUTO65 »

Ammazzalorso si dimette, arriva Papagni
postdateiconGiovedì, 17 Gennaio 2008 15:15 | Stampa | Email

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Terremoto tecnico nella Cavese. Ieri mattina fulmine a ciel sereno con le dimissioni dell'allenatore Aldo Ammazzalorso, motivate da una incompatibilità con il direttore sportivo Nicola Dionisio, uno scontro scoppiato anche per colpa degli ultimi movimenti di calcio-mercato. Nel primo pomeriggio di ieri l'ufficialità da parte della società con un comunicato. In prima serata poi l'annuncio dell’ingaggio del nuovo tecnico che siederà sulla panchina aquilotta sin da domenica prossima: Aldo Papagni.


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So’ er giro a voto dell’anello cascato ar dito
della sposa che poi l’ha raccorto e me l’ha
tirato e io je ho detto: “mejo... sto bene da
solo...”


11 ATLETI ROMA CHIAMÒ!!!

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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

9) Controversi finali nel ciclismo...


Si va ad iniziare...andrò molto a braccio, facendo affidamento sulla memoria...

che è sempre di meno...
Ultima modifica di pisodinosauro il martedì 21 luglio 2015, 20:39, modificato 1 volta in totale.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

10. La più grande Polonia di sempre



Su suggerimento di alectric, spazio dedicato alla Polonia del 1974, e soprattutto al modo con cui riuscì ad arrivare ai mondiali tedeschi del 1974.

ora vado a cena, poi scrivo ;)



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

10. La più grande Polonia di sempre, parte seconda



Su suggerimento di alectric, spazio dedicato alla Polonia del 1974, e soprattutto al modo con cui riuscì ad arrivare ai mondiali tedeschi.


Tutti sicuramente ricordano quella Polonia, che arrivò terza al mondiale, piegata solo dalla Germania poi campione del mondo e da Giove Pluvio nella "bella" di Francoforte, giocata su un terreno impraticabile, ad essere gentili.

Quella squadra aveva un trio di attacco fenomenale, due esterni molto veloci e bravissimi a giocare col pallone in profondità e che non disdegnavano la porta: Lato e Gadocha, oltre il più grande colpitore di testa che abbia mai visto, Szarmach, bomber dell'Auxerre, oltre Domarsky.
Un centrocampo nobilitato dalla presenza di Deyna e Kasperczack
Ed aveva lasciato a casa il più grande giocatore polacco di sempre (insieme a Boniek) ovvero quel fuoriclasse di Lubansky.
e poi Szimanowsky, Gorgon, Musial....


Eppure, se c'è un uomo a cui va attribuito il merito di aver condotto la Polonia a quel mondiale, oltre che aver ben giocato anche la competizione iridata...è sicuramente lui: Jan Tomaszewski.

Una sera di ottobre 1973 a Wembley si gioca la classica partita dentro o fuori; l'Inghilterra va ai mondiali tedeschi solo se batte la Polonia, altrimenti vanno gli uomini di Varsavia.

Jan quella sera parò l'impossibile, pur avendo una mano infortunata da un calcio preso per distrazione nei primissimi minuti; come si dice in gergo, non fece passare neanche la polvere, venendo battuto solo su rigore dopo che la Polonia era passata in vantaggio, sventando decine di opportunità inglesi, soprattutto uscendo molto bene dai pali e giocando di anticipo.

L'umiliazione inglese per non essere andata ai mondiali (la prima volta che l'Inghilterra non superò le qualificazioni) fece uscire parole brutte verso Jan...marionetta, clown, buffone... per questo suo modo dinoccolato di stare in porta

(ricorda sinistramente una definizione che si diede di tal Grobelaar in una partita che ha riguardato la Roma...ma che ora non mi sovviene :tes: )

Jan venne celebrato come eroe di Wembley, e credo abbia gran parte del merito di quella "umiliazione", 20 anni esatti dalla storica umiliazione patita dagli inglesi , sempre a Wembley, contro l'Ungheria di Puskas...la famosa Aranycsapat...la squadra d'oro.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da Hal »

Quando alectric si è iscritto al forum



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

9) Controversi finali nel ciclismo, parte prima: Gap 1972


Gap è la sede del mondiale di ciclismo del 1972, appena dopo a quella dello scontro Merckx / Gimondi a Mendrisio...già raccontata.

E' una edizione che dovrebbe sancire la rivincita tra i due rivali di sempre, ma ha un esito un po' diverso e molto particolare.

Ovviamente il favorito era sempre il cannibale, ma svolgendosi in Francia, una parte dei favori andavano anche a Cyrille Guimard, velocista francese, dotato di una fantastica progressione e scatto bruciante, un Saronni più potente.

Capace di mettere in riga Merckx e gli altri pretendenti al titolo.

Per questo motivo, l'Italia schiera anche Marino Basso, ex compagno di squadra di Gimondi ed Adorni alla Salvarani; Basso era un velocista degli ultimi metri, il piccolo con due gambe potenti che ai 50 metri infilava il corridoio giusto e guizzava velocissimo.

Basso era portato proprio perché nel caso si fosse arrivati allo sprint, almeno la nazionale avrebbe avuto una chance autorevole.

Di fatto la corsa si sviluppa con la nazionale italiana che controlla Merckx e de Vlaeminck...i due belgi favoriti, con Bitossi incaricato di stare addosso a Guimard. E Dancelli libero, jolly per piazzare il colpo da lontano; Gimondi non è in forma e si stacca troppo presto.

Dancelli provò un colpo decisivo e da una sua azione nacque la fuga decisiva...con i corridori ciatii più l'olandese Zoetemelk.

A poco dal traguardo...pochi chilometri, Guimard prova l'azione di sorpresa, scatta; ma non si accorge che alle sue spalle rinviene veloce Bitossi, l'uomo della Filotex di Zilioli...
Bitossi recupera sui Guimard e, approfittando anche delle prestazioni particolari del suo cuore, che spesso lo portava a doversi fermare per una aritmia forte, ma anche spesso gli consentiva sparate notevoli, lo distanzia a si invola verso traguardo.

Il rettilineo finale di Gap non finisce mai, è anche in leggera pendenza...il terreno ideale di Bitossi.

Il quale però, improvvisamente, sente il peso dell'azione; il lungo rettilineo permette agli inseguitori, e Merckx in particolare, di vedere che l'azione del toscano non è più brillante e che ai 200 metri dal traguardo si sta piantando sui pedali: svelto Merckx ingrana la quinta, sopravanza Guimard e si protende alla rimonta sull'italiano...ma dimentica di controllare cha alle sue spalle guizza Basso.

Marino pianta uno spunto, secondo me, inferiore solo allo scatto di Saronni a Goodwood 1982...scavalca Guimard, poi Merckx e poi...e poi a 20 metri ha solo Bitossi che lo sopravanza. Non dovrebbe, ma la volgia di riscattare una stagione, una serie di stagioni balorde, lo porta ad infilare il suo compagno di squadra a 3 metri dal traguardo.

Bitossi , esausto, spunta il secondo posto al fotofinish su Guimard, Merckx si rialza sui pedali ed arriva quarto.

Ai microfoni di De Zan, Basso è una fremito, è diventato campione del mondo contro tutto e contro tutti...piange dalla gioia, si pettina, si asciuga il naso e gli occhi col cappellino...Bitossi è una statua di sale, ha perso la sua grande occasione, quella di una vita ad 5 metri dal traguardo...e per mano di un compagno di squadra.

Basso dice che non poteva fare altrimenti, che senno avrebbe vinto Guimard o Merckx, Bitossi gli risponde con la voce rotta che lui è arrivato secondo...e che avrebbe vinto lui.
Si abbracciano sulla insistenza di De Zan...e vanno a prendere le medaglie, con umori completamente diversi.

Storie che solo il ciclismo sa dare.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

9) Controversi finali nel ciclismo, parte seconda: Renaix 1988


Sempre italiani di mezzo... asd


come dice il proverbio: tra i due litiganti...

Ecco, a Renaix in Belgio succede proprio questo....una corsa controllata dalla nazionale italiana che nel periodo era formidabile: Argentin, Furlan, Bugno, Fondriest...no, proprio un altro pianeta.

Diciamo che al solito tutto succede nelle fasi finali, dove il povero Criquielion, già vincitore di una corsa iridata e che corre in casa, tenta una sortita da solo.

In realtà, riesce ad accodarglisi il solo Fondriest, per cui si forma per qualche chilometro questa strana coppia; nessuno dei due era un velocista, più bravo Fondriest sul passo, meglio Criquielion sullo scatto.

Ovviamente sotto lo striscione dell'ultimo chilometro, i due protagonisti continuano a guardarsi e controllarsi.

E' il sottile gioco che i ciclisti fanno per studiare l'avversario e capire come sta realmente; chiaro che fare qualche centinaio di metri controllandosi a vicenda, ti porta a perdere ritmo e concentrazione.

Fatto sta che a 800 metri dall'arrivo, spunta come un treno il canadese Bauer, Steve Bauer, un ottimo passista, ma non certo uno sprinter.

Quindi ora la corsa si svolge sui tentativi dei tre di non lanciare la volata, aspettare che sia uno di loro a partire ed accodarsi tentando di passare negli ultimi 30/50 metri.

E questo accade.

Criquielion che gioca in casa decide di rompere gli indugi, parte un po lungo, Bauer a ruota e leggermente defilato Fondierst dietro il canadese.

La fortuna di Fondriest, quel giorno, fu proprio quella di perdere mezzo metro subito; e quando i tre sbandarono pericolosamente sulla loro destra, Bauer strinse molto, troppo verso le transenne...fino a far cadere Criquielion sui ritti delle stesse...; ma Criquielion, scivolando impedisce a Bauer di proseguire la pedalata, il canadese perde due colpi, proprio nel momento in cui, a 20 metri, neanche ...meno di 20 metri, Fondriest lo affianca ed a braccia alzate taglia la linea del traguardo.

L'ineffabile Davide De Zan, enorme incredibile telecronista della Rai, tento in tutti i modi di validare la vittoria dicendo che Fondreist era comunque in rimonta ed avrebbe sicuramente passato i due...

Nulla di vero...Criquielion avrebbe resistito sia a Fondriest che al canadese...ed avrebbe vinto il suo secondo titolo iridato.

La polemica tra il belga ed il canadese durò per settimane, mesi addirittura; andarono anche in tribunale.

Ma nulla tolse al bravo Fondriest la maglia iridata.

E il povero Criquielion si è portato nella tomba, quest'anno, il disappunto di quella giornata.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

se vado più indietro nel tempo...va bene?

ovviamente non saranno oggetto di ricordi televisivi, ma solo della passione...



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

9) Controversi finali nel ciclismo, parte terza: Ronse 1963


Con questo aneddoto, chiude la storia dei finali controversi. La cosidetta beffa di Beheyt, stavolta almeno gli italiani non c'entrano.



Il ciclismo belga ha sempre vissuto sulle grandi imprese dei leggendari campioni della nobile arte del pedale.

Da Rik Van Steenbergen, passando per Rik Van Looy e per finire con Eddy Merckx, per 20 lunghi anni i belgi hanno dominato il ciclismo, soprattutto nelle corse in line, di un giorno: i tre citati sono i tre ciclisti con maggior numero di vittorie nel circuito professionistico, hanno vinto Giro delle Fiandre, la Roubaix, la Liegi Bastogne Liegi...la Sanremo...tutto, tutto.

Ed hanno vinto anche diversi titoli mondiali, praticamente quasi tre a testa

Solo quattro ciclisti hanno vinto tre titoli mondiali:
Binda negli anni 30
Van Steenbergen negli anni 50
Merckx a cavallo degli anni 60 e 70
Freire negli anni 2000

Van Looy ne vinse solo 2; un terzo, questo di cui stiamo parlando, gli sfuggì per un nonnulla.

La storia narra che la corsa, di cui Van Looy era il naturale favorito fu molto combattuta; i suoi avversari fecero di tutto per complicargli la vita, anche perché essendo un prodigioso velocista, era inutile presentarsi al traguardo e tentare la volata senza averlo sfiancarlo.
Ovviamente, nel ciclismo queste tattiche funzionano ma sono dispendiose, la fatica la faceva sia Van Looy che i suoi avversari...eppure.

Eppure nella nazionale belga, proprio per volere esplicito di Van Looy, venne inserito il giovane Beheyt, che doveva aiutarlo ed eventualmente pilotarlo allo sprint fino alla vitotria finale.

il fatto è che Beheyt arrivò a i 300 metri dal traguardo fresco, essendo stato il peso della corsa solo su Van Looy...e iniziò a pilotare la volata a favore dell'indiscusso capitano della formazione belga.

Ma Beheyt, nel mentre si scansava per far passare Van Looy, capì anche che era molyo lanciato e molto più fresco di Van Looy, fece solo finta di far passare il fuoriclasse ed iniziò ai 100 metri a irmontarlo.

I due si spintonarono anche, uno per passare e l'altro per difendere la posizione, per via della sede stradale stretta; Beheyt non rispettò le consegne e di neanche mezza ruota infilo Van Looy sul traguardo.

I mesi successivi furono di polemiche, Van Looy prese malissimo la questione, ne fece una questione d'onore; si sa che i fuoriclasse sono tutti permalosi.

Innanzitutto, Beheyt venne licenziato dalla squadra in cui militava e dovette emigrare in Olanda per poter correre.

Inoltre Van Looy diceva apertamente agli organizzatori che se lo volevano nelle loro corse, non doveva essere presente Beheyt; e le occasioni in cui correvano come avversari, Van Looy obbligava la sua squadra a lavorare per impedire a Beheyt di fare la sua corsa.

Insomma, una voglia di cancellarne il nome e di impedirgli di correre, tanto che Beheyt si ritirò abbastanza presto dalle corse, finendo per essere uno dei pochi carneadi ad avere indossato la maglia iridata.

PS...dimenticavo, Renaix e Ronse sono la stessa città, un nome fiammingo ed una francofono...i casi.



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Re: Momenti di sport

Messaggio da pisodinosauro »

pisodinosauro ha scritto:9) Controversi finali nel ciclismo, parte terza: Ronse 1963


Con questo aneddoto, chiude la storia dei finali controversi. La cosidetta beffa di Beheyt, stavolta almeno gli italiani non c'entrano.



Il ciclismo belga ha sempre vissuto sulle grandi imprese dei leggendari campioni della nobile arte del pedale.

Da Rik Van Steenbergen, passando per Rik Van Looy e per finire con Eddy Merckx, per 20 lunghi anni i belgi hanno dominato il ciclismo, soprattutto nelle corse in line, di un giorno: i tre citati sono i tre ciclisti con maggior numero di vittorie nel circuito professionistico, hanno vinto Giro delle Fiandre, la Roubaix, la Liegi Bastogne Liegi...la Sanremo...tutto, tutto.

Ed hanno vinto anche diversi titoli mondiali, praticamente quasi tre a testa

Solo quattro ciclisti hanno vinto tre titoli mondiali:
Binda negli anni 30
Van Steenbergen negli anni 50
Merckx a cavallo degli anni 60 e 70
Freire negli anni 2000

Van Looy ne vinse solo 2; un terzo, questo di cui stiamo parlando, gli sfuggì per un nonnulla.

La storia narra che la corsa, di cui Van Looy era il naturale favorito fu molto combattuta; i suoi avversari fecero di tutto per complicargli la vita, anche perché essendo un prodigioso velocista, era inutile presentarsi al traguardo e tentare la volata senza averlo sfiancarlo.
Ovviamente, nel ciclismo queste tattiche funzionano ma sono dispendiose, la fatica la faceva sia Van Looy che i suoi avversari...eppure.

Eppure nella nazionale belga, proprio per volere esplicito di Van Looy, venne inserito il giovane Beheyt, che doveva aiutarlo ed eventualmente pilotarlo allo sprint fino alla vitotria finale.

il fatto è che Beheyt arrivò a i 300 metri dal traguardo fresco, essendo stato il peso della corsa solo su Van Looy...e iniziò a pilotare la volata a favore dell'indiscusso capitano della formazione belga.

Ma Beheyt, nel mentre si scansava per far passare Van Looy, capì anche che era molyo lanciato e molto più fresco di Van Looy, fece solo finta di far passare il fuoriclasse ed iniziò ai 100 metri a irmontarlo.

I due si spintonarono anche, uno per passare e l'altro per difendere la posizione, per via della sede stradale stretta; Beheyt non rispettò le consegne e di neanche mezza ruota infilo Van Looy sul traguardo.

I mesi successivi furono di polemiche, Van Looy prese malissimo la questione, ne fece una questione d'onore; si sa che i fuoriclasse sono tutti permalosi.

Innanzitutto, Beheyt venne licenziato dalla squadra in cui militava e dovette emigrare in Olanda per poter correre.

Inoltre Van Looy diceva apertamente agli organizzatori che se lo volevano nelle loro corse, non doveva essere presente Beheyt; e le occasioni in cui correvano come avversari, Van Looy obbligava la sua squadra a lavorare per impedire a Beheyt di fare la sua corsa.

Insomma, una voglia di cancellarne il nome e di impedirgli di correre, tanto che Beheyt si ritirò abbastanza presto dalle corse, finendo per essere uno dei pochi carneadi ad avere indossato la maglia iridata.

PS...dimenticavo, Renaix e Ronse sono la stessa città, un nome fiammingo ed una francofono...i casi.



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