AS Roma Forum

faro ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 5:52

perche' ci sentiamo Real Madrid e siamo al massimo Real Sociedad

Detto diversamente, ci manca da sempre la giusta dose di umiltà e cinismo
Si arriva a vincere solo se si è disposti a soffrire, a mettere da parte lo specchio in cui rimirarsi (Roma Sampdoria 1 a 2), senza indulgere nei sentimentalismi (vedi Real Madrid con Raul, Juve con Del Piero, Roma con Totti)
Così, quando Bonetti cerca di giocare la palla in Roma Liverpool, invece di calciarla a Piazzale Clodio come avrebbe fatto Scirea (ancor non me ne faccio una ragione dopo quasi 40 anni) , o più modestamente quando Diawara (perché non gioca? Ora lo sappiamo) non manda in angolo la palla col Bodo, o quando ancora si critica Capello perché giocava male, capisci che le difficoltà a noi ci deprimono, invece che fortificarci, e così arrivano le imbarcate

none, non è quesitone di umiltà.
la questione è che hai sempre la coperta troppo corta per certi traguardi e inutilmente lunga per altri.
ogni anno parliamo di imbiancate, in un modo o nell'altro.
la ragione è che essere "competitivi" è una parola vuota: competitivi per cosa? per la champion's league, ad esempio? Ma che significa? essere competitivi per il quarto posto - che ti dà l'ingresso alla CL - non significa essere competitivi per la Cl stessa. significa solo potervi accedere.
poi vi accedi, esci agli ottavi e perdi con lo spezia perché non gliela fai.

pensate alla rosa della juve, che è il doppio della nostra eppure in cl non è mai competitiva.

paz ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 20:47

none, non è quesitone di umiltà.
la questione è che hai sempre la coperta troppo corta per certi traguardi e inutilmente lunga per altri.
ogni anno parliamo di imbiancate, in un modo o nell'altro.
la ragione è che essere "competitivi" è una parola vuota: competitivi per cosa? per la champion's league, ad esempio? Ma che significa? essere competitivi per il quarto posto - che ti dà l'ingresso alla CL - non significa essere competitivi per la Cl stessa. significa solo potervi accedere.
poi vi accedi, esci agli ottavi e perdi con lo spezia perché non gliela fai.

pensate alla rosa della juve, che è il doppio della nostra eppure in cl non è mai competitiva.

Ne riparliamo a fine stagione quando sti maledetti a forza di 1-0 andranno un'altra volta in finale.

Io la vedo così: Mourinho ha piazzato solo riserve per far capire alla società che non ci sono ricambi all'altezza, e non ha preparato la partita con loro. Le riserve hanno capito il giochetto, e, di fronte alle difficoltà coi vichinghi, hanno tolto il piede.

Wonderwall ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 20:53

Ne riparliamo a fine stagione quando sti maledetti a forza di 1-0 andranno un'altra volta in finale.

e come ogni volta se la prenderanno in quel posto

paz ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 21:06

e come ogni volta se la prenderanno in quel posto

Il fatto comunque è che quando non hai la rosa sufficiente per lottare su più fronti bisogna fare pure delle scelte: Lazio e Napoli negli ultimi anni sono arrivati sesti-settimi ma si sono buttati completamente sulla Coppa Italia, lo stesso Inzaghi è uscito scientemente dall'Europa League e a momenti vince il campionato ma comunque arriva quarto.. ecco, noi non sappiamo fare né l'uno né l'altro, diamo un colpo qua e un colpo lá col risultato che finiamo infinocchiati su ogni fronte.

Io credo che il motivo principale abbia molto a che fare, da ben oltre un decennio, con la mancanza di una seria e concreta struttura ed organizzazione societaria, che si è tradotta, conseguentemente, in assenza di un vero progetto tecnico e sportivo.
C’è poi un aspetto, che definirei storico-sociologico, che invece riguarda il nostro modo d’essere, di vivere visceralmente la Roma. Si nutre di emozioni forti, di eccessi, di fomento e di psicodramma. Tutto ciò inevitabilmente si riflette anche sulla squadra, contagiandola. Credo rappresenti davvero un’unicità e, detto tra noi, neanche so se questa storia la cambierei. Viva la pazza gioia di essere romanisti.

Glauco_Hutch ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 21:26

Io credo che il motivo principale abbia molto a che fare, da ben oltre un decennio, con la mancanza di una seria e concreta struttura ed organizzazione societaria, che si è tradotta, conseguentemente, in assenza di un vero progetto tecnico e sportivo.
C’è poi un aspetto, che definirei storico-sociologico, che invece riguarda il nostro modo d’essere, di vivere visceralmente la Roma. Si nutre di emozioni forti, di eccessi, di fomento e di psicodramma. Tutto ciò inevitabilmente si riflette anche sulla squadra, contagiandola. Credo rappresenti davvero un’unicità e, detto tra noi, neanche so sé questa storia la cambierei. Viva la pazza gioia di essere romanisti.

sono in parte d'accordo con te, glauco.
ma la società era "seria" pure con pallotta. la scelta iniziale vedeva manager di primo livello.
poi, dopo la sconfitta con la lazio in ci, è finito subito tutto.
il punto sono i soldi e il potere. i soldi fanno l'ambizione e il potere regola i rapporti con istituzioni, lega, federazione, coni.
per dieci anni ti hanno preso per il culo con lo stadio. dieci cazzo di anni. credi che se fosse stato agnelli o o berlusconi o i qatarioti o i sauditi o l'anima de li mortacci loro sarebbe accaduto lo stesso?

Glauco_Hutch ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 21:26

Io credo che il motivo principale abbia molto a che fare, da ben oltre un decennio, con la mancanza di una seria e concreta struttura ed organizzazione societaria, che si è tradotta, conseguentemente, in assenza di un vero progetto tecnico e sportivo.
C’è poi un aspetto, che definirei storico-sociologico, che invece riguarda il nostro modo d’essere, di vivere visceralmente la Roma. Si nutre di emozioni forti, di eccessi, di fomento e di psicodramma. Tutto ciò inevitabilmente si riflette anche sulla squadra, contagiandola. Credo rappresenti davvero un’unicità e, detto tra noi, neanche so se questa storia la cambierei. Viva la pazza gioia di essere romanisti.

Io invece vorrei provare a vivere qualche anno di normalità ambientale.
Se fosse possibile spostare la franchigia come si fa in NBA porterei la squadra in Umbria o in Abruzzo.

Glauco_Hutch ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 21:26

Io credo che il motivo principale abbia molto a che fare, da ben oltre un decennio, con la mancanza di una seria e concreta struttura ed organizzazione societaria, che si è tradotta, conseguentemente, in assenza di un vero progetto tecnico e sportivo.
C’è poi un aspetto, che definirei storico-sociologico, che invece riguarda il nostro modo d’essere, di vivere visceralmente la Roma. Si nutre di emozioni forti, di eccessi, di fomento e di psicodramma. Tutto ciò inevitabilmente si riflette anche sulla squadra, contagiandola. Credo rappresenti davvero un’unicità e, detto tra noi, neanche so se questa storia la cambierei. Viva la pazza gioia di essere romanisti.

Meraviglioso

Vaevictis ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 17:04

Ma che c'entramo noi? È il Popolo Eletto che ha preferito Barabba. Mannaggia i sandali loro.

Noi siamo stati gli esecutori materiali.

Alfa70 ha scritto: ↑

sabato 23 ottobre 2021, 8:55

Noi siamo stati gli esecutori materiali.

Sì, ma noi eravamo freddi burocrati al servizio della giustizia. La responsabilità morale ce l'hanno quegli altri.

qixand ha scritto: ↑

venerdì 22 ottobre 2021, 17:06

Senti ma che mi dici dei debiti delle società che invece sono pienamente industriali e al passo coi tempi, tipo Juve, Real, le inglesi?
Dicce un po' come lo Stadium ha risolto ogni problema della Juve.

penso che per una decina d'anni io sia stato a spiegare e ribadire come funzionano gli asset tipo lo Stadio di proprietà nell'economia di un bilancio societario su cui si possono basare gli investimenti (ergo gli acquisti di mercato)

evidentemente pensate sia una bufala (detta dal mio prof della LUISS Boccardelli, romanista che mi spiegò come funzionano certe cose nelle società di Calcio) o una roba secondaria rispetto alla pretesa, desiderio, come vogliate chiamarlo non lo so di avere un mecenate che droga il mercato a portafogliate che solo oligarchi russi e sceicchi arabi possono fare al giorno d'oggi

gli sceicchi arabi la Roma non se la prendono, prima di prendere la Roma ne hanno almeno 200 di squadre da comprare... i russi idem, visto che da quelle parti è persino più tifata o simpatizzata la Lazio

la figura paternalista stile Viola e Sensi (che fa parte della cultura di sottobosco de 'sta città) porta ai Ferrero o massimo ai Lotito... se si rigettano certe idee, l'idea di una Roma all'altezza dei tempi è impossibile

premettendo che l'acquisto da parte dei Friedkin è un nonsense di cui sappiamo quasi zero... non parlano, sono delle comparse allo Stadio mute

Non c'è un perché, se ci fosse significherebbe che ciò che è accaduto l'altra sera lo vedremmo o lo avremmo visto anche su altri campi, invece no. Se fosse razionale, la Roma dovrebbe vincere 6/7 a 0 contro una di quelle squadre forti che decidono di mettere le seconde linee in una partita di coppa o di campionato, invece no. Al 99,9% delle squadre può capitare una giornata no o di perdere con un risultato ampio specie se si incontrano squadroni come è successo in diversi casi, ma così spesso, così sistematicamente, con qualsiasi tipo di avversario penso che solo la Roma possa vantare tali figuracce. La Roma purtroppo ha un grave difetto, ha la sconfitta nel suo DNA. È qualcosa di intrinseco, di innato, quando vanno male male becchi una vagonata di goal da chiunque, non importa se più forti della Roma stessa o meno, il risultato non cambia. Se le cose vanno "bene" perdi o arrivi da perdente in finale, che quindi diventa una formalità o una passerella per la squadra avversaria. Quando, quelle poche volte che si allineano i pianeti, riesci a portare a casa un trofeo ti rimane sempre l'amaro in bocca perché sei consapevole che qualsiasi altra squadra ci fosse stata al posto della Roma avebbe vinto 10 volte di più.

principe68 ha scritto: ↑

sabato 23 ottobre 2021, 14:26

penso che per una decina d'anni io sia stato a spiegare e ribadire come funzionano gli asset tipo lo Stadio di proprietà nell'economia di un bilancio societario su cui si possono basare gli investimenti (ergo gli acquisti di mercato)

evidentemente pensate sia una bufala (detta dal mio prof della LUISS Boccardelli, romanista che mi spiegò come funzionano certe cose nelle società di Calcio) o una roba secondaria rispetto alla pretesa, desiderio, come vogliate chiamarlo non lo so di avere un mecenate che droga il mercato a portafogliate che solo oligarchi russi e sceicchi arabi possono fare al giorno d'oggi

gli sceicchi arabi la Roma non se la prendono, prima di prendere la Roma ne hanno almeno 200 di squadre da comprare... i russi idem, visto che da quelle parti è persino più tifata o simpatizzata la Lazio

la figura paternalista stile Viola e Sensi (che fa parte della cultura di sottobosco de 'sta città) porta ai Ferrero o massimo ai Lotito... se si rigettano certe idee, l'idea di una Roma all'altezza dei tempi è impossibile

premettendo che l'acquisto da parte dei Friedkin è un nonsense di cui sappiamo quasi zero... non parlano, sono delle comparse allo Stadio mute

Ma la Juve nonostante lo stadium e gli sponsor finti made in casa, accumula debiti e va in austerity, quindi, ti chiedo ancora: non sarà che sto calcio industriale di cui parli da anni è na gran cazzata?