[Serie A] Roma - Empoli [31/01/15]

[Luke Skywalker]

La mentalità la danno i giocatori più carismatici. Sono tutti in infermeria. E' dura, durissima essere costretti a schiereare ogni settimana una formazione diversa. E lo paghi.
Per me Garcia deve imporgli di lottare per lo scudetto, altro che pensare al secondo posto. E dare un'impronta definitiva: vuoi giocare profondo con i mostri in velocità? Bene, segui quella strada, ma non snervarci con questo possesso palla primo LE, senza averne la rosa adatta. Gioca semplice.

Esatto, è così nella Roma e in tutte le realtà che non hanno costruito nel tempo un ambiente virtuoso, capace di ispirare tutti. Al Barcellona i campioni contano, ma non danno solamente, ricevono pure, perchè se entri lì dentro, la vittoria la respiri, nell'organizzazione, nei discorsi che ti fanno i dirigenti e l'allenatore, nelle critiche che ricevi dai media, nell'esigenza della tifoseria. Al Barcellona spesso DIVENTI campione nella testa, non lo sei già. E così in minor misura alla Juve, nel vecchio Milan, ma anche in piccole realtà (quindi non è un fatto necessariamente legato a una storia vincente ai massimi livelli) come il Dortmund o, ti sorprenderò, l'Athletic Bilbao, che tira fuori il massimo da quel poco che ha per imposizione statutaria. Alla Roma non è così, ci vuole l'eroe che arrivi da fuori e ti salvi, quello che si è costruito la mentalità vincente ALTROVE e prova a inc.ulcartela (già questo dovrebbe far capire che di base a Roma la mentalità vincente, il circolo virtuoso, non c'è). E' stato così con Falcao per esempio. Ma sventurata la terra che ha bisogno di eroi! Se non cambia il sistema, se non cambia la coscienza collettiva, per andare avanti, per far bene, avremo sempre bisogno di eroi. Io invece voglio una Roma diversa, una Roma che sia forte come società e come ambiente. E allora deve crescere la società, d'accordo, ma dobbiamo crescere pure noi. E a ben guardare, è una delle poche cose su cui, dall'esterno, possiamo influire. Per il resto noi non siamo Sabatini nè Garcia, quindi non possiamo fare scelte di mercato o tattiche.

[Luke Skywalker]

rispondo sintetico

La mentalità vincente la costruisci vincendo. Con la mentalità vincente capace che non ti cachi sotto a Torino e non sbagli partite apparentemente già vinte. Ti bastano due o tre giocatori che hanno già vinto e che hanno voglia di vincere ancora e qualcosa cambia all'interno dello spogliatoio.

Il fatturato come valore assoluto te lo dai in faccia, secondo me. Il fatturato che deriva da vittorie in serie, no.

Penso anche io che ci sia un problema che porta a non ottenere il massimo dai giocatori, ma credo sia da cercare all'interno della società.

Ultima osservazione: tutti i giocatori puntano a vincere perché ne va del loro conto in banca. Non credo si contentino delle "coccole" dei tifosi.

Sulla parte in grassetto ti rinvio alla risposta che ho dato sopra a frankolauro, che mi ha mosso le stesse obiezioni.
Sul fatturato non te ne accorgi ma stai dicendo quello che dico io. Perchè te lo dai in faccia? Perchè manca la mentalità!!!!
La società è responsabile e sbaglia molte scelte in abito comunicativo, ma deve combattere pure con un ambiente isterico che non aiuta.
Sulle "coccole" il discorso è semplice. Il rilassamento non è consapevole, è inconscio. Se tu sei in un ambiente di lavoro dove tutti ti rivolgono lodi sperticate, ti trattano da messia, etc. tu razionalmente continui a fare il tuo, ma inconsciamente, sena accorgertene, molli qualcosa, di più o di meno a seconda della tua capacità di isolarti dal contesto. E' psicologia, è umano, ma proprio perchè conosciamo il fenomeno dovremmo contribuire a limitarlo!

[frankolauro]

Esatto, è così nella Roma e in tutte le realtà che non hanno costruito nel tempo un ambiente virtuoso, capace di ispirare tutti. Al Barcellona i campioni contano, ma non danno solamente, ricevono pure, perchè se entri lì dentro, la vittoria la respiri, nell'organizzazione, nei discorsi che ti fanno i dirigenti e l'allenatore, nelle critiche che ricevi dai media, nell'esigenza della tifoseria. Al Barcellona spesso DIVENTI campione nella testa, non lo sei già. E così in minor misura alla Juve, nel vecchio Milan, ma anche in piccole realtà (quindi non è un fatto necessariamente legato a una storia vincente) come il Dortmund o, ti sorprenderò, l'Athletic Bilbao, che con tira fuori il massimo da quel poco che ha per imposizione statutaria. Alla Roma non è così, ci vuole l'eroe che arrivi da fuori e ti salvi, quello che si è costruito la mentalità vincene ALTROVE e prova a incu... (già questo dovrebbe far capire che di base a Roma la mentalità vincente, il circolo virtuoso, non c'è). E' stato così con Falcao per esempio. Ma sventurata la terra che ha bisogno di eroi! Se non cambia il sistema, se non cambia la coscienza collettiva, per andare avanti, per far bene, avremo sempre bisogno di eroi. Io invece voglio una Roma diversa, una Roma che sia forte come società e come ambiente. E allora deve crescere la società, d'accordo, ma dobbiamo crescere pure noi. E a ben guardare, è una delle poche cose su cui, dall'esterno, possiamo influire. Per il resto noi non siamo Sabatini nè Garcia, quindi non possiamo fare scelte di mercato o tattiche.

Finalmente corrette.
Storicamente sei stata una squadra con pochi lampi e tanta mediocrità. Adesso che hai la prospettiva di creare una dinastia, devi tenere duro mantenendo la continuità. Parola poco affine a molti componenti della rosa.
Nota a margine: quest'anno lo stress sta consumando Garcia. Lo vedo troppo assorbito dalla piazza e meno figlio di puttana vincente. Adeguatosi all'appagamento dei giocatori. A una squadra dove, come disse Capello, i giocatori pensavano alle ferie già a marzo.
Per questo i nuovi arrivi ce lo restituiranno più determinato, più cattivo. Più Garcia.
Mi è piaciuto quando ha detto che bisogna tornare a pensare partita dopo partita. E' l'unico modo per vincerle tutte...

[Kalel]

Dovrebbero:

1) essere più equilibrati,
2) non pensare di aver vinto lo scudetto a giugno,
3) non ridicolizzare gli avversari ma rispettarli,
4) non gridare al fenomeno dopo due goal o un doppio passo,
5) non andare a Fiumicino dopo dieci vittorie consecutive,
6) non applaudire dopo un 7-1,
7) non vivere di illusioni, ma valutare con freddezza le situazioni, specie i rapporti di forza reali con le altre squadre,
8) essere più esigenti e CRITICI con la società e con i giocatori, senza però chiedere l'impossibile,
9) giudicare le partite in base al gioco e non solo in base al risultato,
10) non scadere in eccessi di rabbia tipo contestazioni o altro,
11) non pensare di aver raggiunto l'obiettivo prima che sia matematicamente certo il suo raggiungimento,
12) non mitizzare giocatori, allenatori, dirigenti o proprietà,
13) non distruggere un giocatore per antipatia o perchè alla prima partita fa un errore,
14) non fare il pienone a Fiumicino anche per l'ultima sega che arriva,
15) festeggiare solo a risultato raggiunto.

E ce ne sarebebro tante altre. Scommetti che se lo facessimo staremmo meglio noi e renderebbe di più la squadra? Da sempre i romanisti fanno l'esatto contrario.

[jimmy]

Sulla parte i ngrassetto ti rinvio alla risposta che ho dato a franklauro, che mi ha mosso le stesse obiezioni.
Sul fatturato non te ne accorgi ma stai dicendo quello che dico io. Perchè te lo dai in faccia? Perchè manca la mentalità!!!!
La società è responsabile e sbaglia molte scelte in abito comunicativo, ma deve combattere pure con un ambiente isterico che non aiuta.
Sulle "coccole" il discorso è semplice. Il rilassamento non è consapevole, è inconscio. Se tu sei in un ambiente di lavoro dove tutti ti rivolgono lodi sperticate, ti trattano da messia, etc. tu razionalmente continui a fare il tuo, ma inconsciamente, sena accorgertene, molli qualcosa, di più o di meno a seconda della tua capacità di isolarti dal contesto. E' psicologia, è umano, ma proprio perchè conosciamo il fenomeno dovremmo contribuire a limitarlo!

E' un circolo vizioso.
Devi vincere. A quel punto riesci ad avere una mentalità vincente e, forse, riesci a cambiare l'ambiente (se proprio pensi che abbia un effetto negativo). Ma per cominciare a vincere devi avere i giocatori giusti. A quel punto effettivamente il differenziale di fatturato comincia ad avere un senso.
Gli sportivi misurano le loro performance con i risultati sul campo, non con i "like" o i followers. La società non deve far altro che metterli in condizione di ottenere il risultato migliore

[Luke Skywalker]

E' un circolo vizioso.
Devi vincere. A quel punto riesci ad avere una mentalità vincente e, forse, riesci a cambiare l'ambiente (se proprio pensi che abbia un effetto negativo). Ma per cominciare a vincere devi avere i giocatori giusti. A quel punto effettivamente il differenziale di fatturato comincia ad avere un senso.
Gli sportivi misurano le loro performance con i risultati sul campo, non con i "like" o i followers. La società non deve far altro che metterli in condizione di ottenere il risultato migliore

Ok, ma per te, iniziare a vincere è facile se il sistema che hai costruito non ti mette in condizione di sfruttare al 100% le tue risorse? Per me no, o comunque è sempre un obiettivo che devi raggiungere ad handicap, rispetto ad altre piazze che non hanno certe peculiarità e che a parità di risorse e uomini otterrebbero di più. Perchè portarci dietro questo malus, perchè non cambiare, acclerando così il processo e facilitandolo?

[Luke Skywalker]

Finalmente corrette.
Storicamente sei stata una squadra con pochi lampi e tanta mediocrità. Adesso che hai la prospettiva di creare una dinastia, devi tenere duro mantenendo la continuità. Parola poco affine a molti componenti della rosa.
Nota a margine: quest'anno lo stress sta consumando Garcia. Lo vedo troppo assorbito dalla piazza e meno figlio di put*ana vincente. Adeguatosi all'appagamento dei giocatori. A una squadra dove, come disse Capello, i giocatori pensavano alle ferie già a marzo.
Per questo i nuovi arrivi ce lo restituiranno più determinato, più cattivo. Più Garcia.
Mi è piaciuto quando ha detto che bisogna tornare a pensare partita dopo partita. E' l'unico modo per vincerle tutte...

Concordo su tutto. Ripeto che per me l'ambiente non è una causa principale dei problemi, bensì un'importante causa accessoria. Nella storia la Roma è stata spesso mediocre in tutto e questo ha fatto la differenza. Però il tutto si somma al problema "psicologico" di cui sopra, a questa peculiarità tutta romana di credersi sempre 'sto callo senza dimostrarlo. Su Garcia quoto in pieno. E' stato assorbito dalla piazza, ne ha mutuato talune modalità di pensiero. Quindi vedi che l'ambiente, che questa forma mentis collettiva, riesce ad incidere in negativo in modo concreto? Garcia è l'esempio lampante e ti ringrazio di averlo fatto perchè non mi era venuto in mente.

[minuski]

Facciamo che quoto TUTTO quello che ha scritto Luke Skywalker che famo prima.
Confermo quel che scrissi dopo Fiorentina-Roma. Se una squadra che ha appena preso sette gol dal Bayern (squadra più forte del mondo e tutto, ne hai presi SETTE a casa tua) a fine partita si sente cantare "vinceremo il tricolor", perorando la tesi che già da un po' di tempo propugnava tronfio Rudi Garcia, l'ambiente che, inconsciamente o meno, fa sì che i giocatori, anche qui inconsciamente o meno, si adagino anche solo impercettibilmente, il "problema" ambiente c'è, eccome se c'è.
Dico problema virgolettandolo perchè più passa il tempo e più mi convinco che noi siamo perfetti per il discorso di Pasquino e Bellachioma ne 'nell'anno del signore' .
Noi semo gente semplice, de core...
Forse dovremo renderci conto che...
Er core! Maledetto er core, e chi ce l’ha! Ecco a rovina nostra...
E malinconicamente mi vien da pensare che...
se voi esse omo, strappate er core e buttalo lì, 'n dove ce sguazzano le vacche

Quando l'Inter ne prese 5 dallo Schalke in casa, fu contestata sonoramente (come è giusto che sia, quando vinci meriti gli elogi, quando sei umiliato il tifoso deve starti vicino ma ha anche il dovere morale di farti capire che stai sbagliando qualcosa, approccio mentalità giocatori addormentati o qualsiasi altro cazzo). Ed era la squadra campione d'Italia e d'Europa in carica.
Quando la Juve pareggiò col Benfica fu fischiata, perchè aveva giocato male. E aveva fatto 0-0, non aveva neanche perso, ed era la squadra che si avviava a vincere un altro scudetto ed era semifinalista di EL.
Quando il Milan perse in casa con l'Arsenal nel 2008, giocando di merda, fu fischiato. Ed era campione d'Europa e del Mondo in carica.
Noi perdiamo 1-7 e a fine partita, per consolare i nostri beniamini, e per autoconvincerci di quel che ha detto il nostro allenatore, a fine partita gli cantiamo "vinceremo il tricolor".
Io ci provo con grande fatica a capire il senso di tutto ciò, ma non lo trovo.
Maledetto er core e chi ce l'ha!

[jimmy]

Ok, ma per te, iniziare a vincere è facile se il sistema che hai costruito non ti mette in condizione di sfruttare al 100% le tue risorse? Per me no, o comunque è sempre un obiettivo che devi raggiungere ad handicap, rispetto ad altre piazze che non hanno certe pecliarità e che a parità di risorse e uomini otterrebbero di più. Perchè portarci dietro questo malus, perchè non cambiare, acclerando così i lprocesso e facilitandolo?

Io mi preoccuperei prima di avere la squadra e la struttura vincente. Poi, nel caso non vincessi e realizzassi che la sconfitta è stata determinata dall'ambiente mi porrei il problema. Partirei però sempre dalla struttura sportiva e societaria.

Per dirtene una, io al primo tesserato che frignasse per l'arbitraggio (Juve-Roma compresa) toglierei un mese di stipendio.
Poi in Lega mi adopererei per capire come evitare certe cose...

[Kalel]

Facciamo che quoto TUTTO quello che ha scritto Luke Skywalker che famo prima.
Confermo quel che scrissi dopo Fiorentina-Roma. Se una squadra che ha appena preso sette gol dal Bayern (squadra più forte del mondo e tutto, ne hai presi SETTE a casa tua) a fine partita si sente cantare "vinceremo il tricolor", perorando la tesi che già da un po' di tempo propugnava tronfio Rudi Garcia, l'ambiente che, inconsciamente o meno, fa sì che i giocatori, anche qui inconsciamente o meno, si adagino anche solo impercettibilmente, il "problema" ambiente c'è, eccome se c'è.
Dico problema virgolettandolo perchè più passa il tempo e più mi convinco che noi siamo perfetti per il discorso di Pasquino e Bellachioma ne 'nell'anno del signore' .
Noi semo gente semplice, de core...
Forse dovremo renderci conto che...
Er core! Maledetto er core, e chi ce l’ha! Ecco a rovina nostra...
E malinconicamente mi vien da pensare che...
se voi esse omo, strappate er core e buttalo lì, 'n dove ce sguazzano le vacche

Quando l'Inter ne prese 5 dallo Schalke in casa, fu contestata sonoramente (come è giusto che sia, quando vinci meriti gli elogi, quando sei umiliato il tifoso deve starti vicino ma ha anche il dovere morale di farti capire che stai sbagliando qualcosa, approccio mentalità giocatori addormentati o qualsiasi altro cazzo). Ed era la squadra campione d'Italia e d'Europa in carica.
Quando la Juve pareggiò col Benfica fu fischiata, perchè aveva giocato male. E aveva fatto 0-0, non aveva neanche perso, ed era la squadra che si avviava a vincere un altro scudetto ed era semifinalista di EL.
Quando il Milan perse in casa con l'Arsenal nel 2008, giocando di me#da, fu fischiato. Ed era campione d'Europa e del Mondo in carica.
Noi perdiamo 1-7 e a fine partita, per consolare i nostri beniamini, e per autoconvincerci di quel che ha detto il nostro allenatore, a fine partita gli cantiamo "vinceremo il tricolor".
Io ci provo con grande fatica a capire il senso di tutto ciò, ma non lo trovo.
Maledetto er core e chi ce l'ha!

Amen

[frankolauro]

Concordo su tutto. Ripeto che per me l'ambiente non è una causa principale dei problemi, bensì un'importante causa accessoria. Nella storia la Roma è stata spesso mediocre in tutto e questo ha fatto la differenza. Però il tutto si somma al problema "psicologico" di cui sopra, a questa peculiarità tutta romana di credersi sempre 'sto callo senza dimostrarlo. Su Garcia quoto in pieno. E' stato assorbito dalla piazza, ne ha mutuato talune modalità di pensiero. Quindi vedi che l'ambiente, che questa forma mentis collettiva, riesce ad incidere in negativo in modo concreto? Garcia è l'esempio lampante e ti ringrazio di averlo fatto perchè non mi era venuto in mente.

Per farti capire quanto è forte questa squadra, sei cmq a -6 con tutti i giocatori che si sono infortunati almeno una volta, a turno. Basta pochissimo per fare quello sprint e strappare lo scudetto alle merde. E nella sfiga, cmq ci va bene.
Alla squadra servirebbe un distacco emotivo dall'ambiente (va bene l'entusiasmo, non va bene essere "prigionieri del sogno"), e un bagno di umiltà. Poi a giugno faremo i conti...
Fermo restando che la struttura societaria va potenziata e raffinata...

[Tony Brando]

Facciamo che quoto TUTTO quello che ha scritto Luke Skywalker che famo prima.
Confermo quel che scrissi dopo Fiorentina-Roma. Se una squadra che ha appena preso sette gol dal Bayern (squadra più forte del mondo e tutto, ne hai presi SETTE a casa tua) a fine partita si sente cantare "vinceremo il tricolor", perorando la tesi che già da un po' di tempo propugnava tronfio Rudi Garcia, l'ambiente che, inconsciamente o meno, fa sì che i giocatori, anche qui inconsciamente o meno, si adagino anche solo impercettibilmente, il "problema" ambiente c'è, eccome se c'è.
Dico problema virgolettandolo perchè più passa il tempo e più mi convinco che noi siamo perfetti per il discorso di Pasquino e Bellachioma ne 'nell'anno del signore' .
Noi semo gente semplice, de core...
Forse dovremo renderci conto che...
Er core! Maledetto er core, e chi ce l’ha! Ecco a rovina nostra...
E malinconicamente mi vien da pensare che...
se voi esse omo, strappate er core e buttalo lì, 'n dove ce sguazzano le vacche

Quando l'Inter ne prese 5 dallo Schalke in casa, fu contestata sonoramente (come è giusto che sia, quando vinci meriti gli elogi, quando sei umiliato il tifoso deve starti vicino ma ha anche il dovere morale di farti capire che stai sbagliando qualcosa, approccio mentalità giocatori addormentati o qualsiasi altro cazzo). Ed era la squadra campione d'Italia e d'Europa in carica.
Quando la Juve pareggiò col Benfica fu fischiata, perchè aveva giocato male. E aveva fatto 0-0, non aveva neanche perso, ed era la squadra che si avviava a vincere un altro scudetto ed era semifinalista di EL.
Quando il Milan perse in casa con l'Arsenal nel 2008, giocando di me#da, fu fischiato. Ed era campione d'Europa e del Mondo in carica.
Noi perdiamo 1-7 e a fine partita, per consolare i nostri beniamini, e per autoconvincerci di quel che ha detto il nostro allenatore, a fine partita gli cantiamo "vinceremo il tricolor".
Io ci provo con grande fatica a capire il senso di tutto ciò, ma non lo trovo.
Maledetto er core e chi ce l'ha!

ma io trovo che sia anche lodevole sostenere sempre la squadra, incoraggiarli dopo le sconfitte e tutto il resto.

però se tu giocatore su questa cosa ti adagi, sei un pezzo di merda. come è possibile che lo scorso anno i tifosi ti hanno messo il pepe al culo in ritiro e hai corso tutto l'anno come uno stronzo, e quest'anno dopo un'annata nella quale comunque non hai vinto un cazzo, ti permetti di scendere in campo bello sazio?
possibile che vivi senza il minimo interesse per la competizione, la vittoria? tiri solo a campare? a torino c'è una squadra che ha vinto tre scudetti in fila e quest'anno c'ha più fame degli scorsi, dio santo. 'sta cosa mi fa impazzire. ieri sentivo intervista a pirlo: "non abbiamo fatto ancora niente". lui, capito?

[minuski]

Dovrebbero:

1) essere più equilibrati,
2) non pensare di aver vinto lo scudetto a giugno,
3) non ridicolizzare gli avversari ma rispettarli,
4) non gridare al fenomeno dopo due goal o un doppio passo,
5) non andare a Fiumicino dopo dieci vittorie consecutive,
6) non applaudire dopo un 7-1,
7) non vivere di illusioni, ma valutare con freddezza le situazioni, specie i rapporti di forza reali con le altre squadre,
8) essere più esigenti e CRITICI con la società e con i giocatori, senza però chiedere l'impossibile,
9) giudicare le partite in base al gioco e non solo in base al risultato,
10) non scadere in eccessi di rabbia tipo contestazioni o altro,
11) non pensare di aver raggiunto l'obiettivo prima che sia matematicamente certo il suo raggiungimento,
12) non mitizzare giocatori, allenatori, dirigenti o proprietà,
13) non distruggere un giocatore per antipatia o perchè alla prima partita fa un errore,
14) non fare il pienone a Fiumicino anche per l'ultima sega che arriva,
15) festeggiare solo a risultato raggiunto.

E ce ne sarebebro tante altre. Scommetti che se lo facessimo staremmo meglio noi e renderebbe di più la squadra? Da sempre i romanisti fanno l'esatto contrario.

Te vojo bene.

[paolo67]

Se ho difficoltà nel gioco cerco equilibrio.

[Luke Skywalker]

Io mi preoccuperei prima di avere la squadra e la struttura vincente. Poi, nel caso non vincessi e realizzassi che la sconfitta è stata determinata dall'ambiente mi porrei il problema. Partirei però sempre dalla struttura sportiva e societaria.

Per dirtene una, io al primo tesserato che frignasse per l'arbitraggio (Juve-Roma compresa) toglierei un mese di stipendio.
Poi in Lega mi adopererei per capire come evitare certe cose...

E' come il problema dell'uovo e della gallina questo. Chi nasce prima? Nel nostro caso cosa deve nascere prima per innescare il circolo virtuoso? La risposta che do io è: devono crescere entrambi i comparti insieme e armoniosamente. Tutto questo imho.
Sulla multa sono d'accordissimo. E per te è stato fatto? Io non credo, visto che Garcia ha continuato a ripetere del furto per dieci conferenze di fila. Ma se la società si fosse mossa in tal senso comminando la multa e imonendo il silenzio sul tema e la cosa fosse trapelata a mezzo stampa, per te come avrebbero reagito i tifosi? Te lo dico io: si sarebbero schierati con Garcia. Questo significa che sì, la società deve ancora mangiare tante pagnotte, ma la tifoseria non ha ancora capito che per vincere non servono i proclami, non servono gli alibi, non servono le canzoni, non serve l'autocommiserazione, serve LAVORARE e pensare a sè stessi. E questo significa che non è un ambiente maturo.