Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
E mai cambierà.... sono assolutamente convinto che nonostante le colpe di: presidenti, dirigenti,allenatori, calciatori, segretarie,porta borse,massaggiatori e preparatori atletici....e' questa città' che distrugge tutto ciò' che tocca...c'e' poco da fare....e non solo nello sport..aurreja ha scritto:16/3/ Roma-Lione
4 o 5 aprile Roma-Lazie
"Le partite del cuore...le giocano i cantanti"
Roma-Karlsruhe ottobre 1996
Sono passati 21 anni, ma non é cambiato niente di niente
Ultima modifica di Swan78 il sabato 11 marzo 2017, 3:26, modificato 1 volta in totale.
Perdenti nel DNA
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Magari. Certo, non é che poi il proseguo in campo europeo fu trionfale, calcolando che ci fecero fuori i crucchi di Dresda. Se l'avversaria non fosse la Lazie, ti direi che ci sarebbero più chance di poter passare in Coppa Italia piuttosto che in Coppa Uefa. Rosa esigua e lo si sapeva da inizio anno. A gennaio non sei intervenuto in modo degno per poterla migliorare. Ora è ovvio che siano scoppiati tutti. Al momento la squadra va totalmente in apnea dopo nemmeno un'ora di gioco e qualsiasi avversario nei '90 ci mangia in testa. Ritroveremo la condizione come sempre, tra poco meno di un mese e mezzo, proprio per nostra natura e tradizione. Quando i giochi saranno ormai fatti ed in ballo non ci sará più nessun trofeo da poter provare a conquistareLegioXII ha scritto:Aurre' guarda che te sfodero mo'
Coppa Uefa 1988-89
partizan-Roma 4-2
ritorno
Roma-partizan 2-0
Non resta che affidarsi ai corsi e ricorsi storici
Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Swan78 ha scritto: E mai cambierà.... sono assolutamente convinto che nonostante le colpe di: presidenti, dirigenti,allenatori, calciatori, segretarie,porta borse,massaggiatori e preparatori atletici....e' questa città' che distrugge tutto ciò' che tocca...c'e' poco fare....e non solo nello sport..
Swan, con me sfondi una porta aperta. Infatti resterei ore e ore a leggere i tuoi dolorosi profusi malesseri (che sottoscrivo sempre in pieno) nei confronti di Roma e della Roma
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Società, dirigenza, allenatori, giocatori: una grande delusione! Ma fino a che c'è speranza forza Roma mia!
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Ti ringrazio, contraccambio nel modo più assoluto!!!aurreja ha scritto:
Swan, con me sfondi una porta aperta. Infatti resterei ore e ore a leggere i tuoi dolorosi profusi malesseri (che sottoscrivo sempre in pieno) nei confronti di Roma e della Roma
Ultima modifica di Swan78 il sabato 11 marzo 2017, 3:27, modificato 2 volte in totale.
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Come non detto... questa squadra è e rimarrà mediocre per X e Y ragioni...
Squadra di inetti guidati da un incapace.
"E so' piu' vivo e so' più bbono... No nun te lasso mai, Roma capoccia, der mondo infame!"
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Sta stagione mi ricorda tristemente quella del primo anno di Capello, a febbraio eravamo in piena lotta scudetto e agli ottavi di Coppa Uefa, nel giro di uno-due mesi sbragamo in campionato e usciamo pure dall'Europa col Leeds, per fortuna che almeno quest'anno il rischio della beffa di vedere uno scudetto vinto da quegli altri non ce sta, anche se temo per la Coppa Italia..
Più le cose cambiano, più restano le stesse (AS Roma)
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
La Roma perde male anche questa sfida, forse la più importante, la terza consecutiva in 9 giorni tra coppe e campionato, la quarta nella ultime cinque se si considera anche il ritorno con gli spagnoli: inutile e con la squadra B, ma perdere non fa mai bene, e infatti. Aveva vinto 4-0 a Villarreal e 3-1 a Milano, quindi come si spiega questo crollo? Si spiega col mercato, con la condizione fisica, ma anche con gli errori commessi dall'allenatore, che non da oggi alterna prestazioni brillanti e débâcle clamorose nelle coppe (con la Roma, ma anche con lo Zenit).
Il peccato originale avviene ad agosto, Roma eliminata dal Porto e mercato compromesso (niente Borja, ma Paredes è più forte di Pjanic), risorse limitate e addirittura assenti per gennaio. Sbaglia Vermaelen, sbaglia De Rossi, sbaglia Jesus, ma sbaglia anche Spalletti. La squadra sbanda, poi si riprende e arriva a giocarsi lo scudetto (?) a Torino. Gerson titolare, bisogna arginare Alex Sandro. Messaggi trasversali - nessuno vuole giocare a destra? Ecco il fenomeno brasiliano - utilissimi alla squadra. A gennaio non si può prendere nessuno, arriva un'elemosina proprio dal Lione (crudele), Spalletti avverte tutti: questa squadra gli sta bene, vuole dare più minuti a Totti ed El Shaarawy, ma in primavera potrebbe crollare: qualcosa non torna. Se la cicogna non ti porta nulla, non fai giocare 90 minuti a Nainggolan col Crotone, magari gli avresti allungato la vita di una settimana. Provi a ruotare di più, rischi qualcosa, non aspetti l'ineluttabile. Tiene comunque il 2° posto, rischia una figuraccia col Cesena, cade a Genova. Serviva Vermaelen per giocare la palla: all'improvviso, solo a Genova. Andiamo avanti.
Arriva il derby di Coppa Italia, la lazio fa le barricate, tiene davanti solo Immobile e Anderson. Tre difensori centrali: troppi, ci infilano due volte dall'esterno. Salah non riesce mai a partire. Col Napoli saranno quattro, e l'egiziano resterà misteriosamente in panchina per più di un tempo. C'erano praterie. Dzeko è morto e non la becca mai di testa, ma in questa stagione non si può giocare più senza centravanti, semplicemente non si può, e altri non ve ne sono.
Le partite, i momenti si possono gestire, a Lione si può reagire, ma non c'è più benzina. La Roma va sotto, rimonta, ma dura un tempo. Nel secondo c'è solo il Lione, 3-0. El Shaarawy entra a 1 minuto dalla fine, un minuto prezioso risparmiato a Dzeko. C'è ancora il ritorno, c'è tempo per altre polemiche da raccordo, per scaricare responsabilità.
Intanto l'ossessione della vittoria si sta trasformando nella vittoria dell'ossessione: quella romanista che non sa uscire dalla sua storia, e diventare qualcos'altro.
Il peccato originale avviene ad agosto, Roma eliminata dal Porto e mercato compromesso (niente Borja, ma Paredes è più forte di Pjanic), risorse limitate e addirittura assenti per gennaio. Sbaglia Vermaelen, sbaglia De Rossi, sbaglia Jesus, ma sbaglia anche Spalletti. La squadra sbanda, poi si riprende e arriva a giocarsi lo scudetto (?) a Torino. Gerson titolare, bisogna arginare Alex Sandro. Messaggi trasversali - nessuno vuole giocare a destra? Ecco il fenomeno brasiliano - utilissimi alla squadra. A gennaio non si può prendere nessuno, arriva un'elemosina proprio dal Lione (crudele), Spalletti avverte tutti: questa squadra gli sta bene, vuole dare più minuti a Totti ed El Shaarawy, ma in primavera potrebbe crollare: qualcosa non torna. Se la cicogna non ti porta nulla, non fai giocare 90 minuti a Nainggolan col Crotone, magari gli avresti allungato la vita di una settimana. Provi a ruotare di più, rischi qualcosa, non aspetti l'ineluttabile. Tiene comunque il 2° posto, rischia una figuraccia col Cesena, cade a Genova. Serviva Vermaelen per giocare la palla: all'improvviso, solo a Genova. Andiamo avanti.
Arriva il derby di Coppa Italia, la lazio fa le barricate, tiene davanti solo Immobile e Anderson. Tre difensori centrali: troppi, ci infilano due volte dall'esterno. Salah non riesce mai a partire. Col Napoli saranno quattro, e l'egiziano resterà misteriosamente in panchina per più di un tempo. C'erano praterie. Dzeko è morto e non la becca mai di testa, ma in questa stagione non si può giocare più senza centravanti, semplicemente non si può, e altri non ve ne sono.
Le partite, i momenti si possono gestire, a Lione si può reagire, ma non c'è più benzina. La Roma va sotto, rimonta, ma dura un tempo. Nel secondo c'è solo il Lione, 3-0. El Shaarawy entra a 1 minuto dalla fine, un minuto prezioso risparmiato a Dzeko. C'è ancora il ritorno, c'è tempo per altre polemiche da raccordo, per scaricare responsabilità.
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Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
A 34 anni credo di poter dire magari con un pizzico di presunzione, che emotivamente conosco Roma meglio delle mie tasche. Lo scrissi già una volta lo ribadisco.
Il problema è Roma. Nulla ha un senso logico. Oggi va aggiunto:
Un presidente che nel momento in cui sei in gioco su tutto non strappa un paio di prestiti, un allenatore che comincia a vedere fantasmi con ossessiva compulsività parlando di Totti e allenare la juve pur sapendo di entrare in trappole che doveva assolutamente evitare, squadra che si scioglie alle 1' difficoltà. Come se il loro capire di non essere lo gerrard o il Batistuta che la città gli ha fatto credere di essere lì distrugga e li sciolga come neve al sole
"La juve è l unica società più forte del proprio ambiente" Mario sconcerti che stavolta straquoto
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
rosromanista ha scritto:A 34 anni credo di poter dire magari con un pizzico di presunzione, che emotivamente conosco Roma meglio delle mie tasche. Lo scrissi già una volta lo ribadisco.
Il problema è Roma. Nulla ha un senso logico. Oggi va aggiunto:
Un presidente che nel momento in cui sei in gioco su tutto non strappa un paio di prestiti, un allenatore che comincia a vedere fantasmi con ossessiva compulsività parlando di Totti e allenare la juve pur sapendo di entrare in trappole che doveva assolutamente evitare, squadra che si scioglie alle 1' difficoltà. Come se il loro capire di non essere lo gerrard o il Batistuta che la città gli ha fatto credere di essere lì distrugga e li sciolga come neve al sole
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Dirò una scemenza assoluta... ma non si può usare qualche primavera per far rifiatare i giocatori?
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Potrei dire lo stesso, ci basta poco per intuire il finale. La sceneggiatura però è sempre imprevedibile.rosromanista ha scritto:A 34 anni credo di poter dire magari con un pizzico di presunzione, che emotivamente conosco Roma meglio delle mie tasche.
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
tutto giustooswald ha scritto:La Roma perde male anche questa sfida, forse la più importante, la terza consecutiva in 9 giorni tra coppe e campionato, la quarta nella ultime cinque se si considera anche il ritorno con gli spagnoli: inutile e con la squadra B, ma perdere non fa mai bene, e infatti. Aveva vinto 4-0 a Villarreal e 3-1 a Milano, quindi come si spiega questo crollo? Si spiega col mercato, con la condizione fisica, ma anche con gli errori commessi dall'allenatore, che non da oggi alterna prestazioni brillanti e débâcle clamorose nelle coppe (con la Roma, ma anche con lo Zenit).
Il peccato originale avviene ad agosto, Roma eliminata dal Porto e mercato compromesso (niente Borja, ma Paredes è più forte di Pjanic), risorse limitate e addirittura assenti per gennaio. Sbaglia Vermaelen, sbaglia De Rossi, sbaglia Jesus, ma sbaglia anche Spalletti. La squadra sbanda, poi si riprende e arriva a giocarsi lo scudetto (?) a Torino. Gerson titolare, bisogna arginare Alex Sandro. Messaggi trasversali - nessuno vuole giocare a destra? Ecco il fenomeno brasiliano - utilissimi alla squadra. A gennaio non si può prendere nessuno, arriva un'elemosina proprio dal Lione (crudele), Spalletti avverte tutti: questa squadra gli sta bene, vuole dare più minuti a Totti ed El Shaarawy, ma in primavera potrebbe crollare: qualcosa non torna. Se la cicogna non ti porta nulla, non fai giocare 90 minuti a Nainggolan col Crotone, magari gli avresti allungato la vita di una settimana. Provi a ruotare di più, rischi qualcosa, non aspetti l'ineluttabile. Tiene comunque il 2° posto, rischia una figuraccia col Cesena, cade a Genova. Serviva Vermaelen per giocare la palla: all'improvviso, solo a Genova. Andiamo avanti.
Arriva il derby di Coppa Italia, la lazio fa le barricate, tiene davanti solo Immobile e Anderson. Tre difensori centrali: troppi, ci infilano due volte dall'esterno. Salah non riesce mai a partire. Col Napoli saranno quattro, e l'egiziano resterà misteriosamente in panchina per più di un tempo. C'erano praterie. Dzeko è morto e non la becca mai di testa, ma in questa stagione non si può giocare più senza centravanti, semplicemente non si può, e altri non ve ne sono.
Le partite, i momenti si possono gestire, a Lione si può reagire, ma non c'è più benzina. La Roma va sotto, rimonta, ma dura un tempo. Nel secondo c'è solo il Lione, 3-0. El Shaarawy entra a 1 minuto dalla fine, un minuto prezioso risparmiato a Dzeko. C'è ancora il ritorno, c'è tempo per altre polemiche da raccordo, per scaricare responsabilità.
Intanto l'ossessione della vittoria si sta trasformando nella vittoria dell'ossessione: quella romanista che non sa uscire dalla sua storia, e diventare qualcos'altro.
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Re: Stagione 2016/17 - Riflessioni, analisi, commenti
Incredibile poi come l'unica partita azzeccata di questo tour de force è stata quella che alla fin fine non contava un emerita ceppa
Maledetta inter-Roma
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A chi infama butta 'n occhio... credi ar grillo... no a pinocchio
MULTRAS
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