Antonio Conte
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Re: Antonio Conte
Conte al Chelsea è un'incognita imho. Lo stimo molto come allenatore ma c'è quell'elemento di provincialismo nel suo carattere che francamente qualche dubbio lo crea. Se si adatta all'Inghilterra farà certamente bene, altrimenti la vedo dura. Non mi sorprenderei se si rivelasse un classico animale da campionato italiano alla fine della fiera.
Detto questo, si può veramente dire che, vuoi o non vuoi, la scuola italiana si è ormai imposta a livello europeo e gode di una stima immensa. Siamo il paese con il livello medio più alto dal punto di vista degli allenatori. All'estero si vive di qualche fenomeno estemporaneo (vedi Guardiola) che magari per impatto sul gioco supera pure i nostri, ma tutto sommato se si guarda ai grandi numeri i nostri tecnici sono di gran lunga i più apprezzati. Questo dovrebbe farci riflettere su due cose:
1) la qualità del nostro settore tecnico. Penso sia l'ultima eredità del calcio italiano che fu. La scuola di Coverciano lavora bene, c'è poco da fare. Continuiamo a produrre ottima "maestranze" e quindi validi allenatori, preparatori atletici, tattici, DS etc. E' un patrimonio da non disperdere nonché il motivo per cui, secondo me, a parità di risorse ma anche con un leggero svantaggio rispetto agli altri (ora c'è purtroppo un abisso) le squadre italiane saranno sempre le più vincenti. Troppo alta la qualità media degli operatori rispetto a quanto si vede all'estero, vedi Premier, dove si buttano nel cesso ogni anno vagonate di milioni.
2) Ha ragione Spalletti quando dice che ci siamo evoluti. E' vero che l'attenzione maniacale alla difesa è rimasta, ma oggi viene abbinata ad altro. Gli allenatori che propongono gioco sono tanti ormai: Sarri, Spalletti, Montella, Conte, Allegri etc. Questo è stato il passaggio decisivo, perchè se non proponi un gioco di livello anche davanti oggi in Europa non ti prendono. Diciamo che c'è stato Sacchi, il post-Sacchi caratterizzato da tentativi di imitazione ma anche da una grande crisi di rigetto delle sue idee, e ora si è arrivati ad una sintesi equilibrata e armoniosa tra il classico gioco all'italiana e l'eresia sacchiana.
Detto questo, si può veramente dire che, vuoi o non vuoi, la scuola italiana si è ormai imposta a livello europeo e gode di una stima immensa. Siamo il paese con il livello medio più alto dal punto di vista degli allenatori. All'estero si vive di qualche fenomeno estemporaneo (vedi Guardiola) che magari per impatto sul gioco supera pure i nostri, ma tutto sommato se si guarda ai grandi numeri i nostri tecnici sono di gran lunga i più apprezzati. Questo dovrebbe farci riflettere su due cose:
1) la qualità del nostro settore tecnico. Penso sia l'ultima eredità del calcio italiano che fu. La scuola di Coverciano lavora bene, c'è poco da fare. Continuiamo a produrre ottima "maestranze" e quindi validi allenatori, preparatori atletici, tattici, DS etc. E' un patrimonio da non disperdere nonché il motivo per cui, secondo me, a parità di risorse ma anche con un leggero svantaggio rispetto agli altri (ora c'è purtroppo un abisso) le squadre italiane saranno sempre le più vincenti. Troppo alta la qualità media degli operatori rispetto a quanto si vede all'estero, vedi Premier, dove si buttano nel cesso ogni anno vagonate di milioni.
2) Ha ragione Spalletti quando dice che ci siamo evoluti. E' vero che l'attenzione maniacale alla difesa è rimasta, ma oggi viene abbinata ad altro. Gli allenatori che propongono gioco sono tanti ormai: Sarri, Spalletti, Montella, Conte, Allegri etc. Questo è stato il passaggio decisivo, perchè se non proponi un gioco di livello anche davanti oggi in Europa non ti prendono. Diciamo che c'è stato Sacchi, il post-Sacchi caratterizzato da tentativi di imitazione ma anche da una grande crisi di rigetto delle sue idee, e ora si è arrivati ad una sintesi equilibrata e armoniosa tra il classico gioco all'italiana e l'eresia sacchiana.
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Re: Antonio Conte
Personalmente questa cosa si traduce pure in termini di gioco. Le partite italiane sono piu` interessanti da un punto di vista puramente calcistico rispetto a quelle della "famosa" premier, visto che la tattica e i movimenti sono le cose principali che decidono le partite (in premier invece vince sostanzialmente chi corre piu` veloce e tira piu` forte).
Purtroppo il livello dei calciatori (probabilmente anche per questo - lo disse allegri anni fa quando diceva che a forza di insegnare i tagli e le diagonali non esistono piu` dribblatori) e` piu` scarso, quindi in europa si fanno figure magre. pero` un Torino come quello dell'anno scorso, allenato da un bravissimo allenatore, arriva a un passo dai quarti contro una squadra che vale forse 50 volte. Cosi` come la giuve l'anno scorso giunge in finale trascinata da Tevez, da un sorteggio benevolo ma anche dalle buone strategie sui 180. E la stessa Roma di Spalletti, ancora acerba, quest'anno mette in difficolta` la squadra piu` costosa del mondo.
Purtroppo il livello dei calciatori (probabilmente anche per questo - lo disse allegri anni fa quando diceva che a forza di insegnare i tagli e le diagonali non esistono piu` dribblatori) e` piu` scarso, quindi in europa si fanno figure magre. pero` un Torino come quello dell'anno scorso, allenato da un bravissimo allenatore, arriva a un passo dai quarti contro una squadra che vale forse 50 volte. Cosi` come la giuve l'anno scorso giunge in finale trascinata da Tevez, da un sorteggio benevolo ma anche dalle buone strategie sui 180. E la stessa Roma di Spalletti, ancora acerba, quest'anno mette in difficolta` la squadra piu` costosa del mondo.
"Si attacca in sette, si difende in nove" - "la migliore maniera di occupare il campo e` con due linee da tre e una da quattro" - "tra Maradona e Cruijff mi prendo sempre Cruijff".
a rileggerci,
Vittorio
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Re: Antonio Conte
Si condividoLuke Skywalker ha scritto:Conte al Chelsea è un'incognita imho. Lo stimo molto come allenatore ma c'è quell'elemento di provincialismo nel suo carattere che francamente qualche dubbio lo crea. Se si adatta all'Inghilterra farà certamente bene, altrimenti la vedo dura. Non mi sorprenderei se si rivelasse un classico animale da campionato italiano alla fine della fiera.
Detto questo, si può veramente dire che, vuoi o non vuoi, la scuola italiana si è ormai imposta a livello europeo e gode di una stima immensa. Siamo il paese con il livello medio più alto dal punto di vista degli allenatori. All'estero si vive di qualche fenomeno estemporaneo (vedi Guardiola) che magari per impatto sul gioco supera pure i nostri, ma tutto sommato se si guarda ai grandi numeri i nostri tecnici sono di gran lunga i più apprezzati. Questo dovrebbe farci riflettere su due cose:
1) la qualità del nostro settore tecnico. Penso sia l'ultima eredità del calcio italiano che fu. La scuola di Coverciano lavora bene, c'è poco da fare. Continuiamo a produrre ottima "maestranze" e quindi validi allenatori, preparatori atletici, tattici, DS etc. E' un patrimonio da non disperdere nonché il motivo per cui, secondo me, a parità di risorse ma anche con un leggero svantaggio rispetto agli altri (ora c'è purtroppo un abisso) le squadre italiane saranno sempre le più vincenti. Troppo alta la qualità media degli operatori rispetto a quanto si vede all'estero, vedi Premier, dove si buttano nel cesso ogni anno vagonate di milioni.
2) Ha ragione Spalletti quando dice che ci siamo evoluti. E' vero che l'attenzione maniacale alla difesa è rimasta, ma oggi viene abbinata ad altro. Gli allenatori che propongono gioco sono tanti ormai: Sarri, Spalletti, Montella, Conte, Allegri etc. Questo è stato il passaggio decisivo, perchè se non proponi un gioco di livello anche davanti oggi in Europa non ti prendono. Diciamo che c'è stato Sacchi, il post-Sacchi caratterizzato da tentativi di imitazione ma anche da una grande crisi di rigetto delle sue idee, e ora si è arrivati ad una sintesi equilibrata e armoniosa tra il classico gioco all'italiana e l'eresia sacchiana.
Infatti piu mi sgolavo per avere allenatore italiano piu quello prendeva stranieri.
Se non era per zecca quello ce vomitava bielsa o sampaoli
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Re: Antonio Conte
Work hard. Have fun. Make history.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Antonio Conte
El Pais: "stipendio di oltre 10 milioni di euro, più anni di contratto rispetto a quelli proposti, la possibilità di portare cinque componenti del suo staff, un grande investimento a gennaio e pieni poteri sulle operazioni in entrata e in uscita"
Ecco perché il Real Madrid non ha concluso la trattativa con Conte
Però così non troverà posto in altri club se fa queste richieste. Rimarrà fermo per un bel po’.
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Però così non troverà posto in altri club se fa queste richieste. Rimarrà fermo per un bel po’.
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Re: Antonio Conte
se si abbassa di molto lo stipendio, troverebbe posto da noiMark ha scritto:El Pais: "stipendio di oltre 10 milioni di euro, più anni di contratto rispetto a quelli proposti, la possibilità di portare cinque componenti del suo staff, un grande investimento a gennaio e pieni poteri sulle operazioni in entrata e in uscita"
Ecco perché il Real Madrid non ha concluso la trattativa con Conte
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claudio
ti offro il mio sangue è questo il mio oro... regalami ardore e io spiccherò il volo
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Re: Antonio Conte
oggi in un modo o nell'altro si libera dal Chelsea. Ma già mette le mani avanti che vuole una squadra in grado di puntare alla Champions in 2 anni. Per me è già d'accordo con l'Inter.
...però "la pirateria uccide il calcio"
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Re: Antonio Conte
Inter e squadra che punta alla Champions in due anni, non stanno bene insieme nella stessa frase.
Certo al 90% andrà da loro.
- skotos
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Re: Antonio Conte
si ma escludendo la Juve che non penso se lo ripiji, tra Inter, Milan e Roma che lo cercano ai suoi occhi i nerazzurri hanno più appeal. E poi c'è Marotta.
...però "la pirateria uccide il calcio"
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Re: Antonio Conte
Non credete a questa voce, la solita callata. Basta ragionare sulla dimensione attuale della Roma.
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