Cronaca italiana

[darracq]

19 Luglio 1992, via d'Amelio. Per non dimenticare.
"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene." - Paolo Borsellino

[Mammax]

Insomma, tutti i quartieri sembrano sempre meno civili. Ho visto cardi di un metro e mezzo crescere ai parioli, tassisti puntare me e una amica un coltello davanti l’ambasciata americana, persone derubate un po’ ovunque... forse a Napoli è un fatto di quartieri, qui sta diventando un marasma sempre più surreale

Non credo, l'andazzo è semplicemente oscillante. Oggi va così, domani va meglio, dopodomani va peggio. Non ci vedo una caduta verso il basso, che mi sembra piuttosto figlia di esperienze personali e pessimismo dilagante.

[AsUsual]

Non credo, l'andazzo è semplicemente oscillante. Oggi va così, domani va meglio, dopodomani va peggio. Non ci vedo una caduta verso il basso, che mi sembra piuttosto figlia di esperienze personali e pessimismo dilagante.

Se lo dici tu, una curiosità hai sempre vissuto a Roma?

[bibbiena78]

Non credo, l'andazzo è semplicemente oscillante. Oggi va così, domani va meglio, dopodomani va peggio. Non ci vedo una caduta verso il basso, che mi sembra piuttosto figlia di esperienze personali e pessimismo dilagante.

Certo, negli anni 80 c'era l'eroina e negli anni 70 il piombo.
Ciò non vuol dire che oggi la situazione sia rosea.

[Doom]

Il problema in Italia va ben oltre gli spacciatori stranieri.

E' questione di educazione, letteralmente. Sono nato nel nord Europa. A scuola di teorico si faceva ben poco, ma cercavano di insegnarti un sacco di cose a livello umano. Sembrerà roba melensa, ma eravamo talmente abituati da sempre a quella mentalità, che quando avevamo qualcosa la condividevamo. Giocavamo insieme, senza voler essere protagonisti. Si imparava e convivere pacificamente, in gruppo. Se c'era un compito in classe nessuno copiava, perché non c'era il culto del voto alto. Tanto alla fine delle elementari chi non era dotato a scuola veniva semplicemente spinto verso istituti professionalizzanti.

All'arrivo in Italia mi sembrava di essere in un altro pianeta. A scuola cercavano di insegnarti unicamente nozioni su nozioni (fin da subito troppe). Se qualcuno si comportava male gli insegnanti non facevano nulla. Al limite un richiamo, sorridendo, ma nessuna punizione. I ragazzini volevano fare tutti i duri, fighi, quelli che trasgredivano. Non c'era il minimo rispetto per le regole, e nei confronti del prossimo. I compiti in classe fondamentalmente consistevano a una gara a chi fosse il più furbo. I voti alti li prendeva più che altro chi si sapeva ingegnare nel copiare. La cultura della condivisione non esiste minimamente. Tutti pensano a sé.

Ora datemi del crucco rompicoglioni, ma la verità è che mi sono sempre sentito italiano al 100% (i miei genitori sono italiani) e mi rende davvero triste pensare che nel MIO paese le cose funzionino così male. Finché non si attuerà una rivoluzione culturale (non chiedetemi come) non cambierà una fava qua.

Perdonatemi l'ot, ma l'argomento mi stava a cuore e volevo aggiungere il mio punto di vista "esterno".

[bibbiena78]

Caro Doom, gli italiani sono questi. Lo sono sempre stati. Anarchici e individualisti (tranne che nella tragedia).
Infatti il meglio di sé lo hanno sempre dato: sotto imperatori/dittatori o sotto il dio denaro.

[faro]

viva waldorf-steiner

scherzi a parte, condivido molto di quanto dici, doom

[porcaccia]

Tutto giusto, fermo restando che i famosi paesi portati alla condivisione hanno scatenato le più grandi guerre di cui il pianeta abbia memoria.
Il pacifismo interno inteso come difesa del proprio sistema.
Una deriva verso la quale ci stiamo spingendo "serenamente" anche noi.
Mai stato nazionalista, ma certe cose mi urtano, anche perché a fronte di chi dice una cosa c'è chi ti dice l'esatto contrario.
L'Italia è un paese alla deriva, Roma è una città d'incivili, tutto vero, ma l'educazione scolastica c'entra poco; esiste una predisposizione culturale alla furbizia retaggio di una storia ricca d'eventi e tragedie che hanno attraversato secoli.
La scuola deve fornire "nozioni" insieme a tante altre cose.

[robfel3000]

Condivido molto ,per esperienza e conoscenza ,la cosa che più detesto è la mancanza di educazione e del concetto di pubblico tanto da non sentirmi italiano e reputare ridicoli gli appelli all orgoglio nazionale ,oltretutto il concetto di nazione figlio dell 800 romantico è del tutto superato in un mondo globalizzato ma qui ancora stiamo facendo a comunisti e fascisti per esempio
Personalmente e per esperienze personali non sento di definirmi per appartenenza geografica
Mi definisco "cittadino del mondo romanista"

[robfel3000]

Tutto giusto, fermo restando che i famosi paesi portati alla condivisione hanno scatenato le più grandi guerre di cui il pianeta abbia memoria.
Il pacifismo interno inteso come difesa del proprio sistema.
Una deriva verso la quale ci stiamo spingendo "serenamente" anche noi.
Mai stato nazionalista, ma certe cose mi urtano, anche perché a fronte di chi dice una cosa c'è chi ti dice l'esatto contrario.
L'Italia è un paese alla deriva, Roma è una città d'incivili, tutto vero, ma l'educazione scolastica c'entra poco; esiste una predisposizione culturale alla furbizia retaggio di una storia ricca d'eventi e tragedie che hanno attraversato secoli.
La scuola deve fornire "nozioni" insieme a tante altre cose.

Giusto, se vi capita riguardo i danni del sistema nordico dell educazione e del modello sociale c è un docu-film "la teoria svedese dell amore "che svela aspetti abbastanza terrificanti su quel sistema

[il_noumeno]

Ragazzi, la discussione è interessante, ma off topic.

[bibbiena78]

Spinazzola avrebbe apprezzato

[21008]

Ragazzi, la discussione è interessante, ma off topic.

Magari spostiamola in un topic apposito. Il forum sta morendo, gli interventi e gli utenti che scrivono sono dimezzati, se castriamo una delle poche discussioni interessanti degli ultimi 15 gg non vedo grandi prospettive

[il_noumeno]

Meno male che ho scritto che è interessante, non c’è alcuna volontà di cassare una discussione. Potete continuare altrove. Sto col telefono, non posso spostare. Scegliete un posto consono o aprite un topic, più tardi sarà mi cura raggruppare il tutto.

Per il resto, non ci saranno discussioni interessanti, ma c’è gente che si confronta in un buon numero di topic senza utenti che si rincorrono per farsi la guerra in fazioni. Prima la prospettiva era la caciara quotidiana più assoluta con un numero senza senso di segnalazioni, messaggi privati allo staff, lamentele, polemiche pubbliche che - semplicemente - non era più gestibile. È stata una decisione dolorosa, ma inevitabile. Speriamo possano rientrare con altro spirito.

[faro]

come ho gia' detto, inevitabile forse per la moderazione e la gestione (di cui vi ringrazio) ma probabilmente non per la fruizione del forum

almeno questo e' il mio parere: il forum ci ha rimesso, per me