Discriminazione e razzismo
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Re: Discriminazione e razzismo
Vabbè però netflix esagera, pure Achilleil_noumeno ha scritto: ↑sabato 27 luglio 2019, 16:58Gli Stati Uniti sono una società multirazziale, dove vedere afroamericani, caucasici, asiatici integrati rappresenta la normalità. E, siccome, ai tempi di Walt Disney (sul quale è meglio stendere un velo pietoso) le discriminazioni erano istituzionalizzate, non vi pare che sia un bene aver posto in essere un cambiamento? I film riflettono la società figlia dell’affirmative action, dei matrimoni gay, etc? Meno male, mi viene da dire. Inoltre i film cinesi sono, de facto, rivolti al mercato domestico, a differenza dei blockbuster americani.
La forzatura sarebbe raccontare il mondo fermo agli anni 40. Ve fanno la sirenetta nera? Non c’è alcun disegno dietro. Hanno finito le idee e cercano di rimpacchettare qualcosa che aveva una confezione diversa, assicurandosi un box office di livello con una formula che funziona. Una volta è la sirenetta nera, un’altra Angelina Jolie che te fa Malefica.
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Re: Discriminazione e razzismo
Ma guarda che per me alcune scelte sono assolutamente discutibili. Però non ci vedo alcuna disegno dietro. Al limite, solo logiche commerciali (di cui, in primis, beneficeranno dei bianchi). Certe scelte allargano il target.AsUsual ha scritto: Vabbè però netflix esagera, pure Achille
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Re: Discriminazione e razzismo
Si condivido, non vedo disegni sotto. Alcune volte poi non c è niente di male nel reinterpretare i personaggi. Altre volte poi come come Achille sono forzatureil_noumeno ha scritto: ↑sabato 27 luglio 2019, 20:55Ma guarda che per me alcune scelte sono assolutamente discutibili. Però non ci vedo alcuna disegno dietro. Al limite, solo logiche commerciali (di cui, in primis, beneficeranno dei bianchi). Certe scelte allargano il target.
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Re: Discriminazione e razzismo
Può anche non esserci il disegno dietro ma non fanno nulla per non farlo sembrare tale o per trovare altre idee davvero innovative. Ciò che stanno facendo va contro la natura stessa dei prodotti in questione.il_noumeno ha scritto: ↑sabato 27 luglio 2019, 16:58Gli Stati Uniti sono una società multirazziale, dove vedere afroamericani, caucasici, asiatici integrati rappresenta la normalità. E, siccome, ai tempi di Walt Disney (sul quale è meglio stendere un velo pietoso) le discriminazioni erano istituzionalizzate, non vi pare che sia un bene aver posto in essere un cambiamento? I film riflettono la società figlia dell’affirmative action, dei matrimoni gay, etc? Meno male, mi viene da dire. Inoltre i film cinesi sono, de facto, rivolti al mercato domestico, a differenza dei blockbuster americani.
La forzatura sarebbe raccontare il mondo fermo agli anni 40. Ve fanno la sirenetta nera? Non c’è alcun disegno dietro. Hanno finito le idee e cercano di rimpacchettare qualcosa che aveva una confezione diversa, assicurandosi un box office di livello con una formula che funziona. Una volta è la sirenetta nera, un’altra Angelina Jolie che te fa Malefica.
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Re: Discriminazione e razzismo
Ma infatti - tornando a quanto detto diversi post indietro - la mancanza di innovazione è il vero problema. Non hanno molte altre strade che trovare una confezione diversa a quanto già proposto in passato, mancando le idee e le storie. Allargando, se possibile il target.
Poi la vera ipocrisia è che nelle stesse aziende che producono questi film, aldilà delle quote minime previste dall'affermative action in poi, le discriminazioni e la disuguaglianza sono ancora presenti. Lo spiegava mirabilmente uno del cast di When they see us, nello speciale sulla serie di Oprah (su Netflix, consiglio entrambi - lo speciale e la serie - anche per dare una giusta dimensione a quello che realmente significa il termine "discriminazione").
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Re: Discriminazione e razzismo
assolutamente noil_noumeno ha scritto: ↑sabato 27 luglio 2019, 16:58E, siccome, ai tempi di Walt Disney (sul quale è meglio stendere un velo pietoso) le discriminazioni erano istituzionalizzate, non vi pare che sia un bene aver posto in essere un cambiamento?
perché se c'è una cosa peggiore del razzismo vero (di gran lunga peggiore) è la retorica umanitaria impastata di commerciale per educare popolino e bambini ai valori democratici, il trattare la cultura come qualcosa di pedagogico strumentale
preferisco 100.000 volte i negrissimi e orgogliosi di esserlo nella loro diversità Sly & the Family Stone e roba accattivante tipo Shaft, che riflette anche con violenza le differenze
mi riservo il diritto di studiare e approfondire il cinema nigeriano senza accodarmi alla manfrina pro-immigrazionista e terzomondista schifosa che mi dovrebbe insegnare a convivere con nigeriani poveri in Europa
le coscienze delle persone le cambi con la qualità dell'esperienza... non con un mondo al ribasso e la Sirenetta ne(g)ra
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Re: Discriminazione e razzismo
io parlavo d'altro. Ma temo che tu non abbia letto.principe68 ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2019, 9:11assolutamente no
perché se c'è una cosa peggiore del razzismo vero (di gran lunga peggiore) è la retorica umanitaria impastata di commerciale per educare popolino e bambini ai valori democratici, il trattare la cultura come qualcosa di pedagogico strumentale
preferisco 100.000 volte i negrissimi e orgogliosi di esserlo nella loro diversità Sly & the Family Stone e roba accattivante tipo Shaft, che riflette anche con violenza le differenze
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Re: Discriminazione e razzismo
no io non ho letto altroil_noumeno ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2019, 9:28io parlavo d'altro. Ma temo che tu non abbia letto.
perché di fatto me la sto prendendo con quei bianchissimi culi o facce tali che lavorano nelle majors e creano questi obbrobri meticci nazionalpopolari per pecoroni dei botteghini
piuttosto che investire davvero sulla vera cultura afro, rinnovata oggi, o africana o bianca vera
mi hanno frantumato i coglioni, perché rovinano tutto... anche e soprattutto la considerazione di quella che una volta si chiamava blaxploitation e che davanti a 'sta merda è roba SACRA
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Re: Discriminazione e razzismo
io nel passaggio quotato, parlavo della società, non di cinema. E con i bianchi delle major e alcune scelte me la sono presa prima di te. Ho solo riferito che - avendoci a che fare tutti i giorni con questa gente - si tratta di convenienza, opportunità e - sopratutto - mancanza di idee. Ho anche parlato di ipocrisia e discriminazioni persistenti.principe68 ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2019, 9:35no io non ho letto altro
perché di fatto me la sto prendendo con quei bianchissimi culi o facce tali che lavorano nelle majors e creano questi obbrobri meticci nazionalpopolari per pecoroni dei botteghini
piuttosto che investire davvero sulla vera cultura afro, rinnovata oggi, o africana o bianca vera
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Re: Discriminazione e razzismo
sì ma l'ipocrisia e le discriminazioni persistenti non li cambi facendo 'sti obbrobri
li cambi con le esperienze e la qualità provata in prima persona... e invece no, questa è l'epoca dei pedagoghi della bontà che a forza e in modo del tutto innaturale devono appioppare il modo di vivere la cultura e la vita quotidiana
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Re: Discriminazione e razzismo
ma io ti sto dicendo che non c'è alcuna volontà di cambiare la testa delle persone, ma di mandare più gente al cinema possibile, ri-confenzionando storie "sicure" e allargando l'audience. È marketing. Nulla di più, nulla di meno. Non c'è alcuna imposizione culturale, anche perché, per l'appunto, nelle major - come nella società - continuano ad esserci discriminazioni che l'affirmative action ha solo in parte limitato.principe68 ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2019, 9:42sì ma l'ipocrisia e le discriminazioni persistenti non li cambi facendo 'sti obbrobri
li cambi con le esperienze e la qualità provata in prima persona... e invece no, questa è l'epoca dei pedagoghi della bontà che a forza e in modo del tutto innaturale devono appioppare il modo di vivere la cultura e la vita quotidiana
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Re: Discriminazione e razzismo
La serie e' molto bella, ma credo abbia sottovalutato quanto quello sia un modus operandi standard della polizia americana. Giusto una settimana fa c'e' stato un caso uguale - un minorenne condannato per un omicidio/stupro che non aveva commesso, per una confessione estratta con le botte nonostante le prove del DNA - che era un bianco povero.il_noumeno ha scritto: ↑lunedì 29 luglio 2019, 13:01Ma infatti - tornando a quanto detto diversi post indietro - la mancanza di innovazione è il vero problema. Non hanno molte altre strade che trovare una confezione diversa a quanto già proposto in passato, mancando le idee e le storie. Allargando, se possibile il target.
Poi la vera ipocrisia è che nelle stesse aziende che producono questi film, aldilà delle quote minime previste dall'affermative action in poi, le discriminazioni e la disuguaglianza sono ancora presenti. Lo spiegava mirabilmente uno del cast di When they see us, nello speciale sulla serie di Oprah (su Netflix, consiglio entrambi - lo speciale e la serie - anche per dare una giusta dimensione a quello che realmente significa il termine "discriminazione").
Come disse tempo fa un mio nume tutelare[1], negli USA spesso si confonde la questione di classe con quella razziale.
[1] Il dottor Kareem Abdul Jabbar, leggetelo se capite l'inglese https://time.com/3132635/ferguson-comin ... s-warfare/
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Re: Discriminazione e razzismo
Una cosa che ho imparato lavorando con gli USA e' che non possiamo applicare le nostre categorie alla loro questione razziale.
I nativi e gli afroamericani (e in misura minore i sudamericani) sono stati in condizione di schiavitu' e poi di segregazione e svantaggio per secoli, e ancora oggi vivono in condizioni che nemmeno nei quartieri piu' disperati delle metropoli del meridione.
C'e' un razzismo istituzionale, sottile e persistente, che li mantiene nella loro condizione di svantaggio. Che si cerchi oggi di bilanciare (anche in modo goffo e che appare a noi europei forzato) queste ingiustizie storiche ha senso.
Se le cose continuano come ora, posso immaginarmi che tra 50 anni noi saremo nella stessa condizione, visto come trattiamo la gente di colore e in generale i non-occidentali.
I nativi e gli afroamericani (e in misura minore i sudamericani) sono stati in condizione di schiavitu' e poi di segregazione e svantaggio per secoli, e ancora oggi vivono in condizioni che nemmeno nei quartieri piu' disperati delle metropoli del meridione.
C'e' un razzismo istituzionale, sottile e persistente, che li mantiene nella loro condizione di svantaggio. Che si cerchi oggi di bilanciare (anche in modo goffo e che appare a noi europei forzato) queste ingiustizie storiche ha senso.
Se le cose continuano come ora, posso immaginarmi che tra 50 anni noi saremo nella stessa condizione, visto come trattiamo la gente di colore e in generale i non-occidentali.
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Re: Discriminazione e razzismo
no, qui mi riferivo non ai cinque di Central Park, ma alla persistente discriminazione sui set spiegata da uno del cast di When They See Us.joe ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2019, 10:27La serie e' molto bella, ma credo abbia sottovalutato quanto quello sia un modus operandi standard della polizia americana. Giusto una settimana fa c'e' stato un caso uguale - un minorenne condannato per un omicidio/stupro che non aveva commesso, per una confessione estratta con le botte nonostante le prove del DNA - che era un bianco povero.
Come disse tempo fa un mio nume tutelare[1], negli USA spesso si confonde la questione di classe con quella razziale.
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