Discriminazione e razzismo

[FoveaASR]

Quoto Alectric.

[siamocosì]

Avendo imparato a conoscere un pizzico della sensibilità di Alectric sull'argomento in questione, non credo che l'argomento da lui introdotto verta su quella tipologia di espressioni. Penso che gli esempi da te citati vadano presi in generale con più leggerezza Fabio.

la sensibilità di alectric? ma se è un cacacazzi instancabile

[alectric]

la sensibilità di alectric? ma se è un cacacazzi instancabile

Già il fatto che ancora te rispondo denota un tasso di sensibilità elevatissima...

[Loddr16]

la sensibilità di alectric? ma se è un cacacazzi instancabile

Ma perché, per una volta che scrivo qualcosa di serio, devi stare qui a sindacare?

[siamocosì]

Già il fatto che ancora te rispondo denota un tasso di sensibilità elevatissima...

il fatto che te rispondo significa che ho le palle d'acciaio

[sessantotto]

ma se uno dice: sono fiero di essere figlio di una dinastia di banchieri svizzeri oppure sono fiero di essere figlio di contadini lucani fara' una certa differenza no ?

personalmente credo che essere fieri di qualcosa che non si è fatto personalmente (per il quale non c'è stato un lavoro o un'impresa) sia abbastanza stupido

non sono fiero essere romano, ma sono fiero di aver pubblicato un libro che ha avuto più di mille download (per esempio)


per il resto trovo stucchevole, inutile e stupida questa tendenza pedagogico / retorica a voler insegnare a tutti il rispetto delle frange di popolazioni storicamente più deboli

con i sensi di colpa e le censure


chi dice "negri" al posto di "neri" come ad esempio anch'io continuerà a farlo, apprezzando un negro individualmente e non per le contraddizioni della Storia, per le quali non ho alcuna responsabilità

questo atteggiamento porta molta più voglia di reagire con razzismi veri e presunti, che educare per buone cause e a un'integrazione possibile

[FoveaASR]

Secondo me questo ragionamento è una comoda foglia di fico.

[sessantotto]

Secondo me questo ragionamento è una comoda foglia di fico.

ma foglia di fico di cosa?

io non ho mai trattato un negro, un frocio, una lesbica, un contadino male... e se miei simili di pelle (che sono tutt'altro che simili di testa) l'hanno fatto in passato non è colpa mia

io non devo sentirmi in colpa di niente... non ho colpe della fame nel mondo, della situazione disastrosa in Africa, non ho colpe della Shoah, dei Gulag o delle foibe o delle Fosse Ardeatine

la dovete smettere con 'sti approcci educativi ridicoli, che di educativo non hanno niente, bensì sono retorici, palesemente falsi e di una formalità di cartapesta, contro cui è facile scagliarsi e rivendicare una libertà anche di giocare verbalmente pesantemente di politicamente scorretto

[Bob Gray]

ma foglia di fico di cosa?

io non ho mai trattato un negro, un frocio, una lesbica, un contadino male... e se miei simili di pelle (che sono tutt'altro che simili di testa) l'hanno fatto in passato non è colpa mia

io non devo sentirmi in colpa di niente... non ho colpe della fame nel mondo, della situazione disastrosa in Africa, non ho colpe della Shoah, dei Gulag o delle foibe o delle Fosse Ardeatine

la dovete smettere con 'sti approcci educativi ridicoli, che di educativo non hanno niente, bensì sono retorici, palesemente falsi e di una formalità di cartapesta, contro cui è facile scagliarsi e rivendicare una libertà anche di giocare verbalmente pesantemente di politicamente scorretto

Senti, quando parli di una persona che nella vita ha fallito le mete che si era prefisso, tu lo chiami fallito? Il fallito è uno che fallisce no? È una parola, come un altra. Come ciccione, indica tanta ciccia, che è un insulto? O deficiente. O zoppo, da zoppìa... Handicappato, da handicap. Se hai un amico di colore, uno che è finito in miseria e uno con l' anca logora con cui devi uscire a cena, parlandone col tuo amico gay cone dici: " oh frocio, stasera mi faccio quattro salti in padella col negro, il fallito e lo zoppo, vuoi venire anche tu? Ti compriamo la grattachecca'

Perchè così se finisce soli, magari poi se va dallo psicologo e qualcuno te chiama matto.

Spero di essermi fatto capire. Il senso dell opportunità nello scegliere la terminologia adeguata alla situazione ed all 'ambiente in cui ci si muove, rientra nel complesso delle norme di civiltà.

[alectric]

Senti, quando parli di una persona che nella vita ha fallito le mete che si era prefisso, tu lo chiami fallito? Il fallito è uno che fallisce no? È una parola, come un altra. Come ciccione, indica tanta ciccia, che è un insulto? O deficiente. O zoppo, da zoppìa... Handicappato, da handicap. Se hai un amico di colore, uno che è finito in miseria e uno con l' anca logora con cui devi uscire a cena, parlandone col tuo amico gay cone dici: " oh frocio, stasera mi faccio quattro salti in padella col negro, il fallito e lo zoppo, vuoi venire anche tu? Ti compriamo la grattachecca'

Perchè così se finisce soli, magari poi se va dallo psicologo e qualcuno te chiama matto.

Spero di essermi fatto capire. Il senso dell opportunità nello scegliere la terminologia adeguata alla situazione ed all 'ambiente in cui ci si muove, rientra nel complesso delle norme di civiltà.

Non avrei saputo rendere il concetto in maniera più brillante.
Sicuramente sarei stato più serioso e per questo certamente meno comunicativo...

Nelle parole di principe leggo parecchio rancore nei confronti non si sa bene di chi, ma per quanto possa comprendere e condividere il fatto che non è certamente colpa sua se qualcuno è nato negro, frocio o storpio, è altrettanto vero che non è nemmeno colpa loro se lui si comporta da sociopatico e per questo si trovano a patire il peso della sua insensibilità.

Più che altro mi piacerebbe sapere se questo suo approccio verbalmente pesante e politicamente scorretto è sua pratica abituale ed in quali contesti. Se non avesse problemi ad usarla con suo superiore al lavoro che magari è portatore di handicap, o se incontra un poliziotto di colore o se per caso dovesse avere un parente omosessuale...

Perchè io sono anche d'accordo sul generico concetto di affermazione della propria individualità, ma ritengo sia un concetto che non necessariamente cozzi col rispetto di alcune convenzioni sociali basiche...

In buona sostanza, se non ce ne frega un cazzo del rispetto delle convenzioni, per me possiamo anche cacare per strada o mostrare il pisello in una scuola elementare o dare dei coglioni massificati ad una moltitudine di persone allo stadio, sempre che non lo evitiamo per autoconservazione perchè quella si, sarebbe la quintessenza dell'ipocrisia...

[sessantotto]

Senti, quando parli di una persona che nella vita ha fallito le mete che si era prefisso, tu lo chiami fallito?

tutti quanti a nostro modo siamo dei falliti... nella vita di ognuno ci sono le vittorie e le sconfitte

io sono un fallito per tantissime cose... e ho avuto anche delle vittorie. Come tutti... è un discorso che non ha senso, perché qui in ballo c'è una tendenza a mettere soggezione in contesti goliardici come uno stadio o un intrattenimento tra amici

Se hai un amico di colore, uno che è finito in miseria e uno con l' anca logora con cui devi uscire a cena, parlandone col tuo amico gay cone dici: " oh frocio, stasera mi faccio quattro salti in padella col negro, il fallito e lo zoppo, vuoi venire anche tu? Ti compriamo la grattachecca'

se esco con un amico di colore o gay non parlo in questo modo

in primis perché è un comportamento da idioti infantili... in secondo luogo perché è una forzatura bella e buona. Si può avere tranquillamente un amico omosessuale e fare poi una battuta scema sui froci o andare sopra le righe. Così come con altre categorie di persone

Perchè così se finisce soli, magari poi se va dallo psicologo e qualcuno te chiama matto.

Spero di essermi fatto capire. Il senso dell opportunità nello scegliere la terminologia adeguata alla situazione ed all 'ambiente in cui ci si muove, rientra nel complesso delle norme di civiltà.

non si finisce soli perché con amici parlo di negri o froci

si finisce soli o per propria scelta oppure per mancanza di argomenti


come sempre si fanno degli esempi forzatissimi per brutalizzare fenomeni talmente innocui, perché non mi pare che stiamo in Alabama negli anni '50 e personalmente non faccio parte del KKK, che è persino noioso stare qui a rispondere

e comunque il coro su Lukaku è spassosissimo ed è giusto che allo stadio certe cose si facciano

[sessantotto]

Nelle parole di principe leggo parecchio rancore nei confronti non si sa bene di chi, ma per quanto possa comprendere e condividere il fatto che non è certamente colpa sua se qualcuno è nato negro, frocio o storpio, è altrettanto vero che non è nemmeno colpa loro se lui si comporta da sociopatico e per questo si trovano a patire il peso della sua insensibilità.

ma insensibilità de che?

a parte il fatto che per me essere "negri" o "froci" non è un difetto fisico come essere "storpi"

è pieno di negri che stimo enormemente e ogni giorno mi vesto di capi d'abbigliamento firmati da "froci"

fate un discorso delirante


il mio rancore non è nei confronti delle minoranze, prescindendo che a mio modo anche io faccio parte di controculture e altro

il mio è fastidio verso un approccio pedagogico al problema atto ad instillare a forza una "sensibilità" ostentata, che non ha senso in quanto non mi pare che io vada in giro a torturare persone, non le giudico malate o chissà altro

ci posso fare una battuta con altri amici... o anche con la persona stessa, che sarebbe idiota se non capisse lo spirito assolutamente superficiale del tutto

è 'sta ricerca di educare le masse che è indecente... e secondo me fa sì che tante persone rispolverino la loro intolleranza più recondita

perché obiettivamente è un atteggiamento petulante e stupido

[sessantotto]

Più che altro mi piacerebbe sapere se questo suo approccio verbalmente pesante e politicamente scorretto è sua pratica abituale ed in quali contesti. Se non avesse problemi ad usarla con suo superiore al lavoro che magari è portatore di handicap, o se incontra un poliziotto di colore o se per caso dovesse avere un parente omosessuale...

a parte il fatto che non ho mai avuto amici di colore (giusto un insegnante in palestra) o gay (l'interesse condiviso per le donne è sempre stato un motore trainante delle mie amicizie)

non è che vado in giro a dire "negro o frocio di merda"

negro e frocio non li uso neanche tantissimo, al massimo le rare volte che passo momenti effimeri in gruppo con amici

e per dire ad esempio che Malcom X è tale o Valentino lo stilista è tale (quando parlo informalmente)

certo non è che quando presento un film di Spike Lee dico che Fai la Cosa Giusta rappresenta in pieno la cultura dei negri dei primi anni '90... dirò che rappresenta la cultura "black"

poi ai miei amici dirò che Spike Lee è un negro che fa un cinema comprensibile soprattutto da negri newyorkesi come lui

e non c'è niente di male o di offensivo... solo la petulante retorica storica del "termine usato dagli schiavisti nelle navi negriere del XIX secolo, che portavano negli Stati Confederati d'America i poveri schiavi incatenati che poi venivano messi a coltivare i campi di cotone della Georgia etc. etc." è odiosa e francamente inutile

[sessantotto]

e comunque nei mondi anglosassoni questa tendenza è ancora più terribile... a volte seguo i forum di costume americani e il livello di perbenismo formale è allucinante

tra un po' non se potrà neanche più dire che Charlize Theron è un pezzo di fica, che me la tromberei in un fienile davanti, sopra e sotto (per rispetto del corpo femminile)

o addirittura ci si dovrà sentire in colpa se di primo acchitto tra Charlize Theron e Laura Boldrini uno si tromberebbe la prima, anche imbruttita come nel film Monster (perché la Natura è ingiusta ed è irrispettoso verso le persone bruttine adorare le strafiche)

[siamocosì]

io non amo il politicaly correct che ormai ha raggiunto vette allucinanti. per quanto riguarda il linguaggio credo che molto dipenda dal contesto in cui ci trova. me fanno ridere quelli che si offendono per i cori cosiddetti di discriminazione territoriale mentre va bene cantare la mamma di cassano è una puttana. io allo stadio canto o coleroso terremotato ma ad un collega napoletano non direi le stesse cose, a meno di non avere una grandissima intimità che garantisca la comprensione di un tono scherzoso. nel mio parlato quotidiano amichevole uso termini che ovviamente non uso in contesti professionali o in una conversazione con persone con cui non sto in intimità. molto spesso mi capita di dare della stronza a mia figlia o ad un amico e non lo farei mai con un collega o una persona con cui non sono in intimità.

penso che molti equivoci nascano dalla natura stessa di un forum e ancor di più di un forum di pallone nel quale si usa spesso una terminologia molto disinvolta. è lo stesso motivo per cui si da serenamente della merda a persone che neanche si conoscono come i giocatori mentre magari la stessa persona non lo direbbe al proprio capo. la verità è che questa è una comunità di sconosciuti con sensibilità che non conosciamo ed è facile offendere senza volerlo. d'altro canto un forum di pallone è divertente anche perchè un po' sopra le righe come uno stadio.

inizialmente mi infastidiva molto il linguaggio che si usa nei confronti della chiesa o di chi si sente di destra poi ho deciso di declassarlo a linguaggio da bar e fare spallucce visto che l'alternativa sarebbe stata tra uscire dal forum o aspettare sotto casa un bel po' di persone