Coronavirus
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Re: Coronavirus
Non facevo il paragone con Israele.AmoLaMaglia ha scritto: ↑venerdì 5 marzo 2021, 11:54ragazzi
con tutta la buona volontà ma non si può prendere Israele come esempio
un paese piccolo con pochi milioni di abitanti e fortemente militarizzato
dai
Era soltanto una notizia. Per noi è importante per analizzare tra poche settimane quanti casi e morti avranno e capire che risultati si ottengono con la vaccinazione di massa
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Re: Coronavirus
Solo per queste patologie permettono la prenotazione online: https://www.salutelazio.it/documents/10 ... e1e0a37548
Gli altri devono passare per medico di base o strutture dove sono in cura (tocca vedere però se quelli lo sanno e se sono abilitati a farla sta prenotazione)
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Re: Coronavirus
Istat: nel 2020 il numero più alto di morti dal Dopoguerra
Nel 2020 in Italia il numero di morti è stato il più alto dal Dopoguerra. Lo certifica l’Istat che segnala come lo scorso anno siano morte 746.146 persone. In particolare tra marzo e dicembre 2020, ovvero dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19, la percentuale di decessi è cresciuta del 21%, oltre 100mila in più rispetto alla media del periodo tra il 2015 e il 2019. In Lombardia tra marzo e maggio dello scorso anno i morti sono aumentati del 111,8%. A livello nazionale oltre il 10% delle morti è dovuta al Covid.
Dati da far conoscere ai complottisti del "muoiono col covid e non per covid"
Nel 2020 in Italia il numero di morti è stato il più alto dal Dopoguerra. Lo certifica l’Istat che segnala come lo scorso anno siano morte 746.146 persone. In particolare tra marzo e dicembre 2020, ovvero dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19, la percentuale di decessi è cresciuta del 21%, oltre 100mila in più rispetto alla media del periodo tra il 2015 e il 2019. In Lombardia tra marzo e maggio dello scorso anno i morti sono aumentati del 111,8%. A livello nazionale oltre il 10% delle morti è dovuta al Covid.
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Re: Coronavirus
il primo ministro australiano chiede all'unione europea di intevenire riguardo le 250000 dosi di astrazeneca bloccate in italia su ordine del governo draghi
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Re: Coronavirus
Vaccini per l'Australia, a Johnson non piace la mossa di Draghi: "Limitare le esportazioni mette a rischio la lotta al virus"
ilmauro ha scritto: non ce capisco un cazzo
postromantico ha scritto: so 'na merda Mattè
'na grande merda.
fidati.
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Re: Coronavirus
Domani e domenica dovevano vaccinare gli over 80 nel mio comune. Avevamo allestito un centro vaccinazioni assecondando ogni richiesta dell'azienda sanitaria. Prenotazioni (232) a orari scaglionati per evitare pericoli di assembramenti. Stamattina sopralluogo finale per curare gli ultimi dettagli. Ore 14:30 telefonata per dirci che non hanno le dosi per domani e dobbiamo rimandare. In un comune confinante dovevano iniziare oggi alle 12 e li hanno chiamati alle 11 per annullare.
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Re: Coronavirus
Considerando che in Australia il covid non c'è, e che sono morte 11 persone negli ultimi 4 mesi, mentre qui uccide centinaia di persone al giorno, direi che possono pure aspettare tranquilli, tacci loro
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Re: Coronavirus
esatto quello per inserire gli estremamente vulnerabili. dimmi te se non è surreale non riuscire ad inserire un estremamente vulnerabile. io non so se draghi ci riuscirà ma se toglie la sanità alle regioni per me si mette al livello di de gasperi
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Re: Coronavirus
Sarà lo stralcio della linea Arcuriantoniocs ha scritto: ↑venerdì 5 marzo 2021, 15:01Domani e domenica dovevano vaccinare gli over 80 nel mio comune. Avevamo allestito un centro vaccinazioni assecondando ogni richiesta dell'azienda sanitaria. Prenotazioni (232) a orari scaglionati per evitare pericoli di assembramenti. Stamattina sopralluogo finale per curare gli ultimi dettagli. Ore 14:30 telefonata per dirci che non hanno le dosi per domani e dobbiamo rimandare. In un comune confinante dovevano iniziare oggi alle 12 e li hanno chiamati alle 11 per annullare.
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Re: Coronavirus
Coronavirus, vaccini: convertiti (e adattati) 200 centri per i tamponi
Nei drive through militari attesi fino a 300 mila persone al giorno. Confermato la scelta di procedere per fasce d’eta, forse con la correzione dell’indice di vulnerabilità. Scorte di fiale per zone rosse e in caso di necessità
Saranno i drive through della Difesa, le strutture utilizzate oggi per fare i tamponi, il cuore della fase due della campagna vaccinale. Al momento sono 150, ai quali si aggiungono i tre ospedali da campo di Aosta, Perugia e Cosenza. L’idea è di convertirli tutti in centri vaccinali con gli aggiustamenti necessari, dotandoli ad esempio della emergency room da utilizzare in caso di problemi, non prevista per i tamponi. E di portarli in tutto a 200.
Con una media di 1.500 somministrazioni al giorno per struttura — numero prudenziale visto che il drive through della Cecchignola a Roma può viaggiare a 2.500 — si arriva a 300 mila dosi al giorno. La metà di quelle 600 mila che da aprile dovrebbero rappresentare la velocità di crociera della campagna. I grandi numeri si possono fare nelle grandi strutture. E per questo si valuta di utilizzare nei drive through della Difesa non solo i medici militari e i volontari della Protezione civile ma anche i medici di famiglia.
Concentrare gli sforzi sulle grandi strutture non significa ignorare che per arrivare ovunque servono anche interventi di altro tipo. Non di massa ma chirurgici. Per questo la Difesa ha pronte anche 10 task force mobili che potranno raggiungere i paesi isolati o comunque più lontani dai centri vaccinali per operazioni concentrate nel giro di poche ore. Mentre i medici di famiglia, oltre che nelle strutture militari, daranno naturalmente il loro contributo negli ambulatori e a domicilio.
Nell’incontro di ieri con le Regioni e i ministri della Salute (Roberto Speranza) e degli Affari regionali (Mariastella Gelmini), il nuovo commissario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha convenuto sull’idea di conservare alcune scorte di vaccini per «eventuali emergenze o necessità». Una sorta di «fondo di solidarietà» che servirà per rinforzare le forniture dove il numero dei contagi cresce di più, con 7 milioni di dosi in arrivo entro marzo. Intanto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, propone di produrre in Italia il vaccino russo Sputnik V.
Confermato che da aprile salterà il criterio delle categorie — gli insegnanti, gli avvocati e così via — che finora ha regolato le precedenze in modo spesso discutibile. Come deciso già sabato scorso si andrà dai più anziani ai più giovani. Ma con una possibile correzione secondo l’indice di vulnerabilità, che tiene conto anche delle patologie.
Nei drive through militari attesi fino a 300 mila persone al giorno. Confermato la scelta di procedere per fasce d’eta, forse con la correzione dell’indice di vulnerabilità. Scorte di fiale per zone rosse e in caso di necessità
Saranno i drive through della Difesa, le strutture utilizzate oggi per fare i tamponi, il cuore della fase due della campagna vaccinale. Al momento sono 150, ai quali si aggiungono i tre ospedali da campo di Aosta, Perugia e Cosenza. L’idea è di convertirli tutti in centri vaccinali con gli aggiustamenti necessari, dotandoli ad esempio della emergency room da utilizzare in caso di problemi, non prevista per i tamponi. E di portarli in tutto a 200.
Con una media di 1.500 somministrazioni al giorno per struttura — numero prudenziale visto che il drive through della Cecchignola a Roma può viaggiare a 2.500 — si arriva a 300 mila dosi al giorno. La metà di quelle 600 mila che da aprile dovrebbero rappresentare la velocità di crociera della campagna. I grandi numeri si possono fare nelle grandi strutture. E per questo si valuta di utilizzare nei drive through della Difesa non solo i medici militari e i volontari della Protezione civile ma anche i medici di famiglia.
Concentrare gli sforzi sulle grandi strutture non significa ignorare che per arrivare ovunque servono anche interventi di altro tipo. Non di massa ma chirurgici. Per questo la Difesa ha pronte anche 10 task force mobili che potranno raggiungere i paesi isolati o comunque più lontani dai centri vaccinali per operazioni concentrate nel giro di poche ore. Mentre i medici di famiglia, oltre che nelle strutture militari, daranno naturalmente il loro contributo negli ambulatori e a domicilio.
Nell’incontro di ieri con le Regioni e i ministri della Salute (Roberto Speranza) e degli Affari regionali (Mariastella Gelmini), il nuovo commissario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha convenuto sull’idea di conservare alcune scorte di vaccini per «eventuali emergenze o necessità». Una sorta di «fondo di solidarietà» che servirà per rinforzare le forniture dove il numero dei contagi cresce di più, con 7 milioni di dosi in arrivo entro marzo. Intanto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, propone di produrre in Italia il vaccino russo Sputnik V.
Confermato che da aprile salterà il criterio delle categorie — gli insegnanti, gli avvocati e così via — che finora ha regolato le precedenze in modo spesso discutibile. Come deciso già sabato scorso si andrà dai più anziani ai più giovani. Ma con una possibile correzione secondo l’indice di vulnerabilità, che tiene conto anche delle patologie.
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Re: Coronavirus
Vaccini Covid Lazio, sospese prenotazioni online per 65 e 64enni: siero AstraZeneca anche per 75-70 anni
Sarebbero dovute partire a mezzanotte le prenotazioni sul portale regionale SaluteLazio per i 65enni e i 64enni (quindi nati nel 1956 e nel 1957). Ma la Regione Lazio ha appena comunicato che i clic saranno sospesi temporaneamente, «poiché è imminente la nuova circolare del ministero della Salute — spiega in una nota l’unità di crisi Covid — che dovrebbe ampliare la fascia di età per la somministrazione del vaccino AstraZeneca». Un allargamento alla fascia d’età 75-70 anni che segue quello già avvenuto qualche settimana fa, quando l’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) dall’iniziale via libera all’uso per gli under 55, ne aveva consentito la somministrazione fino ai 65 anni. E che colmerebbe così il vuoto che si è venuto a creare nelle campagne vaccinali Covid tra i 65 e gli 80 anni (per gli anziani era stato approvato l’uso di Pfizer e Moderna).
«Da fonti ufficiali abbiamo appreso che nelle prossime ore sarà emanata la nuova circolare — continua la nota — e per questo abbiamo deciso di sospendere le prenotazioni affinché vi sia un pieno allineamento con le indicazioni nazionali». Continuano per i nati nel ‘56 e ‘57 le richieste di vaccinazione tramite i propri medici di medicina generale: al momento sono 1.188 su 4 mila del territorio i camici bianchi che hanno iniziato le immunizzazioni.
Sarebbero dovute partire a mezzanotte le prenotazioni sul portale regionale SaluteLazio per i 65enni e i 64enni (quindi nati nel 1956 e nel 1957). Ma la Regione Lazio ha appena comunicato che i clic saranno sospesi temporaneamente, «poiché è imminente la nuova circolare del ministero della Salute — spiega in una nota l’unità di crisi Covid — che dovrebbe ampliare la fascia di età per la somministrazione del vaccino AstraZeneca». Un allargamento alla fascia d’età 75-70 anni che segue quello già avvenuto qualche settimana fa, quando l’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) dall’iniziale via libera all’uso per gli under 55, ne aveva consentito la somministrazione fino ai 65 anni. E che colmerebbe così il vuoto che si è venuto a creare nelle campagne vaccinali Covid tra i 65 e gli 80 anni (per gli anziani era stato approvato l’uso di Pfizer e Moderna).
«Da fonti ufficiali abbiamo appreso che nelle prossime ore sarà emanata la nuova circolare — continua la nota — e per questo abbiamo deciso di sospendere le prenotazioni affinché vi sia un pieno allineamento con le indicazioni nazionali». Continuano per i nati nel ‘56 e ‘57 le richieste di vaccinazione tramite i propri medici di medicina generale: al momento sono 1.188 su 4 mila del territorio i camici bianchi che hanno iniziato le immunizzazioni.
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