Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
Io penso alle persone.
Al sacrosanto diritto di una persona a dire : "ora basta".
E niente e nessuno ha il diritto di non rispettare quella volontà.
Al sacrosanto diritto di una persona a dire : "ora basta".
E niente e nessuno ha il diritto di non rispettare quella volontà.
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
Così però continui a sviare: nessuno parla di infrangere la legge, stiamo parlando della tua visione e del perchè pensi che, in un caso come quello proposto da Porcaccia, tu pensi che sia giusto negare alla persona consapevole il diritto di scegliere il suo destino e che debba invece rimanere in vita perchè tu, non lui, vuoi che ci rimanga.
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
Prima era perché non lo vuole la sacra Romana chiesa cattolica, pou era colpa degli altri che non assistono il malato e lo fanno sentire inutile , ora non si può fare perché la legge lo dice ...deciditi
Bob Gray ha scritto:sto a legge che il Cap ha chiesto garanzie tecniche eh daje, mo se passa alle clausole!
paolo67 ha scritto:Tipo "voglio che Ferretti e Trani restino al Messaggero"
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
no io rispetto anche le sentenze. questo ha trovato la via per farsi ammazzare e mica vado a protestare sotto palazzo di giustizia come fanno altri. ripeto che in italia la legge proibisce l'eutanasia altrimenti non si farebbe referendum per legalizzarla. non condivido la battaglia per la legalizzazione ma la rispetto poi decideranno gli italiani. quello che non mi piace è agirare la norma grazie ad un giudice compiacente e ideologizzatofiume ha scritto: ↑mercoledì 24 novembre 2021, 14:00Così però continui a sviare: nessuno parla di infrangere la legge, stiamo parlando della tua visione e del perchè pensi che, in un caso come quello proposto da Porcaccia, tu pensi che sia giusto negare alla persona consapevole il diritto di scegliere il suo destino e che debba invece rimanere in vita perchè tu, non lui, vuoi che ci rimanga.
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
tu continui a mettermi in bocca cose che non ho detto. lo trovo molto cafone ma fa nulla. io sono e resto contrario. per motivi più volte espressi. la legge oggi è molto chiara. sei tu che esulti in altro topic per un sotterfugio legale.
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
La ributti sulla legge, ma la domanda era per te: perchè, SE DIPENDESSE DA TE, non vorresti che la sua scelta fosse rispettata e non possa avere diritto di decidere del suo destino.siamocosì ha scritto: ↑mercoledì 24 novembre 2021, 14:14no io rispetto anche le sentenze. questo ha trovato la via per farsi ammazzare e mica vado a protestare sotto palazzo di giustizia come fanno altri. ripeto che in italia la legge proibisce l'eutanasia altrimenti non si farebbe referendum per legalizzarla. non condivido la battaglia per la legalizzazione ma la rispetto poi decideranno gli italiani. quello che non mi piace è agirare la norma grazie ad un giudice compiacente e ideologizzato
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
Io riporto quello che tu scrivi qui e anche altrove a proposito dell'argomento in questione , perché sarei cafone ?
Bob Gray ha scritto:sto a legge che il Cap ha chiesto garanzie tecniche eh daje, mo se passa alle clausole!
paolo67 ha scritto:Tipo "voglio che Ferretti e Trani restino al Messaggero"
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
trovami un post in cui do motivazioni feligiose e ti chiederò scusa. di chiesa ne parlate solo voi atei. non ho mai neanche parlato di sacralità della vita. ho detto e lo confermo che molto spesso il desiderio di morire è legato a chi circonda il malato, al farlo sentire importante e non un peso. quanto alla legge, se non fosse proibito non ci sarebbe un referendum per permetterlo
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
non avevo capito la domanda, scusami. si se dipendesse da me non vorrei che la sua scelta sia rispettata perchè come ho detto più volte per me lo stato non uccide. mai. ne per punire ne per volontà del malato ne per prevenire una nascita non desiderata. questo è il mio punto di vista ma ripeto presto decideranno gli italiani e come per l'aborto mi adeguerò
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
Ti chiedo scusa io perché non ne hai mai parlato a proposito di eutanasia e trattamenti di fine vitasiamocosì ha scritto: ↑mercoledì 24 novembre 2021, 14:54trovami un post in cui do motivazioni feligiose e ti chiederò scusa. di chiesa ne parlate solo voi atei. non ho mai neanche parlato di sacralità della vita. ho detto e lo confermo che molto spesso il desiderio di morire è legato a chi circonda il malato, al farlo sentire importante e non un peso. quanto alla legge, se non fosse proibito non ci sarebbe un referendum per permetterlo
Bob Gray ha scritto:sto a legge che il Cap ha chiesto garanzie tecniche eh daje, mo se passa alle clausole!
paolo67 ha scritto:Tipo "voglio che Ferretti e Trani restino al Messaggero"
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
e a proposito di chiesa sono incazzato nero che per andare a messa non serva green pass
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
Assolutamente. Questa è una eccezione monumento all’ipocrisia. Con 2 preti su 3 che all’atto della predica si tolgono la mascherina e girano col microfono in mano.
...però "la pirateria uccide il calcio"
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Re: Legalizzazione cannabis (ed eutanasia)
Inizia la discussione alla Camera sul suicidio assistito
Ma non c'è accordo dentro la maggioranza e difficilmente si arriverà al voto in tempi brevi
Lunedì inizia alla Camera dei Deputati la discussione generale sul testo della legge che vorrebbe introdurre in Italia il suicidio assistito, quando cioè il farmaco necessario a uccidersi viene assunto in modo autonomo dalla persona malata. Il testo, chiamato “Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”, regolamenterebbe quanto previsto dalla Corte costituzionale con una sentenza del 2019 che stabiliva una serie di criteri che rendevano non punibile l’aiuto al suicidio.
...
Il testo base ricalca in gran parte una sentenza della Corte Costituzionale. Nel 2019 la Corte era intervenuta sulla morte di Fabiano Antoniani, noto anche come “DJ Fabo”, stabilendo che a determinate condizioni non è punibile una forma di eutanasia definita assistenza al suicidio, cioè quando una persona di fatto permette a un’altra di suicidarsi. Concretamente, la sentenza aveva stabilito che in Italia si può aiutare una persona a morire senza rischiare di finire in carcere se quella persona ha una patologia irreversibile, se la patologia irreversibile le provoca sofferenze fisiche o anche solamente psicologiche per lei intollerabili, se la persona è pienamente capace di decidere liberamente e consapevolmente, e se è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale.
...
Il testo base approvato in Commissione ricalca in gran parte la sentenza della Corte Costituzionale, dato che prevede gli stessi parametri per richiedere il suicidio assistito aggiungendo soltanto quello della “prognosi infausta”, cioè di una diagnosi di malattia terminale. Inoltre regola la pratica per richiedere il suicidio assistito, introducendo la formazione di una commissione per esaminare ciascuna richiesta.
Secondo l’associazione Coscioni la proposta di legge è però troppo circoscritta e in parte peggiorativa rispetto alla sentenza della Corte Costituzionale sul processo Cappato-Antoniani del 2019.
Il testo base approvato, dice innanzitutto l’associazione, introduce una discriminazione tra malati: esclude di fatto tutti quei malati di patologie irreversibili e portatrici di gravi sofferenze ritenute intollerabili (come ad esempio un cancro non più curabile) che non sono collegati a macchinari o che non hanno ancora bisogno di trattamenti sanitari di sostegno vitale.
Esclude inoltre le persone che non hanno più un’autonomia fisica e che hanno perso qualsiasi possibilità di mobilità, pur rimanendo perfettamente capaci di intendere e volere. Il testo, infatti, non prevede la cosiddetta “eutanasia attiva”, che avviene quando è il medico a somministrare il farmaco necessario a morire.
Per l’associazione Luca Coscioni, l’iter per poter accedere al suicidio assistito comporta poi una serie di passaggi che allungano i tempi «per chi tempo non ne ha»: non si fissano dunque tempi certi per soddisfare la volontà delle persone malate.
...
https://www.ilpost.it/2021/12/13/discus ... assistito/
Ma non c'è accordo dentro la maggioranza e difficilmente si arriverà al voto in tempi brevi
Lunedì inizia alla Camera dei Deputati la discussione generale sul testo della legge che vorrebbe introdurre in Italia il suicidio assistito, quando cioè il farmaco necessario a uccidersi viene assunto in modo autonomo dalla persona malata. Il testo, chiamato “Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”, regolamenterebbe quanto previsto dalla Corte costituzionale con una sentenza del 2019 che stabiliva una serie di criteri che rendevano non punibile l’aiuto al suicidio.
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Il testo base ricalca in gran parte una sentenza della Corte Costituzionale. Nel 2019 la Corte era intervenuta sulla morte di Fabiano Antoniani, noto anche come “DJ Fabo”, stabilendo che a determinate condizioni non è punibile una forma di eutanasia definita assistenza al suicidio, cioè quando una persona di fatto permette a un’altra di suicidarsi. Concretamente, la sentenza aveva stabilito che in Italia si può aiutare una persona a morire senza rischiare di finire in carcere se quella persona ha una patologia irreversibile, se la patologia irreversibile le provoca sofferenze fisiche o anche solamente psicologiche per lei intollerabili, se la persona è pienamente capace di decidere liberamente e consapevolmente, e se è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale.
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Il testo base approvato in Commissione ricalca in gran parte la sentenza della Corte Costituzionale, dato che prevede gli stessi parametri per richiedere il suicidio assistito aggiungendo soltanto quello della “prognosi infausta”, cioè di una diagnosi di malattia terminale. Inoltre regola la pratica per richiedere il suicidio assistito, introducendo la formazione di una commissione per esaminare ciascuna richiesta.
Secondo l’associazione Coscioni la proposta di legge è però troppo circoscritta e in parte peggiorativa rispetto alla sentenza della Corte Costituzionale sul processo Cappato-Antoniani del 2019.
Il testo base approvato, dice innanzitutto l’associazione, introduce una discriminazione tra malati: esclude di fatto tutti quei malati di patologie irreversibili e portatrici di gravi sofferenze ritenute intollerabili (come ad esempio un cancro non più curabile) che non sono collegati a macchinari o che non hanno ancora bisogno di trattamenti sanitari di sostegno vitale.
Esclude inoltre le persone che non hanno più un’autonomia fisica e che hanno perso qualsiasi possibilità di mobilità, pur rimanendo perfettamente capaci di intendere e volere. Il testo, infatti, non prevede la cosiddetta “eutanasia attiva”, che avviene quando è il medico a somministrare il farmaco necessario a morire.
Per l’associazione Luca Coscioni, l’iter per poter accedere al suicidio assistito comporta poi una serie di passaggi che allungano i tempi «per chi tempo non ne ha»: non si fissano dunque tempi certi per soddisfare la volontà delle persone malate.
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https://www.ilpost.it/2021/12/13/discus ... assistito/
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