Silvio Berlusconi
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Re: Politica italiana
Ce sta` meta` della produzione mondiale di collagene a 'sto funerale.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Politica italiana
È rotta e basta, siccome sono un signore non dico dove.Jean Louis Scipione ha scritto: ↑mercoledì 14 giugno 2023, 15:29Vabbè ma già era rotta di commozione prima
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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Re: Politica italiana
A me sta beatificazione fa letteralmente vomitare
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Re: Politica italiana
Che poi voglio dire, sto funerale tutto ingessato a Berlusconi avrebbe fatto cacare. Dove sono tette, culi e paillettes? Apicella? Il vulcano finto che erutta?
il brulicare dei vermi nella putredine dei piattini
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Re: Politica italiana
Che brutta cosa il leccaculismo, cosa ben diversa dal rispetto e dalla stima.
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Re: Politica italiana
Io ricorderò sempre con grande affetto le intercettazioni delle sue regazzette che gli battevano soldi e appartamenti, e il termine battevano non è casuale.
Forse l’unico momento in cui m’ha fatto tenerezza, perché se una donna ti rompe il cazzo, pensa averne 100 a libro paga
Forse l’unico momento in cui m’ha fatto tenerezza, perché se una donna ti rompe il cazzo, pensa averne 100 a libro paga
Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
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Re: Politica italiana
Mai visto Berlusconi così sereno in una piazza assediata dalla guardia di finanza
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Re: Politica italiana
Si è detto poco sulle luci di Berlusconi come imprenditore, che vanno al di là del semplice intuito sulla TV commerciale. In quel campo ha creato un vero e proprio modello industriale fino a quel momento sconosciuto in Europa, ossia la famosa "media company" integrata, totalmente autonoma (raccolta pubblicitaria, produzione TV e cinema, infrastruttura, marketing). E l'ha pure espansa all'estero: in Spagna, dove è ancora presente, in Germania, dove è tornato negli ultimi tre anni, in Francia, dove non si è più riaffacciato dopo il fallimento la Cinq (dovuto ai contrasti col governo post-mitterand più che agli ascolti). La Fininvest al suo apogeo (1988-1992) era un colosso capace di realizzare produzioni importanti come la serie TV highlander, Fantaghirò - che ancora oggi è il prodotto televisivo italiano più venduto al mondo - e tanto altro, perfino cartoni animati: i cartoni di super Mario, lo sanno in pochi, furonono coprodotti da rete Italia. In associazione con Cecchi Gori riusciva a realizzare film da oscar. Il tutto in circa 10-12 anni di lavoro, partendo da uno squallido stanzino di Milano due e una piccola emittente via cavo. Per fare tutto questo ci vuole enorme capacità organizzativa e visione, al netto degli agganci politici - che comunque cercano tutti - e degli aspetti torbidi da voi correttamente ricordati.
Una precisazione sulla violazione delle norme televisive. È vero che col trucco della cassettizzazione Berlusconi aggirava il divieto di trasmissione via etere entro i confini regionali. Ma non è vero che fosse l'unico a farlo. Mondadori con rete4 faceva la stessa cosa, Rusconi con Italia 1 si comportava nello stesso identico modo. Il fatto che la Fininvest abbia assorbito entrambe le emittenti ha creato un po' di confusione su questo, c'è perfino chi crede le abbia fondate Berlusconi. E non finisce qui. L'Italia pullulava di syndication e consociazioni di emittenti locali di vario tipo: da euro TV - poi odeon - a prima rete indipendente di Rizzoli. Tutte aggiravano la legge, nessuna è riuscita a sopravvivere per più di due-tre anni. La verità è che quello era un far west. E oltre a chi nel far west ci sguazzava era sommamente responsabile chi l'aveva creato, ossia il legislatore inerte e passivo di fronte a un fenomeno impetuoso che si sarebbe dovuto regolare a partire dai primi anni '70. E invece nulla, per difendere una situazione, quella del monopolio RAI, totalmente anacronistica in un mondo che era cambiato tecnologicamente, socialmente etc.
Una precisazione sulla violazione delle norme televisive. È vero che col trucco della cassettizzazione Berlusconi aggirava il divieto di trasmissione via etere entro i confini regionali. Ma non è vero che fosse l'unico a farlo. Mondadori con rete4 faceva la stessa cosa, Rusconi con Italia 1 si comportava nello stesso identico modo. Il fatto che la Fininvest abbia assorbito entrambe le emittenti ha creato un po' di confusione su questo, c'è perfino chi crede le abbia fondate Berlusconi. E non finisce qui. L'Italia pullulava di syndication e consociazioni di emittenti locali di vario tipo: da euro TV - poi odeon - a prima rete indipendente di Rizzoli. Tutte aggiravano la legge, nessuna è riuscita a sopravvivere per più di due-tre anni. La verità è che quello era un far west. E oltre a chi nel far west ci sguazzava era sommamente responsabile chi l'aveva creato, ossia il legislatore inerte e passivo di fronte a un fenomeno impetuoso che si sarebbe dovuto regolare a partire dai primi anni '70. E invece nulla, per difendere una situazione, quella del monopolio RAI, totalmente anacronistica in un mondo che era cambiato tecnologicamente, socialmente etc.
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Re: Politica italiana
"Io a mezz'asta non ci sono mai stato. Comunisti!"
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Re: Politica italiana
Se proprio si voleva onorare il Berlusca si dovevano mettere ad asta piena, ma issarle con la pompetta.
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Re: Politica italiana
Sicuramente la parte politica è quella peggiore della sua carriera.Luke Skywalker ha scritto: ↑giovedì 15 giugno 2023, 10:58Si è detto poco sulle luci di Berlusconi come imprenditore, che vanno al di là del semplice intuito sulla TV commerciale. In quel campo ha creato un vero e proprio modello industriale fino a quel momento sconosciuto in Europa, ossia la famosa "media company" integrata, totalmente autonoma (raccolta pubblicitaria, produzione TV e cinema, infrastruttura, marketing). E l'ha pure espansa all'estero: in Spagna, dove è ancora presente, in Germania, dove è tornato negli ultimi tre anni, in Francia, dove non si è più riaffacciato dopo il fallimento la Cinq (dovuto ai contrasti col governo post-mitterand più che agli ascolti). La Fininvest al suo apogeo (1988-1992) era un colosso capace di realizzare produzioni importanti come la serie TV highlander, Fantaghirò - che ancora oggi è il prodotto televisivo italiano più venduto al mondo - e tanto altro, perfino cartoni animati: i cartoni di super Mario, lo sanno in pochi, furonono coprodotti da rete Italia. In associazione con Cecchi Gori riusciva a realizzare film da oscar. Il tutto in circa 10-12 anni di lavoro, partendo da uno squallido stanzino di Milano due e una piccola emittente via cavo. Per fare tutto questo ci vuole enorme capacità organizzativa e visione, al netto degli agganci politici - che comunque cercano tutti - e degli aspetti torbidi da voi correttamente ricordati.
Una precisazione sulla violazione delle norme televisive. È vero che col trucco della cassettizzazione Berlusconi aggirava il divieto di trasmissione via etere entro i confini regionali. Ma non è vero che fosse l'unico a farlo. Mondadori con rete4 faceva la stessa cosa, Rusconi con Italia 1 si comportava nello stesso identico modo. Il fatto che la Fininvest abbia assorbito entrambe le emittenti ha creato un po' di confusione su questo, c'è perfino chi crede le abbia fondate Berlusconi. E non finisce qui. L'Italia pullulava di syndication e consociazioni di emittenti locali di vario tipo: da euro TV - poi odeon - a prima rete indipendente di Rizzoli. Tutte aggiravano la legge, nessuna è riuscita a sopravvivere per più di due-tre anni. La verità è che quello era un far west. E oltre a chi nel far west ci sguazzava era sommamente responsabile chi l'aveva creato, ossia il legislatore inerte e passivo di fronte a un fenomeno impetuoso che si sarebbe dovuto regolare a partire dai primi anni '70. E invece nulla, per difendere una situazione, quella del monopolio RAI, totalmente anacronistica in un mondo che era cambiato tecnologicamente, socialmente etc.
Tranne forse la riforma dell'alta velocità, il resto è poco o nulla di rilevante
Non che prodi, il suo avversario, possa documentare chissà quale riforma. Le riforme erano delegate ai governi tecnici, come accadde con dini e monti per le pensioni per esempio.
Ora tutti chiedono le riforme perché Renzi è arrivato ed ha cominciato a dire che lui le faceva.
Prima era più amministrazione fare il premier in Italia
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Re: Politica italiana
è fake ma ho vomitato dal ridereJack l'Irlandese ha scritto: ↑mercoledì 14 giugno 2023, 15:35Ce sta` meta` della produzione mondiale di collagene a 'sto funerale.
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Re: Politica italiana
Ecco, guardiamo anche agli aspetti positivi, perché altrimenti, se mi metto ad aprire l'armadio di uno come George Soros: altro che progressista, filosofo e filantropo: il magnate americano, in certi paesi non ci può mettere piede, altrimenti lo arrestano.....sappiatelo!Luke Skywalker ha scritto: ↑giovedì 15 giugno 2023, 10:58Si è detto poco sulle luci di Berlusconi come imprenditore, che vanno al di là del semplice intuito sulla TV commerciale. In quel campo ha creato un vero e proprio modello industriale fino a quel momento sconosciuto in Europa, ossia la famosa "media company" integrata, totalmente autonoma (raccolta pubblicitaria, produzione TV e cinema, infrastruttura, marketing). E l'ha pure espansa all'estero: in Spagna, dove è ancora presente, in Germania, dove è tornato negli ultimi tre anni, in Francia, dove non si è più riaffacciato dopo il fallimento la Cinq (dovuto ai contrasti col governo post-mitterand più che agli ascolti). La Fininvest al suo apogeo (1988-1992) era un colosso capace di realizzare produzioni importanti come la serie TV highlander, Fantaghirò - che ancora oggi è il prodotto televisivo italiano più venduto al mondo - e tanto altro, perfino cartoni animati: i cartoni di super Mario, lo sanno in pochi, furonono coprodotti da rete Italia. In associazione con Cecchi Gori riusciva a realizzare film da oscar. Il tutto in circa 10-12 anni di lavoro, partendo da uno squallido stanzino di Milano due e una piccola emittente via cavo. Per fare tutto questo ci vuole enorme capacità organizzativa e visione, al netto degli agganci politici - che comunque cercano tutti - e degli aspetti torbidi da voi correttamente ricordati.
Una precisazione sulla violazione delle norme televisive. È vero che col trucco della cassettizzazione Berlusconi aggirava il divieto di trasmissione via etere entro i confini regionali. Ma non è vero che fosse l'unico a farlo. Mondadori con rete4 faceva la stessa cosa, Rusconi con Italia 1 si comportava nello stesso identico modo. Il fatto che la Fininvest abbia assorbito entrambe le emittenti ha creato un po' di confusione su questo, c'è perfino chi crede le abbia fondate Berlusconi. E non finisce qui. L'Italia pullulava di syndication e consociazioni di emittenti locali di vario tipo: da euro TV - poi odeon - a prima rete indipendente di Rizzoli. Tutte aggiravano la legge, nessuna è riuscita a sopravvivere per più di due-tre anni. La verità è che quello era un far west. E oltre a chi nel far west ci sguazzava era sommamente responsabile chi l'aveva creato, ossia il legislatore inerte e passivo di fronte a un fenomeno impetuoso che si sarebbe dovuto regolare a partire dai primi anni '70. E invece nulla, per difendere una situazione, quella del monopolio RAI, totalmente anacronistica in un mondo che era cambiato tecnologicamente, socialmente etc.
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Re: Politica italiana
Ti sei dimenticato di dire quali paesi...deacon frost ha scritto: Ecco, guardiamo anche agli aspetti positivi, perché altrimenti, se mi metto ad aprire l'armadio di uno come George Soros: altro che progressista, filosofo e filantropo: il magnate americano, in certi paesi non ci può mettere piede, altrimenti lo arrestano.....sappiatelo!
Davvero paragoniamo Berlusconi a Soros.
È chiaro che l'ungherese non sia un santo ma uno speculatore con molto pelo sullo stomaco, ma anche nei suoi errori non si è mai messo dalla parte sbagliata della storia.
Finanziare certi movimenti è un merito non un discredito.
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paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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