Parliamo della crisi economica

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pisodinosauro
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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da pisodinosauro »

Dedé ha scritto: Non è vero.. e lo dico perché ci ho avuto e ci ho a che fare.
Quello anglosassone è indipendente e condiziona la politica alla luce del sole, quando vuole.. quello italiano è dilettantisco e nauseante.. economica che influisce su politica e politica che influisce sull'economia.
Questo è il risultato: l'Italia di oggi.
Tenetevi i Geronzi, io continuo a sperare in un mondo economico-finanziario diverso.
cambierei con furbo e nauseante



romolo1988
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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da romolo1988 »

Ora si capisce perchè c'è stata la corsa all'allarme default per l'Argentina

La legge approvata pochi giorni fa definisce "illegale ed immorale" qualunque forma di speculazione finanziaria sui mercati internazionali basata sui derivati; abolisce la possibilità tecnica delle speculazioni finanziarie in borsa perché sottrae a tutte le banche, a tutte le istituzioni finanziarie operanti nel territorio nazionale, la propria autonomia sul mercato. Dal 30 novembre del 2012, il parlamento e il governo argentino si riappropriano della propria economia che individua "legalmente" nella finanza "il braccio operativo dell'economia di cui deve essere subalterna" e impone alla finanza di essere sottoposta al totale controllo dello stato centrale in ogni sua attività.

Guarda caso quasi nessuno ha riportato questa notizia. Son casi...


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il_noumeno
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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da il_noumeno »

romolo1988 ha scritto:Ora si capisce perchè c'è stata la corsa all'allarme default per l'Argentina

La legge approvata pochi giorni fa definisce "illegale ed immorale" qualunque forma di speculazione finanziaria sui mercati internazionali basata sui derivati; abolisce la possibilità tecnica delle speculazioni finanziarie in borsa perché sottrae a tutte le banche, a tutte le istituzioni finanziarie operanti nel territorio nazionale, la propria autonomia sul mercato. Dal 30 novembre del 2012, il parlamento e il governo argentino si riappropriano della propria economia che individua "legalmente" nella finanza "il braccio operativo dell'economia di cui deve essere subalterna" e impone alla finanza di essere sottoposta al totale controllo dello stato centrale in ogni sua attività.

Guarda caso quasi nessuno ha riportato questa notizia. Son casi...

Cos'è un articolo? Un commento? Un blog? A firma di?
Direi comunque che ha inciso molto di più la sentenza sugli hedge found...

E comunque solo pochi giorni fa leggevo su molti siti di informazione "tradizionale" queste righe...

Argentina, corte Usa rinvia sentenza Bond
Si allontana il rischio di default tecnico
Sospesa la sentenza che imponeva un pagamento di 1,33 miliardi entro il 15 dicembre. Il governo di Buenos Aires avrà tempo fino al 27 febbraio per preparare la propria difesa. Confermato il pagamento agli obbligazionisti che hanno accettato la ristrutturazione del debito

Soddisfatto il presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner

MILANO - Punto a favore dell'Argentina nella lunga e complessa vicenda dei bond: una corte d'appello degli Usa ha dato più tempo a Buenos Aires per difendersi dall'obbligo imposto giorni fa dal giudice federale Thomas Griesa di pagare 1,33 miliardi di dollari ai detentori dei bonds che hanno respinto le due ristrutturazioni dell'indebitamento, nel 2005 e 2010, a seguito del default del 2001.

La corte d'appello ha quindi rigettato quanto richiesto dal giudice Griesa, il quale aveva stabilito che Buenos Aires depositasse in un fondo di garanzia gli 1,3 miliardi di dollari pretesi da tali possessori di bond entro il 15 dicembre prossimo, data in cui l'Argentina deve d'altra parte pagare 3,3 miliardi agli obbligazionisti che hanno invece accettato le ristrutturazioni.

I fondi speculativi Usa avevano presentato ricorso al tribunale di New York per ottenere appunto il rimborso al valore nominale dei bond in default, da loro acquisito a 20/25 centesimi per dollaro. Con questa decisione, la corte d'appello ha dato all'Argentina più tempo per difendersi dalla sentenza Griesa, e cioè fino al 27 febbraio. In questo modo, precisano i media locali, si allontana la possibilità che Baires possa entrare in un default tecnico.


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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da Dedé »

romolo1988 ha scritto:Ora si capisce perchè c'è stata la corsa all'allarme default per l'Argentina

La legge approvata pochi giorni fa definisce "illegale ed immorale" qualunque forma di speculazione finanziaria sui mercati internazionali basata sui derivati; abolisce la possibilità tecnica delle speculazioni finanziarie in borsa perché sottrae a tutte le banche, a tutte le istituzioni finanziarie operanti nel territorio nazionale, la propria autonomia sul mercato. Dal 30 novembre del 2012, il parlamento e il governo argentino si riappropriano della propria economia che individua "legalmente" nella finanza "il braccio operativo dell'economia di cui deve essere subalterna" e impone alla finanza di essere sottoposta al totale controllo dello stato centrale in ogni sua attività.

Guarda caso quasi nessuno ha riportato questa notizia. Son casi...
Dici che è un complotto?



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il_noumeno
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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da il_noumeno »

Dedé ha scritto: Dici che è un complotto?
Sarà anche un complotto, ma un mio amico argentino dice che la Kirchner (che lui ha votato) sta saccheggiando le casse del sistema previdenziale, che Buenos Aires è letteralente invasa di moneta falsa e che cambiare pesos in dollari è praticamente impossibile...


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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da Dedé »

il_noumeno ha scritto: Sarà anche un complotto, ma un mio amico argentino dice che la Kirchner (che lui ha votato) sta saccheggiando le casse del sistema previdenziale, che Buenos Aires è letteralente invasa di moneta falsa e che cambiare pesos in dollari è praticamente impossibile...
Temo che purtroppo ci sia troppo ideologismo quando si parla di America Latina, non capisco bene perché..
Generalmente il problema è che si passa da populismo di dx a populismi di sx, pochi governi illuminati che non deludono le speranza di chi ci abita.. molti personaggi che affascinano europei in cerca di miti esotici.



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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da romolo1988 »

il_noumeno ha scritto:
Cos'è un articolo? Un commento? Un blog? A firma di?
Direi comunque che ha inciso molto di più la sentenza sugli hedge found...

E comunque solo pochi giorni fa leggevo su molti siti di informazione "tradizionale" queste righe...

Argentina, corte Usa rinvia sentenza Bond
Si allontana il rischio di default tecnico
Sospesa la sentenza che imponeva un pagamento di 1,33 miliardi entro il 15 dicembre. Il governo di Buenos Aires avrà tempo fino al 27 febbraio per preparare la propria difesa. Confermato il pagamento agli obbligazionisti che hanno accettato la ristrutturazione del debito

Soddisfatto il presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner

MILANO - Punto a favore dell'Argentina nella lunga e complessa vicenda dei bond: una corte d'appello degli Usa ha dato più tempo a Buenos Aires per difendersi dall'obbligo imposto giorni fa dal giudice federale Thomas Griesa di pagare 1,33 miliardi di dollari ai detentori dei bonds che hanno respinto le due ristrutturazioni dell'indebitamento, nel 2005 e 2010, a seguito del default del 2001.

La corte d'appello ha quindi rigettato quanto richiesto dal giudice Griesa, il quale aveva stabilito che Buenos Aires depositasse in un fondo di garanzia gli 1,3 miliardi di dollari pretesi da tali possessori di bond entro il 15 dicembre prossimo, data in cui l'Argentina deve d'altra parte pagare 3,3 miliardi agli obbligazionisti che hanno invece accettato le ristrutturazioni.

I fondi speculativi Usa avevano presentato ricorso al tribunale di New York per ottenere appunto il rimborso al valore nominale dei bond in default, da loro acquisito a 20/25 centesimi per dollaro. Con questa decisione, la corte d'appello ha dato all'Argentina più tempo per difendersi dalla sentenza Griesa, e cioè fino al 27 febbraio. In questo modo, precisano i media locali, si allontana la possibilità che Baires possa entrare in un default tecnico.
è una sintesi di questo articolo firmato da Sebastian Premici, giornalista del blog argentino pagina12

Màs poder para proteger el ahorro

La ley se aprobó con 43 votos a favor y 19 en contra. El Frente para la Victoria y el FAP respaldaron la iniciativa en general, mientras que el peronismo disidente y los radicales se opusieron. La CNV tiene 180 días para reglamentarla.

El Senado convirtió en ley el proyecto que modifica la regulación sobre el mercado de capitales y le otorga a la Comisión Nacional de Valores mayores atribuciones de control. El Frente para la Victoria consiguió 43 votos afirmativos, mientras que 19 senadores votaron en contra. Como viene sucediendo en las últimas sesiones, el oficialismo consolidó un núcleo de votos con sus aliados tradicionales, el Movimiento Popular Neuquino, los legisladores por Tierra del Fuego que representan a Nuevo Encuentro, y se sumó una senadora del PJ de La Pampa y otra de Santa Fe. El único bloque opositor que acompañó al oficialismo en la votación en general fue el FAP, que luego rechazó tres artículos. Por su parte, la UCR y el peronismo disidente votaron en contra. Los senadores radicales mantuvieron una postura diferente a la de sus colegas de la Cámara de Diputados, quienes habían acompañado en general al FpV. Su argumento fue que con la introducción de un cambio durante la votación en particular en la Cámara baja –la posibilidad de que la CNV designe veedores en caso de gravedad institucional, en defensa de los inversores minoristas, como el propio Estado–, se estaba desvirtuando el objetivo central del proyecto. En el recinto estuvieron presentes el ministro de Economía, Hernán Lorenzino, y el titular de la CNV, Alejandro Vanoli.

El proyecto del Ejecutivo había logrado la media sanción el miércoles de la semana pasada (184 a 24). Sin mediar dilaciones, el proyecto pasó al Senado donde fue tratado en comisión al día siguiente. Una semana después, fue convertido en ley. “La Bolsa no desaparecerá. La idea es que haya cada vez más jugadores. Es imperioso romper el contraste entre tasa de interés y tipo de cambio y la desesperación por el acceso al dólar como atesoramiento. El Estado garantizará los ahorros con una mayor regulación de la CNV. La idea es poder canalizar el ahorro hacia las inversiones productivas en las provincias”, sostuvo Aníbal Fernández, titular de la Comisión de Presupuesto.

Durante la sesión de Diputados se introdujeron varios cambios al proyecto original, muchos de ellos consensuados con la oposición e incluso con los actores del mercado. Pero hubo una modificación que llamó la atención de la oposición. En el artículo 20 se agregó el siguiente texto: “Cuando, como resultado de los relevamientos efectuados, fueren vulnerados los intereses de los accionistas minoritarios y/o tenedores de títulos valores sujetos a oferta pública, la CNV podrá designar veedores con facultad de veto de las resoluciones adoptadas; y separar a los órganos de administración de la entidad por un plazo máximo de ciento ochenta (180) días hasta regularizar las deficiencias encontradas”.

Así como existe un núcleo duro que acompaña al oficialismo, el núcleo de la UCR y el PJ disidente tiene cada vez más coincidencias, al menos desde lo discursivo. Ambos cuestionaron al Gobierno sobre la posible “discrecionalidad” en la manera de aplicar la nueva regulación sobre el mercado de capitales. En definitiva, las críticas apuntan a la capacidad de regulación del Estado. “Este es un gobierno con sello anti inversión. El mercado no es otra cosa que un lugar de reunión, donde el Estado debe tener el mínimo interés de que no haya fraude. Nadie pertenecerá a un club para que le peguen. Los que ya están, están, pero no habrá nuevos jugadores en estas condiciones. La intromisión en la actividad privada logra el desaliento”, sostuvo Juan Carlos Romero (PJ Salta). Por su parte, el radical Gerardo Morales –quien tuvo un cruce con la pampeana María de los Angeles Higonet (ver aparte)– afirmó que el proyecto “vulnera la seguridad jurídica”. Su correligionaria, Laura Montero, fue un poco más específica. “La regulación del mercado quedará en manos del Ejecutivo que podrá tener atribuciones discrecionales. Hubiéramos querido que haya participación de la oposición en el directorio de la CNV”, manifestó la mendocina, aliada de Julio Cobos.

La modificación en el artículo 20 contempla el hecho de que muchas empresas que cotizan en la Bolsa tienen inversiones provenientes del “ahorro público”. Según explicaron a Página/12 desde la CNV, se incluyeron en el articulado “herramientas legales para actuar rápidamente ante situaciones graves que puedan alterar el normal desarrollo de la operatoria diaria y la estabilidad del mercado”. La capacidad de intervención del Estado apunta a “salvaguardar” las inversiones realizadas que surgen en su mayoría del Fondo de Sustentabilidad de la Anses, que se nutre con los aportes de los trabajadores. Desde esta perspectiva, se habría incluido el artículo para “proteger” dichas inversiones, dato que la oposición pasó por alto. “Algo de lo que se habló poco en el debate es el rol de las calificadoras, que están cuestionadas en todo el mundo. Las universidades le darán un aspecto totalmente diferente a esta cuestión. Lo otro que no se dijo fue la desmutualización (salvo por una mención de Montero). Para ser socio de la Bolsa había que pagar cinco millones de pesos. Se eliminó ese requisito”, manifestó Miguel Angel Pichetto, titular del bloque del FpV.

Otro aspecto relevante de las modificaciones incluidas durante la sesión de la Cámara baja tiene que ver con una cláusula que sostiene que “en ningún caso se podrán disponer despidos por causa de las disposiciones de la presente ley”. La oposición quería incluir la obligación del Estado de tomar a cualquier empleado de las Bolsas que eventualmente fuese despedido. Los trabajadores de la Bolsa de Comercio estuvieron en la puerta del Senado repartiendo volantes, para que se les garanticen sus fuentes laborales. “No puede haber despido alguno por esta ley. Por eso pedí que la reglamentación sea lo más clara posible en este punto”, sostuvo Fernández al comienzo de su exposición.

La ley será promulgada en los próximos 30 días. Las distintas Bolsas y mercados del país ya comenzaron su lobby para tratar de incidir en esta instancia.

Diciamo che mi aspettavo non dico lo stesso risalto ma almeno qualche accenno a questa notizia che non mi sembra sia una cosa insignificante


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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da romolo1988 »

Dedé ha scritto: Temo che purtroppo ci sia troppo ideologismo quando si parla di America Latina, non capisco bene perché..
Generalmente il problema è che si passa da populismo di dx a populismi di sx, pochi governi illuminati che non deludono le speranza di chi ci abita.. molti personaggi che affascinano europei in cerca di miti esotici.
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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da romolo1988 »

il_noumeno ha scritto: Sarà anche un complotto, ma un mio amico argentino dice che la Kirchner (che lui ha votato) sta saccheggiando le casse del sistema previdenziale, che Buenos Aires è letteralente invasa di moneta falsa e che cambiare pesos in dollari è praticamente impossibile...
Niente di più sballato dalla realtà, visto che la nazionalizzazione delle pensioni (che prima erano affidate ad un organo privato) ha salvaguardato e salvaguarda gli stessi pensionati dalle oscillazioni di mercato soprattutto da quelle che ci sono state durante la crisi economica del 2009.


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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da romolo1988 »

Dedé ha scritto: Dici che è un complotto?
Nessun complotto, dico solo che viene riportato quello che più fa comodo


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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da Dedé »

romolo1988 ha scritto: Nessun fascino per l'america latina, piuttosto fascino per chi pensa al benessere della propria popolazione a discapito delle lobbies finanziarie
A chi ti riferisci?



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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da Dedé »

romolo1988 ha scritto: Nessun complotto, dico solo che viene riportato quello che più fa comodo
A chi?



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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da .aLe. »

Dedé ha scritto: A chi?
Probabilmente alle élite USA ed europee in generale, sia economiche che politiche.



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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da Dedé »

.aLVio. ha scritto: Probabilmente alle élite USA ed europee in generale, sia economiche che politiche.
Quali élite? Americane o europee? Che vuol dire sia economiche che politiche?
Perché si avvantaggerebbero dalla diffusione di false notizie?
I principali siti di informazione sono tutti corrotti, così come i media internazionali?



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Re: Parliamo della crisi economica

Messaggio da romolo1988 »

Dedé ha scritto: A chi ti riferisci?
All'Argentina


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