Libri
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Re: Libri
L'unica cosa che legge sono i menu del ristorante.
Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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Re: Libri
Ce l'ho a casa ma ancora non l'ho letto.
Tra l'altro lui l'ho conosciuto perché collaborava con una persona che conoscevo.
Personaggio davvero particolare ma molto piacevole.
ilmauro ha scritto: non ce capisco un cazzo
postromantico ha scritto: so 'na merda Mattè
'na grande merda.
fidati.
- MarcoDaLatina
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Re: Libri
Chiedere a @MarcoDaLatina se ha letto un libro è come chiedere la castità per Cicciolina.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
- MarcoDaLatina
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Re: Libri
Eppure di Cicciolina ho letto molti libri.
Ne ricordo uno in particolare ambientato nel mondo equestre...
Ne ricordo uno in particolare ambientato nel mondo equestre...
ilmauro ha scritto: non ce capisco un cazzo
postromantico ha scritto: so 'na merda Mattè
'na grande merda.
fidati.
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Re: Libri
È il padre di un mio vecchio amico. Dopo una vita in politica si è consacrato alla sua grande passione, la fine dell’impero d’Occidente.
I primi due libri della sua prima trilogia meritano, soprattutto per chi è interessato a quel periodo storico.
Sono dedicati a Stilicone e Flavio Ezio. Il terzo è dedicato a Teodorico, ma mi ha convinto meno.
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Re: Libri
Seppur strano da immaginare Teodorico pur essendo un reale amalo è praticamente un romano per cultura e per mentalità, del tutto inserito nell'establishment di quel che restava dell'impero, fu inviato in occidente con il titolo di patrizio che nel tardo impero assunse tutt'altro significato rispetto al passato. La grande spaccatura tra momenti storici è rappresentata dall'arrivo dei longobardi.
Ultima modifica di porcaccia il mercoledì 30 novembre 2022, 18:41, modificato 1 volta in totale.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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Re: Libri
Se se...porcaccia ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 18:15Cosa non ti convince?
Seppur strano da immaginare Teodorico pur essendo un reale amalo è un praticamente un romano per cultura e per mentalità, del tutto inserito nell'establishment di quel che restava dell'impero, fu inviato in occidente con il titolo di patrizio che nel tardo impero assunse tutt'altro significato rispetto al passato. La grande spaccatura tra momenti storici è rappresentata dall'arrivo dei longobardi.
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Re: Libri
No, non sono d'accordo. Se è vero che in Italia il vero passaggio storico c'è stato con i longobardi, in una penisola devastata dalla guerra cosi detta "greco gotica", Teodorico resta un re barbaro, istruito sì a Costantinopoli, ma considerato come tale da Zenone, il cui ruolo nella caduta "giuridica" dell'occidente è sempre troppo sottovalutato.porcaccia ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 18:15Cosa non ti convince?
Seppur strano da immaginare Teodorico pur essendo un reale amalo è praticamente un romano per cultura e per mentalità, del tutto inserito nell'establishment di quel che restava dell'impero, fu inviato in occidente con il titolo di patrizio che nel tardo impero assunse tutt'altro significato rispetto al passato. La grande spaccatura tra momenti storici è rappresentata dall'arrivo dei longobardi.
Stilicone e Flavio Ezio avevano madre romana.
Persino Ricimero, 100% barbaro, visse sempre al servizio prima e a capo poi di Roma. Forzando le cose Odoacre si comporto' quasi "legalmente".
Teodorico fu inviato in Italia perché troppo pericoloso vicino a Costantinopoli e nonostante abbia fatto anche cose buone (mi sembra di averla già sentita questa frase...) è solo un re goto che ha occupato l'Italia. Vale un Genserico.
A me non piace la visione "europea" della storia dell'impero, che fonda la sua legittimità sul 476. Non mi piace chiamare il tentativo di reconquista dell'Italia "guerra greco - gotica". E' la visione occidentale che ha, a posteriori, isolato l'impero d'oriente.
Ma del resto ci sono più slidin' doors nel V secolo che in tutta la storia dell'uomo.
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Re: Libri
Stai confondendo un certo revisionismo storico di matrice prettamente germanica con ciò che rappresentarono realmente il V e il VI secolo dell'era volgare, stai facendo esattamente al contrario quanto rimproveri a quella che chiami "visione" europea. Sostenere che Genserico e Teodorico siano assimilabili è un errore grossolano. Non si è mai stati romani per linea di sangue in senso stretto, questo valeva agli albori di Roma come alla fine dell'impero. Sulle cose buone non so a cosa ti riferisca, il punto dirimente non è l'operato ma la continuità storico-culturale. Guerra graco-gotica è un termine utilizzato dagli storici successivi, così come il termine bizantini, a oriente si sono sempre chiamati romani. Quanto a Odoacre se ne può discutere quanto si vuole ma di fatto Romolo Augustolo non fu altro che l'usurpatore di Giulio Nepote. Mi sembrano più posizioni da tifoso di calcio che valutazioni storiche.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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Re: Libri
Ho esagerato sul paragone Genserico-Teodorico, hai ragione, mi sono lasciato andare .
Ma se ritorniamo all’inizio del discorso, cioè la trilogia di Emilio Paterna, Stilicone-Ezio-Teodorico, continuo a non essere d’accordo.
Se il filo conduttore dei tre libri doveva essere, come credo, quello di parlare degli ultimi uomini che hanno difeso Roma, intesa come insieme di valori e come sistema sociale, Teodorico non può starci. Che poi abbia avuto un atteggiamento di rispetto ed abbia anche ripristinato alcune tradizioni è un fatto appurato, ma resta un personaggio diverso da quelli che la trilogia voleva descrivere.
Certo era un uomo del tempo, quello iniziato dopo la svolta di Adrianopoli. Ma non difende Roma perché romano. E non lo sceglie. Ne approfitta.
Ma se ritorniamo all’inizio del discorso, cioè la trilogia di Emilio Paterna, Stilicone-Ezio-Teodorico, continuo a non essere d’accordo.
Se il filo conduttore dei tre libri doveva essere, come credo, quello di parlare degli ultimi uomini che hanno difeso Roma, intesa come insieme di valori e come sistema sociale, Teodorico non può starci. Che poi abbia avuto un atteggiamento di rispetto ed abbia anche ripristinato alcune tradizioni è un fatto appurato, ma resta un personaggio diverso da quelli che la trilogia voleva descrivere.
Certo era un uomo del tempo, quello iniziato dopo la svolta di Adrianopoli. Ma non difende Roma perché romano. E non lo sceglie. Ne approfitta.
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Re: Libri
Che sia stato un personaggio distante dagli altri due non v'è dubbio.
Ezio si meritò perfino la nomea di "ultimo dei romani".
Ezio si meritò perfino la nomea di "ultimo dei romani".
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Re: Libri
C'è un film abbastanza sconosciuto ma non male sul rapporto Ezio / Attila :
c'è pure la scena con Valentiniano che lo assassina.
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