I nostri viaggi
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Re: I nostri viaggi
si si...ci sono stato e conosco benissimo la vicenda
vero che sono stato 30 anni fa...magari ora hanno migliorato la location
il complesso è stupendo, ma dall'aereo vedevo unacollina cementizia
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Re: I nostri viaggi
Un viaggio di norma suscita sempre piacevoli e vibranti sensazioni, miscelando un vortice di meraviglia, stupefazione ed emozioni palpitanti che restano impresse nella mente. Purtroppo, a volte si incappa in circostanze negative, determinate da vari fattori che vanno a guastare le nostre vacanze. È più difficile estrapolarne un numero elevato, visto che di norma, qualche elemento da salvare spesso lo si trova. Invece che 5, stiliamo un podio di città estere, che per un motivo o per l’altro, hanno deluso le nostre aspettative.
Queste le mie:
1) Varsavia: nonostante gli avvertimenti di chi già ci si era recato, dopo esser stato ammaliato da Cracovia, ero straconvinto che la Capitale polacca mi sarebbe apparsa anche più fiabesca. Niente di più errato. Di apprezzabile, c’è solo un discreto Centro Storico grosso quanto quello di Civitella d’Agliano, l’imponente Palazzo della Cultura e della Scienza, assieme ad alcune panchine touch, che se sfiorate, rilasciano una serie di note di Chopin. Il resto della città, è un qualcosa di aberrante. Grattacieli e cementificazione selvaggia, tanto smog e vita notturna mortifera. In più, l’aver trovato un clima da yeti a -15º, non mi ha aiutato di certo, nel viverla serenamente. Non ci ritornerei nemmeno in piena estate con 37º.
2) Copenaghen: tanto tuonó che piovve. Gli avvertimenti precedenti al viaggio, ad indicare un posto con prezzi alle stelle, non hanno tardato a concretizzarsi davanti ai miei occhi terrorizzati. Non ricordo di aver trovato nulla di economico. Una continua rinuncia quasi su tutto. La controversia, sta nel fatto, che la città ha delle toilette pubbliche, talmente eleganti, sfarzose e luccicanti, “che di venirci a fare i suoi bisogni, ne dovrebbe essere orgogliosa anche la Vergine Maria” (cit. Sergente Hartman); incredibilmente gratuite, quando invece per come sono tenute, dovrebbero costare 10€ a entrata. La “stupefacente” area di Christiania, sita ai margini di un città così bella ma fin troppo austera, è l’anomalo fattore che più m’ha colpito. Non essendo mai stato dedito alla ganja, non ho avuto interesse nel conoscere il costo nei dettagli. Ma se tanto mi dà tanto, se sono gli stessi che si riscontrano in Centro, mi sa che non basta un trentino per l’acquisto di una trella...!
3) Santander: meta di transito nell’andare e poi tornare dalla bellissima Bilbao. Un corollario infinito di banche e nulla più. Brutta anche la passeggiata sul mare, triste, senza punti d’interesse. Modesta, per non dire squallida, l’offerta dei locali in Centro. Una Passoscuro spagnola, senza abusivismi edilizi
Queste le mie:
1) Varsavia: nonostante gli avvertimenti di chi già ci si era recato, dopo esser stato ammaliato da Cracovia, ero straconvinto che la Capitale polacca mi sarebbe apparsa anche più fiabesca. Niente di più errato. Di apprezzabile, c’è solo un discreto Centro Storico grosso quanto quello di Civitella d’Agliano, l’imponente Palazzo della Cultura e della Scienza, assieme ad alcune panchine touch, che se sfiorate, rilasciano una serie di note di Chopin. Il resto della città, è un qualcosa di aberrante. Grattacieli e cementificazione selvaggia, tanto smog e vita notturna mortifera. In più, l’aver trovato un clima da yeti a -15º, non mi ha aiutato di certo, nel viverla serenamente. Non ci ritornerei nemmeno in piena estate con 37º.
2) Copenaghen: tanto tuonó che piovve. Gli avvertimenti precedenti al viaggio, ad indicare un posto con prezzi alle stelle, non hanno tardato a concretizzarsi davanti ai miei occhi terrorizzati. Non ricordo di aver trovato nulla di economico. Una continua rinuncia quasi su tutto. La controversia, sta nel fatto, che la città ha delle toilette pubbliche, talmente eleganti, sfarzose e luccicanti, “che di venirci a fare i suoi bisogni, ne dovrebbe essere orgogliosa anche la Vergine Maria” (cit. Sergente Hartman); incredibilmente gratuite, quando invece per come sono tenute, dovrebbero costare 10€ a entrata. La “stupefacente” area di Christiania, sita ai margini di un città così bella ma fin troppo austera, è l’anomalo fattore che più m’ha colpito. Non essendo mai stato dedito alla ganja, non ho avuto interesse nel conoscere il costo nei dettagli. Ma se tanto mi dà tanto, se sono gli stessi che si riscontrano in Centro, mi sa che non basta un trentino per l’acquisto di una trella...!
3) Santander: meta di transito nell’andare e poi tornare dalla bellissima Bilbao. Un corollario infinito di banche e nulla più. Brutta anche la passeggiata sul mare, triste, senza punti d’interesse. Modesta, per non dire squallida, l’offerta dei locali in Centro. Una Passoscuro spagnola, senza abusivismi edilizi
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Re: I nostri viaggi
aurreja prima o poi te faccio uscire dall'europa. ci andiamo a vedere il derby di casablanca
Re: I nostri viaggi
Mica male eh! Deve essere un’esperienza estremamente significativa. Anche se nei miei sogni più intensi, la stracittadina per antonomasia extra UE, rimane Partizan - Stella Rossa
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Re: I nostri viaggi
tralasciando posti tipo Skopje o Chișinău, da cui non ci si può aspettare chissà che, se non un briciolo di divertimento in assenza di grazia estetica
1) Los Angeles: un'accozzaglia di sobborghi tutti molto diseguali tra loro connessi da superstrade. Se non hai la macchina sei letteralmente fottuto, un traffico infernale ad ogni ora, smog ben visibile dalla pur splendida vista di Mulholland Drive. Servizi mediocri pagati a caro prezzo, una sensazione di artificioso ad ogni angolo dei migliori quartieri, da Beverly Hills a West Hollywood. Zone periferiche (Inglewood) da ghetto del Terzo Mondo, una downtown anche bella da guardare o da vivere di notte nel celebre rooftop dello Standard ma che di giorno è pieno di senzatetto e latini coi coltelli, di notte diventa una piazza di spaccio con un range di omicidi elevatissimo. Strade deserte, macchine che corrono all'impazzata. Spiagge anche belle ma con un mare freddissimo e sporco a dir poco, frequentate non da Pamela Anderson ma da tante silhuette a dir poco ingombranti: adipe a gogo. Una popolazione autoctona che crede di avere un'elevata qualità di vita... vero solo se fai parte dell'esclusivo show business. Una delusione tremenda per chi l'ha sognata in una sala cinematografica e pensava sarebbe diventata un punto di riferimento dell'immaginario, un sogno da inseguire per tutta la vita. Al contrario di Frisco, non mi manca per niente
2) Berlino: mi aspettavo un posto divertente, aperto, dinamico, alternativo in modo intellettuale. Mi sono trovato in un luogo pieno di gente complessata, con pochi soldi (e che fa dell'avere pochi soldi un motivo di rivalsa e ribellione covata e sfogata in un modo assai poco creativo) e che alimenta un fermento nervoso che è più piatto di ciò che si vorrebbe credere. La parte Est sembra una città russa anestetizzata, la parte Ovest vive di qualche barlume del mondo che fu. Per essere il rifugio giovanile degli ultimi 20 anni mi sembra molto poco, sono tornato a casa con il sorriso e non è mai una bella cosa. Non bastano la forma, la moda, i piercing sul labbro, la musica techno pur bella, le droghe, l'ayahuasca per fare un panorama sociale interessante. Quello che ad esempio ho trovato ad East London, dove l'essere alternativi è una vera scelta e non una conseguenza di un rapporto di odio verso la società "normale", che di fatto viene messa ai margini, in un regime di anticonformismo di cartapesta
3) Helsinki: la città più anonima mai vista. Un grande porto e poco altro, un centro moderno che pare un quartiere di Stoccolma e una parte più decentrata e decadente che sembra un quartiere periferico di Mosca senza però lo spirito incivile che ne fa un po' il fascino. Due Chiese, di cui la più bella all'esterno dentro è vuota. Due minuti che ci sono arrivato e già volevo andarmene e dire che il Nord Europa mi piace
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Re: I nostri viaggi
E poi un giorno mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Non ho mai capito cosa trasportasse. Poi un giorno l'ho scoperto... droga!!!
Dimmi tu "bom"... cit.
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Re: I nostri viaggi
Potevi chiamare
Visto che l’ultima volta a momenti manco er prosecco c’era.
Non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra.
In Monti we Trust
Paz: uno dei miei idoli
Niente offre certezze incrollabili e coerenze granitiche come l’ignoranza.
(Vittorio Zucconi)
Baldissoni romano e romanista
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Re: I nostri viaggi
Di Helsinki città sciapa, non sei il primo a cui lo sento dire. Un altro paio di persone che ci sono state, mi hanno riferito che han trovato molta più vita e conformazione cittadina migliore in quel di Tampere. Dimostrazione di come, non sempre la Capitale di uno Stato, appare come il luogo più interessante e di maggior richiamo turistico della nazione (Ankara e Varsavia docet). Skopje a me non è dispiaciuta, pure se ho avuto modo di visitarla dopo il tanto discusso rinnovamento kitsch del 2014. Il ritrovarmi inizialmente, catapultato tra decine di insegne in cirillico e le proteste di piazza della popolazione, per il contestato cambio del nome in Repubblica della Macedonia del Nord, su due piedi mi ha spiazzato e allo stesso tempo mandato su di giri come non mai.principe68 ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2019, 19:24tralasciando posti tipo Skopje o Chișinău, da cui non ci si può aspettare chissà che, se non un briciolo di divertimento in assenza di grazia estetica
1) Los Angeles: un'accozzaglia di sobborghi tutti molto diseguali tra loro connessi da superstrade. Se non hai la macchina sei letteralmente fottuto, un traffico infernale ad ogni ora, smog ben visibile dalla pur splendida vista di Mulholland Drive. Servizi mediocri pagati a caro prezzo, una sensazione di artificioso ad ogni angolo dei migliori quartieri, da Beverly Hills a West Hollywood. Zone periferiche (Inglewood) da ghetto del Terzo Mondo, una downtown anche bella da guardare o da vivere di notte nel celebre rooftop dello Standard ma che di giorno è pieno di senzatetto e latini coi coltelli, di notte diventa una piazza di spaccio con un range di omicidi elevatissimo. Strade deserte, macchine che corrono all'impazzata. Spiagge anche belle ma con un mare freddissimo e sporco a dir poco, frequentate non da Pamela Anderson ma da tante silhuette a dir poco ingombranti: adipe a gogo. Una popolazione autoctona che crede di avere un'elevata qualità di vita... vero solo se fai parte dell'esclusivo show business. Una delusione tremenda per chi l'ha sognata in una sala cinematografica e pensava sarebbe diventata un punto di riferimento dell'immaginario, un sogno da inseguire per tutta la vita. Al contrario di Frisco, non mi manca per niente
2) Berlino: mi aspettavo un posto divertente, aperto, dinamico, alternativo in modo intellettuale. Mi sono trovato in un luogo pieno di gente complessata, con pochi soldi (e che fa dell'avere pochi soldi un motivo di rivalsa e ribellione covata e sfogata in un modo assai poco creativo) e che alimenta un fermento nervoso che è più piatto di ciò che si vorrebbe credere. La parte Est sembra una città russa anestetizzata, la parte Ovest vive di qualche barlume del mondo che fu. Per essere il rifugio giovanile degli ultimi 20 anni mi sembra molto poco, sono tornato a casa con il sorriso e non è mai una bella cosa. Non bastano la forma, la moda, i piercing sul labbro, la musica techno pur bella, le droghe, l'ayahuasca per fare un panorama sociale interessante. Quello che ad esempio ho trovato ad East London, dove l'essere alternativi è una vera scelta e non una conseguenza di un rapporto di odio verso la società "normale", che di fatto viene messa ai margini, in un regime di anticonformismo di cartapesta
3) Helsinki: la città più anonima mai vista. Un grande porto e poco altro, un centro moderno che pare un quartiere di Stoccolma e una parte più decentrata e decadente che sembra un quartiere periferico di Mosca senza però lo spirito incivile che ne fa un po' il fascino. Due Chiese, di cui la più bella all'esterno dentro è vuota. Due minuti che ci sono arrivato e già volevo andarmene e dire che il Nord Europa mi piace
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Re: I nostri viaggi
Io però ti avevo avvertito che dovevi andare a San Sebastian, non a Santander...aurreja ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2019, 11:113) Santander: meta di transito nell’andare e poi tornare dalla bellissima Bilbao. Un corollario infinito di banche e nulla più. Brutta anche la passeggiata sul mare, triste, senza punti d’interesse. Modesta, per non dire squallida, l’offerta dei locali in Centro. Una Passoscuro spagnola, senza abusivismi edilizi
Re: I nostri viaggi
Purtroppo non ci sono voli diretti da Roma a San Sebastian. Avendo scelto Bilbao come meta, non volendo arrivarci direttamente con Vueling, mi sono trovato costretto ad atterrare e ripartire su Santander. Altrimenti, ti avrei dato sicuramente ascolto senza se e senza ma
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Re: I nostri viaggi
Ma perchè, a Santander sei andato con un diretto...?
Perchè anche a San Sebastian c'è l'aeroporto, ovviamente con scalo dall'Italia, esattamente come Bilbao...
Perchè anche a San Sebastian c'è l'aeroporto, ovviamente con scalo dall'Italia, esattamente come Bilbao...
Re: I nostri viaggi
Si. Partendo e ritornando con FR da CIA.
Il modo più agevole per arrivare a San Sebastian da Roma, sta nel volare da FCO con VY su BIO e poi proseguire con uno dei tanti pullman dell’Alsa
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