Antonio Conte

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shaka
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Re: Antonio Conte

Messaggio da shaka »

Contrasti sulle scelte di mercato, stanchezza di Antonio Conte, sintonia non più perfetta con la società: la fine del rapporto fra la Juventus e il tecnico salentino negli ultimi tre giorni è stato sviscerata e approfondita da ogni punto di vista. C'è un elemento però sul quale è bene fermarsi ancora a riflettere: il 'fattore Milan'. In questa ricostruzione esclusiva di Calciomercato.com aggiungiamo un elemento rispetto a quanto è stato detto e scritto finora.

LA PROPOSTA DEL MILAN - Se è vero, come confermato da più fonti, che quando si presentò a parlare con la dirigenza della Juventus a fine campionato, Conte aveva nel cassetto una proposta del Milan, allora è doveroso analizzare anche le conseguenze del tweet bianconero del 19 maggio, il famoso "Stagione 2014/15: allenatore Antonio Conte".

L'INCONTRO DEL 19 MAGGIO - In altri termini, dopo la conquista del terzo scudetto di fila, Conte si presenta da Andrea Agnelli e Beppe Marotta e dice, come riporta Roberto Perrone sul Corriere della Sera: "Vi rimetto il mio contratto, sono stanco, non dormo più", aggiungendo: "Però siccome ho ancora un anno, se voi ci tenete, continuo". A quel punto, agli occhi della dirigenza bianconera, è già chiaro che Conte non sarà più l'allenatore della Juventus nel 2014-15: la demotivazione dell'allenatore è evidente, ed è quello che conta. Le scelte e le strategie di mercato non contano nulla: la società e Conte le conoscono entrambi benissimo, e il tecnico sa bene che nessuno degli obiettivi che vorrebbe (Cuadrado e Sanchez su tutti) potrà essere acquistato, come sa bene anche che uno fra Vidal, Pogba e Llorente potrebbe essere ceduto. Lo sa il 19 maggio e lo sa il 15 luglio, quando arriva la rescissione. Non poteva pensare seriamente che in quei due mesi la Juventus potesse cambiare la propria strategia.

Il mercato non c'entra, quindi. O almeno c'entra fino a un certo punto. Sono altri gli elementi decisivi: le motivazioni (di Conte e di un gruppo dal quale, e qui il tecnico ha ragione, sarebbe stato difficile chiedere di più) e la voglia di cambiare, per ritrovarle quelle motivazioni. E cambiare significa o cambiare mezza squadra alla Juve (impossibile) oppurse sedersi su un'altra panchina. Adriano Galliani fiuta la situazione, da vecchio volpone del mercato, e si inserisce con la proposta del Milan per Conte.

DIVORZIO RIMANDATO, MILAN BLOCCATO - A questo punto, nella nostra ricostruzione, ripartiamo da quel 15 maggio. La dirigenza della Juventus ha di fronte a sè un tecnico che 'mentalmente' si è già dimesso, ma che formalmente non vuole farlo, vuole una rescissione contrattuale. E la dirigenza sa anche (non può non saperlo) che Conte ha un'offerta dal Milan. Cosa fare quindi? Rescindere consensualmente e consegnare Conte nelle mani di Galliani? Esonerare Conte e consegnarlo ugualmente al Milan? Oppure aspettare che il Milan trovi un altro allenatore e dopo, ma solo dopo, arrivare a quella risoluzione consensuale desiderata formalmente da Conte (che mai, almeno formalmente, avrebbe voluto dimettersi)? Ed è proprio questo che è successo: la Juve ha aspettato, mettendo anche a repentaglio (consapevolmente) l'avvio della stagione (e le scelte del ritiro in città e della prima amichevole fissata solo per il 30 luglio sono lì a dimostrarlo), ha aspettato, mentre intanto il Milan era costretto a trovare un nuovo allenatore, l'esordiente Filippo Inzaghi.

Secondo quanto appreso da Calciomercato.com, dunque, la vicenda si è conclusa esattamente come la dirigenza della Juventus aveva programmato il 15 luglio: bloccare innanzi tutto il rischio di un Conte al Milan, lasciar trovare ai rossoneri un altro allenatore, e poi rivedere Conte il primo giorno di ritiro, sapendo già che il faccia a faccia sarebbe stato lo stesso del 15 maggio, ovvero la rottura.

In altri termini ancora: se voi aveste un allenatore come Conte e, rescindendo il contratto il 19 maggio, rischiaste di consegnarlo al Milan, cosa fareste? Lo portereste da Galliani oppure preferireste prendere tempo, temporeggiare, lasciar trovare al Milan un altro tecnico e poi, ma solo poi, vedere come va a finire una volta che l'allenatore è tornato dalle vacanze? La risposta non può che essere una.


ohhh alla fine so passati pe i più svegli de tutti come al solito
shaka ha scritto:Grande Ramon, ora deve andare al prossimo incontro, accettare tutte le richieste di quel maiale di Atangana, firmare tutto, poi s'abbassa i pantaloni davanti a tutti, se mette in posizione de squat e su quel foglio ce fa na bella cacata
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Santiago
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Re: Antonio Conte

Messaggio da Santiago »

ma inzaghi ha firmato settimane fa asd
ridicoli.
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Re: Antonio Conte

Messaggio da kappone »

E da maggio uno meglio di allegri nn l hanno trovato.... Articolo ridicolo
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Re: Antonio Conte

Messaggio da maedius »

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Re: Antonio Conte

Messaggio da Luz Lupe »

CAOS JUVENTUS - Parodia

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Re: Antonio Conte

Messaggio da FinrodFelagund »

Luz Lupe ha scritto:CAOS JUVENTUS - Parodia

ahahahahah bellissima, giovinco mi fa morire
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Re: Antonio Conte

Messaggio da SilverSasu »

shaka ha scritto:Contrasti sulle scelte di mercato, stanchezza di Antonio Conte, sintonia non più perfetta con la società: la fine del rapporto fra la Juventus e il tecnico salentino negli ultimi tre giorni è stato sviscerata e approfondita da ogni punto di vista. C'è un elemento però sul quale è bene fermarsi ancora a riflettere: il 'fattore Milan'. In questa ricostruzione esclusiva di Calciomercato.com aggiungiamo un elemento rispetto a quanto è stato detto e scritto finora.

LA PROPOSTA DEL MILAN - Se è vero, come confermato da più fonti, che quando si presentò a parlare con la dirigenza della Juventus a fine campionato, Conte aveva nel cassetto una proposta del Milan, allora è doveroso analizzare anche le conseguenze del tweet bianconero del 19 maggio, il famoso "Stagione 2014/15: allenatore Antonio Conte".

L'INCONTRO DEL 19 MAGGIO - In altri termini, dopo la conquista del terzo scudetto di fila, Conte si presenta da Andrea Agnelli e Beppe Marotta e dice, come riporta Roberto Perrone sul Corriere della Sera: "Vi rimetto il mio contratto, sono stanco, non dormo più", aggiungendo: "Però siccome ho ancora un anno, se voi ci tenete, continuo". A quel punto, agli occhi della dirigenza bianconera, è già chiaro che Conte non sarà più l'allenatore della Juventus nel 2014-15: la demotivazione dell'allenatore è evidente, ed è quello che conta. Le scelte e le strategie di mercato non contano nulla: la società e Conte le conoscono entrambi benissimo, e il tecnico sa bene che nessuno degli obiettivi che vorrebbe (Cuadrado e Sanchez su tutti) potrà essere acquistato, come sa bene anche che uno fra Vidal, Pogba e Llorente potrebbe essere ceduto. Lo sa il 19 maggio e lo sa il 15 luglio, quando arriva la rescissione. Non poteva pensare seriamente che in quei due mesi la Juventus potesse cambiare la propria strategia.

Il mercato non c'entra, quindi. O almeno c'entra fino a un certo punto. Sono altri gli elementi decisivi: le motivazioni (di Conte e di un gruppo dal quale, e qui il tecnico ha ragione, sarebbe stato difficile chiedere di più) e la voglia di cambiare, per ritrovarle quelle motivazioni. E cambiare significa o cambiare mezza squadra alla Juve (impossibile) oppurse sedersi su un'altra panchina. Adriano Galliani fiuta la situazione, da vecchio volpone del mercato, e si inserisce con la proposta del Milan per Conte.

DIVORZIO RIMANDATO, MILAN BLOCCATO - A questo punto, nella nostra ricostruzione, ripartiamo da quel 15 maggio. La dirigenza della Juventus ha di fronte a sè un tecnico che 'mentalmente' si è già dimesso, ma che formalmente non vuole farlo, vuole una rescissione contrattuale. E la dirigenza sa anche (non può non saperlo) che Conte ha un'offerta dal Milan. Cosa fare quindi? Rescindere consensualmente e consegnare Conte nelle mani di Galliani? Esonerare Conte e consegnarlo ugualmente al Milan? Oppure aspettare che il Milan trovi un altro allenatore e dopo, ma solo dopo, arrivare a quella risoluzione consensuale desiderata formalmente da Conte (che mai, almeno formalmente, avrebbe voluto dimettersi)? Ed è proprio questo che è successo: la Juve ha aspettato, mettendo anche a repentaglio (consapevolmente) l'avvio della stagione (e le scelte del ritiro in città e della prima amichevole fissata solo per il 30 luglio sono lì a dimostrarlo), ha aspettato, mentre intanto il Milan era costretto a trovare un nuovo allenatore, l'esordiente Filippo Inzaghi.

Secondo quanto appreso da Calciomercato.com, dunque, la vicenda si è conclusa esattamente come la dirigenza della Juventus aveva programmato il 15 luglio: bloccare innanzi tutto il rischio di un Conte al Milan, lasciar trovare ai rossoneri un altro allenatore, e poi rivedere Conte il primo giorno di ritiro, sapendo già che il faccia a faccia sarebbe stato lo stesso del 15 maggio, ovvero la rottura.

In altri termini ancora: se voi aveste un allenatore come Conte e, rescindendo il contratto il 19 maggio, rischiaste di consegnarlo al Milan, cosa fareste? Lo portereste da Galliani oppure preferireste prendere tempo, temporeggiare, lasciar trovare al Milan un altro tecnico e poi, ma solo poi, vedere come va a finire una volta che l'allenatore è tornato dalle vacanze? La risposta non può che essere una.


ohhh alla fine so passati pe i più svegli de tutti come al solito
Quante inesattezze.
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Re: Antonio Conte

Messaggio da FinrodFelagund »

Quanto so furbi loro....piuttosto che far andare Conte in un Milan che anche con la fusione tra Liedholm Capello e Mourinho non avrebbe combinato nulla, compromettono la propria stagione arrivando a metà luglio senza un allenatore e mettendo una pessima toppa come allegri...

So proprio bravi! Io gli farei fare uno speciale da Buffa che racconti questa grandiosa strategia.
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Santiago
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Re: Antonio Conte

Messaggio da Santiago »

pure nedved ne ha dette di cazzate...
Su Tuttosport di oggi ulteriori parole dell'intervista di Pavel Nedved a Deník Sport, che abbiamo anticipato ieri, ecco quanto riporta il quotidiano Torinese, oltre a quanto già detto riportato ieri: «[underline]Antonio ha dato le dimissioni perché non aveva le energie per continuare non per disaccordi con la dirigenza[/underline]. Voleva già dimettersi a maggio, ma avevamo parlato e si era convinto di pensarci durante le vacanze. Quando è tornato ha deciso che non voleva continuare. [underline]Niente di quello che hanno detto i media sulle sue dimissioni è esatto, Conte era semplicemente stanco...[/underline] La sua decisione ci ha sorpreso, anche se a fine stagione ce lo aveva già detto. [underline]Il mercato e le strategie adesso non cambiano[/underline]: non abbiamo intenzione di vendere nessun giocatore importante».

Ecco quanto aggiunge il quotidiano torinese oggi: «Devo ammettere che capisco perfettamente la sua decisione: il modo in cui lui svolge il suo lavoro è estenuante. Non trascura nessun dettaglio: da quando è in campo a quando studia i video a casa o quando spiega ai giocatori cosa vuole da loro o quando si riunisce con il suo staff. [underline]E’ un perfezionista maniacale, quindi è possibile che dopo tre stagioni a questo ritmo possa aver sentito la fatica[/underline]. E’ una perdita gravissima per noi. Conte è un grandissimo allenatore e gli siamo grati per tutto quello che ha fatto. Ha svolto un eccellente lavoro e ci mancherà moltissimo. [underline]C’era il Mondiale e tutti aspettavano la fine. E questa è un’altra ragione per quale chi dice che le dimissioni di Conte sono dovute al mercato sbaglia[/underline]. La nostra strategia è chiara: vogliamo tenere tutti i nostri migliori giocatori, si chiamino Vidal o Pogba. Non voglioamo vendere nessuno e in particolar modo Vidal. Certo, in caso di un’offerta particolarmente alta avremmo il dovere di pensarci, ma non vogliamo cedere i campioni. Vogliamo essere competitivi in Champions e le uniche cessioni erano giocatori che non facevano parte dei nostri piani»».

[underline]Allegri: «Abbiamo dovuto reagire molto rapidamente dopo le sue dimissioni[/underline]. E’ stata durissima: eravamo dispiaciuti per la perdita, ma d’altra parte dovevamo portare a Torino Allegri. [underline]Non era facile trovare un allenatore in così poco tempo[/underline]. I candidati erano due: Allegri e Mancini. Mancini aveva la possibilità di allenare la nazionale italiana e così abbiamo trovato l’accordo con Allegri che è un tecnico di qualità e un vincente».

Su Chiellini: «Ero furioso per la reazione di Chiellini, che si è comportato come un bambino mostrando il morso all’arbitro. Ne ho parlato con Marotta e ne parlerò con lui direttamente. Comunque Giorgio ha dimostrato la sua intelligenza parlando nei giorni successivi e chiedendo alla Fifa di accorciare la squalifica a [underline]Suarez. Che per altro è un grande giocatore: lo prenderei subito alla Juventus. Anzi lo stavamo per prendere due anni fa e io ero d’accordissimo[/underline]: è un campione e basta».
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Re: Antonio Conte

Messaggio da cravenroad »

Luz Lupe ha scritto:CAOS JUVENTUS - Parodia

ahhahahahahahhahahahahah
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Re: Antonio Conte

Messaggio da pisodinosauro »

Santiago ha scritto:pure nedved ne ha dette di ca**ate...
Furioso per la razione di Chiellini?

E che doveva fare? A pavel, ma vaffancubo

Lo stavamo per prendere due anni fa, si immagino...
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Re: Antonio Conte

Messaggio da ChiamatoreMascherato »

E’ un perfezionista maniacale

quindi guarda il capello.... :mmmmm:
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Re: Antonio Conte

Messaggio da Tremal Naik »

Agghiacciande! Il corsport dà per vicina la firma di Andonio Conde al PSG...
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Re: Antonio Conte

Messaggio da lele »

ho sempre pensato che si fosse dimesso perchè aveva un contratto di un megaclub in mano... vediamo un pò se avevo ragione
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Re: Antonio Conte

Messaggio da 433 »

SE va al PSG,
FORSE vincerà qualche campionato,
CONTINUERA' a fare figure di merda in europa se non gli comprano pure gli arbitri. :lol:
Le opinioni dovrebbero essere basate sui fatti

e i fatti non dovrebbero basarsi sulle opinioni
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