Si, la dimensione nostra ora è questa. Abbiamo bisogno di questo passaggio intermedio degli "american straccions" come più di qualcuno li chiama ( non io) perchè non abbiamo, a dispetto del nome che portiamo, appeal internazionale. C'è poco da fare. Tra 20 anni il milan pure se continuerà a fa schifo come sta facendo, avrà sempre maggiore fascino di noi oggi agli occhi di eventuali investitori perchè nei 25 anni di berlusconi ha creato "un mito".Royal Tenenbaum ha scritto: ↑gio 8 ago 2019, 13:23 Io sono assolutamente d'accordo sul fatto che questa sia la nostra dimensione. Non lo accetto adesso però. Non da Presidente, società, certe radio e tuttapposters vari che ci hanno perculato anche pesantemente sui dubbi (rivelatisi più che legittimi) che sono sorti durante gli anni. Ad ogni "Io col napoli non cambio nessuno e non voglio quel pappone come presidente" il Napoli si rafforzava a piccoli passi diventando stabilmente la seconda forza del campionato (quando lo siamo stati noi è stato sempre per prova di forza della squadra, non per programmazione). Ad ogni "l'inter ndo cazzo va, sta sempre sotto di noi" arrivavano sempre più conferme circa un progetto tecnico davvero ambizioso, che si sta concretizzando sul serio con gente tipo Conte e Lukaku. Ci è rimasto quel piccolo 4 posto a cui aggrapparci, sempre che anche il Milan si riprenda davvero.
So benissimo che non siamo niente di che, l'ho detto per anni. Non mi sta bene che chi mi puntava le pistole adesso mi spieghi, con una piroetta niente male, che non possiamo competere e che bisogna essere pragmatici. In questi anni si è vissuto al di sopra delle proprie possibilità perchè c'era TANTA gente (TANTA) convinta che fossero quelle e che non voleva sentire ragioni ad ogni domanda o critica.
Il bello è che lo so che recriminare non serve a niente, tutti ne usciamo ridimensionati e un po' umiliati. Che almeno si parli molto meno e si faccia pulizia sul serio, non con i prestiti e diritto per gli esuberi e i giochetti sul bilancio per tirare a campare. MI sembra che si voglia fare, in maniera più seria e in piccolo, quello che si è sempre fatto e che ci ha portati a questi casini. E mi sembra che ci stiamo incartando un po' nuovamente.
Ci sono scelte che non condivido, ma mi affido a Petrachi e alle buone impressioni che mi ha dato finora.
Ora noi, dicevo, non potendo contare su questo nè, evidentemente, sulla storiella di Roma caput mundi nè tantomeno su una città moderna, abbiamo bisogno di una proprietà moderna che ristrutturi l'azienda ( si...questo è l'as roma spa per il non tifoso)gli dia un minimo di respiro internazionale, ne accresca il valore per poi venderla a chi, a quel punto, avrà la voglia/forza/sfizio di investire nello step successivo: vincere o provare seriamente a farlo.