Alemanno è una cosa, Marino un'altra, Berdini un'altra ancora...Claudio_asr ha scritto: ↑dom 8 mag 2022, 1:39 Fa un pò ridere
Erano talmente potenti da cagare in testa ad alemanno e poi è bastato un berdini qualsiasi a stoppare tutto
Se veramente c'era la volontà politica, come più o meno asserite, lo stadio l'avevano fatto due giorni dopo
Nuovo stadio (era Friedkin)
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
@Claudio_asr bisognerebbe cominciare da qui...
Soros (LaPresse)
Il nome del magnate statunitense è stato accostato per mesi, nel 2008, alla società di calcio capitolina, ma secondo gli atti della Consob, l’ipotesi del passaggio del club all’uomo d’affari americano non èmai stata concreta.
Nessuna manifestazione d’interesse, nessuna offerta e nemmeno una partecipazione agli incontri attraverso un rappresentante.
Questa, secondo gli atti prodotti da un’indagine della Consob in relazione alle azioni dell’As Roma tra il settembre 2007 e il maggio 2008, è la storia mai nata tra la società giallorossa e George Soros.
Il nome del magnate statunitense è stato accostato per mesi, nel 2008, alla Roma, ma secondo gli atti della Consob, l’ipotesi del passaggio del club all’uomo d’affari americano, attraverso la mediazione della merchant bank Inner Circle Sports LLC, non è mai stata concreta.
“Le informazioni fornite da ICS alla Consob tramite la SEC (l’organo federale statunitense equivalente della Consob) hanno confermato quanto sostenuto da Compagnia Italpetroli -si legge negli atti-. In particolare ICS ha confermato che in nessuno degli incontri con Gianroberto de Giovanni (legale di Compagnia Italpetroli) e la famiglia Sensi, ha mai partecipato alcun rappresentante di George Soros e che in nessuna occasione è stata mostrata a Gianroberto de Giovanni evidenza documentale degli accordi tra ICS e Soros Fund Management”.
Alla Commissione Nazionale per le società e la Borsa, inoltre, è stata inviata dallla SEC la copia del ‘confidentiality agreement’ che avrebbe dovuto vincolare ICS e Soros, ma il documento non era stato firmato dalle parti. Nella voluminosa documentazione, di oltre cento pagine, inviata alla Procura di Roma, la Consob ha fatto chiarezza, anche attraverso l’analisi di oltre 80mila email, ricostruendo le tappe principali della vicenda.
Il 12 novembre 2007 Compagnia Italpretroli ha reso noto che “è stata rappresentata da parte di terzi, l’esistenza di un possibile interesse di un investitore americano in merito all’investimento nel capitale dell’As Roma; tuttavia, Compagnia Italpetroli non ha mai ricevuto, né direttamente né indirettamente, alcuna manifestazione di interesse, né offerta da parte del suddetto investitore, avente ad oggetto il pacchetto di maggioranza del capitale dell’As Roma”.
Solo il 25 marzo 2008 la merchant bank Inner Circle Sports LLC ‘ha svelato’ che il potenziale investitore era George Soros. A fare il nome del magnate statunitense è stato Steven Horowitz (manager di ICS ndr.) in una telefonata all’avv. Gianroberto de Giovanni, legale del gruppo Italpetroli. Il 22 aprile 2008, Horowitz ha comunicato a de Giovanni che “i rappresentanti del family office di George Soros (Soros Fund Management ndr.) non intendono più perseguire l’acquisizione del Club”.
Per la Consob però “ICS non aveva prodotto alcune evidenza di un reale coinvolgimento di George Soros”. E lo stesso, evidenzia ancora la Consob, vale per “i due incontri successivi a cui ha partecipato l’avvocato de Giovanni”. In base all’esame degli atti e delle audizioni effettuate “il fatto che Compagnia Italpetroli non avesse mai ricevuto evidenza del coinvolgimento dell’investitore non è attribuibile alla volontà della stessa Compagnia Italpetroli”.
Il 3 giugno 2008, su richiesta della Consob, Soros Fund Management ha diffuso un comunicato nel quale il magnate dichiarava di non avere alcun interesse nel condurre l’operazione. La nota ha posto fine a mesi di ipotesi attorno al nome di un personaggio che, secondo la valutazione della Consob, non ha mai manifestato un interesse concreto e tantomeno presentato un’offerta.
La Consob ha posto particolare attenzione al comunicato del 10 aprile 2008 con cui As Roma e Compagnia Italpetroli hanno affermato che “seppur nel corso degli ultimi mesi” Compagnia Italpetroli “abbia ricevuto segnali in merito a possibili interessi da parte di soggetti terzi aventi ad oggetto la propria partecipazione in As Roma, nessuno di questi si è mai tramutato in offerte o concrete manifestazioni di interesse”. Tale comunicazione “non era connotata da elementi di falsità”.
Soros (LaPresse)
Il nome del magnate statunitense è stato accostato per mesi, nel 2008, alla società di calcio capitolina, ma secondo gli atti della Consob, l’ipotesi del passaggio del club all’uomo d’affari americano non èmai stata concreta.
Nessuna manifestazione d’interesse, nessuna offerta e nemmeno una partecipazione agli incontri attraverso un rappresentante.
Questa, secondo gli atti prodotti da un’indagine della Consob in relazione alle azioni dell’As Roma tra il settembre 2007 e il maggio 2008, è la storia mai nata tra la società giallorossa e George Soros.
Il nome del magnate statunitense è stato accostato per mesi, nel 2008, alla Roma, ma secondo gli atti della Consob, l’ipotesi del passaggio del club all’uomo d’affari americano, attraverso la mediazione della merchant bank Inner Circle Sports LLC, non è mai stata concreta.
“Le informazioni fornite da ICS alla Consob tramite la SEC (l’organo federale statunitense equivalente della Consob) hanno confermato quanto sostenuto da Compagnia Italpetroli -si legge negli atti-. In particolare ICS ha confermato che in nessuno degli incontri con Gianroberto de Giovanni (legale di Compagnia Italpetroli) e la famiglia Sensi, ha mai partecipato alcun rappresentante di George Soros e che in nessuna occasione è stata mostrata a Gianroberto de Giovanni evidenza documentale degli accordi tra ICS e Soros Fund Management”.
Alla Commissione Nazionale per le società e la Borsa, inoltre, è stata inviata dallla SEC la copia del ‘confidentiality agreement’ che avrebbe dovuto vincolare ICS e Soros, ma il documento non era stato firmato dalle parti. Nella voluminosa documentazione, di oltre cento pagine, inviata alla Procura di Roma, la Consob ha fatto chiarezza, anche attraverso l’analisi di oltre 80mila email, ricostruendo le tappe principali della vicenda.
Il 12 novembre 2007 Compagnia Italpretroli ha reso noto che “è stata rappresentata da parte di terzi, l’esistenza di un possibile interesse di un investitore americano in merito all’investimento nel capitale dell’As Roma; tuttavia, Compagnia Italpetroli non ha mai ricevuto, né direttamente né indirettamente, alcuna manifestazione di interesse, né offerta da parte del suddetto investitore, avente ad oggetto il pacchetto di maggioranza del capitale dell’As Roma”.
Solo il 25 marzo 2008 la merchant bank Inner Circle Sports LLC ‘ha svelato’ che il potenziale investitore era George Soros. A fare il nome del magnate statunitense è stato Steven Horowitz (manager di ICS ndr.) in una telefonata all’avv. Gianroberto de Giovanni, legale del gruppo Italpetroli. Il 22 aprile 2008, Horowitz ha comunicato a de Giovanni che “i rappresentanti del family office di George Soros (Soros Fund Management ndr.) non intendono più perseguire l’acquisizione del Club”.
Per la Consob però “ICS non aveva prodotto alcune evidenza di un reale coinvolgimento di George Soros”. E lo stesso, evidenzia ancora la Consob, vale per “i due incontri successivi a cui ha partecipato l’avvocato de Giovanni”. In base all’esame degli atti e delle audizioni effettuate “il fatto che Compagnia Italpetroli non avesse mai ricevuto evidenza del coinvolgimento dell’investitore non è attribuibile alla volontà della stessa Compagnia Italpetroli”.
Il 3 giugno 2008, su richiesta della Consob, Soros Fund Management ha diffuso un comunicato nel quale il magnate dichiarava di non avere alcun interesse nel condurre l’operazione. La nota ha posto fine a mesi di ipotesi attorno al nome di un personaggio che, secondo la valutazione della Consob, non ha mai manifestato un interesse concreto e tantomeno presentato un’offerta.
La Consob ha posto particolare attenzione al comunicato del 10 aprile 2008 con cui As Roma e Compagnia Italpetroli hanno affermato che “seppur nel corso degli ultimi mesi” Compagnia Italpetroli “abbia ricevuto segnali in merito a possibili interessi da parte di soggetti terzi aventi ad oggetto la propria partecipazione in As Roma, nessuno di questi si è mai tramutato in offerte o concrete manifestazioni di interesse”. Tale comunicazione “non era connotata da elementi di falsità”.
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
Passando per una buffonata intermedia dove oltre alle sanzioni si andò nel penale...
La Consob ha inflitto una multa di 400mila euro, più 18 mesi di interdizione, all’agente Fifa Vinicio Fioranelli per aver fornito al mercato notizie “false e fuorvianti” sul possesso di risorse per acquistare l’As Roma. Stessa sanzione, 400mila euro, anche per la società Fio Sports Group Ag, con sede a Herisau (Svizzera).
L’autorità sanziona Fioranelli “per aver rilasciato dichiarazioni agli organi di stampa in data 22 maggio 2009, nonchè diffuso un comunicato alle ore 17,27 dello stesso giorno, aventi ad oggetto il possesso da parte del ‘Gruppo Fioranelli’ delle risorse finanziarie necessarie ad acquistare la partecipazione di maggioranza in As Roma, suscettibili di fornire al mercato indicazioni false e fuorvianti in merito al prezzo delle azioni AS Roma”. In seguito alla diffusione del comunicato del 22 maggio 2009 il prezzo delle azioni AS Roma in Borsa è passato da 0,878 euro (prezzo ufficiale del 22 maggio 2009) a 0,908 euro (prezzo ufficiale del 25 maggio 2009), con un aumento del 3,42%.
In quel periodo il club capitolino – ancora di proprietà della famiglia Sensi prima di passare nel 2011 nelle mani degli americani -, era oggetto di numerose voci di interessamento. Della particolare situazione aveva provato ad approfittare l’agente Fifa Fioranelli, mettendo in giro false informazioni sulle disponibilità finanziarie di Fio Sports, che si diceva interessato all’acquisizione. Ma un’indagine della Guardia di Finanza aveva accertato che in realtà il gruppo era privo di capitali.
Fioranelli era già stato arrestato per aggiotaggio nel gennaio del 2011 in Austria, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sul tentativo di scalata del suo gruppo all’As Roma. Adesso arriva anche la sanzione pecuniaria da parte della Consob.
La Consob ha inflitto una multa di 400mila euro, più 18 mesi di interdizione, all’agente Fifa Vinicio Fioranelli per aver fornito al mercato notizie “false e fuorvianti” sul possesso di risorse per acquistare l’As Roma. Stessa sanzione, 400mila euro, anche per la società Fio Sports Group Ag, con sede a Herisau (Svizzera).
L’autorità sanziona Fioranelli “per aver rilasciato dichiarazioni agli organi di stampa in data 22 maggio 2009, nonchè diffuso un comunicato alle ore 17,27 dello stesso giorno, aventi ad oggetto il possesso da parte del ‘Gruppo Fioranelli’ delle risorse finanziarie necessarie ad acquistare la partecipazione di maggioranza in As Roma, suscettibili di fornire al mercato indicazioni false e fuorvianti in merito al prezzo delle azioni AS Roma”. In seguito alla diffusione del comunicato del 22 maggio 2009 il prezzo delle azioni AS Roma in Borsa è passato da 0,878 euro (prezzo ufficiale del 22 maggio 2009) a 0,908 euro (prezzo ufficiale del 25 maggio 2009), con un aumento del 3,42%.
In quel periodo il club capitolino – ancora di proprietà della famiglia Sensi prima di passare nel 2011 nelle mani degli americani -, era oggetto di numerose voci di interessamento. Della particolare situazione aveva provato ad approfittare l’agente Fifa Fioranelli, mettendo in giro false informazioni sulle disponibilità finanziarie di Fio Sports, che si diceva interessato all’acquisizione. Ma un’indagine della Guardia di Finanza aveva accertato che in realtà il gruppo era privo di capitali.
Fioranelli era già stato arrestato per aggiotaggio nel gennaio del 2011 in Austria, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sul tentativo di scalata del suo gruppo all’As Roma. Adesso arriva anche la sanzione pecuniaria da parte della Consob.
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
E pensa che chi dici che non ha denunciato ha dovuto pure interrogare e sanzionare sto povero cristo, pace all'anima sua...
La Consob ha inflitto una multa di 50.000 euro ad Adnan Adel Aref Al Qaddumi, il finto sceicco il cui nome tra il febbraio e il marzo dello scorso anno venne a lungo indicato come possibile cavaliere bianco pronto ad affiancare James Pallotta nel rilancio dell'As Roma. L'Authority, il cui provvedimento risale allo scorso 16 luglio ma è stato ufficializzato soltanto oggi, ha riconosciuto Al Qaddumi colpevole di abusi di mercato e ostacolo agli organi di vigilanza.
La vicenda ebbe inizio il 21 febbraio 2013, quando As Roma Spv, società che all'epoca dei fatti controllava la società capitolina attraverso Neep Holding, diffuse la notizia della stipula di un accordo preliminare con Adnan Adel Aref Al Qaddumi Al Shtewi, finalizzato all'ingresso di quest'ultimo nella compagine societaria.
Tale operazione non venne poi finalizzata poiché Al Qaddumi non tenne fede agli impegni economici prima della data prevista per il closing (14 marzo 2013). Nel frattempo, il sedicente sceicco venne più volte sentito dagli uffici della Consob che oggi rileva come Al Qaddumi non abbia dato "alcun riscontro positivo, fornendo al contrario risposte dilatorie e trasmettendo documentazione non pertinente, che tendevano a mostrare una sua disponibilità solo apparente", con la conseguenza "di aver ritardato e procurato nocumento all'adeguato svolgimento delle funzioni di vigilanza demandate alla Consob".
La Consob ha inflitto una multa di 50.000 euro ad Adnan Adel Aref Al Qaddumi, il finto sceicco il cui nome tra il febbraio e il marzo dello scorso anno venne a lungo indicato come possibile cavaliere bianco pronto ad affiancare James Pallotta nel rilancio dell'As Roma. L'Authority, il cui provvedimento risale allo scorso 16 luglio ma è stato ufficializzato soltanto oggi, ha riconosciuto Al Qaddumi colpevole di abusi di mercato e ostacolo agli organi di vigilanza.
La vicenda ebbe inizio il 21 febbraio 2013, quando As Roma Spv, società che all'epoca dei fatti controllava la società capitolina attraverso Neep Holding, diffuse la notizia della stipula di un accordo preliminare con Adnan Adel Aref Al Qaddumi Al Shtewi, finalizzato all'ingresso di quest'ultimo nella compagine societaria.
Tale operazione non venne poi finalizzata poiché Al Qaddumi non tenne fede agli impegni economici prima della data prevista per il closing (14 marzo 2013). Nel frattempo, il sedicente sceicco venne più volte sentito dagli uffici della Consob che oggi rileva come Al Qaddumi non abbia dato "alcun riscontro positivo, fornendo al contrario risposte dilatorie e trasmettendo documentazione non pertinente, che tendevano a mostrare una sua disponibilità solo apparente", con la conseguenza "di aver ritardato e procurato nocumento all'adeguato svolgimento delle funzioni di vigilanza demandate alla Consob".
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
E ti aggiungo che chi non è riuscito a fare lo stadio, ed a fare nulla direi, invece che a Friedkin voleva vendere allo sceicco kuwaitiano Al Baker...ti posto i dati con fatturato e numero di dipendenti della Winners International dei fratelli Al Baker. Ognuno può giudicare da solo...
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
Ah...dalla stampa Al Baker veniva pompato così, quasi quasi gli emiri veri erano dei poveracci rispetto a lui 




@red5788 questo con 2/3 click lo avresti sgamato pure tu



https://www.siamolaroma.it/2020/08/04/c ... alla-roma/
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
Capisco che piace a molti l'idea mistica del giornalista che si inventa di sana pianta un articolo perche` gli appare San Pietro sulla traversa la sera prima, ma non puo` essere una coincidenza che 6 mesi prima del closing (e quindi forse un anno e mezzo prima che partisse l'iter) uscisse il nome di Parnasi come potenziale socio di minoranza di Pallotta & Co. voluto da Unicredit.Jack l'Irlandese ha scritto: ↑ven 28 mag 2021, 21:03 E, per dire, cercando si possono anche trovare articoli datati Febbraio 2011 (ben prima del closing e ben prima che partisse il processo ufficiale di ricerca delle aree) che parlano di Unicredit che preferisce l'offerta di DiBenedetto & Co. ma tenendosi una quota del club che poi cederebbe a soci italiani come azionisti di minoranza all'interno dello stesso pool di investitori e tra i candidati a questo ruolo c'e` proprio Parnasi, verso il quale gia` vantavano un credito:
https://www.vocegiallorossa.it/approfon ... alia-13374
https://www.romatoday.it/sport/comunica ... troli.html
Febbraio 2011, 6 mesi prima del closing. Parnasi indiziato a comprare parte delle quote della Roma che rimarranno ad Unicredit dopo che avra` ceduto la maggioranza agli americani.
Se non e` stato un 'pacchetto' poco ci manca.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
Hai capito, si? Il 'bene della Roma'. C'era da difendersi dal rivale interno Fienga che era il riferimento principale dei Friedkin durante la trattativa... Quindi andavano bene pure gli arabi del sale.kitarant ha scritto: ↑dom 8 mag 2022, 2:31 E ti aggiungo che chi non è riuscito a fare lo stadio, ed a fare nulla direi, invece che a Friedkin voleva vendere allo sceicco kuwaitiano Al Baker...ti posto i dati con fatturato e numero di dipendenti della Winners International dei fratelli Al Baker. Ognuno può giudicare da solo...
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
ti rispondo per me. ste cose le dico dall'inizio prendendomi gran pernacchie. e non c'è nulla di illecito. è normale che unicredit si sia trovata in pancia due situazioni debitorie come italpetroli e parnasi (quelle si da indagare) e abbia provato a risolverle. qui si discute di quanto fosse opportuno quel progetto per roma e per la roma non della sua liceità. non c'era da denunciareClaudio_asr ha scritto: ↑dom 8 mag 2022, 1:36 Scusami kit, non metto in dubbio la tua buona fede
Una domanda mi sorge spontanea
Se sapevi tutte queste cose, perché non hai parlato all'epoca? Perché non hai portato delle prove documentali di quello che più o meno asserisci in procura e li hai denunciati?
Io penso che per affermare delle cose simili ci vogliano delle prove altrimenti è bono tutto
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
berdini era un cane sciolto che non ubidiva alle logiche dei grandi gruppi politici romani. in più ha approfittato della sponda del messaggero di caltagirone che puntava tutto su tor vergataClaudio_asr ha scritto: ↑dom 8 mag 2022, 1:39 Fa un pò ridere
Erano talmente potenti da cagare in testa ad alemanno e poi è bastato un berdini qualsiasi a stoppare tutto
Se veramente c'era la volontà politica, come più o meno asserite, lo stadio l'avevano fatto due giorni dopo
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
ancora rido. tutti arrapati all'idea del presidente in sottana e io navigando un po' trovai il loro sito in cui si evidenziava che il core business era la vendita di prodotti per le pulizie da cui il celebre "l'arabo del sapone"kitarant ha scritto: ↑dom 8 mag 2022, 2:37 Ah...dalla stampa Al Baker veniva pompato così, quasi quasi gli emiri veri erano dei poveracci rispetto a lui
@red5788 questo con 2/3 click lo avresti sgamato pure tu
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
non credo. i fondi del pnrr che io sappia durano 2 anni
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
E siamo in 3. La posizione di UniCredit è comprensibile, quello che non è accettabile è tutto il teatrino costruito intorno per facilitare questi “affari”, e che alla fine ha dato vita ad una proprietà che, per quanto mi riguarda, ha fatto buttare via alla Roma 10 anni di storia, e di possibile ricostruzione che è iniziato con tutti i crismi solo 2 anni fa, purtroppo da un passivo enorme.siamocosì ha scritto: ↑dom 8 mag 2022, 8:32 ti rispondo per me. ste cose le dico dall'inizio prendendomi gran pernacchie. e non c'è nulla di illecito. è normale che unicredit si sia trovata in pancia due situazioni debitorie come italpetroli e parnasi (quelle si da indagare) e abbia provato a risolverle. qui si discute di quanto fosse opportuno quel progetto per roma e per la roma non della sua liceità. non c'era da denunciare
Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
- kitarant
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
Ste, tanto chi non vuol sentire non sentirà e risponderà spernacchiando.. è ovvio che di penalmente rilevante in quella fase non c'era nulla.siamocosì ha scritto: ↑dom 8 mag 2022, 8:32 ti rispondo per me. ste cose le dico dall'inizio prendendomi gran pernacchie. e non c'è nulla di illecito. è normale che unicredit si sia trovata in pancia due situazioni debitorie come italpetroli e parnasi (quelle si da indagare) e abbia provato a risolverle. qui si discute di quanto fosse opportuno quel progetto per roma e per la roma non della sua liceità. non c'era da denunciare
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Re: Nuovo stadio (era Friedkin)
ma allora se non c'era niente di illegale il problema qual è?
diciamola tutta, se quel "criminale" di renzi non faceva saltare marino, la roma a quest'ora aveva il suo stadio, con buona pace dei detrattori
diciamola tutta, se quel "criminale" di renzi non faceva saltare marino, la roma a quest'ora aveva il suo stadio, con buona pace dei detrattori