Dalla pagina FB "La Giornata Tipo".Da questa mattina stiamo ricevendo tantissimi messaggi riguardo alla nascita della Superleague nel calcio e riguardo a chiarimenti sul funzionamento dell'Eurolega di basket e sulla sua nascita. Premettendo che non abbiamo alcuna competenza per formulare giudizi in merito alla Superleague, e che questa non c'entra assolutamente nulla con la NBA, crediamo possa essere utile (visto anche tante inesattezze che circolano in queste ore riguardo l'Eurolega) ripercorrere le tappe che hanno portato più di 20 anni fa alla creazione dell'Eurolega, ossia la lega privata che fu costituita dai club di basket più importanti in Europa.
- Monaco, 2000: 14 grandi club europei, scontenti delle riforme della FIBA (la Federazione Internazionale del Basket) in merito all'Eurolega (la coppa dei Campioni del basket), in tema di diritti/introiti televisivi e di marketing, creano una spaccatura e manifestano l'intenzione di voler creare una sorta di superlega privata con migliorìe dal punto di vista della vendita/acquisizione/spartizione dei diritti televisivi, di immagine e di marketing, con l'obiettivo di aumentare i propri profitti. L'organizzazione della competizione viene affidata ad un'associazione privata, la ULEB (Unione delle Leghe Europee di Basket).
- La FIBA, dal canto suo, non riconosce questa nuova lega privata e minaccia l'esclusione dai campionati nazionali di club, giocatori e arbitri che avrebbero aderito.
- La prima mossa della ULEB è stata quella di appropriarsi del nome della coppa dei Campioni, ossia "Eurolega": cosa che riesce a portare a termine perché la FIBA non aveva mai depositato i diritti sul nome.
- Nella stagione 2000/2001 il basket si trova di fronte ad un evento unico nella propria storia. La spaccatura si manifesta nell'organizzazione di due "Coppe dei Campioni" diverse: da una parte la nuova Eurolega (associazione privata alla quale aderiscono subito quasi tutti i top club, tra cui Real Madrid, Barcellona, Olympiacos, Zalgiris, Baskonia, Virtus, Fortitudo, Benetton Treviso), dall'altra la nuova "Suproleague", la coppa dei Campioni organizzata da FIBA (alla quale aderiscono pochi grandi club tra cui Maccabi, Panathinaikos, Cska, Efes)
- Nel 2001 si hanno quindi due squadre che vincono le due massime competizioni europee: la Virtus Bologna vince l'Eurolega, il Maccabi vince la Suproleague.
- Nella stagione 2001/2002 anche gli ultimi grandi club europei aderiscono alla nuova Eurolega. FIBA, non avendo più i grandi club dalla sua parte, si arrende.
- L'Eurolega è da subito una lega sostanzialmente chiusa alla quale partecipano i top club europei attraverso licenze pluriennali, più un certo numero di squadre per meriti economico-sportivi (negli anni cambieranno più volte i criteri di quest'ultime). Oltre a ciò tutte le squadre di Eurolega devono rispettare alcuni rigidi paletti, tra cui: capienza del palasport, bacino della città, vicinanza di aeroporti, volume del budget investito. L'idea di fondo è quella di avere una competizione alla quale partecipano club solidi da un punto di vista economico-finanziario e con un futuro certo dal punto di vista della solidità degli investimenti.
- La ULEB, oltre all'Eurolega, dal 2002 organizza anche la seconda coppa per importanza, ossia la ULEB Cup (che dal 2008 si chiamerà "Eurocup", nome in vigore tuttora).
- Nel 2008 la ULEB lascia l'organizzazione di Eurolega e Eurocup alla ECA, nuova realtà privata presieduta dalla stessa Eurolega: vengono stabilizzate e aumentate le licenze, in quel momento tredici.
- Nel 2016/2017, un colpo di scena. Dopo quattordici stagioni, la FIBA torna ad organizzare le proprie competizioni europee: la Basketball Champions League e la FIBA Europe Cup. Ad entrambe le competizioni si accede per meriti sportivi ma anche per inviti e licenze come in Eurolega. Si hanno così ben 4 coppe Europee di basket.
- Oggi Eurolega è un torneo a 18 squadre molto imponente in termini di numero di partite: ad un girone all'italiana con 34 giornate di regular season (17 giornate si giocano col doppio turno infrasettimanale), seguono i quarti di finale (con serie al meglio delle 5 partite) tra le prime 8 qualificate, e le Final Four con semifinali e finale secca giocate in un'unica sede decisa di anno in anno.
- La stragrande maggioranza dei migliori giocatori in Europa, giocano nei club che partecipano all'Eurolega. Le squadre di Eurolega sono le squadre con i budget maggiori in Europa. La competizione più bella e dal tasso tecnico nettamente migliore in Europa è l'Eurolega.
- Delle 18 squadre di oggi, 13 possiedono una licenza che ne garantisce la partecipazione ogni stagione (dalla prossima stagione saranno molto probabilmente 15). Poi partecipano di diritto la vincente della Eurocup (e la finalista). Altri ingressi vengono decisi con delle wild-card.
- Questa è a grandi linee la storia della "Superlega privata" del basket (se così vogliamo chiamarla) ossia l'Eurolega. Una competizione che negli anni ha garantito un aumento degli introiti alle partecipanti e buoni risultati in termini di marketing e diritti tv.
- La Superleague del calcio è una lega privata che forse può somigliare per alcuni aspetti all'Eurolega. Ma all'Eurolega di oggi, non quella che fu creata nel 2000: fino a qualche anno fa alcuni posti venivano garantiti alle vincitrici dei più importanti campionati nazionali (es. Sassari nel 2014/2015), oggi invece no (tranne una, massimo due wild-card legate a risultati nazionali)
- L'Eurolega è una lega esente da problemi/criticità? Assolutamente no. Per esempio si è criticata spesso il modo in cui vengono rilasciate deroghe ai club (primo tra tutti il Barcellona) per il non rispetto dei limiti minimi di capienza del palasport. Poi è notizia di qualche giorno fa che alcuni dei club storici si sono incontrati privatamente perché scontenti di alcune politiche gestite e attuate dal board di Eurolega.
- Oltre a questo, c'è sempre l'annoso, quanto attuale (anche nel calcio), problema legato alla "meritocrazia": per fare un esempio, oggi nessuna vincitrice del campionato nazionale accede di diritto all'Eurolega. Può accedervi solo se rispetta tutti i rigidi criteri economico-finanziari richiesti da Eurolega.
- Concetto di meritocrazia che però, nel 2021, con fatica viene ritenuto più importante dall'élite dello sport europeo rispetto a concetti puramente economico-finanziari. Il profitto oggi prevale rispetto alla "nostalgia dei bei tempi che furono" e alla favola della cenerentola che una volta nella storia vince il campionato e la stagione successiva scende in campo contro il Real Madrid. In un modo ideale, secondo noi, la meritocrazia dovrebbe essere un aspetto fondamentale nella logica sportiva. Ma oggi sarebbe attuabile senza mettere sullo stesso piano criteri legati ai bilanci e agli investimenti? Probabilmente no. O almeno, questo ci dicono i grandi club europei di basket, e adesso anche di calcio.
Può essere un buono spunto per capire come potrebbe andare a finire.