Re: Kouadio Manu Koné
Inviato: mar 18 mar 2025, 11:30
La più popolare e grande community d'Italia della tifoseria capitolina.
https://asromaforum.it/
Ma infatti ci sta.
Sicuramente,ma per altri serve ad alimentare la narrazione,che nessuno dei nuovi acquisti giochi titolare,tanto sono tutti acquisti sbagliati.Il copione e' sempre lo stesso.Jean Louis Scipione ha scritto: ↑mar 18 mar 2025, 11:12 Non è per quello ma perché le aspettative per lui sono alte e se ogni tanto la prestazione non è delle migliori già si storce la bocca (ovviamente sbagliando).
Tendo a credere pure io che lui come Tommasi o Radja si riposa giocando.Jack l'Irlandese ha scritto: ↑mar 18 mar 2025, 17:30 Sono d'accordo con @il_noumeno che non e` vero che sono mesi che gioca male. Affatto. Poi per me nel giudizio della singola partita bisogna valutare gli prestazione ed episodi non solo le caratteristiche (le sue, per noi, sono fondamentali) e un paio di partite in cui ha performato peggio dei compagni di reparto ci sono, cosi` come dobbiamo prendere in considerazione che viene lasciato in panchina in un paio di partite (di sicuro c'entrava anche la diffida) in cui 1 mese fa` gli sarebbe stata la prima maglia. Da questo punto di vista mi domando: Kone` e` il tipo di giocatore che beneficia del turno di stop per riacquisire brillantezza, ecc. o essendo un po' un 'frullatore' e` quasi meglio se finche` gli regge gioca sempre e lo tieni 'in the zone'? (Un po' come era Naingollan)
TroppeManu Koné, dal ritiro della Francia, ha rilasciato questa intervista a L'Équipe. Eccone uno stralcio:
Da quale centrocampista hai preso ispirazione?
«Quando ero piccolo, Yaya Touré e Paul Pogba. Era il sogno essere come loro. Crescendo, vedere cosa ha fatto Yaya Touré in Premier League è scioccante»
Una cosa che devi migliorare riguarda il livello disciplinare. Hai ricevuto otto ammonizioni in questa stagione. C'è una spiegazione?
«(Ride, ndr) Onestamente? Già gli arbitri sono un po' eccessivi. Ma quando sei un giocatore che ha voglia, inevitabilmente c’è un po’ di foga in eccesso. È vero che devo essere più attento perché potrebbe penalizzare la squadra. Ranieri mi chiede di migliorare su questo. Ma io mi impegno. Sto solo cercando di fare bene».
Un avversario ha mai provato a intimidirti fin dall'inizio?
«(Ride, ndr) Ne parlavo con Evan Ndicka a Roma. Abbiamo parlato delle nostre prime partite professionistiche e in una delle prime da titolare in Ligue 1 è stata contro il Lione. Ho commesso un errore nei confronti di Memphis Depay; lui si è arrabbiato e ammetto che ero un po' intimidito. Vedere Memphis Depay che ti urla contro e tutto il resto... Poi è calcio, niente mi spaventa. Ad esempio, a volte perdo palloni ma questo non mi rallenta. Se non ci provi, finirai la partita con rimpianti».
Ti ritrovi a rimuginare sulle azioni la sera quando torni a casa?
«Ovviamente! Fare il calciatore è duro, eh! A Empoli, ad esempio, ho colpito il palo. Ci ho pensato tutta la notte. In realtà, devo accettarlo. Avrei potuto tirare tra le gambe del portiere, avrei potuto fare un pallonetto. Ma ho dribblato il portiere e ho colpito il palo. Poco prima dell'azione, nello spazio di due secondi, mi pongo almeno venti domande. Te lo giuro! Tutto è troppo veloce. Vedo le gambe del portiere, vedo lo spazio sinistra, a destra, nell'angolo sinistro, nell'angolo destro, mi dico: "Lo sto superando" e colpisco il palo. Fortunatamente abbiamo vinto».
In quale posizione ti senti più forte?
«Ho sempre ritenuto che un centrocampista debba saper ricoprire tutti i ruoli in questa zona. Ho la capacità di fare sia il 6, sia l'8, ma sono un giocatore a cui piace chiamare, avere la palla e recuperarla. Francamente, se potessimo creare una posizione '6-8', sarebbe l’ideale (sorride, ndr). Mi piace essere in entrambe le zone ed è quello che mi chiede mister Ranieri».
Sei uno dei tre giocatori che subiscono più falli nei maggiori campionati europei. Lo sapevi?
«Sì. Ciò significa che proteggo abbastanza bene la mia palla e questo costringe i miei avversari a commettere falli. Ottenere calci piazzati è molto importante nel calcio moderno».
La lite con Guendouzi nel derby
«È stata l'atmosfera del derby a farci esagerare un po'. Ho parlato di questa partita con Mattéo durante tutti gli incontri precedenti. Ridevamo, anche con l'allenatore: "Ehi, il derby di Roma sarà duro!". Poi è successo quello che è successo. Lo accetto con un sorriso. È vero che non è stata una bella immagine, ma è pur sempre una partita di calcio. Soprattutto con Mattéo abbiamo chiarito subito dopo. L'ho chiamato e la cosa si è risolta».
Esattamente il mio pensiero.paolo67 ha scritto: ↑mer 19 mar 2025, 5:38 Deve portare meno palla, specialmentein orizzontale. Ok quando serve per dare superiorità ma altrimenti la deve far correre e invece spesso la porta a passeggio, rischia, rallenta il gioco e porta gli avversari addosso al compagno che prima era libero. In Italia il calcio è molto tattico, tempo al tempo.