il_noumeno ha scritto:Scusate, non vi offendete, ma non ritenete che questa sia ottusità?![]()
http://difesasperimentazioneanimale.wor ... m/2013/03/

il_noumeno ha scritto:Scusate, non vi offendete, ma non ritenete che questa sia ottusità?![]()
http://difesasperimentazioneanimale.wor ... m/2013/03/
fabio656 ha scritto: non sono ipocrita, anche io potrei curarmi con medicinali scoperti tramite sperimentazione, ormai cé e non ci si puo far nulla.
il discorso sparimentazione é sbagliato dal principio e sulla base in cui si fonda.
anche gli animali hanno malattie incurabili, ma non sperimentano su di noi.
sul punto 2 è così:il_noumeno ha scritto:Sul perché non si attuino sperimentazioni su pazienti umani un paio di cose:
1- mi pare che certi protocolli lo prevedano in realtà;
2- credo di aver capito che servano numeri consistenti per ottenere risultati credibili in fase di sperimentazione.
totti1montella4 ha scritto: sul punto 2 è così:
occorre ovviamente una numerosità sufficiente per perché il disegno sperimentale risponda a una significatività statistica che abbia un margine di errore accettabile.
sul punto 1 aggiungo che una delle difficoltà deriva dall'effetto placebo che si instaura nei pazienti e che ti costringe comunque ad aumentare il campione per introdurre un gruppo di controllo
Condivido i tuoi dubbi e la tua chiosa; il progresso, mi pare di aver capito, che tenda a questo. Il numero di cavie col tempo si è molto ridotto, così come il numero delle razze sottoposte a sperimentazione. E anche le pratiche che possono indurre sofferenza e stress psico-fisico. Ciò detto, sia chiaro, sono assolutamente contrario, per esempio, allo sterminio di animali per motivi che non hanno a che fare con il possibile progresso scientifico.oswald ha scritto:
Sono domande senza risposta, ognuno deve valutare in base alla propria coscienza... [underline]certo se fosse possibile (e lo dico da assoluto profano della materia) ottenere gli stessi risultati con metodi alternativi ne sarei molto sollevato[/underline], ho grande empatia per la sofferenza degli animali.
Elisa questione di numeri, di reperibilità di pazienti... i tempi della ricerca si allungherebbero tantissimo, senza contare i test sulla tossicità che sono vitali e farlo su pazienti malati con patologie sì molto gravi ma non mortali potrebbe essere molto pericoloso...Elisa ha scritto:Perché non sperimentare su persone già ammalate?
non sono nè medico nè biologo,Elisa ha scritto:Perché non sperimentare su persone già ammalate?
esatto, altro punto essenziale... comprendere il processo di patogenesi per capire come intervenire...totti1montella4 ha scritto: non sono nè medico nè biologo,
ma per arrivare alla formulazione di una cura devi partire dal processo di sviluppo tramite il quale la malattia si sviluppa (patogenesi).
Mi pare che le risposte di Domenico e Valerio siano state esaurienti su tema. Secondo te c'è qualche forma di "sadismo" dietro questo tipo di pratiche scientifiche, per cui si sceglie di procedere su cavie animali piuttosto che umane?Elisa ha scritto:Perché non sperimentare su persone già ammalate?
Angus ha scritto: