Re: Muori
Inviato: lun 14 apr 2014, 12:04
'Il personale di Polizia porti un numero identificativo'. Da più parti si invoca sempre una parola: "Europa, Europa". Entrambe le Istituzioni rappresentative comunitarie, Consiglio d'Europa e Parlamento Europeo, hanno già parlato chiaro, ma i partiti in Italia da anni ignorano questo esplicito invito. L'importanza di questa proposta, che in primo luogo a tutela degli agenti delle Forze dell'Ordine che ogni giorno compiono il loro lavoro con serietà e sacrificio, è emersa agli occhi della grande opinione pubblica grazie al servizio denuncia della trasmissione Presa Diretta.
Su questo argomento, il Movimento 5 Stelle con la prima firma del portavoce Carlo Martelli, in data 25 settembre 2013 ha presentato una mozione in Senato. Il documento, se approvato, impegnerebbe il Governo "ad assumere le opportune iniziative, di carattere normativo regolamentare, affinché il personale dei corpi di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e di ogni altro corpo chiamato a svolgere funzioni di ordine pubblico sia munito di targhetta identificativa chiaramente leggibile la cui tonalità di colore sia in contrasto con quella della divisa, riportante codice identificativo personale, nome puntato e cognome per esteso, applicata altresì sugli strumenti di protezione individuale". Un emendamento a prima firma Vito Crimi era stato depositato nei mesi scorsi ed è stato bocciato da tutti i partiti! Una proposta di legge è stata preparata a prima firma del portavoce Marco Scibona ed ora è in discussione sul Sistema Operativo del Movimento 5 Stelle, dove i 100.000 iscritti possono dire la loro, criticarla e migliorarla con loro proposte.
Le Istituzioni Europee si sono espresse chiaramente con la Raccomandazione Rec(2001)10 del Consiglio D'Europa adottata dal Comitato dei ministri il 19 settembre 2001, ha varato il codice europeo di etica per la polizia (Ceep).
All'articolo 45 si legge chiaramente: "Il personale di Polizia in occasione dei suoi interventi deve normalmente essere in grado di dar conto della propria qualità di membro della Polizia e della propria identità professionale".
La raccomandazione n. 192 del Parlamento Europeo inequivocabilmente "esorta gli Stati membri a garantire che il personale di polizia porti un numero identificativo".
Questo risale al 24 Febbraio, da allora, a quanto pare, nessun aggiornamento:
"Dopo i 60 giorni di permanenza sul LEX della proposta di legge volta ad introdurre il codice identificativo per le forze dell'ordine in attività di ordine pubblico, abbiamo depositato il testo. Abbiamo raccolto quasi 1.400 interventi, la stragrande maggioranza positivi e, cosa che ci ha fatto estremamente piacere, numerosi da appartenenti delle forze dell'ordine. Dai vostri interventi abbiamo preso spunto per modificare in parte l'articolato, introducendo espressamente il divieto di alterare il codice identificativo e relative sanzioni. Se questo Disegno di Legge sarà approvato, finalmente l'Italia sarà allineata alle normative del resto del mondo, dove già da anni sono previsti gli identificativi a tutela delle operazioni di ordine pubblico. Non abbiamo che da augurarci un veloce iter parlamentare! #Vinciamonoi!" Marco Scibona, Portavoce m5S al Senato
Su questo argomento, il Movimento 5 Stelle con la prima firma del portavoce Carlo Martelli, in data 25 settembre 2013 ha presentato una mozione in Senato. Il documento, se approvato, impegnerebbe il Governo "ad assumere le opportune iniziative, di carattere normativo regolamentare, affinché il personale dei corpi di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e di ogni altro corpo chiamato a svolgere funzioni di ordine pubblico sia munito di targhetta identificativa chiaramente leggibile la cui tonalità di colore sia in contrasto con quella della divisa, riportante codice identificativo personale, nome puntato e cognome per esteso, applicata altresì sugli strumenti di protezione individuale". Un emendamento a prima firma Vito Crimi era stato depositato nei mesi scorsi ed è stato bocciato da tutti i partiti! Una proposta di legge è stata preparata a prima firma del portavoce Marco Scibona ed ora è in discussione sul Sistema Operativo del Movimento 5 Stelle, dove i 100.000 iscritti possono dire la loro, criticarla e migliorarla con loro proposte.
Le Istituzioni Europee si sono espresse chiaramente con la Raccomandazione Rec(2001)10 del Consiglio D'Europa adottata dal Comitato dei ministri il 19 settembre 2001, ha varato il codice europeo di etica per la polizia (Ceep).
All'articolo 45 si legge chiaramente: "Il personale di Polizia in occasione dei suoi interventi deve normalmente essere in grado di dar conto della propria qualità di membro della Polizia e della propria identità professionale".
La raccomandazione n. 192 del Parlamento Europeo inequivocabilmente "esorta gli Stati membri a garantire che il personale di polizia porti un numero identificativo".
Questo risale al 24 Febbraio, da allora, a quanto pare, nessun aggiornamento:
"Dopo i 60 giorni di permanenza sul LEX della proposta di legge volta ad introdurre il codice identificativo per le forze dell'ordine in attività di ordine pubblico, abbiamo depositato il testo. Abbiamo raccolto quasi 1.400 interventi, la stragrande maggioranza positivi e, cosa che ci ha fatto estremamente piacere, numerosi da appartenenti delle forze dell'ordine. Dai vostri interventi abbiamo preso spunto per modificare in parte l'articolato, introducendo espressamente il divieto di alterare il codice identificativo e relative sanzioni. Se questo Disegno di Legge sarà approvato, finalmente l'Italia sarà allineata alle normative del resto del mondo, dove già da anni sono previsti gli identificativi a tutela delle operazioni di ordine pubblico. Non abbiamo che da augurarci un veloce iter parlamentare! #Vinciamonoi!" Marco Scibona, Portavoce m5S al Senato