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Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:09
da qixand
In tutto questo a Gennaio siamo fuori da tutto, presi a parlare di cessioni eccellenti ed a pensare quale sarà la formazione del prossimo anno, con le conseguenti ripercussioni di tutto questo ambito sulla squadra, che però è l'ultimo pensiero della proprietà.

La domanda andrebbe fatta off records ai calciatori della Roma: "cosa pensi della proprietà americana?"
Cosa ti risponderà un giocatore con un minimo di prospettiva di una società che gli vende dei compagni in gamba a gennaio? Cosa penserà del presidente che ha visto di sfuggita una volta e di dirigenti che non si fanno vedere mai?
Che prospettiva pensa avrà questa squadra, ma soprattutto, gli interesserà, visto che tra uno o due anni si vede sicuramente altrove?

E in tutto questo il tifoso si deve pure sentir dare dell'ignorante e ottuso da uno che si è autoconvinto di una favola alla quale non crede più nessuno.

Lo stadio, il famoso stadio panacea di tutti i mali, sarà anche un'opportunità per la Roma, ma sarà gestito dagli stessi che ad oggi hanno dimostrato di non saper gestire nulla di tutto quello che gira intorno ad una squadra di calcio, per disinteresse più che per incapacità.

Siamo ancora senza uno sponsor, ma su questo i professori nicchiano, fanno finta di nulla.

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:13
da Bob Gray
qixand ha scritto:In tutto questo a Gennaio siamo fuori da tutto, presi a parlare di cessioni eccellenti ed a pensare quale sarà la formazione del prossimo anno, con le conseguenti ripercussioni di tutto questo ambito sulla squadra, che però è l'ultimo pensiero della proprietà.

La domanda andrebbe fatta off records ai calciatori della Roma: "cosa pensi della proprietà americana?"
Cosa ti risponderà un giocatore con un minimo di prospettiva di una società che gli vende dei compagni in gamba a gennaio? Cosa penserà del presidente che ha visto di sfuggita una volta e di dirigenti che non si fanno vedere mai?
Che prospettiva pensa avrà questa squadra, ma soprattutto, gli interesserà, visto che tra uno o due anni si vede sicuramente altrove?

E in tutto questo il tifoso si deve pure sentir dare dell'ignorante e ottuso da uno che si è autoconvinto di una favola alla quale non crede più nessuno.

Lo stadio, il famoso stadio panacea di tutti i mali, sarà anche un'opportunità per la Roma, ma sarà gestito dagli stessi che ad oggi hanno dimostrato di non saper gestire nulla di tutto quello che gira intorno ad una squadra di calcio, per disinteresse più che per incapacità.

Siamo ancora senza uno sponsor, ma su questo i professori nicchiano, fanno finta di nulla.
Bravo qui', hai capito il senso del topic. Un altro sfogatoio contro sta proprietà, serviva. :flag1:

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:16
da qixand
Bob Gray ha scritto:
Bravo qui', hai capito il senso del topic. Un altro sfogatoio contro sta proprietà, serviva. :flag1:
Prenditela con chi riparte col ciclostilato.
Mi sono sinceramente rotto il cazzo di sentirmi dare dell'idiota indigeno che non capisce le perline che mi sono venuti a portare i civilizzatori.

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:18
da sessantotto
ma ha ragione... è tutto una vergogna

effettivamente cosa penserà mai Schick della Roma se non ha sopra una figura paterno-putativa che si faccia sentire?

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:23
da Bob Gray
qixand ha scritto: Prenditela con chi riparte col ciclostilato.
Mi sono sinceramente rotto il cazzo di sentirmi dare dell'idiota indigeno che non capisce le perline che mi sono venuti a portare i civilizzatori.
Ma manco per il cazzo, davvero. Lui ha circostanziato, ha fatto deimparahoni con le altre gestioni ed a quel punto è sceso nel particolare della nostra contestualizzandola con l'ambiente locale.

Il tuo post è teso invece solamente alla critica de sta proprietà, basta fermarsi all'incipit.

Poi ci mancherebbe, hai agio di smerdare la società quanto vuoi, come puoi notare dal fatto che lo fai in quasi ogni topic e nessuno ti censura nulla :flag1:

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:24
da siamocosì
principe ma invece della visione esclusivamente commerciale che hanno dello sport gli americani che si materializza anche con il trasferimento delle franchigie o cose simili cosa ne pensi? è tutta un'invenzione per farli sembrare cattivi o trovi qualcosa di coerente. anche perchè qui nessuno sta parlando se pallotta sia bravo o meno o se glazer sia bravo o meno quanto dell'approccio degli americani al mondo del calcio europeo

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:42
da qixand
principe68 ha scritto:e si ritrovano davanti a situazioni per loro assurde

come quelli che dicono che lo Stadio sarebbe di proprietà del Presidente o di Goldman Sachs rispetto che davvero della Roma

che è la formula propria invece di gran parte dello Sport americano

ovvero usare una società terza come pacchetto, contenitore, dell'intera operazione


anche lo Staple Center non è di proprietà dei Los Angeles Lakers

però è l'impianto dei Lakers


quando si fa la critica del "'o Stadio de Pallotta" si vorrebbe qualcosa che vi piaccia o no nel futuro ci sarà sempre meno... lo Stadio di proprietà della Roma sarebbe un'impresa ancora più improbabile e impossibile da fare rispetto a ciò che si sta facendo... proprio burocraticamente
Nel dettaglio la circostanziata descrizione dell'impatto degli americani nel calcio italiano

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:46
da blade
siamocosì ha scritto:principe ma invece della visione esclusivamente commerciale che hanno dello sport gli americani che si materializza anche con il trasferimento delle franchigie o cose simili cosa ne pensi? è tutta un'invenzione per farli sembrare cattivi o trovi qualcosa di coerente. anche perchè qui nessuno sta parlando se pallotta sia bravo o meno o se glazer sia bravo o meno quanto dell'approccio degli americani al mondo del calcio europeo

comunque occhio a confondere la visione che hanno i "nostri" americani alla roma dalla visione che hanno in america per quanto riguarda lo sport professionistico. un esempio per tutti, li i giocatori con maggiore appeal commerciale non vengono quasi mai ceduti anche se giocano per anni in contesti perdenti.

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:48
da Bob Gray
Ahahahhaha, vabbè dai. Che poi sì, è circostanziata pure quella osservazione lì. :mmmmm: È riferita al calcio moderno ed alla realtà dello sport business attuale.

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 16:55
da sessantotto
un americano non prende la Roma per portarla fuori da Roma

un americano prende la Roma per creare una piattaforma che si intrecci con il turismo e la vendita dei servizi

altrimenti non prenderebbe la Roma


ma prenderebbe lo Shadwell

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 17:00
da qixand
Bob Gray ha scritto:Ahahahhaha, vabbè dai. Che poi sì, è circostanziata pure quella osservazione lì. :mmmmm: È riferita al calcio moderno ed alla realtà dello sport business attuale.
Io il topic lo condivido pure ma il ragionamento non può prescindere dall'approccio degli americani in questione.
Io sinceramente non credo sia una questione di approccio culturale allo sport calcio, quanto un discorso di motivazione in se.
Può darsi pure che i nostri siano venuti solo per lo stadio perchè sanno che l'Italia non è l'inghilterra e difficilmente avrebbero avuto ritorni in altro modo, resta che il discorso che nessuno verrebbe in Italia ad investire e quindi non bisogna criticare Pallotta è un controsenso in termini, perchè presuppone il fatto che Pallotta sia un benefattore o un cretino.
E secondo me non è ne l'uno ne l'altro.

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 17:01
da asmarco
principe68 ha scritto:un americano non prende la Roma per portarla fuori da Roma

un americano prende la Roma per creare una piattaforma che si intrecci con il turismo e la vendita dei servizi

altrimenti non prenderebbe la Roma


ma prenderebbe lo Shadwell


ed infatti non ci è riuscito ...


cioè vuoi davvero credere che farai i soldi con i tour dentro lo stadio?

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 17:04
da siamocosì
principe68 ha scritto:un americano non prende la Roma per portarla fuori da Roma

un americano prende la Roma per creare una piattaforma che si intrecci con il turismo e la vendita dei servizi

altrimenti non prenderebbe la Roma


ma prenderebbe lo Shadwell
principe non sto parlando di roma o di pallotta ma di visione dello sport da parte degli imprenditori americani altrimenti andiamo sul topic la roma americana

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 17:07
da blade
è una visione sbagliata, fidati...negli stati uniti esistono decine di casi di giocatori di nome che hanno giocato per tutta la carriera in contesti perdenti e meno ricchi. la differenza con il nostro sport è solo una, che li i ricavi sono distribuiti in maniera più uniforme e quindi non esistono i psg barca e real che pagano stipendi anche quadruplicati in confronto alle squadre normali. non prendertela con gli americani in questo caso ma con chi permette uno squilibrio simile.

Re: Hiroshima mon amour: gli Americani nel calcio europeo

Inviato: ven 26 gen 2018, 17:15
da Bob Gray
qixand ha scritto: Io il topic lo condivido pure ma il ragionamento non può prescindere dall'approccio degli americani in questione.
Io sinceramente non credo sia una questione di approccio culturale allo sport calcio, quanto un discorso di motivazione in se.
Può darsi pure che i nostri siano venuti solo per lo stadio perchè sanno che l'Italia non è l'inghilterra e difficilmente avrebbero avuto ritorni in altro modo, resta che il discorso che nessuno verrebbe in Italia ad investire e quindi non bisogna criticare Pallotta è un controsenso in termini, perchè presuppone il fatto che Pallotta sia un benefattore o un cretino.
E secondo me non è ne l'uno ne l'altro.
Ok, già sta risposta qui mi è maggiormente interessante. Ce vuole tanto poco. Dai, evitamo sempre sto muro contro muro, no? Ddupalle.