Alfredo Provenzali

[dibbath]

Mi pare già di averlo raccontato, ma lo riscrivo.
Anche per i giovanissimi che si sono persi un'epoca romantica di un calcio domenicale più immaginato che visto (per chi non andava regolarmente allo stadio).

Anno? E chi lo ricorda? Tra il 1987-1991.
Mi trovo in visita parenti sulla Laurentina. Dopo un pranzo chilometrico dalla zia che svuota la dispensa per saziare nipoti e nipotini, gli "uomini" scendono giù per fumare una sigaretta e i bambini maschi (tra cui io) giù con i papà con un supertele sottobraccio.
Mio papà si appoggia alla vecchia Ford taunus di mio zio , cominciano a parlare di DC, di Andreotti. Del lavoro.
Piano piano si arriva all'unico discorso che interessa tutti.
La giornata di campionato. Le partite stanno per iniziare.
Aprono la macchina di mio zio con la portiera che fa un cigolio ferruginoso tremendo. Accendono una radio che aveva due tasti. Parte la sigletta di tutto il calcio minuto per minuto.
Provenzali, Ciotti, ameri, Tonino carino, Luigi Necco (che anni prima fu gambizzato dalla camorra). E noi bimbi a giocare a pallone pochi metri più in là. Con due pini a fare da porta.
Quando il pallone andava troppo lontano, e uno di noi era costretto ad andare a recuperarlo, ci si girava verso gli adulti e si chiedeva "Papà, che fa la Roma?"
La risposta dello zio laziale: "becca 2-0". E giù a ridere.
Mi padre che rispondeva: "Pensa al Campobasso, tu. Che prima o poi in C ci andate..".
"Sto cazzo" la contro risposta di mio zio.

Mio zio. Occhiali a goccia bicolore, baffone a manubrio, pantalone aderente leggermente a zampa. Mano destra con la Marlboro sempre tra le dita. Noi sudati come la merda, a immaginarsi di dribblare come Diego, o come Tommasino hassler, a correre a testa alta come il principe. A segnare di testa come Rizzitelli. A cercare di imitare il dribbling, ma soprattutto la postura del grande Rudy Voeller.
Che tempi. Che bellissimi ricordi.

Dibbath. Classe 1979.

[LazioEqualShit]

Riascoltando l’intro di quella vecchia ma non vecchissima puntata di tutto il calcio, viene da pensare che provenzali se n’è andato prima che per lui fosse troppo tardi. Se avete due minuti ascoltatelo, è una poesia

Madonna che mi hai riproposto... i brividi sulla pelle...

[LazioEqualShit]

Ancora di più adesso che è scomparso l'unico che ancora riusciva a farci vivere quelle atmosfere... il povero Gianfranco Butinar...

[Alfa70]

Addio Alfredo, sei un pezzo della mia infanzia che scompare. Sto invecchiando...

[youtube][/youtube]

Questi, al contrario degli urlatori televisivi di oggi, erano in grado di farti vivere al meglio la partita soltanto con l'ascolto radiofonico, cosa impossibile per chi non è preparato.
Altri tempi, altro calcio e altre emozioni.

[Zio.80]

Mi pare già di averlo raccontato, ma lo riscrivo.
Anche per i giovanissimi che si sono persi un'epoca romantica di un calcio domenicale più immaginato che visto (per chi non andava regolarmente allo stadio).

Anno? E chi lo ricorda? Tra il 1987-1991.
Mi trovo in visita parenti sulla Laurentina. Dopo un pranzo chilometrico dalla zia che svuota la dispensa per saziare nipoti e nipotini, gli "uomini" scendono giù per fumare una sigaretta e i bambini maschi (tra cui io) giù con i papà con un supertele sottobraccio.
Mio papà si appoggia alla vecchia Ford taunus di mio zio , cominciano a parlare di DC, di Andreotti. Del lavoro.
Piano piano si arriva all'unico discorso che interessa tutti.
La giornata di campionato. Le partite stanno per iniziare.
Aprono la macchina di mio zio con la portiera che fa un cigolio ferruginoso tremendo. Accendono una radio che aveva due tasti. Parte la sigletta di tutto il calcio minuto per minuto.
Provenzali, Ciotti, ameri, Tonino carino, Luigi Necco (che anni prima fu gambizzato dalla camorra). E noi bimbi a giocare a pallone pochi metri più in là. Con due pini a fare da porta.
Quando il pallone andava troppo lontano, e uno di noi era costretto ad andare a recuperarlo, ci si girava verso gli adulti e si chiedeva "Papà, che fa la Roma?"
La risposta dello zio laziale: "becca 2-0". E giù a ridere.
Mi padre che rispondeva: "Pensa al Campobasso, tu. Che prima o poi in C ci andate..".
"Sto cazzo" la contro risposta di mio zio.

Mio zio. Occhiali a goccia bicolore, baffone a manubrio, pantalone aderente leggermente a zampa. Mano destra con la Marlboro sempre tra le dita. Noi sudati come la merda, a immaginarsi di dribblare come Diego, o come Tommasino hassler, a correre a testa alta come il principe. A segnare di testa come Rizzitelli. A cercare di imitare il dribbling, ma soprattutto la postura del grande Rudy Voeller.
Che tempi. Che bellissimi ricordi.

Dibbath. Classe 1979.

Bei ricordi veramente quando non c erano i social network ma c era tutto il calcio e novantesimo minuto.
Al posto de sto maledetto cellulare tutti ciavevamo un pallone appresso pe pote passa na giornata in allegria senza spende na lira.
Non c erano le comunity ma c erano gruppi de ragazzi de età diverse che cercavano altri gruppi de ragazzi pe butta su na partita a qualsiasi ora del giorno sotto ar sole de luglio o sotto na pioggerella che manco se sentiva pe quanto te stavi a diverti.
E se non trovavi altri pischello se faceva na tedesca in quei 3 o 4 che ce stavano.
Forte o pippa che eri nessuno veniva escluso giocavano tutti ar massimo quello più legnoso lo mettevi dietro a da i carci o in porta a pia le pallonate.
Non c era bullismo al massimo na litigata e se ricominciava a gioca.
Bei momenti ricordati grazie ragazzi.
Riccardo detto lo zio 1980

[paolo67]

Momenti indimenticabili, primi anni 80 con gli amici di sempre e la radiolina accesa. Se poi penso allo Specialino carta da zucchero...

[Alfa70]

Momenti indimenticabili, primi anni 80 con gli amici di sempre e la radiolina accesa. Se poi penso allo Specialino carta da zucchero...

Io c'avevo il boxer 2 blu...orribile, ma quello passava il convento.

[dibbath]

Io c'avevo il boxer 2 blu...orribile, ma quello passava il convento.

Avevo un amico che lo aveva. Amico sono parole grosse, visto che aveva 6-7 anni più di me. Era obeso, sui 160-180 kg. Seduto sul boxer, la gomma era praticamente a terra.
1,80 di altezza, con tutto quel peso..per prendere una velocità decente ci volevano più di 500 metri.
Era grande, grosso e, soprattutto, grasso. Occhiali spessi, capelli lunghi mezzi oleosi. Brufoli sempre presenti.
Sempre sudatissimo per via dell'obesità.
Lo chiamavamo Carletto.
Se noi pischelli provavamo a chiamarlo "secco" come spesso lo chiamavano gli amici suoi per prenderlo in giro, t'arrivavano 12 kg de braccio sulla testa.
"Nun ce prova', a regazzi'. Porta rispetto. Ringrazia che sei pischello..".

L'ho rincontrato due anni fa. Con moglie e figli. Secco come un chiodo, dopo aver fatto l'operazione allo stomaco. Ho provato a scambiarci due parole.
Adesso io ho 46 anni. E sono più alto di lui (sono 1,91 per 100 kg). Lui non si ricorda di me. Io ero solo un pischello che giocava a pallone mentre loro erano flgrandi e si facevano le canne sotto il campanile della chiesa. Con la radio in mezzo con i Duran Duran, gli Spandau ballet o i Righeira.
E poi loro andavano via, a prendere un pezzo di pizza mentre per noi "pischelli"era ora di cena a mia mamma mi chiamava dal terrazzo urlando come fosse al mercato del pesce.
E io che tornavo impolverato, sudato con sempre qualche ginocchio sbucciato.
Ma con la voglia di tornare a correre dietro un pallone la mattina dopo.
Che fosse da calcio o da basket (mio secondo amore) non importava.
Non cambierei un solo minuto della mia infanzia con un minuto di quella di mio nipote, 13 anni..con sempre qualcosa di elettronico nella mano. Neanche-un-minuto.
Una cosa sola: mi dispiace per loro.
Perché io mi sento fortunato ad aver vissuto quegli anni.

[21008]

Io c'avevo il boxer 2 blu...orribile, ma quello passava il convento.

Non ti lamentare, io avevo il bianchimatic bianco e verde, eredità del mio bisnonno, simile a questo:

[Zio.80]

Non cambierei un solo minuto della mia infanzia con un minuto di quella di mio nipote, 13 anni..con sempre qualcosa di elettronico nella mano. Neanche-un-minuto.

Na cosa sola ce cambierei....l'età

[dibbath]

Na cosa sola ce cambierei....l'età

Detta così si. Ma poi ti devi prendere tutto il pacchetto.
Mio nipote, 13 anni (lo ripeto) ha tutto. TUTTO.
Eppure sta sempre incazzato. Parla solo di videogiochi, domenica scorsa eravamo nel giardino dei miei (che hanno fatto montare una piscina rimovibile di 14.000 litri.
E lui..attaccato a sto telefono. Stava morendo di caldo.sudava. tutti in acqua e lui..azzeccato ad un videogioco e al cellulare.
Per carità. Sarò boomer ma mai proprio.

[Zio.80]

Detta così si. Ma poi ti devi prendere tutto il pacchetto.
Mio nipote, 13 anni (lo ripeto) ha tutto. TUTTO.
Eppure sta sempre incazzato. Parla solo di videogiochi, domenica scorsa eravamo nel giardino dei miei (che hanno fatto montare una piscina rimovibile di 14.000 litri.
E lui..attaccato a sto telefono. Stava morendo di caldo.sudava. tutti in acqua e lui..azzeccato ad un videogioco e al cellulare.
Per carità. Sarò boomer ma mai proprio.

apposta ti dicevo che ci farei a cambio solo di anni....e comunque sono tutti così purtroppo non te ne fare una pena.
Spero che negli anni si stuferanno oppure glie se intorpidiscono quei ditini e lo lasciano perde per forza