AS Roma Forum

18-21 ha scritto: ↑lun 28 nov 2022, 22:37 Rega', non per niente...ma voi ve lo ricordate Veretout l'anno scorso?

Ma pure l'anno precedente per me era stato un grosso bluff gonfiato dal numero di gol su rigore.

18-21 ha scritto: ↑lun 28 nov 2022, 22:37 Rega', non per niente...ma voi ve lo ricordate Veretout l'anno scorso?

Veretout era da vendere ed è stato venduto bene.
Miki era utile e ci manca uno come lui, ma noi offrivamo un anno di contratto, l'Inter 2 e gioca la champions, ha scelto il giocatore ed era libero di poter scegliere.

skunk18 ha scritto: ↑lun 28 nov 2022, 23:34 Veretout era da vendere ed è stato venduto bene.
Miki era utile e ci manca uno come lui, ma noi offrivamo un anno di contratto, l'Inter 2 e gioca la champions, ha scelto il giocatore ed era libero di poter scegliere.

Esatto, la cessione dell'armeno è stata molto sottovalutata. Me lo sarei tenuto volentieri, ma le condizioni che gli ha offerto l'Inter non le poteva rifiutare.

Non vorrei che stesse risuccedendo ciò che si è verificato con monchi ossia che fino a quando il ds spagnolo stava qui non ci rendevamo conto di quello che combinava e anzi continuavamo a dargli fiducia in virtù del suo palmares, poi solo dopo abbiamo aperto gli occhi sul suo operato con le macerie che ha lasciato.

18-21 ha scritto:

Esatto, la cessione dell'armeno è stata molto sottovalutata. Me lo sarei tenuto volentieri, ma le condizioni che gli ha offerto l'Inter non le poteva rifiutare.

Grande giocatore, ma pareggiare certe cifre sarebbe stato assurdo.

porcaccia ha scritto: ↑mar 29 nov 2022, 8:20 Grande giocatore, ma pareggiare certe cifre sarebbe stato assurdo.

Vero, l'aspetto tecnico deve fare i conti con quello economico e credo che la Roma abbia fatto il massimo per provare a trattenere un classe '89 come Miki.

Avrei tenuto anche Oliveira per la panchina, ma è chiaro che se arriva il Galatasaray e gli offre quel contratto sei costretto a fare un passo indietro.

Mourinho contro Pinto: un club, due anime e i soldi (che mancano)

Quando c’è da pianificare il mercato con uno Special One ambizioso come è il suo dna e come può una stoccatina non la nega a nessuno

Mourinho provoca e spera. Pinto incassa e puntualizza. I Friedkin tacciono e pagano come, del resto, stanno facendo da quando sono sbarcati da queste parti, scrive Piero Torri su La Repubblica. Sono le tre anime di una Roma che è sì una grande famiglia, ma che come in ogni famiglia che si rispetti, deve confrontarsi con diversi punti di vista, figli legittimi di ruoli e competenze.

Soprattutto quando c’è da pianificare il mercato con uno Special One ambizioso come è il suo dna e come può una stoccatina non la nega a nessuno; un direttore sportivo vestito da general manager costretto a fare i conti con i paletti del fair play finanziario cosa di cui, ne siamo certi, farebbe volentieri a meno; una proprietà a cui basterebbe dire di aver investito fin qui oltre settecentoventi milioni per zittire chiunque e se poi ricordasse di aver riportato un trofeo europeo dopo sessantuno anni, bisognerebbe soltanto riapplaudirli.

Non ci vuole una fantasia esagerata per capire come l’intera (o quasi) tifoseria, sia dalla parte del guru portoghese seduto in panchina. Ovvero a gennaio Ndicka come difensore centrale, Odriozola sulla corsia destra a tappare il buco aperto dal ribelle Karsdorp, il figliol prodigo Frattesi in mezzo al campo per garantire al reparto quelle caratteristiche, interdizione, corsa box to box, brillantezza, una certa confidenza con il gol, che tutti gli altri messi insieme non sono in grado di dare.

Fanno oltre trenta milioni. Bene, anzi male, perché la Roma non ce li ha. E pure se li avesse, non potrebbe spenderli. Perché la sentenza dell’Uefa al club giallorosso ha imposto rigidi paletti: concludere il mercato in attivo, vietato aumentare il monte ingaggi e il peso economico degli ammortamenti a bilancio dei cartellini.

Mourinho fa il suo mestiere: chiede. E allora come fare per accontentarlo? Con quello che gli economisti definiscono rischio d’azienda. Sapendo che si potrebbe trasformare in un successo. Perché centrando gli acquisti giusti e recuperando alcuni giocatori fin qui molto al di sotto delle loro qualità, quel quarto posto che vuole dire Champions diventerebbe più possibile. E quel quarto posto vorrebbe dire 50-60 milioni in più di fatturato.

(Repubblica.it)

Ho letto ora che l'articolo è di Piero Torri...
Da quando scrive per Repubblica???

I grandi romanisti...

Che ha scritto di scandaloso?

MarcoDaLatina ha scritto: ↑mar 29 nov 2022, 8:59 Ho letto ora che l'articolo è di Piero Torri...
Da quando scrive per Repubblica???

Credo sia il suo primo articolo.

oliver ha scritto: ↑mar 29 nov 2022, 9:17 Che ha scritto di scandaloso?

oliver ha scritto: ↑mar 29 nov 2022, 9:17 Che ha scritto di scandaloso?

Che vorrebbe Frattesi a centrocampo non basta?

Secondo me Frattesi è più una fissa di Pinto.

bibiroma ha scritto: ↑mar 29 nov 2022, 10:41 Secondo me Frattesi è più una fissa di Pinto.

sì, anche per me.
ma non vorrei visto quello che abbiamo al momento (Cristante, Camara e Matic a mezzo servizio vista l'età) che si faccia l'errore di prendere Frattesi perché è meglio di quelli che ci sono adesso.
pure l'attaccapanni de casa mia è meglio, ma se devi intervenire prendi un altro Wijnaldum piuttosto e proviamo ad arrivare quarti, poi ragioniamo con i soldi della champions se è giusto e utile prendere un Frattesi.

La Repubblica ormai è alla frutta.