Tennis
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Re: Tennis
Musetti in semi a Chengdu.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
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Re: Tennis
Credevo Cilic si fosse ritirato
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Re: Tennis
va be' è pur sempre il miglior amico di quello che sale sul treno per firenze e dice che lui e i tifosi meritavano un altro finale. i tifosi? ma chi te conosce.blade ha scritto: ↑lun 23 set 2024, 10:29 Se fosse questo il motivo ancora più infantile ...sei l'ultimo arrivato senza una neanche remota possibilità di andare a medaglia , quello è il numero 1 del mondo con altri cazzi che sono venuti fuori solo dopo, può decidere di non andare anche mezz'ora prima e fai pippa .
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Re: Tennis
Da gennaio 2023 a oggi è stato sempre rotto o quasi, ma a 34 anni, nel 2022 era ancora nei primi 20 easy
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Re: Tennis
Finale per Musetti.
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Re: Tennis
Finale a Chengdu Musetti-Shang.....bella due giovani (2002 vs 2005) e con un gioco molto bello a vedersi (più Muso se gli riesce il tutto
)
Invece Finale di Cilic ad Hangzhou, contro (al 99%) il cinese Zhang....
Mi fa piacere rivedere un ex top 3, e comunque uno dei tennisti più riconosciuti del periodo 2010-2020, ritornare dopo quasi 2 anni di solo infortuni
)
Invece Finale di Cilic ad Hangzhou, contro (al 99%) il cinese Zhang....
Mi fa piacere rivedere un ex top 3, e comunque uno dei tennisti più riconosciuti del periodo 2010-2020, ritornare dopo quasi 2 anni di solo infortuni
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Re: Tennis
Forza Musetti e Cilic domani...
(PS non sono contro i tennisti cinesi, anzi il buon Shang, classe 2005 lo ritengo molto bravo, e spero riesca a migliorare ancora....mi piacerebbe avere tennisti forti anche in Sudamerica(escluso gli argentini che ci sono sempre)e in Asia(oltre che Europa-Oceania(aka solo l:Australia nel tennis
)-America)
(PS non sono contro i tennisti cinesi, anzi il buon Shang, classe 2005 lo ritengo molto bravo, e spero riesca a migliorare ancora....mi piacerebbe avere tennisti forti anche in Sudamerica(escluso gli argentini che ci sono sempre)e in Asia(oltre che Europa-Oceania(aka solo l:Australia nel tennis

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Re: Tennis
Tony Brando ha scritto: va be' è pur sempre il miglior amico di quello che sale sul treno per firenze e dice che lui e i tifosi meritavano un altro finale. i tifosi? ma chi te conosce.

Santiago CFO
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Re: Tennis
I NOSTRI 2007: "UN'OTTIMA ANNATA"
E' curioso come i tennisti siano in qualche modo "come il vino". Esistono annate in cui non vi sono particolari eccellenze, e annate in cui invece si concentrano tanti campioni.
Pensate al 1987: sono nati in quell'anno Djokovic, Murray, Fognini, Querrey, Chardy... o ancora, per il nostro tennis, al 1981, anno di nascita di Volandri, Starace e Lorenzi.
Nelle annate più recenti, poi sono notevoli il 2001 (Sinner, Arnaldi, Bellucci, Zeppieri, Passaro) e il 2002 (Musetti, Cobolli, Darderi, Gigante, Maestrelli...).
Ebbene, guardando un pò al futuro, anche il 2007 per il tennis italiano sembra essere una "ottima annata" per dirla come in un famoso film con Russel Crowe, elegante viticoltore.
Abbiamo infatti almeno 4 ragazzi molto interessanti. State a sentire.
Il più famoso è Federico Cinà, figlio d'arte, sia per parte di padre (Francesco, ottimo seconda e a lungo coach di Roby Vinci) che per parte di madre (Susanna Attili, che ha avuto una buona carriera a livello ITF). Federico è alto quasi 1.90, ha un gran rovescio, sta assestandosi dopo una veloce crescita fisica e la scorsa settimana ha vinto il suo primo torneo future, portandosi intorno al numero 700 Atp: il prossimo anno proverà il pane duro dei challenger, ma pare avere davvero le carte in regola.
Pane duro dei challenger che invece ha già assaggiato il coetaneo Pierluigi Basile, potente pugliese di 1.90 dal diritto fulminante e dallo stiloso rovescio a una mano, che a Todi, qualche settimana fa, è stato il primo della sua classe di età a passare un turno a livello challenger. Pierluigi è un pò macchinoso nella preparazione dei colpi, deve migliorare nella tattica e nella gestione delle energie, ma ha una palla pesantissima e tanto carattere. Si allena a Foligno presso la rinomata Tennis Training Academy di Fabio Gorietti e Alessio Torresi. Da seguire con grande attenzione.
La scorsa settimana si è invece parlato del più giovane dei quattro, il romano Jacopo Vasamì, dicembre 2007, che dopo 38 anni ha riportato un italiano in finale ai campionati europei juniores. Jacopo (che vedete in foto) è un potente mancino di 1,93, dal gran servizio e dotato di due eccellenti fondamentali. Anche lui deve crescere tanto sul piano tattico (gioca poco da mancino, usa troppo i lungolinea) e in generale nella mentalità da professionista, ma anche lui spacca la palla in modo impressionante, e negli Open ha già battuto vari giocatori ben dentro i primi 1000 Atp. Jacopo dopo una lunga esperienza presso la Rafa Nadal Academy è tornato a Roma, al Circolo Nomentano, dove è seguito dal bravo maestro Fabrizio Zeppieri. Va aiutato e supportato, perché il talento è evidente, cristallino.
L'ultimo dei 4 è un ragazzo a cui sono molto affezionato, fin da quando lui giocava i tornei under 10 e io ero Presidente del Comitato Regionale Lazio. Si chiama Andrea De Marchi, anche lui di Roma, ed è uno dei giocatori più coraggiosi e grintosi che io abbia mai visto. Rapido, intelligente, ottimo rovescio bimane, tatticamente molto sveglio, Andrea ha un'ottima classifica juniores (34 del mondo) e sta muovendo i primi passi nel circuito futures, dove si sta subito dimostrando competitivo. A prima vista non è uno che ruba l'occhio, ma batterlo è veramente faticoso, credetemi.
E insomma, poi tra qualche anno non fatevi beccare a dire: "ma questo da dove spunta fuori?"
Perché io vi avevo avvertiti.
Fonte: Roberto Commentucci
E' curioso come i tennisti siano in qualche modo "come il vino". Esistono annate in cui non vi sono particolari eccellenze, e annate in cui invece si concentrano tanti campioni.
Pensate al 1987: sono nati in quell'anno Djokovic, Murray, Fognini, Querrey, Chardy... o ancora, per il nostro tennis, al 1981, anno di nascita di Volandri, Starace e Lorenzi.
Nelle annate più recenti, poi sono notevoli il 2001 (Sinner, Arnaldi, Bellucci, Zeppieri, Passaro) e il 2002 (Musetti, Cobolli, Darderi, Gigante, Maestrelli...).
Ebbene, guardando un pò al futuro, anche il 2007 per il tennis italiano sembra essere una "ottima annata" per dirla come in un famoso film con Russel Crowe, elegante viticoltore.
Abbiamo infatti almeno 4 ragazzi molto interessanti. State a sentire.
Il più famoso è Federico Cinà, figlio d'arte, sia per parte di padre (Francesco, ottimo seconda e a lungo coach di Roby Vinci) che per parte di madre (Susanna Attili, che ha avuto una buona carriera a livello ITF). Federico è alto quasi 1.90, ha un gran rovescio, sta assestandosi dopo una veloce crescita fisica e la scorsa settimana ha vinto il suo primo torneo future, portandosi intorno al numero 700 Atp: il prossimo anno proverà il pane duro dei challenger, ma pare avere davvero le carte in regola.
Pane duro dei challenger che invece ha già assaggiato il coetaneo Pierluigi Basile, potente pugliese di 1.90 dal diritto fulminante e dallo stiloso rovescio a una mano, che a Todi, qualche settimana fa, è stato il primo della sua classe di età a passare un turno a livello challenger. Pierluigi è un pò macchinoso nella preparazione dei colpi, deve migliorare nella tattica e nella gestione delle energie, ma ha una palla pesantissima e tanto carattere. Si allena a Foligno presso la rinomata Tennis Training Academy di Fabio Gorietti e Alessio Torresi. Da seguire con grande attenzione.
La scorsa settimana si è invece parlato del più giovane dei quattro, il romano Jacopo Vasamì, dicembre 2007, che dopo 38 anni ha riportato un italiano in finale ai campionati europei juniores. Jacopo (che vedete in foto) è un potente mancino di 1,93, dal gran servizio e dotato di due eccellenti fondamentali. Anche lui deve crescere tanto sul piano tattico (gioca poco da mancino, usa troppo i lungolinea) e in generale nella mentalità da professionista, ma anche lui spacca la palla in modo impressionante, e negli Open ha già battuto vari giocatori ben dentro i primi 1000 Atp. Jacopo dopo una lunga esperienza presso la Rafa Nadal Academy è tornato a Roma, al Circolo Nomentano, dove è seguito dal bravo maestro Fabrizio Zeppieri. Va aiutato e supportato, perché il talento è evidente, cristallino.
L'ultimo dei 4 è un ragazzo a cui sono molto affezionato, fin da quando lui giocava i tornei under 10 e io ero Presidente del Comitato Regionale Lazio. Si chiama Andrea De Marchi, anche lui di Roma, ed è uno dei giocatori più coraggiosi e grintosi che io abbia mai visto. Rapido, intelligente, ottimo rovescio bimane, tatticamente molto sveglio, Andrea ha un'ottima classifica juniores (34 del mondo) e sta muovendo i primi passi nel circuito futures, dove si sta subito dimostrando competitivo. A prima vista non è uno che ruba l'occhio, ma batterlo è veramente faticoso, credetemi.
E insomma, poi tra qualche anno non fatevi beccare a dire: "ma questo da dove spunta fuori?"
Perché io vi avevo avvertiti.

Fonte: Roberto Commentucci
Non escludo il ritorno...
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Re: Tennis
Musetti sotto di un set a Chengdu contro Zhang.
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Re: Tennis
Ma speriamo, bisogna dare continuità. Di Sinner ne esce uno solo, il movimento deve essere in salute costante.Loop_giallorosso ha scritto: ↑mar 24 set 2024, 8:15 I NOSTRI 2007: "UN'OTTIMA ANNATA"
E' curioso come i tennisti siano in qualche modo "come il vino". Esistono annate in cui non vi sono particolari eccellenze, e annate in cui invece si concentrano tanti campioni.
Pensate al 1987: sono nati in quell'anno Djokovic, Murray, Fognini, Querrey, Chardy... o ancora, per il nostro tennis, al 1981, anno di nascita di Volandri, Starace e Lorenzi.
Nelle annate più recenti, poi sono notevoli il 2001 (Sinner, Arnaldi, Bellucci, Zeppieri, Passaro) e il 2002 (Musetti, Cobolli, Darderi, Gigante, Maestrelli...).
Ebbene, guardando un pò al futuro, anche il 2007 per il tennis italiano sembra essere una "ottima annata" per dirla come in un famoso film con Russel Crowe, elegante viticoltore.
Abbiamo infatti almeno 4 ragazzi molto interessanti. State a sentire.
Il più famoso è Federico Cinà, figlio d'arte, sia per parte di padre (Francesco, ottimo seconda e a lungo coach di Roby Vinci) che per parte di madre (Susanna Attili, che ha avuto una buona carriera a livello ITF). Federico è alto quasi 1.90, ha un gran rovescio, sta assestandosi dopo una veloce crescita fisica e la scorsa settimana ha vinto il suo primo torneo future, portandosi intorno al numero 700 Atp: il prossimo anno proverà il pane duro dei challenger, ma pare avere davvero le carte in regola.
Pane duro dei challenger che invece ha già assaggiato il coetaneo Pierluigi Basile, potente pugliese di 1.90 dal diritto fulminante e dallo stiloso rovescio a una mano, che a Todi, qualche settimana fa, è stato il primo della sua classe di età a passare un turno a livello challenger. Pierluigi è un pò macchinoso nella preparazione dei colpi, deve migliorare nella tattica e nella gestione delle energie, ma ha una palla pesantissima e tanto carattere. Si allena a Foligno presso la rinomata Tennis Training Academy di Fabio Gorietti e Alessio Torresi. Da seguire con grande attenzione.
La scorsa settimana si è invece parlato del più giovane dei quattro, il romano Jacopo Vasamì, dicembre 2007, che dopo 38 anni ha riportato un italiano in finale ai campionati europei juniores. Jacopo (che vedete in foto) è un potente mancino di 1,93, dal gran servizio e dotato di due eccellenti fondamentali. Anche lui deve crescere tanto sul piano tattico (gioca poco da mancino, usa troppo i lungolinea) e in generale nella mentalità da professionista, ma anche lui spacca la palla in modo impressionante, e negli Open ha già battuto vari giocatori ben dentro i primi 1000 Atp. Jacopo dopo una lunga esperienza presso la Rafa Nadal Academy è tornato a Roma, al Circolo Nomentano, dove è seguito dal bravo maestro Fabrizio Zeppieri. Va aiutato e supportato, perché il talento è evidente, cristallino.
L'ultimo dei 4 è un ragazzo a cui sono molto affezionato, fin da quando lui giocava i tornei under 10 e io ero Presidente del Comitato Regionale Lazio. Si chiama Andrea De Marchi, anche lui di Roma, ed è uno dei giocatori più coraggiosi e grintosi che io abbia mai visto. Rapido, intelligente, ottimo rovescio bimane, tatticamente molto sveglio, Andrea ha un'ottima classifica juniores (34 del mondo) e sta muovendo i primi passi nel circuito futures, dove si sta subito dimostrando competitivo. A prima vista non è uno che ruba l'occhio, ma batterlo è veramente faticoso, credetemi.
E insomma, poi tra qualche anno non fatevi beccare a dire: "ma questo da dove spunta fuori?"
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Re: Tennis
Musetti ha perso,lottando, ma facendo cazzate nel primo set nel tei break ...nel secondo set invece ha proprio scazzato....
Felice perla vittoria invece ad Hanzhoug di Cilic....che vince un torneo ATP da numero 773 al mondo !
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Re: Tennis
Cobolli s'è dovuto scusare per aver detto che Alcaraz è il più forte del mondo. Siamo veramente una nazione di psicopatici.
Non se può di' che è il migliore a uno che a 21 anni ha vinto quattro Slam
Non se può di' che è il migliore a uno che a 21 anni ha vinto quattro Slam
Non tremerai di fronte ai giganti
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Re: Tennis
La frangia più estrema dei tifosi di Sinner rischia di prendere la stessa deriva della Nolefam: lo dico sia da tifoso indefesso dell'altoatesino che da frequentatore del fu Twitter.
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Re: Tennis
Bisogna risolvere un problema con le finali, almeno quest'anno.
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