La griglia
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Crecco 
"Del resto mia cara di che si stupisce, anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori. Non c'è più morale, Contessa."
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
cioe', le hai lette ?V.G.41 ha scritto:Crecco
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Blandols
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Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Ma Bubnjic chi è?
scusate ma sono fatto così.principe68 ha scritto:il vero problema di Blandols è che è come quello zio che non è mai cresciuto che ti fa vedere come è bella la Playstation, tu gli chiedi se te la fa provare e lui te risponde "col cazzo"
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
finito il mercato:
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26 MAGGIO 2013: TOTTI, DE ROSSI E TUTTI L'ALTRI INDEGNI BASTARDI
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Mercato chiuso
OTTIMISTICO
1 Juventus
2 Napoli
3 Milan
4 Fiorentina
5 Inter
6 Roma
7 Sleazneio .
Champions league
Battaglia a 4: juve napoli milan fiorentina
Europa league
battaglia a 4: fiorentina inter roma lazisjifnacio
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- Daniel Faraday
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Ok gli scorsi anni ho sempre preso la nostra posizione (7° con LE e 6° con ZZ).. vediamo se il giochetto mi riesce pure quest’anno. ;>
SCUDETTO/CHAMPIONS
1. NAPOLI. Oso, sennò che gusto c’è? ADL e Bigon hanno capito che il calcio funziona a cicli: se vendi il tuo Totti, poi devi cambiare progetto tecnico. La scelta mi pare perfetta: un top trainer giramondo a cui sono state date le redini della squadra. Così si fa. Benitez ha già disegnato una squadra moderna, come in Italia non se ne vedevano, bella larga e impiantata su possesso palla e esterni d’attacco (questa è l’avanguardia che per 2 anni abbiamo proclamato a parole mentre altri tipo la Fiore la realizzavano).Motivazioni e allineamento dei pianeti potrebbero fare il resto.
2. JUVE. Ok, chiediamoci perché potrebbe perdere… Perché 3 titoli di fila sono una roba epocale..perchè per 2 anni la juve si è retta sui nervi e la furia della sua storia che doveva tornare..perchè oggi lo Scudetto è per il Napoli quello che per la Juve è l’Europa. E poi anche perché seppure il livello tecnico si è alzato, questo potrebbe scardinare alcune certezze della juve contiana: baricentro a centrocampo e camaleontismo, che con la presenza di un top come tevez (= più gol) potrebbero rivelarsi meno necessari. Prevedo una squadra meno continua, con grandi exploit (vedi lazio) ma possibili cali di concentrazione, specie in vista Champions.
3. FIORE. Tra due anni la serie A potrebbe essere il loro giardino, se continuano così. Vale quello scritto per il Napoli: si vendono i top (Jovetic) a patto che li cambi con un progetto tecnico e un mister che poi tu soddisfi al 100%. Anche Montella come Benitez ha importato in Italia gli esterni d’attacco, questi sconosciuti , uno dei motivi del ritardo nostrano in Europa (scommettete che quest’anno almeno una in semi di Europa League la piazziamo?). Gomez e Rossi rischiano di essere devastanti ma la chicca è Joaquin, ala pura, che insieme a Cuadrado segnano un bel regalo della Viola al calcio italiano e allo spettacolo. La difesa è in ritardo, ma in un calcio organizzato, conta poco. Piazza ed esperienza non sono ancora pronti per lo scudo, c'è un distacco rispetto a Na e Ju. Per ora…
EUROPA LEAGUE
4. ROMA. Ed eccoci qua. La partenza di Baldini ha coinciso col cambio di progetto: dai giovani a una sorta di instant team. La transizione mi pare felice per ..”l’istante”, appunto, con una squadra finalmente tale, coesa, di personalità, forse finalmente immune dalle bambole e umiliazioni del passato. Tuttavia la storica tendenza di restare sempre a metà del guado fa sì che il distacco dalla fiore sia abbastanza rilevante. Il vero top player è Garcia, su cui nutrivo solo dubbi di esperienza, ma che finalmente rappresenta un allenatore, qualcosa che per altri ragioni LE e ZZ non sono stati, anche se il buon senso di Rudi potrebbe ottimizzare il dna impiantato da Asturiano e Boemo e dargli finalmente un senso. Finalmente si è capita (con 2 anni di ritardo) l’importanza degli esterni (alti e bassi) con la speranza che Maicon dopo 2 anni di inattività regga 30 partite almeno. Spero si sia capito che, per il bene della squadra, Totti può fare solo la punta, a suo modo, ovviamente.
5. INTER. Mazzarri è come quel lassativo, basta la parola. Squadra sottovalutata, ma in complesso manca un po’ di qualità e la giusta transizione tra i vecchi draghi e le nuove speranze. L’assenza delle coppe è un vantaggio ma anche una novità da quelle parti. Guarin vero termometro: vediamo se Mazzinga saprà cavarci il materiale prezioso (oro? Argento?) che nasconde… La transizione societaria, vera o presunta, difficilmente aiuterà e potrebbe convincere i giocatori che in fondo si tratterà di un (buon) anno di transizione.
6. MILAN. L’anno scorso scrissi che di riffa o di raffa sarebbe stata lassù. Più di raffa, mi è parso… Tuttavia in un campionato così ben preparato (mi sembra che tutte le big si siano rafforzate) il giochino del “cuore” e delle figurine potrebbe non funzionare più. Questo club ha smesso di essere il laboratorio del futuro da anni per diventare il suo opposto, un vecchio agriturismo dove la magia la leggi sul depliant ma non la respiri più. Se la forza di una squadra sono la fiducia e forza del tecnico e la solidità della società, allora penso che quest’anno il giochino di Galliani possa rompersi, come i nervi di Allegri. Un anno di rimpasto in attesa di Prandelli e (finalmente) di un ricambio ai vertici?
7. LAZIE. La vittoria del Triplete (Scudetto, Champions e Coppa Italia) l’anno scorso (chiedetelo a qualsiasi aquilotto, per credere) potrebbe innestare la Sindrome che già uccise i Cuginetti bauscia nel 2011 (gli 8 gol dalla juve sono già un segnale?). E poi c’è Petko: quasi principesco l’anno scorso nel modo in cui è entrato (bel personaggio) ma anche moooolto intelligente a capire l’importanza del vecchio Reja, uno di cui si è parlato troppo poco. Quest’anno tocca a lui: deve dimenticare il rejismo e costruire la sua lazie. Ci riuscirà?
LA CHICCA: Genoa in B, visto che finalmente Preziosi ci sta riuscendo… E Fiorentina in semifinale (almeno) di Europa League.
SCUDETTO/CHAMPIONS
1. NAPOLI. Oso, sennò che gusto c’è? ADL e Bigon hanno capito che il calcio funziona a cicli: se vendi il tuo Totti, poi devi cambiare progetto tecnico. La scelta mi pare perfetta: un top trainer giramondo a cui sono state date le redini della squadra. Così si fa. Benitez ha già disegnato una squadra moderna, come in Italia non se ne vedevano, bella larga e impiantata su possesso palla e esterni d’attacco (questa è l’avanguardia che per 2 anni abbiamo proclamato a parole mentre altri tipo la Fiore la realizzavano).Motivazioni e allineamento dei pianeti potrebbero fare il resto.
2. JUVE. Ok, chiediamoci perché potrebbe perdere… Perché 3 titoli di fila sono una roba epocale..perchè per 2 anni la juve si è retta sui nervi e la furia della sua storia che doveva tornare..perchè oggi lo Scudetto è per il Napoli quello che per la Juve è l’Europa. E poi anche perché seppure il livello tecnico si è alzato, questo potrebbe scardinare alcune certezze della juve contiana: baricentro a centrocampo e camaleontismo, che con la presenza di un top come tevez (= più gol) potrebbero rivelarsi meno necessari. Prevedo una squadra meno continua, con grandi exploit (vedi lazio) ma possibili cali di concentrazione, specie in vista Champions.
3. FIORE. Tra due anni la serie A potrebbe essere il loro giardino, se continuano così. Vale quello scritto per il Napoli: si vendono i top (Jovetic) a patto che li cambi con un progetto tecnico e un mister che poi tu soddisfi al 100%. Anche Montella come Benitez ha importato in Italia gli esterni d’attacco, questi sconosciuti , uno dei motivi del ritardo nostrano in Europa (scommettete che quest’anno almeno una in semi di Europa League la piazziamo?). Gomez e Rossi rischiano di essere devastanti ma la chicca è Joaquin, ala pura, che insieme a Cuadrado segnano un bel regalo della Viola al calcio italiano e allo spettacolo. La difesa è in ritardo, ma in un calcio organizzato, conta poco. Piazza ed esperienza non sono ancora pronti per lo scudo, c'è un distacco rispetto a Na e Ju. Per ora…
EUROPA LEAGUE
4. ROMA. Ed eccoci qua. La partenza di Baldini ha coinciso col cambio di progetto: dai giovani a una sorta di instant team. La transizione mi pare felice per ..”l’istante”, appunto, con una squadra finalmente tale, coesa, di personalità, forse finalmente immune dalle bambole e umiliazioni del passato. Tuttavia la storica tendenza di restare sempre a metà del guado fa sì che il distacco dalla fiore sia abbastanza rilevante. Il vero top player è Garcia, su cui nutrivo solo dubbi di esperienza, ma che finalmente rappresenta un allenatore, qualcosa che per altri ragioni LE e ZZ non sono stati, anche se il buon senso di Rudi potrebbe ottimizzare il dna impiantato da Asturiano e Boemo e dargli finalmente un senso. Finalmente si è capita (con 2 anni di ritardo) l’importanza degli esterni (alti e bassi) con la speranza che Maicon dopo 2 anni di inattività regga 30 partite almeno. Spero si sia capito che, per il bene della squadra, Totti può fare solo la punta, a suo modo, ovviamente.
5. INTER. Mazzarri è come quel lassativo, basta la parola. Squadra sottovalutata, ma in complesso manca un po’ di qualità e la giusta transizione tra i vecchi draghi e le nuove speranze. L’assenza delle coppe è un vantaggio ma anche una novità da quelle parti. Guarin vero termometro: vediamo se Mazzinga saprà cavarci il materiale prezioso (oro? Argento?) che nasconde… La transizione societaria, vera o presunta, difficilmente aiuterà e potrebbe convincere i giocatori che in fondo si tratterà di un (buon) anno di transizione.
6. MILAN. L’anno scorso scrissi che di riffa o di raffa sarebbe stata lassù. Più di raffa, mi è parso… Tuttavia in un campionato così ben preparato (mi sembra che tutte le big si siano rafforzate) il giochino del “cuore” e delle figurine potrebbe non funzionare più. Questo club ha smesso di essere il laboratorio del futuro da anni per diventare il suo opposto, un vecchio agriturismo dove la magia la leggi sul depliant ma non la respiri più. Se la forza di una squadra sono la fiducia e forza del tecnico e la solidità della società, allora penso che quest’anno il giochino di Galliani possa rompersi, come i nervi di Allegri. Un anno di rimpasto in attesa di Prandelli e (finalmente) di un ricambio ai vertici?
7. LAZIE. La vittoria del Triplete (Scudetto, Champions e Coppa Italia) l’anno scorso (chiedetelo a qualsiasi aquilotto, per credere) potrebbe innestare la Sindrome che già uccise i Cuginetti bauscia nel 2011 (gli 8 gol dalla juve sono già un segnale?). E poi c’è Petko: quasi principesco l’anno scorso nel modo in cui è entrato (bel personaggio) ma anche moooolto intelligente a capire l’importanza del vecchio Reja, uno di cui si è parlato troppo poco. Quest’anno tocca a lui: deve dimenticare il rejismo e costruire la sua lazie. Ci riuscirà?
LA CHICCA: Genoa in B, visto che finalmente Preziosi ci sta riuscendo… E Fiorentina in semifinale (almeno) di Europa League.
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Insieme al Catania ...Daniel Faraday ha scritto:
LA CHICCA: Genoa in B, visto che finalmente Preziosi ci sta riuscendo… E Fiorentina in semifinale (almeno) di Europa League.
Hellas a inseguire un trenino europeo che perdera` alle ultime giornate, IMHO.
"Si attacca in sette, si difende in nove" - "la migliore maniera di occupare il campo e` con due linee da tre e una da quattro" - "tra Maradona e Cruijff mi prendo sempre Cruijff".
a rileggerci,
Vittorio
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Aspettavo inutilmente la fine del mercato...in realtà il pronostico di 1 mese fa era gia quello giustodudley ha scritto:In attesa della fine del mercato confermo tutto...
26-07-13
Juve e Napoli per me sono piu avanti di tutti, la squadra di Conte è ancora la favorita ma il Napoli puo lottare fino alla fine, piu dietro la Fiorentina che tuttavia vedo come terza forza del campionato ben staccata dalle altre due
Dal quarto posto in giu tutte le altre, con Milan, Roma e Inter (che per me ha preso un grande allenatore) a giocarsi un posto in EL, la lazie puo soffrire la mancanza di una vera punta (se Klose non ha piu tenuta sono nei guai) mentre l'Udinese non mi convince per niente
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
secondo me:
Juve
Napoli
Milan
Fiorentina
Inter
Roma
Lazio
Juve
Napoli
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Roma
Lazio
shaka ha scritto:Grande Ramon, ora deve andare al prossimo incontro, accettare tutte le richieste di quel maiale di Atangana, firmare tutto, poi s'abbassa i pantaloni davanti a tutti, se mette in posizione de squat e su quel foglio ce fa na bella cacata
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Juve
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Fiorentina
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Parma
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
ChiamatoreMascherato ha scritto:Juve
Napoli
Fiorentina
Milan
Inter
Roma
Lazio
Udinese
Parma
Ma la dichiarazione di Winterling a quando risale?
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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
l ho letta su la roma24 che ha riportato oggi una sua intervista per interofrankolauro ha scritto:
Ma la dichiarazione di Winterling a quando risale?
l ho anche postata su un altro topic

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Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
ChiamatoreMascherato ha scritto: l ho letta su la roma24 che ha riportato oggi una sua intervista per intero
è di zucchelli sulla gazzetta
l ho anche postata su un altro topic

Re: Griglia Di Partenza Serie A 2013/2014
Me gusta.. ma il Napoli con Reina titolare non può vincere.Daniel Faraday ha scritto:Ok gli scorsi anni ho sempre preso la nostra posizione (7° con LE e 6° con ZZ).. vediamo se il giochetto mi riesce pure quest’anno. ;>
SCUDETTO/CHAMPIONS
1. NAPOLI. Oso, sennò che gusto c’è? ADL e Bigon hanno capito che il calcio funziona a cicli: se vendi il tuo Totti, poi devi cambiare progetto tecnico. La scelta mi pare perfetta: un top trainer giramondo a cui sono state date le redini della squadra. Così si fa. Benitez ha già disegnato una squadra moderna, come in Italia non se ne vedevano, bella larga e impiantata su possesso palla e esterni d’attacco (questa è l’avanguardia che per 2 anni abbiamo proclamato a parole mentre altri tipo la Fiore la realizzavano).Motivazioni e allineamento dei pianeti potrebbero fare il resto.
2. JUVE. Ok, chiediamoci perché potrebbe perdere… Perché 3 titoli di fila sono una roba epocale..perchè per 2 anni la juve si è retta sui nervi e la furia della sua storia che doveva tornare..perchè oggi lo Scudetto è per il Napoli quello che per la Juve è l’Europa. E poi anche perché seppure il livello tecnico si è alzato, questo potrebbe scardinare alcune certezze della juve contiana: baricentro a centrocampo e camaleontismo, che con la presenza di un top come tevez (= più gol) potrebbero rivelarsi meno necessari. Prevedo una squadra meno continua, con grandi exploit (vedi lazio) ma possibili cali di concentrazione, specie in vista Champions.
3. FIORE. Tra due anni la serie A potrebbe essere il loro giardino, se continuano così. Vale quello scritto per il Napoli: si vendono i top (Jovetic) a patto che li cambi con un progetto tecnico e un mister che poi tu soddisfi al 100%. Anche Montella come Benitez ha importato in Italia gli esterni d’attacco, questi sconosciuti , uno dei motivi del ritardo nostrano in Europa (scommettete che quest’anno almeno una in semi di Europa League la piazziamo?). Gomez e Rossi rischiano di essere devastanti ma la chicca è Joaquin, ala pura, che insieme a Cuadrado segnano un bel regalo della Viola al calcio italiano e allo spettacolo. La difesa è in ritardo, ma in un calcio organizzato, conta poco. Piazza ed esperienza non sono ancora pronti per lo scudo, c'è un distacco rispetto a Na e Ju. Per ora…
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4. ROMA. Ed eccoci qua. La partenza di Baldini ha coinciso col cambio di progetto: dai giovani a una sorta di instant team. La transizione mi pare felice per ..”l’istante”, appunto, con una squadra finalmente tale, coesa, di personalità, forse finalmente immune dalle bambole e umiliazioni del passato. Tuttavia la storica tendenza di restare sempre a metà del guado fa sì che il distacco dalla fiore sia abbastanza rilevante. Il vero top player è Garcia, su cui nutrivo solo dubbi di esperienza, ma che finalmente rappresenta un allenatore, qualcosa che per altri ragioni LE e ZZ non sono stati, anche se il buon senso di Rudi potrebbe ottimizzare il dna impiantato da Asturiano e Boemo e dargli finalmente un senso. Finalmente si è capita (con 2 anni di ritardo) l’importanza degli esterni (alti e bassi) con la speranza che Maicon dopo 2 anni di inattività regga 30 partite almeno. Spero si sia capito che, per il bene della squadra, Totti può fare solo la punta, a suo modo, ovviamente.
5. INTER. Mazzarri è come quel lassativo, basta la parola. Squadra sottovalutata, ma in complesso manca un po’ di qualità e la giusta transizione tra i vecchi draghi e le nuove speranze. L’assenza delle coppe è un vantaggio ma anche una novità da quelle parti. Guarin vero termometro: vediamo se Mazzinga saprà cavarci il materiale prezioso (oro? Argento?) che nasconde… La transizione societaria, vera o presunta, difficilmente aiuterà e potrebbe convincere i giocatori che in fondo si tratterà di un (buon) anno di transizione.
6. MILAN. L’anno scorso scrissi che di riffa o di raffa sarebbe stata lassù. Più di raffa, mi è parso… Tuttavia in un campionato così ben preparato (mi sembra che tutte le big si siano rafforzate) il giochino del “cuore” e delle figurine potrebbe non funzionare più. Questo club ha smesso di essere il laboratorio del futuro da anni per diventare il suo opposto, un vecchio agriturismo dove la magia la leggi sul depliant ma non la respiri più. Se la forza di una squadra sono la fiducia e forza del tecnico e la solidità della società, allora penso che quest’anno il giochino di Galliani possa rompersi, come i nervi di Allegri. Un anno di rimpasto in attesa di Prandelli e (finalmente) di un ricambio ai vertici?
7. LAZIE. La vittoria del Triplete (Scudetto, Champions e Coppa Italia) l’anno scorso (chiedetelo a qualsiasi aquilotto, per credere) potrebbe innestare la Sindrome che già uccise i Cuginetti bauscia nel 2011 (gli 8 gol dalla juve sono già un segnale?). E poi c’è Petko: quasi principesco l’anno scorso nel modo in cui è entrato (bel personaggio) ma anche moooolto intelligente a capire l’importanza del vecchio Reja, uno di cui si è parlato troppo poco. Quest’anno tocca a lui: deve dimenticare il rejismo e costruire la sua lazie. Ci riuscirà?
LA CHICCA: Genoa in B, visto che finalmente Preziosi ci sta riuscendo… E Fiorentina in semifinale (almeno) di Europa League.