pasmadferit ha scritto: ↑mar 17 ott 2023, 11:27
Assolutamente d'accordo, ci si può arrivare anche step-by-step nel giro di 2 anni (20->18->16) ma temo che in lega non la pensino così (soprattutto le piccole).
Si, buona idea. Stesso discorso per la B, ma a 18 con 4 retrocessioni. E sulle piccole c'è da fare anche un discorso di ridistribuzione dei diritti. Qualora fossero meglio redistribuiti avrebbero più interesse a costruire per competere con costanza. Sviluppo meglio il concetto in calce.
pasmadferit ha scritto: ↑mar 17 ott 2023, 11:27
E soprattutto bisogna limitare lo spezzatino che non ha portato nessun vantaggio, anzi solo meno interesse per le partite di bassa classifica. Io farei 5 slot: una partita il sabato alle 18, una sabato 20:45, una domenica 12:30, cinque domenica alle 15 , una domenica alle 18 e infine il posticipo la domenica sera. Unica eccezione permessa è per il posticipo del lunedì per la squadra che tra Europa League e Conference è andata a giocare più lontano.
Ben venga! Nel nostro delirio onirico a 16 squadre, il tuo spunto sarebbe ancora più semplice da applicare, direi doveroso. E dimuirebbe la contemporaneità nel blocco domenicale pomeridiano comunque, rimanendo con 3 partite massimo in contemporanea. Se poi ci mettiamo il lunedì per i recuperi di EL ,UCL anche meno.
pasmadferit ha scritto: ↑mar 17 ott 2023, 11:27
Bella ambiziosa ma mi sento di condividere le perplessità a livello di strutture nelle serie inferiori.
Rispondo anche a
@jsl14
La vostra perplessità ci sta. Fatemi rilanciare dicendo che secondo me, proprio alcune riforme strutturali partendo dalla serie C, dalla base del sistema professionistico, sono necessarie per avere anche cambi culturali e di approccio che a cascata si riflettono sul modo in cui queste realtà operano. Oltretutto avere tipo un Torres-Juventus come possibilità, dovrebbe dare ai professionisti che lavorano per la Torres una spinta in più per fare in modo che si arrivi all'evento nel migliore dei modi possibili. Ragionamento utopistico? Possibilissimo. Ma non voglio dare alibi preventivi a chi sulla carta dovrebbe fare il massimo nelle proprie possibilità nell'ambito professionale in cui opera. A questo proposito, per incentivare la voglia, bisogna che si accendano un pò anche i riflettori su questo mondo, per far arrivare anche più soldi. Altrimenti nell'ombra si tende sempre al tiramo a campà. E qui mi ricollego al discorso delle seconde squadre:
pasmadferit ha scritto: ↑mar 17 ott 2023, 11:27
A me l'idea delle seconde squadre in Serie C non ha mai fatto impazzire: sono squadre senza seguito, usate dalle grandi con dubbi vantaggi e magari vanno a togliere il posto a squadre e piazze che invece meritano il calcio professionistico.
La premessa è d'obbligo: non seguo minimamente la Serie C, sicuramente chi di voi lo fa può dare giudizi estremamente più pertinenti del sottoscritto. Detto ciò, guardo alle classifiche degli ultimi anni e vedo anche qui che ci sono discrepanze tra le prime e le ultime molto grandi per rendere il tutto altamente competitivo. Tipo mediamente un sesto delle squadre non vince più di un sesto delle partite. Allora, o si riducono o se proprio vogliamo mantenere stesso numero di squadre e partite, direi che c'è abbondante spazio percentuale per far partecipare una decina di Squadre B senza togliere posto a chi sportivamente lo meriterebbe.
Ora per ipotesi, per rimanere pertinenti al discorso dei diritti televisivi, se io ho nella Serie C al sabato le partite in TV delle Squadre B delle 8 big del Campionato senza cross over con la serie A, io $
scommetto$ che un bell'occhio di bue comincerebbe ad accendersi sul movimento. Inoltre sono convinto che si comincerebbe a fare qualcosa per risolvere due notevoli criticità:
1. Criticità area risorse umane
1.1 I professionisti del settore ci dicono che i campionati giovanili non sono sufficientemente allenanti per il salto al professionismo di alta categoria. Avere un confronto con la base del sistema professionistico diventa quindi una opportuinità ghiotta per vedere l'evoluzione di giocatori che ad esempio anche solo per caratteristiche fisiche, sviluppano più tardi il loro massimo potenziale.
1.2 Oramai i settori giovanili floridi, e la formazione di potenziali futuri buoni/ottimi/grandi giocatori serve a fare
principalmente plusvalenze economiche. Ovunque. A maggior ragione avere uno step intermedio tra giovanili e prima squadra, presuppone aver maggior possibilità di calibrare il valore economico del giocatore assieme a quello tecnico.
1.3 Per un Bastoni, che è in nazionale dall U15, ci sono decine di giocatori che vengono "usati" nelle giovanili per far crescere quelli che poi ce la faranno. Un problema enorme e radicato, che ho scoperto leggendo una splendida intervista ad Alexander-Arnold che vi consiglio di leggere
qui
Ecco, con le seconde squadre professionistiche nella serie C, si darebbe una ulteriore possibilità a chi non pronto per una certa élite, oggi viene scaricato come un ferro vecchio dal sistema.
2. Area interesse collettivo
2.1 Avere visibilità televisiva nella serie minore, grazie alle SB dei grandi club, dovrebbe portare più soldi al movimento base.
2.2 Visto che il grosso del problema ad oggi sta nella redistribuzione dei diritti televisivi, sarebbe auspicabile che con questo sistema, non solo si arrivi ad una sperequazione più proporzionale in serie A, ma che soprattutto per le serie minori ci siano delle ripartizioni di gettito sui quali esistano dei vincoli legati alla spesa di parte degli stessi per ammodernamento, migliorìe e manutenzioni varie sulle strutture.