AS Roma Forum

katryna ha scritto: davvero ?io sto guardando la williams e dimitrov

4-0 bellucci al primo

senza sensi ha scritto: 4-0 bellucci al primo

ma ha qualche problema?

no, entra tutto a bellucci in stato di grazia, 4-1

DDR16 ha scritto:no, entra tutto a bellucci in stato di grazia, 4-1

aspetta che chiama l'mto allora...

intanto serena fa quello che vuole

sè ripreso, bellucci ha fatto 4 game clamorosi poi addio

DDR16 ha scritto:sè ripreso, bellucci ha fatto 4 game clamorosi poi addio

Dal 4-0 e 30-15 allo 0-7 al tie break. Fenomeno vero (mi accontento di saperlo, a vederlo non ci penso neanche).

DDR16 ha scritto:si contro falla, falla buono l'anno scorso era 2-0 avanti contro federer al primo turno, occhio

Era il 2010 contro un Federer a mezzo servizio. In ogni caso Falla gioca per niente male sull'erba.

rafa ha fatto xD dopo un po de patemi è andato via liscio piu o meno

ecco l'erede di safin...ernest gulbis


L'importanza di chiamarsi Ernesto. O meglio, l'importanza di chiamarsi Gulbis, cognome che in Lettonia significa affari, come quelli del padre, ex giocatore di basket, nel campo dei gasdotti. Si dice sia il terzo uomo più ricco del Paese. Soldi, dunque, ma anche talento tennistico, tantissimo, al punto da raggiungere il quarto turno agli Us Open nel 2007 (a 19 anni) e i quarti al Roland Garros l'anno successivo. A questa facilità di gioco non corrisponde, però, il sudore in allenamento, e poco a poco nel tempo si perdono le tracce di Ernests. Un altro acuto c'è nel 2010, a Roma, quando al secondo turno elimina Federer, e poi ieri a Wimbledon, l'incredibile successo con tre tie break sul ceco Berdych. Abbastanza per parlare e spiegare cosa significa essere Gulbis. Gira voce che il padre gli presti spesso il jet privato per spostarsi. "E' vero - dice a tennispace.com - ed ho anche un elicottero, un sottomarino e un'astronave. Vengo da una famiglia facoltosa, per me è normale avere soldi. Se vieni da una famiglia povera puoi avere come obiettivo diventare ricco. Io no, voglio solo dimostrare che posso farcela ed essere al top. Non mi importa dei soldi o della fama, non ne ho bisogno. Mi piace la competizione e avere obiettivi. Una volta raggiunti, tuttavia, hai un senso di vuoto". "Sono stato anche una notte in prigione a Stoccolma, per aver adescato una prostituta. E' davvero divertente, ma non andrò mai più in Svezia. Non è normale essere messo in cella per aver conosciuto una ragazza. Quando ne incontro una, non le chiedo che mestiere fa. Ci passo del tempo e basta, e lei con me. Non mi chiede cosa faccio. E se lo chiede di solito mento, dico che non faccio nulla o che sono un musicista. E' stato comunque divertente, credo che ognuno dovrebbe andare in prigione almeno una volta nella vita".
"E' vero, rompo dalle 60 alle 70 racchette all'anno. Poi vado dove le fabbricano, vedo quanta attenzione c'è, tutto è fatto a mano per noi giocatori e allora mi sento un idiota. Non sono fissato col tennis, c'è dell'altro nella vita, questa è una parte che prima o poi finirà. Generalmente accade verso i trenta anni e non si può pensare di avere una vita nel tennis".

gazzetta.it

mamma mia marat che mito

justin brown è completamente matto

DDR16 ha scritto:mamma mia marat che mito

che bono

murray facile, delpo meno ma l'importante è il passaggio del turno.

bene le azzurre, peccato per la knapp che dopo il primo set è proprio crollata