AS Roma Forum

il messaggero dall'anno prossimo telecamere ai tornelli per controllare identità di chi entra rispetto a chi ha acquistato il biglietto forse è la volta buona per tenere fuori tutti quelli che entrano nonostante le diffide (gratis o con biglietti intestati ad altri)

bibiroma ha scritto:Ma tutta questa sicurezza che a sparare sia stato de santis chi ve la da?mi sembra che hanno fatto una prova sulla sua mano e ha dato esito negativo....quindi il primo esame è negativo...

il processo dirà chi è stato (e comunque anche la sud si riferisce a de santis, se fossero sicuri che non sia lui lo avrebbero comunicato).

bibiroma ha scritto:Ma tutta questa sicurezza che a sparare sia stato de santis chi ve la da?mi sembra che hanno fatto una prova sulla sua mano e ha dato esito negativo....quindi il primo esame è negativo...

Fabrizio io so che non è proprio così, tre particelle su tre danno la sicurezza, due su tre non escludono comunque lo sparo.

bisogna ripulire gli stadi da certa gente, e pure di corsa

L TEMPO (L. FRASCA) – Dopo le parole, i fatti. Espressione che in chiave ultras va letta: dopo i cori, il sangue. La caccia al romanista è già partita. Una guerra annunciata a gran voce dalla Curva A del Napoli nelle partite successive alle pistolettate dell’Olimpico che hanno macchiato la finale di Coppa Italia: «Non finisce così». E ribadita, stavolta sottovoce, ai funerali di Ciro Esposito, dove gli appelli alla pace sono caduti nel vuoto. Scampia si era riunita per dire addio a un suo figlio sfortunato, ucciso per una partita di pallone. Ma il tendone a due passi delle famigerate Vele ha ospitato anche l’internazionale ultras con rappresentati delle curve di mezza Italia e non solo, laziali in testa.

Nei giorni e nelle settimane trascorsi tra gli spari e la morte di Esposito, incuranti degli appelli della madre e della fidanzata del ragazzo, sono state passate al vaglio centinaia di foto, ore e ore di video, per riconoscere, individuare e poi colpire. È caccia ai tatuaggi, soprattutto. Tratti unici e distintivi. Un tam tam che parte dal cuore del tifo violento napoletano e rilanciato dai social network, Facebook su tutti. Nel mirino gli «infami» giallorossi, soprattutto quelli che allo stadio hanno mostrato gli striscioni inneggianti a De Santis. «Non rinneghiamo un fratello», ha ribadito ieri un comunicato che porta la firma della Curva Sud. Un gesto che non è stato certo accolto come un ramoscello di ulivo dai siti di riferimento degli ultras partenopei. Sulla pagina Facebook «Curva A coerenza e mentalità» il comunicato ieri era il post d’apertura. Il commento più pacato? «Bastardi». Il resto dei contenuti è monocorde: «Romanista sei il primo della lista», «Che sia leghista o romanista… sarà odio a prima vista», «03-05-14 Romanista infame», «Ciro vive», «Hai preparato un agguato soltanto per sparare. Ti credi un ultras ma sei solo un criminale».

Prima della guerra del campionato, un’estate di guerriglia. Da Napoli a Roma si susseguono voci, racconti, frammenti. Episodi che spesso non trovano conferme ufficiali, dato che i protagonisti non sono soliti correre dai carabinieri a sporgere regolare denuncia come farebbe un comune cittadino. Teatro dei primi scontri tra ultras napoletani e romani sarebbero alcune zone del litorale abruzzese, nel Pescarese. Battaglia in territorio neutro, come si temeva. Il Tempo nei giorni scorsi l’ha scritto: la galassia del tifo organizzato vive di gemellaggi, alleanze, rivalità. Dividere il campo di battaglia tra romanisti e napoletani è semplicistico e riduttivo. I partenopei sono gemellati con Genoa, Catania, Ancona e parte del tifo del Palermo. Siviglia e Boussia Dortmund le alleate europee. Tutte tifoserie pronte a menare le mani per aiutare gli «amici». In sintesi, nessun porto è sicuro per gli ultras romanisti. I pericoli maggiori vengono dal Centro-Sud. Il tifo napolentano negli anni ha intessuto solidi rapporti con la galassia delle serie minori, con le miriadi di club di Campania, Calabria, Puglia per i quali gli ultras azzurri sono un punto di riferimento. Da Roma in giù ogni autogrill, stazione, piazzola di autostrada, potrebbe diventare un campo di battaglia.

Basetta74 ha scritto: Fumogeni lanciati contro le tifoserie avversarie, cinghiate, sassate, botte sono tutte cose sbagliate ma che succedono da anni nel calcio purtroppo e non si possono mettere sullo stesso piano dello sparare.
Qui mi pare che non ci si renda conto del salto di qualità che è avvenuto con il gesto infame di prendere una pistola e sparare a prescindere da qualunque cosa abbiano fatto i napoletani.
Il comunicato di oggi è pessimo, è più un gesto di solidarietà verso chi ha sparato che nei confronti della vittima.
Se questo è diventato il tifo organizzato ben vengano le cheerleaders e le bandierine colorate in curva passate dalla società.

io ho volutamente non parlato della sparatoria - che va oltre ogni cosa - proprio perchè ancora non bene ricostruita.

paolo67 ha scritto: Fabrizio io so che non è proprio così, tre particelle su tre danno la sicurezza, due su tre non escludono comunque lo sparo.

esatto, non negativo...è diverso
negativo è assenza di tracce, qui le tracce ci sono, ma non sono 3 su 3 , solo 2 su 3.

in ogni caso, gli inquirenti faranno luce....

ma il problema è che SICURAMENTE qualcuno ha sparato, de santis o chiunqe altro, ma ha sparato...

E non deve passare come un fatto "normale" ...

ManoloAsr ha scritto: da quanto sò redazione de sto giornale è lazialissima.... e loro stanno godendo de sta situazione

ecco immaginavo
Direi quindi di evitare di estrapolare certe notizie da quel sito.. che quindi vanno considerate frutto della fantasia di questi mentecatti
Si si lo so che stanno godendo gli scarafaggi....ma parecchi c'hanno una paura che vengono scambiati per Romanisti
Me sa che gli conviene usare la loro storica e tradizionale parlata burina
"soo daalazzie in gambana eh?!! "

paz ha scritto:
il processo dirà chi è stato (e comunque anche la sud si riferisce a de santis, se fossero sicuri che non sia lui lo avrebbero comunicato).

chi è de santis è noto.

Chi è De Santis sarà pure noto ma, come in tutti gli altri casi, in questo caso è innocente fino a prova contraria.
Ci sono ancora troppe cose che non quadrano in questa vicenda. Sicuramente era con chiari intenti, ma questo non fa di lui (per ora) un assassino.

pisodinosauro ha scritto:
esatto, non negativo...è diverso
negativo è assenza di tracce, qui le tracce ci sono, ma non sono 3 su 3 , solo 2 su 3.

in ogni caso, gli inquirenti faranno luce....

ma il problema è che SICURAMENTE qualcuno ha sparato, de santis o chiunqe altro, ma ha sparato...

E non deve passare come un fatto "normale" ...

Questo è poco ma sicuro.

Zemaniaco75 ha scritto:bisogna ripulire gli stadi da certa gente, e pure di corsa

Si ma come?
Magari fosse così facile ...

che poi, a dirla tutta, a me di chi esattamente ha sparato ecc ecc non e' che mi interessi molto perche' e' un gesto talmente folle ed odioso che non si puo' arginare con nessuna discussione

come dice Piso, quello che sarebbe importante e' che le parti piu' accese delle varie tifoserie si cominciassero a rendere conto che non e' normale farsi agguati, botte, risse ecc ecc, non solo non e' normale, e' grave e, ogni tanto, porta a cose ancora piu' gravi perche' gli idioti-imbecilli-delinquenti ci sono tra le tifoserie (accese o meno che siano), sul tram, alle poste, in banca ... ovunque ... e si riescono a limitare solo se non gli si crea intorno un clima adatto a tirargli fuori il peggio, un clima (anche) di sostanziale impunita' dovuta al numero, al branco, al sentirsi solo goccia nelo tsunami

e quando qui, io ed altri, cercavamo di ricordare che alimentare un clima di contrapposte fazioni, manco stessimo in un campo di battaglia, e' follia per dire poco, e che insulto chiama violenza, che violenza chiama ancora piu' violenza ecc ecc forse era uno spunto di riflessione talmente banale da poter essere almeno cosiderato ...

Tutta questa vicenda ha scaturito un odio bieco nei nostri confronti.
Sarà un massacro, in tutti i sensi.

RASSEGNAZIONE — Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, che ha lanciato forte il suo messaggio di non violenza più volte durante il dramma che sta vivendo la sua famiglia e osserva, un po’ rassegnata: "Vengo a conoscenza del comunicato della Curva Sud della Roma. Se hanno deciso di non prendere le distanze da De Santis si vede che io non posso cambiare la loro mentalità, le loro dinamiche. Per il resto non ho altro da aggiungere sul messaggio". Enzo Esposito, lo zio di Ciro, è ancora più diretto: "Noi accettiamo le condoglianze da tutti i tifosi in buona fede, ma indicare un assassino come un ‘fratello’ svuota di significato qualsiasi attestato di solidarietà. La massa del tifo romanista si faccia avanti e scelga in maniera netta da che parte stare".

http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/R ... 1347.shtml