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).non condivido assolutamente la tua visione di pellegrini ne tantomeno quella che hai del calcio. per me le cose sono radicalmente diverse. la fisicità conta ma la classe conta enormemente di piùSimon55 ha scritto: ↑mar 22 ago 2023, 21:01 Appunto. Per fisicità, intendo non solo velocità e fisico ma reattività, rapidità, coordinazione. Doti che a loro volta ti permettono di sfruttare la delicatezza e sensibilità nel tocco e la velocità di pensiero.
In Serie D vedi giocatori capaci di buoni cross, bei lanci , gol all’incrocio, punizioni perfette … La differenza è fare il bel cross, il bel lancio , il dribbling con la pressione e con i tempi di reazione di un giocatore di serie A che ti chiude e che ti pressa. Ecco che magicamente quei cross perfetti finiscono in curva o vengono facilmente contrastati.
La difficoltà di Pellegrini nel gestire fisicamente la pressione di un incontrista , o quella di inserirsi in velocità , oppure di vincere un contrasto è nettamente più alta rispetto ad un Rabiot, per cosa? Per teoricamente avere sulla carta una qualità leggermente migliore in situazioni di gioco “ideali” per Pellegrini (Pellegrini con la palla sulla trequarti senza nessuna pressione dei centrocampisti) nei 30 secondi su 90 minuti che il singolo calciatore ha il possesso della palla?
Sono visioni di calcio piuttosto comuni, che a mio modo di vedere si scontrano regolarmente con quello che in realtà fa la differenza sul campo di calcio.
C’è gente come Modric che a 38 anni ha ancora una rapidità e reattività nelle gambe spettacolare … quando perderà questa brillantezza potrà giocare a malapena in Cina. Il calcio in questo è brutale.
se sei una sega non imparerai mai e lui è una sega forse ha la tua tanto cara fisicità ma è una sega come zaniolo che è diventato uno qualunque quando ha puntato tutto sulla fisicitàSimon55 ha scritto: ↑mar 22 ago 2023, 21:13 L’unica speranza che ha Solbakken di essere un giocatore di calcio a questi livelli è mettersi con umiltà e imparare a fare il centravanti, come hanno fatto quasi tutti i grandissimi attaccanti degli ultimi 15 anni, che hanno giocato anche fino a 25 anni principalmente come seconde punte o ali.
Al momento non vedo molte caratteristiche per fare bene l’esterno a questi livelli in Serie A.
Nooo se so accollati Arnold.
Pensavano di adattarlo come seconda punta,quando invece e' un attaccante esterno.
perfetto per una nazione dove le donne non contano un cazzo
Io la penso come Simon per caratteristiche fisiche lo vedo più come attaccante centrale che non esterno o seconda punta.karlem ha scritto: Non ho capito a quali grandissimi attaccanti ti riferisci...
Di suo lui è un esterno, perché ha nella corsa la sua qualità migliore. Secondo me applicandosi può diventare una buona seconda punta, mentre centravanti non ce lo vedo proprio.
Quelle alla Nutella sono clamorose però amico
Certo che ci sono attaccanti che rimangono attaccanti, esterni che rimangono esterni e seconde punte che rimangono seconde punte, mi sembra più che normalekarlem ha scritto: ↑mar 22 ago 2023, 22:53 1. Si vero, ma naturalmente ci sono anche grandi centravanti che sono sempre stati tali, p.e. Kane, o grandi esterni/seconde punte che sono rimasti in quel ruolo, p.e. Salah...
2. Su Solbakken, posto che la qualità tecnica non è certo eccelsa, è proprio perché ha bisogno di spazio per far valere la sua fisicità e velocità che starebbe meglio sull'esterno. Ed è per questo che lo vedo meglio come seconda punta che ha una certa libertà di movimento lungo il fronte offensivo piuttosto che come centravanti con l'uomo addosso.
