Aspetta e spera

Questo non schioda.
La Gazzetta Dello Sport (C.Zucchelli) – Ieri la prima parte di allenamento in gruppo, oggi l’intera seduta con gli altri: a sei mesi dalla sua ultima partita, Javier Pastore vede la luce in fondo al tunnel. L’argentino sarebbe già rientrato contro il Cagliari, ma lo staff della Roma lo ha frenato nonostante l’entusiasmo. Adesso, se tutto andrà bene, si allenerà fisso in gruppo e sarà poi Fonseca a decidere se convocarlo già con la Samp. Prima di decidere sul futuro, lui e la Roma si sono dati sei mesi di tempo. Esclusa a gennaio la rescissione, a giugno, se avrà avuto continuità fisica, la Roma e il giocatore si metteranno seduti e troveranno una soluzione che convenga ad entrambi.
io avevo capito che con la rescissione per inattività cmq tutti i soldi del contratto (o gran parte di esso) gliela dovevi dare
Monchi per fortuna è andatoskunk18 ha scritto:Ma perchè prendersela con Pastore e non con chi gli ha fatto firmare quel contratto?
Perchè fare i conti in tasca a qualcuno se pur milionario e augurargli il male?
A lui è stato fatto un contratto e se la legge non permette la rescissione per giusta causa è giusto pagare.
Siamo noi scemi che non facciamo rispettare i contratti firmati.
Vedere topic sponsor tecnico.
Si certo.
A lui soldi non ne dovresti dare, ma vai a impattare tutto il costo residuo del cartellino su un esercizio gia disastrato. Ovvio che se inizi a non pagarlo, tipo la juve con jorge andrade poi alla fine conviene a tutti trovare una soluzione concordata, perciò alla fine qualcosa gliela riconosci anche a lui. Perciò non capisco tutto questo pathos verso sta storia della rescissione unilaterale per giusta causa. Anche perché voglio sperare che ci sia qualche assicurazione che qualcosa rimborsi alla Roma per questo tipo di assenze prolungate.fabiozeman ha scritto: ↑gio 31 dic 2020, 11:39 io avevo capito che con la rescissione per inattività cmq tutti i soldi del contratto (o gran parte di esso) gliela dovevi dare
l'unico vantaggio era che la decisione poteva essere presa unilateralmente dall'azienda ma dal punto di vista economico non ci si guadagnerebbe niente.
Diverso è se ti accordi con il calciatore per per una rescissione concordata in cui magari lo stesso rinuncia a qualcosa (poichè d'accordo con un altra squadra).
se quello che ho capito è corretto (magari qualcuno piu esperto di me di diritto del lavoro puo dire la sua)
non avrebbe alcun senso per pastore fare "la finta" per evitare la rescissione unilaterale, sarebbe invece nell'interesse suo e della roma tornare ad allenarsi se e solo se si è effettivamente recuperati
Lo voglio sperare anche io.
No aspe fermi tutti