Kalel ha scritto:Comunque,pensiero personale,rimango abbastanza interdetto dal silenzio della Curva Sud...sono arrivati messaggi di cordoglio da tutte le curve d'Italia e d'Europa,tranne che da quella della Roma...mah
Puó risultare difficile mostrare solidarietà, quando nel 1991 in curva A per tutto il primo tempo di Napoli-Roma, gli ultras partenopei appesero ed esposero (senza firmarlo) il vomitevole striscione: "nella terra fredda marciscono le ossa di Antonio De Falchi!" Fatto che nemmeno li riguardava minimamente da vicino. Certe cose non si dimenticano. Ma c'è stato comunque nel tempo un pensiero di vicinanza per i partenopei. In Roma-Triestina di Coppa Italia del 2006/2007 venne esposto e appeso alla vetrata uno striscione d'incoraggiamento per Gianluca Chalgaf, un ragazzo napoletano finito in coma farmacologico dopo una scriteriata carica della celere fuori dal settore ospiti in Pescara-Napoli. Poi fortunatamente si salvó. http://www.asromaultras.org/0607romatri ... C07608.JPG
Spero che queste immagini bastino per far smettere le giustificazioni, le arrampicate sugli specchi, di chi cerca disperatamente di difendere ancora i pensieri, gli atteggiamente, i modi di essere e di vivere lo stadio di certe frange.
Di chi vive nell'odio di un colore diverso di sciarpa, di chi vive cercando lo scontro, di chi vive solo per se stesso ed il proprio branco.
aurreja ha scritto:
Puó risultare difficile mostrare solidarietà, quando nel 1991 in curva A per tutto il primo tempo di Napoli-Roma, gli ultras partenopei appesero ed esposero (senza firmarlo) il vomitevole striscione: "nella terra fredda marciscono le ossa di Antonio De Falchi!" Fatto che nemmeno li riguardava minimamente da vicino. Certe cose non si dimenticano
Io un abbraccio alla famiglia di Ciro e a Ciro stesso glielo mando uguale.
Morire per una partita di calcio è la cosa più insensata che possa accadere.
Ma da qui a banchettare coi napoletani, cosa che stanno facendo i laziali, da parte mia non accadrà mai.
Mino ha scritto:
Io un abbraccio alla famiglia di Ciro e a Ciro stesso glielo mando uguale.
Morire per una partita di calcio è la cosa più insensata che possa accadere.
Ma da qui a banchettare coi napoletani, cosa che stanno facendo i laziali, da parte mia non accadrà mai.
te ne saranno grati, di tanta umanità.
E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine
Questo è il nucleo di quella mentalità che portata all'estremo fa sì che un ragazzo torni a casa in una bara e mi spiace oltre a non comprenderla non l'accetterò mai.
Puó risultare difficile mostrare solidarietà, quando nel 1991 in curva A per tutto il primo tempo di Napoli-Roma, gli ultras partenopei appesero ed esposero (senza firmarlo) il vomitevole striscione: "nella terra fredda marciscono le ossa di Antonio De Falchi!" Fatto che nemmeno li riguardava minimamente da vicino. Certe cose non si dimenticano. Ma c'è stato comunque nel tempo un pensiero di vicinanza per i partenopei. In Roma-Triestina di Coppa Italia del 2006/2007 venne esposto e appeso alla vetrata uno striscione d'incoraggiamento per Gianluca Chalgaf, un ragazzo napoletano finito in coma farmacologico dopo una scriteriata carica della celere fuori dal settore ospiti in Pescara-Napoli. Poi fortunatamente si salvó. http://www.asromaultras.org/0607romatri ... C07608.JPG
Dai ragazzi, facciamo finta di non capirci? Lo striscione su Antonio de Falchi e vomitevole al pari del coro "10,100,1000 Paparelli"..su questo non ci piove. .la differenza è che in questo caso la tifoseria della Roma è indirettamente coinvolta in questa vicenda, come ho sottolineato in precedenza, quindi, io uno striscione per dissociarmi dell'accaduto, lo avrei fatto. .punto. .quello sto' dicendo. - rimanendo zitti, si rischia di far passare il messaggio che si è solidali con chi ha sparato. .
Ma un taglio netto con certi atteggiamenti non si potrebbe dare?...Non bastano i morti? Non capisco proprio perché si debba stare sempre in guerra, basterebbe pensare che si campa una volta sola per vivere la propria vita diversamente.
Mi sembra che non si dissociarono affatto, dai due E.A.M. '79 che nel 1994 alla stazione di Bagnoli tirarono una molotov in uno degli scompartimenti dove viaggiavano i tifosi romanisti al ritorno dal San Paolo, dove prese fuoco un ragazzo, solo successivamente aiutato e salvato a domare le fiamme da alcuni compagni di viaggio. Anzi si vantarono anche di tale bravata l'anno successivo, quando scrissero e mostrarono il "simpatico" striscione: "stazione di Bagnoli che strani colori...voi a bruciare dentro, noi a ridere fuori!" Memoria corta, ipocrisia galoppante
aurreja ha scritto:
Mi sembra che non si dissociarono affatto, dai due E.A.M. '79 che nel 1994 alla stazione di Bagnoli tirarono una molotov in uno degli scompartimenti dove viaggiavano i tifosi romanisti al ritorno dal San Paolo, dove prese fuoco un ragazzo, solo successivamente aiutato e salvato a domare le fiamme da alcuni compagni di viaggio. Anzi si vantarono anche di tale bravata l'anno successivo, quando scrissero e mostrarono il "simpatico" striscione: "stazione di Bagnoli che strani colori...voi a bruciare dentro, noi a ridere fuori!" Memoria corta, ipocrisia galoppante
lo striscione su de falchi fa ancora più schifo pe me
Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa
Scusate io non conosco le dinamiche di curva però chiedo: veramente non c'è stato alcun tipo di solidarietà della curva romanista alla famiglia di Ciro Esposito?
tu credi che la curva sud sia rimasta in silenzio per i due esempi validissimi che tu hai portato? non ti conosco, credendo che tu faccia parte del tifo organizzato mi diciamo "preme" capire come la state vivendo e cosa state pensando