FC Internazionale

[SilverSasu]

Cmq tralasciate una differenza tra le parole di thorir e di pallotta.
Dal nostro presidente traspare molta più ambizione.
L'indo parla praticamente sempre e solo di pareggio di bilancio, risanamento e bla bla. Investirà meno di Pallotta.

[joe]

vero quello che dici, ma occhio perchè Thohir è perculato ora, non è stato perculato quando ha preso l'Inter...anzi, all'epoca del suo ingresso nell'Inter era stato considerato unanimemente come il salvatore della patria, con presenze in prima serata da Fazio, interviste chilometriche sulla Gazzetta. Qualche buontempone di giornalista, poi, si era spinto oltre dicendo che Thohir era diventato il primo tycoon straniero a rilevare un club di serie A...poi, quando hanno visto che in realtà Thohir aveva (GIUSTAMENTE) altri progetti in mente e un atteggiamento non propriamente alla Abramovich, gli stessi che lo beatificavano ora lo contestano allo stesso modo in cui è stato fatto con gli americani.

Nel caso degli americani della Roma, e specialmente nel caso di Pallotta, i pareri erano stati fin da subito molto drastici: Pallotta è un prestanome, dove sono i soldi, comanda la banca ecc, ecc...

Morale della favola: i due presidenti hanno un modo molto simile, e sostanzialmente condivisibile, di affrontare le difficoltà che fatalmente si incontrano non appena si rileva una società di un certo blasone come l'Inter o come la Roma...ma mentre all'indonesiano sono stati fatti ponti d'oro e salamelecchi da una stampa compiacente (Gazzetta, Sky), all'americano gli stessi media che rimpiangevano (!) la vecchia gestione hanno creato problemi, salvo poi salire sul carro non appena sono arrivati i risultati.

Anzi, se proprio vogliamo trovare una differenza, anche se la mia è una forzatura, c'è da dire che gli americani una volt insediatisi a Roma hanno investito subito e pesantemente (e male, inizialmente...) mentre Thohir ha una strategia, a livello di investimenti, molto più prudente.

Ad onor del vero quando arrivarono gli americani si parlava di Di Benedetto come di un prestanome. Il che non e' proprio vero ma nemmeno cosi' lontano dalla realta' (si e' capito molto presto che il potere vero ce lo aveva Pallotta).

[ChiamatoreMascherato]

vero quello che dici, ma occhio perchè Thohir è perculato ora, non è stato perculato quando ha preso l'Inter...anzi, all'epoca del suo ingresso nell'Inter era stato considerato unanimemente come il salvatore della patria, con presenze in prima serata da Fazio, interviste chilometriche sulla Gazzetta. Qualche buontempone di giornalista, poi, si era spinto oltre dicendo che Thohir era diventato il primo tycoon straniero a rilevare un club di serie A...poi, quando hanno visto che in realtà Thohir aveva (GIUSTAMENTE) altri progetti in mente e un atteggiamento non propriamente alla Abramovich, gli stessi che lo beatificavano ora lo contestano allo stesso modo in cui è stato fatto con gli americani.

Nel caso degli americani della Roma, e specialmente nel caso di Pallotta, i pareri erano stati fin da subito molto drastici: Pallotta è un prestanome, dove sono i soldi, comanda la banca ecc, ecc...

Morale della favola: i due presidenti hanno un modo molto simile, e sostanzialmente condivisibile, di affrontare le difficoltà che fatalmente si incontrano non appena si rileva una società di un certo blasone come l'Inter o come la Roma...ma mentre all'indonesiano sono stati fatti ponti d'oro e salamelecchi da una stampa compiacente (Gazzetta, Sky), all'americano gli stessi media che rimpiangevano (!) la vecchia gestione hanno creato problemi, salvo poi salire sul carro non appena sono arrivati i risultati.

Anzi, se proprio vogliamo trovare una differenza, anche se la mia è una forzatura, c'è da dire che gli americani una volt insediatisi a Roma hanno investito subito e pesantemente (e male, inizialmente...) mentre Thohir ha una strategia, a livello di investimenti, molto più prudente.

thoir sarebbe stato percuBato all inizio solo se prendeva la roma e pallotta e di benedetto sarebbero stati promossi salvatori della patria se prendevano l inter
tutto rientra sempre dalla considerazione dei media che hanno di noi

ancora oggi in certi forum mi tocca leggere che noi abbiamo stampa e tv a favore!

se il caso di thoir non basta non so cosa altro deve succedere...........

[paz]

vero quello che dici, ma occhio perchè Thohir è perculato ora, non è stato perculato quando ha preso l'Inter...anzi, all'epoca del suo ingresso nell'Inter era stato considerato unanimemente come il salvatore della patria, con presenze in prima serata da Fazio, interviste chilometriche sulla Gazzetta. Qualche buontempone di giornalista, poi, si era spinto oltre dicendo che Thohir era diventato il primo tycoon straniero a rilevare un club di serie A...poi, quando hanno visto che in realtà Thohir aveva (GIUSTAMENTE) altri progetti in mente e un atteggiamento non propriamente alla Abramovich, gli stessi che lo beatificavano ora lo contestano allo stesso modo in cui è stato fatto con gli americani.

Nel caso degli americani della Roma, e specialmente nel caso di Pallotta, i pareri erano stati fin da subito molto drastici: Pallotta è un prestanome, dove sono i soldi, comanda la banca ecc, ecc...

Morale della favola: i due presidenti hanno un modo molto simile, e sostanzialmente condivisibile, di affrontare le difficoltà che fatalmente si incontrano non appena si rileva una società di un certo blasone come l'Inter o come la Roma...ma mentre all'indonesiano sono stati fatti ponti d'oro e salamelecchi da una stampa compiacente (Gazzetta, Sky), all'americano gli stessi media che rimpiangevano (!) la vecchia gestione hanno creato problemi, salvo poi salire sul carro non appena sono arrivati i risultati.

Anzi, se proprio vogliamo trovare una differenza, anche se la mia è una forzatura, c'è da dire che gli americani una volt insediatisi a Roma hanno investito subito e pesantemente (e male, inizialmente...) mentre Thohir ha una strategia, a livello di investimenti, molto più prudente.

solo tre chiose rispetto a questo tuo post.

molto di quello che dici riguarda l'ambiente, che sappiamo essere venefico a Roma e un po' più distaccato a milano. ma una volta che scremiamo, la sostanza non cambia (non so cosa scriva renga di thohir, me lo sono risparmiato): stesso tipo di investimento (consorzio straniero), stessi problemi (bilanci da tregenda) e stesso piano industriale (in rispetto al fpf).
non esiste squadra italiana che non segua le direttive della compatibilità economico-finanziaria, debiti o non debiti.

l'inter ha un bilancio devastato, rispetto al quale quello della Roma pare da manuale di microeconomia. c'è il fpf e l'inter rischia sanzioni pesanti (così come la Roma). pensare che questo arrivi a stagione in corsa, per altro già compromessa, e spenda 40 milioni di euro in una tornata di mercato dove i pezzi grossi non si muovono (tranne per quel genio di sabatini che, a quanto pare, riesce lì dove nessuno riesce*), sapendo che altrettanti ne dovrà spendere in estate (questo spesero gli americani la prima estate) è da film di fantascienza.

per questo aspetterei almeno il prossimo calciomercato e vedere come si muove, prima di dare giudizi che ci si potrebbero rivoltare contro.




* ma va detto che sabatini sta tre anni avanti e soprattutto ha molti giovani del vivaio da usare come pedine di scambio o da inserire in rosa (florenzi su tutti). non è colpa di thohir se quel genio di moratti uno come destro lo ha sfanculato anni fa.

[oswald]

Infatti io egoisticamente avrei preferito non venisse un "risanatore" e l'Inter sprofondasse nel baratro. Tra qualche anno, rimessi a posto i conti e smaltiti i vecchi contratti da prima Repubblica degli ultratrentenni eroi del triplete, potranno investire sul mercato ed essere nuovamente competitivi.

[trebuchet]

Ma infatti, come dicevo, Thohir a mio avviso non ha colpe. Sta facendo quello che deve fare, sono stati al solito i media a farlo passare per quello che non è. Voglio dire, immaginatevi Pallotta che nella sua prima conferenza da presidente dice che il tetto ingaggi è di 2.5 mln e che per prendere Gervinho deve essere ceduto Pjanic...ce lo saremmo mangiato.

[trebuchet]

Infatti io egoisticamente avrei preferito non venisse un "risanatore" e l'Inter sprofondasse nel baratro. Tra qualche anno, rimessi a posto i conti e smaltiti i vecchi contratti da prima Repubblica degli ultratrentenni eroi del triplete, potranno investire sul mercato ed essere nuovamente competitivi.

beh sarebbe stato inimmaginabile pensare che potessero far fallire l'Inter, ahimè...tuttavia ce ne vorrà di tempo per rivederli competitivi. Un po' quello che è successo alla Roma

[paz]

thoir sarebbe stato percuBato all inizio solo se prendeva la roma e pallotta e di benedetto sarebbero stati promossi salvatori della patria se prendevano l inter
tutto rientra sempre dalla considerazione dei media che hanno di noi

ancora oggi in certi forum mi tocca leggere che noi abbiamo stampa e tv a favore!

se il caso di thoir non basta non so cosa altro deve succedere...........

guarda, mettendo un po' in prospettiva la questione "americani a Roma" si può dire che hanno giocato un ruolo decisivo sia il provincialismo italico (se no chiamiamolo snobismo italico) e quello romano (se no chiamiamolo snobismo romano), quest'ultimo sappiamo essere particolarmente accentuato e pesante. Oltre al fatto che la stampa romana pensa al giornalismo solo in termini di power plays (l'editoriale di quel coglionazzo di alessandro vocalelli è una voragine del giornalismo romano )
questo però appartiene alla peculiare struttura di potere che c'è a Roma.

Al netto della miseria di cecchini e compagnia cantando, il potere romano non ha opposto grande resistenza agli americani, né con alemanno né con marino (ammesso e non concesso, certo, che questi rappresentino il vero ptoere, cosa di cui dubito); lo stesos vale per il coni, sia con petrucci sia con malagò.

[paz]

Infatti io egoisticamente avrei preferito non venisse un "risanatore" e l'Inter sprofondasse nel baratro. Tra qualche anno, rimessi a posto i conti e smaltiti i vecchi contratti da prima Repubblica degli ultratrentenni eroi del triplete, potranno investire sul mercato ed essere nuovamente competitivi.

è esattamente la mia opinione e la espressi in tempi non sospetti (in una discussione con sardaccio) e proprio in questo topic.

con moratti l'inter avrebbe continuato a vivacchiare nel caos, con quell'idiota di branca a comprare i giocatori cercati da sabatini (tipo alvarez)

con thohir, bene o male, l'inter una speranza ce l'ha. vedremo di che genere.

[trebuchet]

Eh ma difficilmente Moratti avrebbe potuto tenere ancora l'Inter. Troppi interessi si muovono intorno a una società così blasonata...il buco dell'Inter è clamoroso, non era più in grado Moratti di tenerlo.

[paz]

vero.



edit: però a rosellina la Roma gliel'hanno lasciata per 8 anni. maledetti.

[trebuchet]

Infatti c'è da riflettere su questa differenza: Moratti tiene l'Inter di fatto portandola al crac ma facendo operazioni molto onerose che gli consentono di vincere tutto. Non appena la ruota gira si affrettano a fargliela cedere. La Sensi invece aveva bisogno della Roma per mangiare e ha ceduto solo perché obbligata.

[totti1montella4]

Ad onor del vero quando arrivarono gli americani si parlava di Di Benedetto come di un prestanome. Il che non e' proprio vero ma nemmeno cosi' lontano dalla realta' (si e' capito molto presto che il potere vero ce lo aveva Pallotta).

DiBenedetto ha svolto più un ruolo politico o "diplomatico", meno operativo di quello di Pallotta.
Esaurito quel compito c'è stato il passaggio di consegne.

[Jean Louis Scipione]

cmq dibenedetto è ancora nel consorzio.almeno credo.

[Santiago]

Infatti io egoisticamente avrei preferito non venisse un "risanatore" e l'Inter sprofondasse nel baratro. Tra qualche anno, rimessi a posto i conti e smaltiti i vecchi contratti da prima Repubblica degli ultratrentenni eroi del triplete, potranno investire sul mercato ed essere nuovamente competitivi.

purtroppo la maggior parte dei loro contratti pesanti scade questo giugno.

beh sarebbe stato inimmaginabile pensare che potessero far fallire l'Inter, ahimè...tuttavia ce ne vorrà di tempo per rivederli competitivi. Un po' quello che è successo alla Roma

per loro tornare in alto sarà più facile, però.