AS Roma Forum

Certo che tra lui e Balzaretti anche quest'anno la Roma ha fatto il pieno di casi umani ...

Gianluca Fidene ha scritto: ma è sicura la craniectomia?
A me hanno detto che provano per via endoscopica (se si dice cosi)

Guarda da quello che riesco a capire io, ma parliamo di indizi,hanno provato con la gamma knife ma non ha funzionato,se parli di endoscopia sei più informato,cambierebbero i tempi di recupero,posso solo dirvi di non paragonare un caso all'altro,già la medicina è cosi difficile...

Buona fortuna leo.

Daje Leo! Daje!

Er Fomento ha scritto:Dai sticazzi dell'assenza dal campo basta che rientra e stia bene.

Quoto

Daje Leandro....
che poi a Castan ci pensiamo

Ragazzi ho la possibilità di far avere i nostri messaggi a Leo. Incoraggiamolo. E farò in modo di fargli avere tutto. Daje Leo

Gianluca Fidene ha scritto: ma è sicura la craniectomia?
A me hanno detto che provano per via endoscopica (se si dice cosi)

Esatto, non serve una craniotomia ma si pratica un modesto foro nell osso occipitale e si entra da li. Il peduncolo in esame é localizzato piu o meno dietro l orecchio sinistro.

Daje Leooo!!!

Gianluca Fidene ha scritto:Ragazzi ho la possibilità di far avere i nostri messaggi a Leo. Incoraggiamolo. E farò in modo di fargli avere tutto. Daje Leo

dagli un grosso in bocca al lupo e digli che per lo scudetto ci serve anche lui e abbiamo bisogno del suo carisma e della sua personalità oltre alla sua forza di essere il difensore più forte del campionato

Serie A Roma, «Castan? Il cavernoma ha il 5-10% di rischio complicanze»

L'intervento neurochirurgico al quale verrà sottoposto il giocatore della Roma Leandro Castan, a seguito della diagnosi di un cavernoma - ovvero un'aggregazione di vasi sanguigni anomala a livello cerebrale - è certamente "indicato" anche se, in una percentuale di casi che va dal 5 al 10%, è possibile l'insorgenza di complicanze che potrebbero rendere più lunga la fase di ripresa. A sottolinearlo sono i neurochirurghi che concordano comunque sull'opportunità di un tempestivo intervento. "Il rischio principale in presenza di un cavernoma - afferma la neurologa Rita Formisano, direttrice dell'Unità post-coma dell'Ospedale Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma - è che esso possa sanguinare e provocare emorragia cerebrale. In un atleta i rischi sono però maggiori, perchè il pericolo di sanguinamento è più frequente in persone che si sottopongono a sforzi fisici prolungati". Ad ogni modo, osserva, "è giusto che il problema sia risolto chirurgicamente, poichè un'attività agonistica a questi livelli non può essere considerata compatibile con la presenza di una malformazione con elevato rischio di sanguinamento".
Quanto al recupero, "dipende dall'esito dell'intervento e dall'insorgere di eventuali complicanze. Ovviamente - sottolinea l'esperta - il rischio relativo all'intervento neurochirurgico va valutato in relazione alla sede e all'estensione della malformazione: non tutti i cavernomi, cioe, presentano gli stessi rischi". Concorda sull'opportunità dell'intervento anche il neurochirurgo Angelo Pompucci del Policlinico Gemelli di Roma - Università Cattolica. Tuttavia, dopo l'operazione, afferma, "potrebbero manifestarsi degli effetti transitori legati ad esempio a problemi di equilibrio. Naturalmente, bisognerebbe conoscere la localizzazione precisa del cavernoma in questo caso e che tipo di intervento si vuole effettuare. Ad ogni modo - rileva - il rischio di una instabilità o disturbo del movimento o tremore sono complicanze che possono presentarsi, in media, nel 5-10% dei casi, ma è ovvio che ogni situazione va valutata singolarmente". Vanno quindi "valutati vari aspetti, tenendo conto che la collocazione" del cavernoma è comunque "critica per la funzione motoria". Per questo, conclude Pompucci, "ho qualche riserva rispetto alla garanzia di un completo recupero post operatorio in vista di un'attività agonistica di standard così elevato".

http://www.corrieredellosport.it/calcio ... anze%C2%BB

speriamo si sbaglino.

Dajeeeeee Leooooooooo

Forza Leo !!!