siamocosì ha scritto: ↑mar 11 nov 2025, 11:10
Ok hai fatto una lista di non è vero. Entriamo nei dettagli e non mi dire batteri o virus evolvono più rapidamente visto che come è ovvio si parla in relazione al ciclo biologico di ogni specie.
Ora non ho molto tempo, poi semmai ci ritorno.
Però posso velocemente accennare dei concetti importanti:
- non siamo fermi a Darwin: come in tutte le altre scienze, sono stati fatti grossi progressi. Darwin ha dato dei concetti base, alcuni ancora accettati, altri superati. In particolare, abbiamo avanzato molto con la genetica, che all’epoca era praticamente sconosciuta.
- l’uomo non è una specie “più evoluta” delle altre: lo scopo dell’evoluzione è la sopravvivenza della specie. Da questo punto di vista, non c’è alcuna garanzia che l’uomo sopravviva più di altre specie. Anzi, è molto probabile che molti insetti gli sopravvivano, per non parlare di specie come i tardigradi, che ci magnano in testa. I dinosauri sono sopravvissuti decine di milioni di anni, gli umani ci riusciranno?
Il motivo per cui l’uomo sta in questo periodo “dominando” il mondo, è perché la sua particolare evoluzione, il suo modo di resistere alla pressione selettiva, è stato verso lo sviluppo dell’intelligenza. Questo non gli dà maggiori probabilità di sopravvivenza, anzi, magari minori, considerando che, a differenza di altre specie, è capace di auto-estinguersi.
- La velocità dell’evoluzione non è costante: dipende dalla velocità di riproduzione, da quanta pressione selettiva esiste (aumenta la forza delle forze ambientali, si velocizza l’evoluzione) e dipende anche dalle mutazioni casuali che possono accelerare il processo. Detto questo, l’evoluzione umana non è stata nemmeno veloce: è durata milioni di anni, a partire dai primi ominidi fino al Sapiens. E non è stata lineare: come per tutte le altre specie, ci sono stati tanti “tentativi” che sono finiti male, con l’estinzione. Non soltanto all’inizio, ma fino a poco tempo fa, con varie specie di homo intelligenti, ma non sapiens, ancora presenti qualche decina di migliaia di anni fa, di cui abbiamo prove fossili (Denisova, Florensiensis, ecc.).
Quindi, se possiamo dire che l’uomo è “speciale” perché la via evoluzionistica che ha preso, l’aumento dell’intelletto, gli permette di dominare l’ambiente circostante meglio di altre specie, non possiamo dire che sia migliore di altre dal punto di vista evoluzionistico (considerando lo scopo dell’evoluzione), e non ha niente di speciale nel modo in cui si evoluto rispetto ad altre specie.