Perdonami, non avevo capito. Anche se mi pare ci sia anche un pelo di esagerazione.FairPlay ha scritto: Lo intendevo illuminante per capire dove è finito il nostro cinema, fra raccomandati, cialtroni e veline...
Perché il cinema di genere italiano è morto?
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Santiago CFO
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Anche secondo me. E' una descrizione che può andare bene per la televisione italiana, ma non per il cinemail_noumeno ha scritto: Perdonami, non avevo capito. Anche se mi pare ci sia anche un pelo di esagerazione.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Sia la serie che i film giocano sugli stereotipi ed esagerano profondamente, ma il ritmo degli episodi della versione tv è straordinariofiume ha scritto: Anche secondo me. E' una descrizione che può andare bene per la televisione italiana, ma non per il cinema
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Sull'esplosione della serialità sono d'accordo, ormai anche i film si dividono in trilogie o serie più o meno lunghe e sinceramente è una cosa che non faccio fatica a comprendere. Lo spettatore si immedesima nei personaggi, nelle situazioni e vuole saperne di più, 100 minuti non bastano.
Spesso la gente trova nella finzione la compagnia, la compicità che non ha nella propria vita.
Basti pensare che, soprattutto negli US, è spesso evidente una vera e propria morbosità verso gli attori stessi e il futuro per me andrà in questa direzione.
Se prima la diva era irraggiungibile, inimitabile, adesso soprattutto grazie ad Internet si possono leggere i costanti "cinguettii" di Hollywood.
La prossima mossa sarà un grande fratello di gente famosa.
Non sarei troppo stupito se il cinema divenisse una passione per pochi, con la massa concentrata sulla reale vita degli attori.
Se fosse la cultura a portare le redini vedremmo molta più gente con i libri sottobraccio.
Forse sono divagato un po' dal tema principale, ma per me (e qui c'è gente che ne sa molto di più) non è il cinema italiano a morire ma sta scemando la passione verso il cinema.
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Basti pensare che, soprattutto negli US, è spesso evidente una vera e propria morbosità verso gli attori stessi e il futuro per me andrà in questa direzione.
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Forse sono divagato un po' dal tema principale, ma per me (e qui c'è gente che ne sa molto di più) non è il cinema italiano a morire ma sta scemando la passione verso il cinema.
"Del resto mia cara di che si stupisce, anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori. Non c'è più morale, Contessa."
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[Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Non c'entra nulla ma qualcuno ha visto la serie TV ( se ricordo bene 6 episodi da un'ora) fatta da Coppola unificando il Padrino I e II, aggiungendo tantissimo materiale inedito, tagliato per questioni di tempo nelle versioni cinematografiche?
"Certe persone sono impermeabili alle seduzioni della logica"
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Ale66andro ha scritto:Non c'entra nulla ma qualcuno ha visto la serie TV ( se ricordo bene 6 episodi da un'ora) fatta da Coppola unificando il Padrino I e II, aggiungendo tantissimo materiale inedito, tagliato per questioni di tempo nelle versioni cinematografiche?
La vidi su Studio Universal anni fa, quando faceva ancora parte del pacchetto Sky.
Fu proposta in un'unica soluzione di oltre sei ore. Si partiva dal Padrino parte II, col giovane Don Corleone interpretato da De Niro.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
V.G.41 ha scritto:Sull'esplosione della serialità sono d'accordo, ormai anche i film si dividono in trilogie o serie più o meno lunghe e sinceramente è una cosa che non faccio fatica a comprendere. Lo spettatore si immedesima nei personaggi, nelle situazioni e vuole saperne di più, 100 minuti non bastano.
Spesso la gente trova nella finzione la compagnia, la compicità che non ha nella propria vita.
Basti pensare che, soprattutto negli US, è spesso evidente una vera e propria morbosità verso gli attori stessi e il futuro per me andrà in questa direzione.
Se prima la diva era irraggiungibile, inimitabile, adesso soprattutto grazie ad Internet si possono leggere i costanti "cinguettii" di Hollywood.
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Non sarei troppo stupito se il cinema divenisse una passione per pochi, con la massa concentrata sulla reale vita degli attori.
Se fosse la cultura a portare le redini vedremmo molta più gente con i libri sottobraccio.
Forse sono divagato un po' dal tema principale, ma per me (e qui c'è gente che ne sa molto di più) non è il cinema italiano a morire ma sta scemando la passione verso il cinema.
Magari è cambiato il modo di fruire il cinema (anche se per me l'atmosfera della sala con il pathos della luce che si spegne per lasciare il posto al fascio di luce del proiettore è sacra, nel senso più letterale possibile del termine), ma la passione per quella inimitabile magia non morirà mai.
La serialità nel cinema e l'esplosione di saghe, sequel, newquel, reboot, film tratti da fumetti, etc, nasconde imho una mancanza di coraggio piuttosto diffusa ad Hollywood, un voler giocare sul sicuro. Non credo c'entri molto il discorso dell'immedesimazione nei personaggi o la voglia, da parte del pubblico, di saperne di più. Ricollegandomi alla gold era del nostro cinema, direi che ci sono fulgidi esempi di film di neanche 90 minuti, nei quali la caratteizzazione dei personaggi era profondissima e credo dipendesse dalla qualità del lavoro, scusate se batto su questo tasto, degli sceneggiatori. Le properties o i franchise di oggi servono solo ad assicurare incassi. Fortunatamente anche le major hanno capito l'esigenza di conservare un cinema più vero, con storie originali (e in questo il lavoro qualitativamente eccelso fatto da alcuni network - HBO e Showtime in primis - in particolare e, più in generale, dalle divisioni tv delle major stesse ha fornito uno stimolo strordinario) e così hanno dato vita a delle nuove divisioni (Fox Searchlight o Paramount Vintage per fare due esempi) che stanno portando nell'ambito industriale di Hollywood il cinema indipendente americano (quello di Festival come il Sundance o il Tribeca, per intenderci). Mi sembra chiaramente che questa operazione vada incontro alle esigenze di un pubblico che è duro a morire, pur rappresentando oggi una nicchia. Certo però che se questa nicchia ha portato le major ad aprire delle divisioni come quelle succitate evidentemente è un mercato sul quale vale la pena investire, e, facendolo, le major non hanno fatto nient'altro che investire sulla pasione per il cinema, nel senso più tradizionale del termine. E se gli incassi dei film tratti da fumetti permettono queste sperimentazioni, è un prezzo che pago volentieri. Detto questo ci sono tanti prodotti cinematografii mainstream, molti blockbuster che hanno una grande valenza artistica.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
ho una mia teoria: ogni volta che la espongo si mettono a ridere pensando che sia una battuta.
per me la crisi del cinema italiano, e di conseguenza anche di quello di genere, è colpa dei milanesi (intesi come i nordici, più nello specifico dei padovani). c'è quell'album degli afterhours "i milanesi ammazzano il sabato", per me hanno ammazzato il cinema italiano. lo hanno fatto con una loro abitudine che ha poi preso piede in tutto il centro italia e sta arrivando rapidamente anche al sud: l'aperitivo. purtroppo oramai a roma si fa con la frequenza di una città nordica, questo comporta peraltro un fastidioso uso di neologismi che provocano una immensa voglia di prendere a sprangate sulle gengive chi li usa, tipo: "stasera APE?" "stasera APERITIVIGGIAMO?" "#aperitiviggiando con kikka!!!! (@magarimuori)".
bene, questa simpatica usanza ha fatto slittare di almeno un'ora le abitudini degli italiani la sera. prendete una qualsiasi rivista di programmi tv negli anni 80 o primi 90 e vi accorgerete (ma lo ricordate sicuro) che la prima serata iniziava alle 20,30. alle 20,30 c'era l'inizio dei film, sulla rai e sulla fininvest. oggi inizia alle 21,20 da programmazione che poi diventano 21,30 con i programmi che sforano. mettici la pubblicità e un film finirebbe oltre mezzanotte. impensabile visto anche la presenza dei palinsesti di seconda serata.
e allora cosa facciamo in italia? le fiction, le serie. e sulle fiction investono tantissimo le reti televisive, quante nuove fiction o anche solo miniserie da 2,3 puntate ci sono ogni anno? una quantità incredibile. e nel cinema non investe quasi più nessuno, per cui di film se ne fanno sempre di meno se non di ultracommerciali, ci sarebbero le case indipendenti (che in italia ci sono) ma devono arrangiarsi e lottare con mezzi limitati.
per me la crisi del cinema italiano, e di conseguenza anche di quello di genere, è colpa dei milanesi (intesi come i nordici, più nello specifico dei padovani). c'è quell'album degli afterhours "i milanesi ammazzano il sabato", per me hanno ammazzato il cinema italiano. lo hanno fatto con una loro abitudine che ha poi preso piede in tutto il centro italia e sta arrivando rapidamente anche al sud: l'aperitivo. purtroppo oramai a roma si fa con la frequenza di una città nordica, questo comporta peraltro un fastidioso uso di neologismi che provocano una immensa voglia di prendere a sprangate sulle gengive chi li usa, tipo: "stasera APE?" "stasera APERITIVIGGIAMO?" "#aperitiviggiando con kikka!!!! (@magarimuori)".
bene, questa simpatica usanza ha fatto slittare di almeno un'ora le abitudini degli italiani la sera. prendete una qualsiasi rivista di programmi tv negli anni 80 o primi 90 e vi accorgerete (ma lo ricordate sicuro) che la prima serata iniziava alle 20,30. alle 20,30 c'era l'inizio dei film, sulla rai e sulla fininvest. oggi inizia alle 21,20 da programmazione che poi diventano 21,30 con i programmi che sforano. mettici la pubblicità e un film finirebbe oltre mezzanotte. impensabile visto anche la presenza dei palinsesti di seconda serata.
e allora cosa facciamo in italia? le fiction, le serie. e sulle fiction investono tantissimo le reti televisive, quante nuove fiction o anche solo miniserie da 2,3 puntate ci sono ogni anno? una quantità incredibile. e nel cinema non investe quasi più nessuno, per cui di film se ne fanno sempre di meno se non di ultracommerciali, ci sarebbero le case indipendenti (che in italia ci sono) ma devono arrangiarsi e lottare con mezzi limitati.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
si praticamente unì il primo e il secondo ma montandoli in ordine cronologico delle scene e aggiungendo diverso materiale inedito. anche io la vidi su SU anni fa, ricordo era la sera che morì pantani. onestamente non mi sono ancora ripreso del tutto. 7 ore di padrino tutte di fila è tanta roba.il_noumeno ha scritto:
La vidi su Studio Universal anni fa, quando faceva ancora parte del pacchetto Sky.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
a mio modesto parere (che peraltro condivido), il cinema di genere è morto anche negli stati uniti. Forse nel cinema asiatico è ancora forte: penso al poliziesco e all'action hong konghese anni '90 e all'horror giapponese anni '00, non a caso cannibalizzati dagli Usa a livello di remake e di riassorbimento dei talenti. Ma anche negli usa un cinema di genere inteso come a basso livello di budget e ad alto tasso creativo io non lo vedo più. In Francia, dove l'industria cinematografica è forte, mi sembra che siano abbastanza floridi l'horror, il poliziesco ed il noir (che è un metagenere in effetti).
Purtroppo in Italia non esiste ancora una narrazione seriale forte, che negli Usa ha secondo me catalizzato molte delle potenzialità narrative dei generi: dopo I Soprano è difficile fare ritratti di gangster contemporanei altrettanto credibili, dopo che mi sono visto due episodi di Alias non vado al cinema a vedermi una Spy story, e così via... Finora l'unico tentativo fatto in questa direzione in Italia mi pare sia Romanzo Criminale. Siccome sono anche io un aspirante sceneggiatore (che palle) me lo sono visto per sondare un po' lo stato dell'arte, ma è stata una mezza delusione, forse perchè tutti me la avevano indicata come serie-capolavoro all'altezza delle produzioni americane.
Purtroppo in Italia non esiste ancora una narrazione seriale forte, che negli Usa ha secondo me catalizzato molte delle potenzialità narrative dei generi: dopo I Soprano è difficile fare ritratti di gangster contemporanei altrettanto credibili, dopo che mi sono visto due episodi di Alias non vado al cinema a vedermi una Spy story, e così via... Finora l'unico tentativo fatto in questa direzione in Italia mi pare sia Romanzo Criminale. Siccome sono anche io un aspirante sceneggiatore (che palle) me lo sono visto per sondare un po' lo stato dell'arte, ma è stata una mezza delusione, forse perchè tutti me la avevano indicata come serie-capolavoro all'altezza delle produzioni americane.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
.. eh eh, si potrebbe ribaltare sostenendo che non siamo in grado di fare del cinema in grado di competere con un aperitivo. Anche se poi la maggior parte del pubblico va comunque a vedere i film americani. Fatto sta che a parte tutti i discorsi relativi alla concorrenza della tv, allo scadimento dell'industria e delle maestranze, c'è proprio uno scadimento antropologico dell'italiano medio, che non si è più ripreso dal benessere e dal rincoglionimento degli anni 80. Prima eravamo un popolo interessante, adesso siamo una plebe sfinita nel narcisismo, e non a caso molti dei nostri film migliori o parlano di immigrati o sono ambientati nel nostro passato più o meno recente.Tony Brando ha scritto:ho una mia teoria: ogni volta che la espongo si mettono a ridere pensando che sia una battuta.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Aggiungo che la gente non vuole più vedere cose profonde, interessanti, serie, ben recitate. E questo sempre, si tratti di drammatico, commedia o film di genere. Si cerca l'intrattenimento d'accatto. Quel filmetto squallido che però "fa ridere" e scaccia via le fatiche della giornata. Lo noto con i miei genitori. Basta un intreccio un po' più ricercato di quello canonico da fiction rai o una tematica leggermente più profonda a farli desistere e bollare tutto con il più classico del "Ma che è sta lagna?". Io credo che per tanti motivi l'italiano si sia anche disabituato ad ascoltare, a riflettere e a ricercare la qualità.vietcong ha scritto: .. eh eh, si potrebbe ribaltare sostenendo che non siamo in grado di fare del cinema in grado di competere con un aperitivo. Anche se poi la maggior parte del pubblico va comunque a vedere i film americani. Fatto sta che a parte tutti i discorsi relativi alla concorrenza della tv, allo scadimento dell'industria e delle maestranze, c'è proprio uno scadimento antropologico dell'italiano medio, che non si è più ripreso dal benessere e dal rincoglionimento degli anni 80. Prima eravamo un popolo interessante, adesso siamo una plebe sfinita nel narcisismo, e non a caso molti dei nostri film migliori o parlano di immigrati o sono ambientati nel nostro passato più o meno recente.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
questo non lo so, non me la sento di affermarlo. per certi versi i film mainstream di oggi sono molto più complessi di quelli di alcuni anni fa, e da Tarantino in poi le strutture temporali complicate sono parte del linguaggio comune. Basti pensare ai film di Nolan, Batman in primis, o sempre alla serialità americana. Di certo viviamo in un'epoca in cui dire "non voglio pensare, non voglio cose profonde, ma solo passare un po' di tempo senza pensare" è diventato lecito. Prima no, ci si sentiva in colpa, si faceva la figura degli stronzi, adesso nessuno si sente giudicato. Ma è normale che la gente vada al cinema "per passare il tempo". E' che la devi fregare, farle credere che saranno al sicuro e servire la polpetta avvelenata. Oggi come oggi però, in Italia i primi a fare cinema rassicurante sono i presunti autori.Luke Skywalker ha scritto: Aggiungo che la gente non vuole più vedere cose profonde, interessanti, serie, ben recitate. E questo sempre, si tratti di drammatico, commedia o film di genere. Si cerca l'intrattenimento d'accatto. Quel filmetto squallido che però "fa ridere" e scaccia via le fatiche della giornata. Lo noto con i miei genitori. Basta un intreccio un po' più ricercato di quello canonico da fiction rai o una tematica leggermente più profonda a farli desistere e bollare tutto con il più classico del "Ma che è sta lagna?". Io credo che per tanti motivi l'italiano si sia anche disabituato ad ascoltare, a riflettere e a ricercare la qualità.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Romanzo Criminale è al massimo un buon prodotto. Peraltro tra la prima e la seconda stagione ci sono diverse categorie di differenza. Molto meglio rispetto al film di Placido, per carità, ma niente di straordinario. Trovo che Boris nel suo piccolo abbia rappresentato davvero qualcosa di straordinario nel panorama della serialità italiana, anche se non credo sia un prodotto esportabile (bisogna essere troppo dentro le cose italiane per capirla). RC è certamente più spendibile nel mercato estero, questo sì.vietcong ha scritto:a mio modesto parere (che peraltro condivido), il cinema di genere è morto anche negli stati uniti. Forse nel cinema asiatico è ancora forte: penso al poliziesco e all'action hong konghese anni '90 e all'horror giapponese anni '00, non a caso cannibalizzati dagli Usa a livello di remake e di riassorbimento dei talenti. Ma anche negli usa un cinema di genere inteso come a basso livello di budget e ad alto tasso creativo io non lo vedo più. In Francia, dove l'industria cinematografica è forte, mi sembra che siano abbastanza floridi l'horror, il poliziesco ed il noir (che è un metagenere in effetti).
Purtroppo in Italia non esiste ancora una narrazione seriale forte, che negli Usa ha secondo me catalizzato molte delle potenzialità narrative dei generi: dopo I Soprano è difficile fare ritratti di gangster contemporanei altrettanto credibili, dopo che mi sono visto due episodi di Alias non vado al cinema a vedermi una Spy story, e così via... Finora l'unico tentativo fatto in questa direzione in Italia mi pare sia Romanzo Criminale. Siccome sono anche io un aspirante sceneggiatore (che palle) me lo sono visto per sondare un po' lo stato dell'arte, ma è stata una mezza delusione, forse perchè tutti me la avevano indicata come serie-capolavoro all'altezza delle produzioni americane.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
No ma per me nell'intrattenimento non c'è nessuna colpa. E d'altronde se pensassi questo non avrei aperto un topic simile. L'importante è che l'intrattenimento sia di qualità e che non sia l'unica cosa che cerchi quando vai al cinema. Ci deve essere il film di intrattenimento (e i film di genere lo erano) ma anche quello che ti fa riflettere. L'importante è che entrambi siano di qualità.vietcong ha scritto: questo non lo so, non me la sento di affermarlo. per certi versi i film mainstream di oggi sono molto più complessi di quelli di alcuni anni fa, e da Tarantino in poi le strutture temporali complicate sono parte del linguaggio comune. Basti pensare ai film di Nolan, Batman in primis, o sempre alla serialità americana. Di certo viviamo in un'epoca in cui dire "non voglio pensare, non voglio cose profonde, ma solo passare un po' di tempo senza pensare" è diventato lecito. Prima no, ci si sentiva in colpa, si faceva la figura degli stronzi, adesso nessuno si sente giudicato. Ma è normale che la gente vada al cinema "per passare il tempo". E' che la devi fregare, farle credere che saranno al sicuro e servire la polpetta avvelenata. Oggi come oggi però, in Italia i primi a fare cinema rassicurante sono i presunti autori.
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